PENSIEURI AZZURRI, di Luca Savarese / POMERIGGIO DI SOFFERENZA, MA ALLA FINE ARRIVA EDER. AZZURRI AGLI OTTAVI DOPO DUE TURNI: NON ACCADEVA DAL 2000

(Luca Savarese) – Tolosa, stadio Municipale, l’orario è quello del mondiale francese, primo pomeriggio, quando si giocava col Cile, a quest’ora. Altri tempi, altre nazionali. Il giorno, 17 giugno, ci riporta alla partita del secolo, Italia-Germania 4-3, stadio Azteca. Due souvenir mondiali dentro un contesto europeo. Troppi forse i peana che hanno fatto seguito alla vittoria nella gara inaugurale al cospetto del Belgio. In campo gli azzurri scendono appesantiti, nello spirito e nelle gambe non c’è quella beata incoscienza apprezzata dinanzi ai diavoli rossi. La Svezia va presa con le pinze. Il ritornello che è andato per la maggiore nei giorni della vigilia, è che gli scandinavi siano un popolo di mestieranti aggrappati ai piedi divini di Dioniso Ibra. Non è così. La squadra di Hamren, non è una mandria sperduta, ma anzi, spreme per bene i ragazzi di Conte. Non di solo Zlatan vivono i gialloblù, nipoti di Brolin. C’è anche Kallstrom, che conosce i climi francesi, avendo giocato una vita per il Lione ad alti livelli, c’è Ekdal, che a Siena ed a Cagliari ha fatto vedere di sapere giocare al calcio, ci sono gli stangoni Granquist, ex Genoa, Olsson. Gli azzurri sembrano aver lo stesso atteggiamento nei confronti della Svezia del Belgio nei nostri confronti, un’eccessiva sottovalutazione e, in questo europeo, niente e nessuno va preso sottogamba. Le gambe, i ragazzoni del Nord, le muovono bene e, per tutto il primo tempo, non fanno capire nulla all’Italia, capace di affacciarsi dalle parti di Isaksson solo con una timido tiro di Florenzi. La Svezia combatte e toglie energie alla masnada italica, non sul pezzo come a Lione. Dov’è finito il timbro ideal di lunedì sera? Primi quarantacinque minuti da spleen, va be’ che siamo in Francia, nel paese di Baudelaire, ma sinceramente non ce lo aspettavamo dopo l’ondata di entusiasmo dei primi novanta minuti. Centrocampo in affanno, Parolo e Giaccherini, monumentali contro i fiamminghi, sembrano piccolissimi, attacco slegato, Eder e Pellè sembrano a Tolosa in una gita non programmata. Difesa impaurita dall’Ibradidio e che non riesce ad aprire alcun altro file. Nell’intervallo l’affamato Antonio sveglia il gruppo, vuole che l’Italia si desti e non solo nell’inno. Pellè sembra quella punta inconcludente che si era vista nel suo passaggio a Parma e questo favorisce l’euro esordio di Zaza. De Rossi, al solito comandante e cerniera tra difesa e mediana, esce per far spazio a Thiago Motta, il dieci di questa selezione. Gli svedesi non abbassano di un secondo il ritmo, sembrano una sorta di Francesco Repice con la palla al piede, continuano, insistenti, la loro marcia. Guidetti ed Ibra dialogano e quest’ultimo, seppur in off-side, si divora un gol a porta quasi sguarnita. Sturaro rileva Florenzi. L’ultimo sprint rileva lo scoramento di novanta minuti. E come nottola di Minerva, arriva, la gioia azzurra, come un piatto servito quando il ristorante sembrava ormai chiuso. Lo cucina Eder, imbeccato da Zaza, andando via, ad una difesa svedese che ormai credeva di portarsi a casa un pari. Martin Bolzan a testa bassa va via e edermette dentro ad un destro rabbioso tutte le fatiche di una seconda parte di stagione nerazzurra vissuta più da oggetto misterioso che da bomber. Tiro, destro, secco, angolato, rete. Goool. Buffon, del resto, era stato profeta. “Voglio un’Italia sporca, brutta e cattiva”. Anzi, si era dimenticato una caratteristica, vincente. Nazionale agli ottavi con sei punti come nel 2000. Sedici anni dopo, riprendiamo in mano un sogno, dopo gare come queste, ancora più ampio, perché battezzato nell’acqua santa della sofferenza. Luca Savarese

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Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

17 pensieri riguardo “PENSIEURI AZZURRI, di Luca Savarese / POMERIGGIO DI SOFFERENZA, MA ALLA FINE ARRIVA EDER. AZZURRI AGLI OTTAVI DOPO DUE TURNI: NON ACCADEVA DAL 2000

  • 17 Giugno 2016 in 19:36
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    Antonucci si chiama Mirko?
    È quello che viene dal Leeds nato nel 87 ed è svincolato?
    Se è quello
    MAMMA MIA
    CHE COLPO.

    • 18 Giugno 2016 in 09:20
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      Non si capisce se questa è ironia o stupore, tanto questo non viene più. Quelli che rifiutano Parma non sono degni di vestire questa maglia, preferiscono altri lidi si accomodino pure poi prenderanno lucciole, si arrangino….. Grazie.

      • 18 Giugno 2016 in 10:38
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        “noi siam come le lucciole viviamo nelle tenebre”

  • 17 Giugno 2016 in 20:35
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    Essendo una nazionale scarsa, dobbiamo sempre giocare ad alto ritmo per vincere. Quando non lo facciamo si vedono tutti i nostri limiti.

  • 18 Giugno 2016 in 09:08
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    savarese,poi se paragono certe partite a mezzolara parma non noto differenza di gusto,sara’ che dopo una certa eta’ le papille gustative si atrofizzano sara’ che della nazional popolare di gonde fottesega ma ieri ho avuto la riprova che le partite le vinci con la giocata individuale alla faccia di allenatori schemi e amenita’ varie

    • 18 Giugno 2016 in 11:10
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      Verissimo sono i giocatori individuali ke fanno la differenza

      Poi se sono bravi con il pallone ancora meglio direi

      Molte tifosi di questo blog-quotidiano però mi dicono ke sbaglio

      Anzi ke sono incompetente in materia e NON solo….beati loro

  • 18 Giugno 2016 in 16:41
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    Pensiamo ad antenucci e cacia che sembra dalle ultime notizie che non arrivano a Parma chi se ne frega della nazionale

    • 18 Giugno 2016 in 16:49
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      La linea editoriale del sito la decido io non tu, e il calciomercato non dipende dai nostri articoli

    • 18 Giugno 2016 in 18:08
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      ALLELUJA
      ALLELUJA
      ALLELUJA
      Arriva GILLARDINO.
      Si avete capito bene, non c’ e’ bisogno di sturarsi le orecchie.
      Arriva GILLARDINO
      ALLELUJA
      ALLELUJA
      Altro che Cacia Antonucci Barella e compagnia bella
      Questo è un nome sicuro sicuro per il mercato del Parma.
      GILLARDINO che tutti chiamano GILLA viene dal dopolavoro ferroviario di Nola chr gioca in terza categoria.
      Eclettico attaccante può in attacco ricoprire diversi ruoli, ha segnato nella scorsa stagione nonostante i suoi 43 anni compiuti, ben 21 gol di cui solo 8 su rigore
      GILLARDINO si è detto ben felice di poter giocare nel Parma.e finire in crociato la sua carriera

  • 18 Giugno 2016 in 23:54
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    Direttore ma l’accordo per la concessione del tardini è stato stipulato?

      • 18 Giugno 2016 in 23:57
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        Non è indispensabile per l’iscrizione?

        • 19 Giugno 2016 in 00:06
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          Certo, entro la data di scadenza sarà prodotto (a Dio piacendo)

          • 19 Giugno 2016 in 12:04
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            intanto che aspettiamo fammi fare un risotto da guerrino…..

  • 20 Giugno 2016 in 16:14
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    Ma è normale tutta questa attesa per assicurarsi le prestazioni di giocatori semi sconosciuti che navigano tra B ed A da diversi anni?Cioè, potrei capire se stessimo parlando di giocatori di medio alta classifica di B toh, ma a questi livelli (Lega Pro) non aver ufficializzato nemmeno un giocatori lo trovo quantomeno “strano”. Tutti, si diceva, avrebbero fatto carte false per venire a Parma e ora si imbastiscono trattative che nemmeno per Ibrahimovic…mah, qualcosa non torna

  • 20 Giugno 2016 in 16:14
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    Errore, volevo scrivere tra B e Lega Pro ovviamente

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