PARMA FEMMINILE / SIAMO UNA SQUADRA CHE NON FA BENE AI DEBOLI DI CUORE: QUEL PAZZO 4-5 COL SAN PAOLO… (Fotogallery di Michele Guerra)
(Cristina Romanini) – Solo quando sono in autostrada riesco a ripensare a quello che abbiamo fatto e non mi capacito di come questa squadra straordinaria possa vincere, pareggiare e poi rivincere la stessa partita nei 20 minuti finali; eppure quelli precedenti erano stati 70 minuti di assoluto dominio, con parecchie occasioni non sfruttate e una interminabile sfilza di fuorigioco fischiati alle crociate che, saranno brave, intelligenti e laureate, ma qualche lezioncina sull’off-side male male non farebbe… Il primo tempo si chiude come al Tardini (a Baraye risponde Boselli con un bel rasoterra), mentre nella ripresa pronti via e sono due, con una bella girata di Vallante. Questa squadra però non va bene per chi soffre di cuore, infatti iniziamo a
lasciare troppo spazio alle geminiane e Maiola ci castiga con una punizione imprendibile, neanche il tempo di rammaricarsi che ci portiamo sul 3 a 1 con Pizzola che erudita dal mister nell’intervallo come eludere il fuorigioco, salta come birilli le avversarie e insacca. Poi arriva il 70′ e succede di tutto: iniziamo con l’arbitro, un po’ in confusione, che annulla a Giorgia Soragni un gol regolarissimo (da quando per battere un corner c’è da aspettare il suo fischio?) e che, sul capovolgimento di campo concede un rigore a dir poco ridicolo, e noi passiamo così da un quasi certo 4 a 1 ad un fin troppo reale 3 a 2…La squadra crociata reagisce con veemenza ed è Giada Maini a riportare la tranquillità con un tocco beffardo su assist di
Arrigoni e mentre in panchina si inizia a guardare il cronometro e i 15 minuti che restano sembrano una passeggiata, la mia pazza squadra si addormenta e quando si sveglia siamo 4 a 4 e l’arbitro decreta 4 minuti di recupero. Io ci credo, credo nelle mie compagne e cosi mister Libassi che, nonostante una situazione disperata, professa calma e tranquillità. Nello sguardo delle 11 in campo non vedo rassegnazione, ma furore agonistico e messa la palla al centro, dopo due minuti interminabili, quando le povere coronarie dei nostri tifosi iniziano a cedere, la palla buona capita alla biondissima Giada, che lascia sul posto il laterale e si presenta puntuale all’appuntamento con la storia: rasoiata nell’angolino e siamo 5 a 4. Giada in questo campionato, complice un infortunio alla caviglia, ha fatto vedere la sua classe cristallina solo a sprazzi, per non dire quasi mai…in più quando si e ripresa le sue compagne stavano giocando benissimo e ritrovare lo spazio il posto fisso non è stato semplice. Nella doppietta di domenica c’è tutto il suo patrimonio genetico calcistico: un condensato di velocità, rapidità e potenza con un carattere forgiato da anni di arti marziali, eppure…ogni tanto si dimentica di essere così forte. Nell’abbraccio finale al triplice fischio e nelle lacrime di alcune di noi (siamo sempre ragazze e la tensione ci fa brutti scherzi…) c’è molto di più dei tre punti guadagnati, c’è quel filo invisibile che ci unisce e che fa di noi da singole giocatrici una grande squadra. Un po’ pazza. Cristina Romanini
Mitiche le nostre ragazze! Non si arrendono davvero mai!
Pazze ragazze amale! Pazze in senso calcistico of course..