CARMINA PARMA, di Luca Savarese – A LECCO PER RACCONTARE IL PIACENZA, MA CON LE ANTENNE RIVOLTE AI CROCIATI E AL LEICESTER DI RANIERI
(Luca Savarese) – Domenica mattina, alle ore 15 devo essere a Lecco, dove, dalla tribuna stampa dello stadio Rigamonti-Ceppi, racconterò per Radio Sound 95 il big match tra il Lecco ed il Piacenza. Lombardi secondi e già qualificati ai Play off, lupi primissimi e già vincitori del loro girone B della serie D. Vista la giornata gradevole e la meta lacustre ed il fatto che l’indomani sarà festa, porto anche la mia fidanzata, Maria Teresa. Il trenino che ci porta, alle ore 10.50, nella cittadina tanto cara al Manzoni, diventa un incubo a rotaie. Dopo la metà del tragitto, c’è un investimento, un ragazzo ha voluto anticipare il suo personale novantesimo sui binari. Ti sia lieve la terra, giovane. Il mezzo si ferma, resterà fermo per tre ore. Avviso la redazione, che con gentilezza, mi dicono di fare come riesco, se riesco a raggiungere lo stadio. Arriviamo a Lecco alle 15.20, qualche santo deve aver posto l’impianto sportivo proprio a due passi dalla stazione. Mi ricordo di certi racconti del direttore e di Ugo Russo e di certe loro vicissitudini per arrivare in sede di radiocronaca. Al ritiro accrediti non trovano il mio poiché la gara è già ampiamente iniziata e mi fanno fare un giro in altre varie postazioni. Dico che sono lì per la raccontare la partita e che con già molto ritardo, non posso aspettare. Alla fine, vinco la mia prima battaglia ed entro. Quando sto per raggiungere la posizione che mi spetta, uno steward mi ferma e non mi vuole far passare. Gli dico che devo per forza raggiungere quel posto e lo dribblo, pensando a Corapi, anche se la testa deve essere alle gesta del Piacenza. Quando mi siedo e predispongo pc, telefono, cuffia e quant’altro, mi accorgo che manca la distinta. La chiedo, mi dicono di cercare che qualcuno ce la dovrebbe avere. Mi sembra di essere su un set di Scherzi a parte, poi un signore sorridente, avendo intuito il mio bisogno, mi consegna la sua. Nello stesso momento effettuo il primo collegamento ed appena entrato in diretta, di corsa e qui penso a Mazzocchi sulla destra, do notizia del raddoppio lecchese, l’unico gol che sono riuscito a vedere ed a comunicare. Siamo intorno alla mezzora, tiro un sospiro di sollievo, domenica scorsa intorno allo stesso minuto ero stato male al Tardini nel bel mezzo di Parma-Delta Rovigo, ora sto bene, ma un arrivo così trafelato allo stadio non lo avevo mai fatto. Ogni domenica un’esperienza nuova, fa sangue, irrobustisce lo spirito. Il pensiero intanto, mentre vivo gli altri collegamenti, va in quel di Ravenna, m’immagino le giocate dei ragazzi di Apolloni e parallelamente volo con la fantasia a Leicester, dove la banda Ranieri sta piegando la squadra di Guidolin e Paloschi. Penso anche ai piccioni, che contemporaneamente possono vedere varie partite e non devono prendere i treni ne ritirare gli accrediti. Dopo aver effettuato l’intervista al mister piacentino Franzini, sempre disponibile e pacato e dopo un saluto veloce al Resegone, torniamo a casa, accarezzati da un sole che inizia il suo tramonto. Il sugo di tutta la storia? E’ bellissimo raccontare il Piacenza, ma in queste occasioni, i crociati, quanto mi mancano! Luca Savarese
Ottimo che il Piacenza abbia perso così possiamo ancora essere noi la squadra con più punti in tutta la D.