IL GALLO DI CASTIONE / NESSUNO HA CRITICATO APOLLONI PER I POCHI MINUTI CONCESSI A LAURIA…

(Il Gallo di Castione) – Qualcuno dice che non esiste il Fato, qualcuno dice che ognuno è artefice del proprio destino, ma qualche dubbio ci dovrebbe venire, ogni tanto. Longobardi entra negli ultimi minuti dopo lunga assenza, gira la palla verso la porta e il portiere la tocca ma la palla rotola in rete. Lauria rientra dopo lunga assenza, una palla si impenna e lui ci prova, sciabatta rovesciato e la palla finisce nell’angolo opposto. Ora, sulle capacità di Lauria nessuno ha dei dubbi, ma poteva prender male la palla oppure spedirla verso il portiere. Invece no, traiettoria perfetta ed ecco l’eroe di giornata. Notiamo che entrambi erano subentrati da poco per giocare uno spezzone di partita e son diventati gli eroi di giornata, festeggiatissimi dai tifosi. Non parliamo di Baraye che segna in rovesciata, di stinco e di faccia. Invece c’è un Fato, un destino beffardo che si accanisce contro il piangente centravanti che ricorda Calimero, che subentra ma non gliene va bene una. Anche lui è stato eroe, si ma all’incontrario, della precedente partita quando subentra si e poi subentra no, e poi ancora eccolo in campo, divenendo un caso per pochi in cerca di scoop. E subentra anche nella scorsa partita prima del ciclista in bicicletta. In pochi han fatto caso che ha provato un tiro al volo appena prima del gol partita, tiro al volo che poteva essere risolutivo ma che ha ciccato, esclamando poi «volatile con due zeta». Io credo che sia ultimamente talmente sfigato che se entra in un pagliaio si punge con l’ago. Rispolvero per lui la massima del grande Freack Antony che parlando del destino asseriva che La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo. E prende anche la mira. Ma passerà, Matteo, passerà… A proposito, nessuno che critica Gigi per i pochi minuti concessi in campo a Lauria? Va beh, che volete fare, se fai l’arbitro ti insultano, se fai l’allenatore ti criticano, fa parte del ruolo, qualcuno potrebbe indispettirsi, ma fa parte del gioco, così ci attacco qualche osservazione anch’io…

Nello scorsa epistola scrissi che se manca il gioco abbiamo tuttavia la sicurezza difensiva e dei singoli che fanno la differenza. Ora, visto che la rovesciata di Lauria non è frutto di uno schema, ma di un rimpallo e di un virtuosismo del rinnovato acquisto (probabile rinnovo ?) e che non abbiam preso gol, direi che ci ho azzeccato. Così come possiamo dire che sino all’acuto eclatante, al finale travolgente e gioioso, la partita non fosse stata molto piacevole da vedere. Qualcuno diceva che in amore un piccolo gesto fa perdonare tutto, così la memoria del tifoso conserverà gelosamente il ricordo Cesenate della rovesciata al novantesimo in inferiorità numerica come un momento importante del campionato irripetibile (lo spero) di serie D.

Io conosco molti spettatori che non tornavano allo stadio da anni. L’operazione “nostalgia” riuscita perfettamente ha riportato allo stadio molti cinquantenni dai rinnovati entusiasmi calcistici, ora non si può pensare che l’immagine di Scala, Minotti, Apolloni, Pizzi non ispiri al confronto con il Parma anni 90. E a costo di esser noioso e ripetitivo il calcio dei Parmigiani (nel bello e nel brutto)  non è quello dei tifosi delle grandi squadre dove il tifoso si identifica “socialmente”, il tifo non è vissuto a Parma in senso sacrale e immutabile come una fede, ma piuttosto come una moda o meglio come un momento ludico che ora è lo stadio e domani il Regio o la multisala. Certo che esiste uno zoccolo duro del tifo che vive nel Credo crociato, ma non sono tutti i mille della spedizione romagnola e men che meno i diecimila abbonati del Tardini il che è dimostrato dai larghi vuoti degli assenti in curva delle ultime partite. Coniugare del resto i risultati col bel gioco diviene spesso difficile soprattutto nell’italico calcio dove il Machiavellico “il fine giustifica i mezzi” si tramuta a volte in ostruzionismo antisportivo e in catenaccio di antiche memorie.I tifosi-spettatori del Parma son fatti così. Per un acuto virtuoso perdonano, anzi dimenticano proprio la “stecca” precedente. Ma non risparmiano la critica quando sovviene, tanto da aver fischiato tenori famosi fregandosene di curriculum e notorietà. Mica mancanza di riconoscenza. Semplicemente perché gli han rovinato la romanza. Ancelotti vinse contro il Bari e la squadra uscì fra i fischi, Scala venne più volte applaudito dopo le sconfitte. Chi va allo stadio a vedere il Parma tiene al risultato, ma anche allo spettacolo e non risparmia critiche che non sono rivolte a qualcuno, ma allo spettacolo deludente. Lo so che a volte vado controcorrente (e infatti mi hanno diagnosticato la salmonellosi), ma che ci volete fare, trattasi di malattia da satira. Non vorrei così risultare prosaico, ma nemmeno poetico, citando magari un grande letterato del XIX secolo autore del 5 maggio, e men che meno citando l’Infinito del Leopardi (leopardare) anche perché non mi son mai piaciuti sti poeti da pelliccia. Così nel breve riporto le chiacchiere da curva che delle volte vien da condividere, quelle non del tutto insensate…

Alcuni giocatori fanno ancora fatica a seguire i compiti tattici che gli vengono assegnati (Corapi e Miglietta, per esempio) e in alcuni momenti della partita gli allenatori-spettatori hanno invocato cambi che non arrivavano (Ricci terzino per Agrifogli in difficoltà e Melandri e/o Mazzocchi sulla fascia al posto di Miglietta oppure al posto di Corapi con Miglietta al centro), ma son tutti sofismi a fronte dei risultati che continuano ad arrivare.

Ed ora sotto con la prossima partita da vincere (convincendo, magari), perché se il vantaggio dovesse aumentare o rimanere inalterato allora potremmo vivere con meno ansia il finale di campionato in attesa di tornare fra i professionisti. A Legnago, dopo il clima di Cesena, aspettiamo i primi caldi. Se no sgridiamo i camerieri… Il Gallo di Castione

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

23 pensieri riguardo “IL GALLO DI CASTIONE / NESSUNO HA CRITICATO APOLLONI PER I POCHI MINUTI CONCESSI A LAURIA…

  • 17 Marzo 2016 in 06:23
    Permalink

    Sempre competente e avveduto con i suoi giudizi il Gallo. i.

  • 17 Marzo 2016 in 10:26
    Permalink

    ..E a momenti va pure in fuorigioco sul gol

  • 17 Marzo 2016 in 10:57
    Permalink

    Beh, mi scusi signor gallo, ma il paragone tra il “caso” Guazzo e l’ingresso di Lauria c’è di mezzo non il mare ma l’oceano. Due situazioni e due storie completamente diverse, è un pò qualunquista come affermazione. Sa meglio di me che Lauria viene da un lungo infortunio e ci sta che ricominci a giocare con piccoli spezzoni di partita (anche se personalmente l’avrei messo su molto prima, essendo un estimatore di Lauria). Guazzo invece non ha alcun problema fisico e non è che stia attraversando un gran momento dal punto di vista del morale e quella è stata un’ulteriore mazzata. Non volevo tornare su quell’episodio perchè se n’è parlato davvero troppo, ma dopo la sua esternazione non si può non farlo in quanto a mio parere fuori luogo.

    • 17 Marzo 2016 in 13:59
      Permalink

      si appunto non ci azzecca proprio,nei fatti persone e circostanze

  • 17 Marzo 2016 in 11:01
    Permalink

    sempre un piacere leggerti.
    🙂

    quando un giocatore entra nei minuti finali, con giocatori stanchi e squadre lunghe tutti ci aspettiamo spacchi la partita, a maggior ragione se il neo-entrato ha qualità tecniche; a volte il mister azzecca sia il giocatore sia la posizione in campo altre no, ma ci stà…

    caro Gallo, tutti abbiamo notato…
    io l’ho anche scritto qui.
    mi riferisco al tiro al volo ciccato di MG.
    in curva delusione, rabbia, risate e qualche timido applauso di incoraggiamento.. si perchè ok il fato ed il periodo no, però il caro MG ci mette anche del suo.. invece che tirare al volo cercando il personalissimo eurogol poteva stoppare rientrare sul destro e piazzarla o passare ad un compagno meglio piazzato.
    ma ha provato il tiro sensazionale.
    così come con il rigore, sotto la nord, tirato in bocca al portiere.
    fato e perido no oppure problema di convinzione o eccessiva autostima?
    qualche volta in allenamento l’ho visto pure svogliato e per i fatti suoi, boh..

    prima raggiungiamo matematicamente l’obiettivo finale, poi possiamo utilizzare le restanti partite per “recuperare” e “rivalutare” attentamente coloro che han giocato meno.

  • 17 Marzo 2016 in 11:41
    Permalink

    se mi consente c e un po’ di differenza tra i due minuti a guazzo e i 4 a lauria
    Nel primo caso non ci potevano essere motivi tecnici e sul 3-0 se veramente voleva recuperare dando minutaggio a guazzo ( e anche con la clodiense sul 3-0 non era da sostituire) per farlo ritornare in forma o parteipe al progetto o vedere se si sbloccava segando un goal o i motivi che vuole lei due minuti erano privi di senso ma la polemica e’ nata peerche’ in conferenza stampa apolloni ha negato l evidenza adducendo che non era successo nulla …..e non solo non ha come qualsiasi altro buon allenatore difeso il giocatore dai fischi non ha stgmatizzato l episodio !!! tutto li poi con lauria il discorso e diverso la partita era da giocare la mossa della disperazione ci sta anche perche in 10 c era molta gente stanca il recupero era lungo perche quando le aprtite sono aperte gli arbitri danno piu recupero’ per cui ci sta cambiare uno a due minuti dalla fine anche per perdere tempo se volete o per la mossa disperata tutto per tutto .
    Ma anche li dimostra di essere balordo perche l cesena doveva mettere dentro prima lauria che e uno veloce e contropiedista e non guazzo !!! che ha bisogno di cross e la squadra che giochi avanti l ha messo su nelle condizioni peggiori per lui ……..prima lauria e poi guazzo ha invertito e doveva invertire anche con il castelfranco !!! questo per dire il valore del condottiero a cui comunque sento paarecchie critiche ovunque dal bar allo stadio tra i giornalisti a microfono spento eccc poi difendiamolo per carita’ basta fargli una squadra da serie b cosi vincera’ anche in lega pro …….detto questo dare dello sfigato a guazzo ce ne vuole ma e ne vuole tanto !!!! a me bastrebbe uscirci a cena con la mosetti si figuri

  • 17 Marzo 2016 in 13:33
    Permalink

    Sostituiamo sfigato con sfortunato anche se il senso pareva chiaro. Poi ognuno legge chiaramente a modo suo gli episodi. Guazzo va reintrodotto gradatamente tanto come un infortunato visto che è reduce da un momento negativo ed è piuttosto sfiduciato.
    Se abbiamo recuperato il “bambinone” Baraye e lo statico Maglietta non vedo perché non dovremmo nutrire speranze per il “narcisista” che ha doti tecniche eccezionali.
    Per quanto riguarda l’allenatore come già scrissi a Parma sono dei criticoni. Spesso competenti criticoni.
    Non abbiamo però la controprova che con un altro allenatore saremmo messi meglio in classifica e tutto sommato il risultato lo stiamo portando a casa. Non risparmiandogli critiche (esortazione superflua) ma neanche sostegno.
    Può crescere insieme alla squadra e darci grandi soddisfazioni. Inutile dire che deve evitare il rilassamento della squadra per domenica prox perché tutte le volte che vi è stata una vittoria importante o un vantaggio importante abbiamo poi assistito a prestazioni scadenti. Domenica abbiamo la possibilità di chiudere i conti definitivamente con questo campionato e di pensare poi a costruire il futuro. Gigi. Fai tutto quello che devi per evitare un passo falso. Il rischio è reale come successe a Natale e come successe dopo Valdagno. Nervo ci vuole. È il tuo momento.

  • 17 Marzo 2016 in 14:01
    Permalink

    Bell’articolo. Dalla mia esperienza in curva e tra i tifosi parmigiani ho notato come appunto si critichi subito anche un appoggio sbagliato a 1 metro, si insultino molto spesso i propri giocatori (più di quelli avversari) e ci si faccia prendere da un pessimismo cosmico se la partita non si blocca entro poco.

    • 17 Marzo 2016 in 16:39
      Permalink

      questo succede però ovunque.
      ritengo, a mio avviso, sia dovuto in parte all’impazienza (voglia di vincerle tutte e risalire alla svelta nella serie che più ci compete..) poi al nervosismo personale (c’è chi và allo stadio per sfogarsi delle tensioni della settimana) poi in curva c’è di tutto di più quindi anche qualche maleducato cronico (quello che più mi infastidisce sono le bestemmie continue immotivate e le frasi razziste) poi il desiderio di vedere il calcio spettacolo (tipica esigenza alla parmigiana, di cui faccio parte anch’io, ahimè), c’è un pò di tutto questo.. bisognerebbe tutti contenersi in certi casi, almeno contare sino a 10… solo chi ha giocato un minimo a calcio sa che ad ogni errore ci si incoraggia a vicenda per far meglio l’azione successiva…
      altrimenti si ottiene il risultato opposto.

      aggiungo:
      a proposito di etica comportamentale dentro e fuori lo stadio…che vergogna l’immagine “binari” di ieri nel twit del Bayern…
      pollice giù

      Direttore:
      in questo caso a quanto dovrebbe ammontare la multa?
      anche se è l’Uefa facciamo i soliti 1.000 euri?

    • 17 Marzo 2016 in 17:37
      Permalink

      A Parma, un anno, siamo arrivati secondi in campionato, finalisti di coppa Italia ed abbiamo vinto la coppa Uefa, la gente si lamentava piuttosto che pensare di vivere un’annata irripetibile. Quest’anno non abbiamo ancora subito sconfitte e siamo in testa dalla prima giornata e molta gente vorrebbe di più, io amo Parma anche per questo, siamo insaziabili e mai soddisfatti, la pressione e l’autocritica sempre al massimo.

      • 17 Marzo 2016 in 18:19
        Permalink

        Sisi, sul momento sono cose che magari ti fanno incazzare, ma poi pensi che senza di esse Parma non sarebbe Parma.

      • 17 Marzo 2016 in 23:02
        Permalink

        su quel tabellone c’è ancora come ultima italiana il nome del parma…❤❤❤❤❤❤

        Approposito fuori anche la Lazio!

  • 17 Marzo 2016 in 15:11
    Permalink

    scusa gallo di castione quando si parla di llenatori ognuno ha le sue idee e va bene tutto a me non convince per motivi gia’ espressi ( ha giocato a schema unico per 30 giornate di campionato !!! ci conoscevano anche i sassi ma dava la colpa a sky , cattiva gestione dello spogliatoio che gli e andata bene perche quando si vince tutto si sitema ma gurdate le faccie di baraye poi lauria come diceva boni aveva il mal di pancia poi corapi e guazzo …. , senza mordente cambi spesso sbagliati gioco della squadra inesistente solo i singli risolvono le parite anche domenica tra l altro !!! eccc… ) ma quello che non accetto e il sentir dire ( non solo nella tua risposta ma anche da altri ) lasciamo crescere crescera’ con la squadra !!!!! e’ no……. l allenatore non deve crescere con la squadra lui deve far crescere la squadra , lui deve essere il valore aggiunto non la squadra che carica l allenatore come se un padre dovesse crescere con il figlio anziche farlo crescere ed educare…… e poi in ogni categoria se gurdate bene o male vincono sempre i soliti per cui ci vogliono vincenti non gamberi che dalla b arrivano allaa d …..anche in serie A gli ultimi 15 – 20 anni avranno vinto in 3-5 allenatori i vincenti sono sempre i soliti 5 per categoria non e’ che bisogna aspettare che cresca l allenatore se no prndiamogli una badante

    • 17 Marzo 2016 in 16:51
      Permalink

      filippo, io sono uno che ha criticato molto il mister (non faccio la lista degli errori che gli imputo perchè è lunga e mi ripeterei), però i fatti dicono che è in testa e sta vincendo.
      spesso mi sono posto il quesito: con l’organico a disposizione ha ottenuto il massimo dai singoli e dalla squadra? secondo me NO, in senso generale forse un 60/70 per cento, però con alcuni (Baraye ad esempio) un 120 per cento (la sua migliore stagione, e migliorerà ancora, vedrai..);
      Io in passato ho criticato Ancelotti quando allenava a Parma, lo giudicavo troppo buono e permissivo e poco vincente, dopo anni mi son dovuto ricredere, non vorrei dovessimo pentirci in futuro di Gigi Apolloni, per quello scrivo sempre aspettiamo che cresca lui e con lui la squadra. non ci convince a pieno? ok ma è primo in classifica con una squadra fatta in fretta e furia.
      aspettiamo ancora un pò.
      questa è la mia opinione Filippo, ci mancherebbe..
      🙂

      • 18 Marzo 2016 in 11:34
        Permalink

        Ancelotti dal 2000 al 2015 ha però allenato in ordine:

        Juventus
        Milan
        Chelsea
        Paris SG
        Real Madrid

        Non proprio squadre di bassa classifica con organici importanti. Solo per la precisione.
        Non per sminuire. 😉

  • 17 Marzo 2016 in 15:22
    Permalink

    Grande gallo ! Bellissimo articolo figlio della visione,poi tramutata in chiaccherata post partita. Si dice squadra che vince NN si cambia?? Speriamo sia così! Comunque come ti dicevo confido molto nella società che sicuramente metteranno Gigi nelle condizioni migliori di lavorare. Sul narciso dubito che si possa salvare visto che è schiavo del suo ego…..qui c’è bisogno di umiltà e NN di prime donne.

  • 17 Marzo 2016 in 23:59
    Permalink

    Signori ma come si fa a criticare un allenatore,una squadra che è in testa alla classifica imbattuta!!!! Forse avete la memoria corta dov’è si era un anno fa???? Godiamoci il momento!! Poi quello che sarà’ Sara’!! Se siamo primi un motivo ci sarà no?? societa’,Gigi,giocatori stanno facendo un ottimo lavoro! Avanti così!!

  • 18 Marzo 2016 in 03:37
    Permalink

    Caro bomber. Aspettiamo i primi caldi. Spaghetti e anolini freddi non ci piacciono.

  • 18 Marzo 2016 in 08:43
    Permalink

    Assolutamente si gallo.nn vedo l’ora!!!! L’importante è esserci no??

  • 18 Marzo 2016 in 09:21
    Permalink

    Gallo ..ogni volta mi stupisci con i tuoi racconti i quali sono derivanti da competenza calcistica, arguzia, intellighentia e una sorte di dote simil Alessandro Bergonzoni, grande affabulatore di parole, sensi, doppi sensi, arrotati, carpiati, sensi unici, sensi al massimo, allertati, esplosivi, sensi sensuali raffinati poetici scatenanti e mai banali.
    Alla fin fine sei arrivato quasi dalla mia:
    ..ti sei convertito su Croce Cris Miglietta
    ..hai cominciato ad apprezzare Matteo Guazzo, lo stai recuperando nel bel mezzo del suo momento no..
    ..sei un buon psicologo nonchè lettore di calcio giocato..
    ..
    as mettema su par nostar cont ??
    consulenze linguistiche, calciofile, enogastronomiche e..cos’altro ?
    mi a son bon ed szugher anca a briscola..e 3 ..sett
    ti ??
    at salut ..vecio
    mi di pu
    i prox i saran 60 ….mo ia porta discretament ben bomben ..
    morosky

  • 18 Marzo 2016 in 09:23
    Permalink

    ..quella dei primi caldi…è una perla di ironia …di elevato spessore cul tu rale , una roba cul in aria …
    da master chef..tipo prova del cuoco..

  • 18 Marzo 2016 in 09:53
    Permalink

    Grazie Mauro. Credo che sei stato uno dei pochi a coglierla. Molte idee sui giocatori vanno masticate. E poi i giocatori con la crociata vanno stimolati ma son sempre roba nostra. Da difendere e valorizzare. Finché son gialloblu. Guazzo ne ha dette e fatte di riprovevoli ma se si converte alla causa e se si esalta può farci godere.
    E alla fine della fiera : forza Parma forever

I commenti sono chiusi.