UN LUOGO INCERTO, di Luca Tegoni / IL RITRATTO DI MATTEO BAGNARESI MOLTIPLICATO MILLE VOLTE IN PIXEL DI TELA NELLA NORD DEL TARDINI. IL PARMA NON VINCE, MA NEPPURE L’ALTOVICENTINO…
(Luca Tegoni) – In orario prandiale, ormai in procinto di scolare la pasta, in ridotta misura, e ad accomodarmi per il rifocillo pre-partita, odo, tra lo stormir di fronde delle mie fioriere, coloriti cori crociati e annuso nell’aria il classico odore di zolfi colorati di fumogeni da stadio. Mi affaccio, dunque e vedo il corteo di tifosi che ricordano, omaggiandolo, Matteo Bagnaresi nel suo triste anniversario, la qual memoria è onorata da “Casa di Matteo” da dove gli amici, i vecchi amici, partono. I Boys si accompagnano fino al Tardini dalla cui Curva Nord verrà ostentato il suo ritratto moltiplicato mille volte in pixel di tela.
Inizio di partita confuso, mi pare che alcuni giocatori faticassero a trovare la posizione, per esempio, Sereni, Lauria e Corapi. Poi Corapi l’ha trovata. Il San Marino non si chiude in difesa ma gioca in modo propositivo mantenendo anche il controllo del gioco per vari momenti della partita. Per cui mi attendo una partita con impostazione favorevole alle nostre caratteristiche di prima in classifica, qualità nel palleggio, doti individuali e velocità negli eventuali contropiede. Ma non riesce tutto bene, mi sembra che ogni azione risulti particolarmente complicata. Ed invece ecco che da un bel lancio di Miglietta per Musetti si concretizza la prima occasione da rete. Musetti scatta benissimo e si propone con agilità e forza per appropriarsi del pallone tra due difensori che non riescono ad impedirglielo e così tocca il pallone in anticipo sull’uscita del portiere, la palla lenta, rotola verso la porta ma la traiettoria, di poco fallace, la conduce sul palo alla destra del portiere. Peccato. Sul rimbalzo risolvono i giocatori del San Marino.
Il primo tiro pericoloso del San Marino viene scagliato da fuori area e finisce in fallo laterale attraversando tutta l’area di rigore. In attacco San Marino non riesce ad esprimersi meglio.
Il Parma si, e rinnova la sua pericolosità con alcuni altri tentativi che però non danno luogo ad alcun vantaggio. Vorrei sottolineare la buona prova di Messina che si propone per tutta la partita con spinta decisa dando luogo a diversi traversoni in area ben calciati. Il primo tempo si conclude con un bel tiro al volo di Sereni che, nonostante il buon coordinamento, non riesce a mantenere la palla sufficientemente bassa.
Mi aspetto un paio di cambi, per esempio Mazzocchi e Melandri ma è ancora presto e così inizia il secondo tempo con la formazione del Parma uguale a quella del primo. Intanto le riserve si ritirano nell’angolo a bordo campo a destra rispetto alla Petitot per fare riscaldamento. Applausi della tribuna per Guazzo. Il San Marino, nei primi minuti è molto pericoloso e infatti Zommers è molto bravo a respingere con prontezza in uscita sul loro centravanti trovatosi smarcato in area dalle parti del dischetto del rigore. Trascorrono pochi minuti e il fallo di un nostro difensore in area procura il rigore ai titanici. Olcese scucchiaia il pallone sopra Zommers in tuffo e così capita che siamo in svantaggio. Nei successivi dieci, dodici minuti, Apolloni, con una solerzia mai vista, in questo campionato, esegue tutti e tre i cambi. Oltre agli attesi, e già citati primi due, a sorpresa, ma non troppo, sale anche Guazzo. Il Parma, se pur con la stessa fatica del primo tempo riesce ad avere varie occasioni molto favorevoli con Lauria, Baraye, Melandri, Benassi e Mazzocchi (spettacolare tiro al volo su assist di Guazzo che finisce sul palo opposto alla posizione di tiro, non dico chi ricorda perché non ho memoria).
Il pareggio arriva grazie ad un rigore correttamente fischiato che Corapi trasforma. Il rigore deve essere inserito nell’ambito di circa dieci minuti in cui l’arbitro da prova di totale inadeguatezza. La partita si conclude con ultimo tentativo di Corapi che calcia sulla barriera una punizione dal limite dell’area, la palla viene deviata dalla barriera in angolo. L’arbitro si affretta a fischiare tre volte.
L’Alto Vicentino non vince così come il Forlì che non guadagna punti nella lotta per il secondo posto. Luca Tegoni
Ieri lo spirito del Bagna ci ha aiutato. Non volevamo proprio perderla.