LA MORTE DI BELLE’ / IL RICORDO DI TONINO RAFFA: “SE N’E’ ANDATO UN PEZZO IMPORTANTE DELLA VECCHIA GUARDIA GIORNALISTICA EMILIANA, PROTAGONISTA DELL’EPOCA D’ORO”
(Tonino Raffa) – Parole di un saggio: “quando il destino ti toglie un amico vero, è come se qualcuno ti fosse piombato addosso per tagliarti un braccio con l’accetta”. Mi sono ricordato di questo vecchio adagio di fronte alla notizia della morte di Gianfranco Bellè, firma storica della sana informazione di provincia, ma, soprattutto, persona per bene e mai fuori dalle righe. Non lo scrivo per ragioni di fair play, lo sottolineo perché anche nella nostra professione le qualità legate ai valori umani stanno per sparire.
Negli anni in cui, da inviato di Radio Rai, ho avuto il privilegio di seguire il Parma in Italia ed Europa me lo sono sempre trovato a fianco, non solo con la sua pluriennale esperienza giornalistica, ma anche con la sua sobrietà, la sua compostezza, la sua capacità di analisi degli eventi sportivi. Analisi che non risentivano mai delle sue origini anagrafiche perché sapeva bene che l’equilibrio e l’imparzialità devono far parte del bagaglio di credibilità che ciascuno si deve costruire nella vita.
Insomma tanto amore per Parma e per il Parma, ma anche, dalle colonne della sua “Gazzetta”, tanto rispetto per la verità dei fatti, in ossequio a quello che rimane il più sacro principio del nostro lavoro.
Ecco perché sapere che Gianfranco non c’è più intristisce e ci fa sentire un po’ orfani. Se n’è andato un pezzo importante della vecchia guardia emiliana, un protagonista dell’epoca d’oro nella quale il cronista non aveva telefonino, fax, internet, tablet e posta elettronica. Aveva solo il suo buon grado di cultura generale, il suo taccuino, il suo fiuto, le sue conoscenze, le sue scarpe da consumare per cercare le notizie. E soprattutto, serviva un solo interesse: quello del lettore. Nel momento di un congedo così doloroso, voglio citare una frase di Sant’Agostino: “non si muore quando si lascia la vita terrena, si muore quando si viene dimenticati”. E se siamo qui a parlare di Bellè è proprio perché nessuno di noi potrà mai dimenticarlo. Tonino Raffa (*)
(*) ex radiocronista di Tutto il Calcio Minuto per Minuto
Il rosario sarà recitato domani, giovedì, alle 19.30 nella chiesa dello Spirito Santo, in via Picedi Benettini. La stessa dove venerdì alle 14.45 saranno celebrate le esequie. Per chi volesse già rendere omaggio a Sandro Bellè, dalle 15 di oggi alle 14.30 di venerdì la salma sarà alla Sala del commiato con ingresso di fronte alla Villetta.
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Un grande dispiace i pochi commenti a.questa notizia manca la memoria storica e vedo molta superficialità quello di belle’era un Parma pane salame ma forse più amato e vero
Condoglianze alla famiglia.
il mio ricordo è quello di un giornalismo di qualità, per certi versi atipico, preciso e dettagliato, miticoloso e pungente quando serve, quella critica positiva che aiuta a focalizzare diverse prospettive. Lo ricordo da metà anni 80′ quando mi sono innamorato del Parma e guardavo le trasmissioni sportive locali, ritengo che un certo tipo di critica sportiva sia stata anche da stimolo alla crescita della nostra squadra. critica che oggigiorno fatico a rivedere nei giornalisti che gravitano attorno al Parma.
un grande professionista.
rip
Sinceramente dispiaciuto! Ricordo con piacere ie sue opinioni espresse durante le trasmissioni televisive e nei sempre pregevolissimi articoli sulla Gazzetta di Parma.
Nn sempre mi trovavo d’accordo con le sue opinioni, ma veramente la mente vola ad uno splendido periodo giornalistico.
RIP