I METEORismi di Lorenzo Fava / BETTARINI, BREVE MORDI E FUGGI AL PARMA PRIMA DELLA VITA DA SHOWMAN
(Lorenzo Fava) – Seppur per un breve lasso di tempo, durato la bellezza di appena otto apparizioni, nella storia del Parma Stefano Bettarini è stato uno degli interpreti della fascia sinistra di difesa. Già, proprio quel ruolo che “da quando Benarrivo non gioca più” – per parafrasare una canzone di Cesare Cremonini – ha sempre fatto fatica a trovare validi sostituti. il nostro Stefano Bettarini, nato il 6 febbraio 1972, era un difensore meglio noto al pubblico italiano per la sua liaison con la presentatrice televisiva Simona Ventura che non piuttosto per le sue prestazioni in campo.
Anche se, in quattordici anni di onorata carriera (trascorsa, dai primi anni Novanta alla soglia dei Duemila con le maglie di Lucchese, Salernitana, Cagliari, Fiorentina, Bologna e Venezia), ha calcato prestigiosi campi di Serie A e Serie B, fino a impreziosire il suo curriculum con l’esordio in Nazionale (nel febbraio 2004), alla veneranda età di 32 anni, dimostrando quindi di non essere proprio un Carneade. Eppure l’esperienza parmigiana, l’ultima da calciatore prima di appendere le scarpette al chiodo e dedicarsi ad altro, non è stata proprio da ricordare. Partiamo proprio da quel lontano inverno del 2005. Un Parma in grave difficoltà finanziaria (dopo il crac Parmalat) e sotto l’Amministrazione straordinaria presieduta da Enrico Bondi, arranca pure sul campo. Silvio Baldini, tecnico all’epo
ca in rampa di lancio, viene esonerato (e sostituito da Pietro Gedeone Carmignani) a dicembre con Frey e compagni che riversano sul fondo classifica con appena 12 punti; impossibile, per altro, sperare di raddrizzare la situazione con il povero mercato di gennaio che regalerà gli innesti di giocatori ormai a fine carriera, ma motivati a trovare un’ultima impresa. Tra questi nuovi volti, oltre a quelli di Bucci, Olive e Vignaroli, c’è quello di Bettarini. L’esterno difensivo sinistro era reduce da un’esperienza poco più che biennale (dal settembre 2002 al gennaio 2005) alla Sampdoria, con cui si era riconquistato la promozione dalla B alla A nella stagione 2002/2003. Nella serie cadetta si era imposto con 28 presenze e 2 reti, mentre nell’anno del ritorno (2003/2004) nella massima serie, Bettarini si era confermato ad alti livelli nella Sampdoria di mister Novellino, che lo aveva schierato per ben trenta partite. Nel campionato 2004/2005, dopo non aver trovato alcuno spiraglio nella prima metà del campionato, sfruttando la finestra dei trasferimenti nel periodo invernale, aveva deciso di provare a rimettersi in gioco con i ducali.
L’ex sampdoriano esordisce in crociato il 3 febbraio in un Bologna-Parma terminato 3-1 per i felsinei: era la 22^ giornata ed i rossoblù, con quei tre punti nel turno infrasettimanale, si piazzarono a centro classifica, rispedendo i cugini ducali al diciassettesimo posto. Dopo quella sconfitta nessuno avrebbe potuto immaginare che cosa sarebbe successo pochi mesi più tardi… Nel frattempo, dopo i primi novanta minuti da titolare, Bettarini si impadronisce dell’out di sinistra e viene riproposto da Carmignani per le successive cinque partite (contro Inter, Fiorentina, Brescia, Lazio e Cagliari).
Ormai nelle gerarchie è lui il titolare della fascia sinistra, che un vero padrone in quella stagione non ce l’aveva mai avuto. Ma proprio in quella pazza partita contro il Cagliari, in cui i ducali s’impongono per 3-2 al triplice fischio con un bolide del brasiliano Fabio Simplicio (al cui ricordo ancor oggi mi commuovo) scagliato da casa sua e infilatosi sotto l’incrocio dei pali, mentre tutti i tifosi allo stadio, dimenticandosi di essere persone civili, impazzivano dando sfogo alla propria gioia e i calciatori andavano a festeggiare insieme al man of the match, solo un uomo giaceva a terra dolorante e disperato: Stefano Bettarini. Il primo segnale di cedimento dell’allora trentacinquenne giocatore, che accusa un problema fisico che lo avrebbe poi costretto a guardare il restante finale di stagione dalla tribuna. Infatti, Carmignani, nel match (della 28^ giornata) contro l’Atalanta allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” della settimana seguente prova a rischiare la sua presenza dal primo minuto, ma dopo soli sedici giri di lancette il terzino chiama il cambio e dà il forfait: al suo posto entra Contini. Dopo tre settimane di assenza Bettarini rientra in campo nel 32° turno per giocare la Sampdoria, la sua ex (squadra, s’intende) più recente: ma neanche il tempo di rompere il ghiaccio che a rompersi è proprio lui. Dopo due minuti infatti, un giovanissimo Paolo Cannavaro si avvicina al quarto uomo e rileva Bettarini, che esce disperato. Sarà anche l’ultima volta con la maglia del Parma: infatti il guaio fisico è ormai un ostacolo insormontabile per il numero 2 crociato, che non viene convocato per le successive sei di campionato e per il doppio impegno negli spareggi salvezza contro il Bologna. Ma alla fine anche lui salirà sul carro dei vincitori, dopo la magica notte del 18 giugno 2005, in cui il cielo di Bologna si tinse di gialloblù. Chiusa la stagione con una miracolosa salvezza, Bettarini decide di abbandonare il calcio giocato e di dedicarsi alla carriera televisiva. Già nell’autunno dello stesso anno viene scelto come inviato dal Kenya per il reality La Talpa; nel 2006 è showman nel talk show Buona Domenica su Canale 5 sino al 2008. E, oltre ad aver collezionato ospitate a Canale 5 nei programmi Verissimo e Mattino Cinque, nel 2009 è stato concorrente nel talent show Ballando con le stelle, su Rai 1, arrivando persino in finale. Dal 2009 al 2011 ha svolto il ruolo di commentatore a Quelli che il calcio, noto programma per gli sportivi della domenica pomeriggio, insieme a Massimo Caputi, mentre dal 12 giugno 2013 al 2 luglio 2013 ha partecipato come concorrente a Jump! Stasera mi tuffo, su Canale 5. Nella sua eclettica e multiforme carriera, sul collo di Bettarini è caduta pure la scure del calcio scommesse. Riporto dalla fonte Wikipedia: «Nel 2004, quando militava nella Sampdoria, è accusato di aver aggiustato delle partite per scommesse, venendo condannato a 5 mesi di squalifica, venendo assolto nel 2013 […]. Il 1º giugno 2011 è indagato dalla squadra mobile di Cremona nell’ambito di un’inchiesta su scommesse illegali nel calcio e sospetta manipolazione di risultati di gare di Serie A, Serie B, Lega Pro, che coinvolge, tra gli altri, l’ex giocatore
della Lazio e della Nazionale Beppe Signori, il capitano dell’Atalanta Cristiano Doni e il difensore dell’Ascoli Vittorio Micolucci. Il 26 luglio 2011 Bettarini è deferito per violazione dei principi di lealtà sportiva e del divieto di scommesse e del relativo obbligo di denuncia, dalla procura federale della FIGC, in particolare per aver «posto in essere un’illecita attività finalizzata a scommettere su gare dall’esito sicuro e […] effettuato o concorso a effettuare scommesse» sulle gare Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011, Inter-Lecce del 20 marzo 2011, Siena-Sassuolo del 27 marzo 2011. Per le prime 2 gare, l’accusa è anche d’aver giocato presso soggetti non autorizzati a ricevere scommesse sportive. Durante il processo, patteggia in primo grado una pena di 14 mesi di squalifica. Il 9 febbraio 2015 la procura di Cremona termina le indagini e formula per lui l’accusa di associazione a delinquere. Il pentito Hristiyan Ilievski, capo dalla banda degli zingari che combinava le partite, nell’interrogatorio del 28 aprile seguente accusa Bettarini di aver combinato alcune partite per conto di una squadra di Serie A». Di certo non ricorderemo Bettarini come il miglior terzino sinistro dell‘era post Benarrivo; di sicuro, il passaggio a Parma è stato il preludio ad un altro tipo di carriera. Lorenzo Fava
LE PRECEDENTI PUNTATE DEI METEORISMI DI LORENZO FAVA
2. KUTUZOV, LA PUNTA PIÙ AFFAMATA A TAVOLA CHE NON SOTTO PORTA CHE OGGI GIOCA A HOCKEY… (17.07.2016)
Era un ottimo terzino Bettarini e valeva dieci Contini. Peccato per la fragilità fisica altrimenti avrebbe raggiunto alti livelli in carriera e non sarebbe ricordato solo per aver sposato quella donna là.
Vale 10 Contini sicuramente però fuori dal campo di gioco
Molte donne stazionavono davanti e dentro l’hotel x il Betta
Hotel trà i più cari di Parma cioè 5 stelle etor ke fragilitàhahahah
non capisco questo accanimento contro contini per usarlo come unita’ di misura (sottomultiplo) nel giudicare i terzini sinistri,peccato il suo ruolo fosse difensore centrale (di sinistra)
salvo poi nell’ultimo anno di serie a a fare il terzino ci abbiamo messo un DJ e nessuno a parte il sotoscritto ha detto bau,mistero della fede
Mah…a me pare che a Parma abbai fatto il suo in maniera più che egregia. Finalmente a gennaio 2005 acquistammo un vero terzino, cosa che a quel tempo ci mancava.
*abbia
Indubbiamente, Luca. Non si tratta del solito pacco, era un discreto calciatore e – come ho scritto – ha fatto 14 anni di onorata carriera con squadre prestigiose. Ma la sua esperienza a Parma è caduta velocemente nel dimenticatoio. Pochi mesi dopo era già in Kenya a fare… “la Talpa”
meglio contini di bettarini giocava in un parma disperato e ottenne salvezza che valevano scudetti mi ricordo couto 36 anni e bucci quasi 40 squadra sgangherata