CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / TROPPO BELLO PER ESSERE VERO?
(Gianni Barone) – Chi l’avrebbe mai detto all’inizio, in sede di presentazione del campionato, che all’ottava ci sarebbero state, nelle posizioni alte della classifica, ben 9 squadre in soli quattro punti? Nessuno, sono sicuro: tutti a dipingere sarà il campionato del PARMA e del Venezia con qualche sorpresa, invece la realtà sconfessa tutti e ci presenta una situazione troppo bella per essere vera, o perlomeno vera fino in fondo; si tratta di un momento, però ci dicono i fatti, che rispetto agli altri due gironi, le gerarchie sono tutt’altro che scontate. Infatti nel girone A, quello comandato dall’Alessandria, le prime 9 squadre sono comprese in ben 11 punti, mentre nel girone C, quello che vede in testa le pugliesi Lecce e Foggia, tra le prime e le none il distacco è di 10 punti. Dai numeri quindi ci si rende conto delle disparità di forze messe in campo nei vari gironi della LEGAPRO, che il meccanismo della composizione dei gironi vada rivisto? Non più suddivisione per aree geografiche, ma per fasce e ranking in base ai piazzamenti nell’ultimo torneo disputato, con tanto di teste di serie? Forse perché vedere il Parma, prima delle gara di oggi contro il Feralpisalò, nella stessa posizione che negli altri gironi è occupata da squadre come la Paganese nel C e dal o dalla Giana Erminio nel girone A, fa un po’ specie. Come del resto stupisce come la formazione Berretti del Parma, che dovrebbe essere il serbatoio per il futuro della società nei prossimi anni, a proposito della o del Giana ERMINIO, possa perdere subendo ben quattro gol, contro una società, che con tutto il rispetto per la città di Gorgonzola, non ha le ambizione di quella crociata. E in tema di giovani, visto che a parole tutti sono bravi, periodicamente, a tirare in ballo l’argomento, ritenendolo fondamentale, per sviluppi futuri dell’intero sistema, occorre capire se sono più bravi a scoprire talenti, o perlomeno, abbassando un po’ il tiro, a scovare giocatori veri o utili le piccole società o se le grandi Società, o presunte tali, debbano rivedere i criteri di selezione ricorrendo ad una revisione di quelle che sono le aree scouting, composte da osservatori, a volte, troppo giovani e quindi inesperti e in altri casi troppo vecchi e quindi superati. Ciocolatè. Lo so è un argomento delicato e comunque difficile da comprendere, però se un C.T. di NAZIONALE, che schiera un florilegio di mezzi giocatori in mezzo al campo, e giustifica gli errori e le disattenzioni, in una gara di qualificazione ai Mondiali, con la presenza di troppi giovani schierati, vuol dire che c’è qualcosa che non quadra. A parole tutti bravi nei fatti un po’ meno, ma torneremo nel tema nei prossimi appuntamenti, rimaniamo al PARMA per dire che nelle gara importante per classifica ed autostima, Apolloni sembra volere mettere d’accordo tutti schierando un 4-4-2 vero, e speriamo che sia anche bello, con tanto di doppio mediano con, da un lato, un giocatore offensivo (Nocciolini, giocatore vero e utile e non mezzo) e dall’altro lato un incursore come Scavone capace, però, anche di ripiegare e stringere il campo per evitare agli avversari di agire in superiorità. Perché occorre tenere in considerazione allo stesso modo e nello stesso tempo le due fasi (possesso e non possesso), in ogni situazione di gioco ed in ogni momento, prevedendo ed anticipando sempre l’eventuale passaggio da una fase all’altra con scaglionamenti preordinati. Il sistema di gioco adottato si deve facilmente adattare ad ogni tipo di atteggiamento avversario, senza squilibri, pur eventualmente cambiando compito, funzione o posizione in campo di qualche giocatore. E questa sembra essere la strada intrapresa dal Parma e da suo tecnico Apolloni che dopo aver cercato gli equilibri nel 3-5-2 ha ritenuto virare sul 4-4-2- che all’occorrenza si può trasformare in 4-2-3-1 o , come è successo a Pordenone nel finale con l’ingresso di Melandri, in 4-2-4. Quindi o un allenatore ha la possibilità di ottenere un gruppo di calciatori in funzione della propria idea di gioco e quindi del proprio sistema di gioco (e non sempre succede… e al Parma non è successo, forse…) oppure egli stesso deve, pur eventualmente mantenendo i propri principi ispiratori, elaborare, progettare, verificare ed adattare un sistema di gioco che riesca a sviluppare le potenzialità dei propri calciatori col fine di creare un’unità(la squadra) che sia equilibrata, elastica e razionale. Ma questo vale a tutti i livelli, buon per il PARMA che si sia imboccata questa strada, perché se all’inizio si poteva avere qualche perplessità circa la forza della squadra ora si ha ragione di credere, ottimisticamente, che possa finalmente giocare da grande squadra sin da stasera. Speriamo sia tutto vero, sistemi , gioco, interpreti, speranze e ambizioni, “fusse che fusse la vorta bona”, recitava convinto il grande Nino Manfredi. Gianni Barone
……………… CORIC ………………
…………CANINI …LUCARELLI..
GARUFO …………….NUNZELLA
………………GIORGINO…………..
NOCCIOLINI ..CORAPI…SCAVONE
………….CALAIO’….EVACUO
…dig al mister ed mettar in camp chilor…
chis metten a post da lor …se no a tal di a Giorgino clè bon anca lu ed direg coi gan da fer…e davanti fi a ment a calaiò c andema ben bomben..
e marc mand buter miga via la bala..
szugher dre terra…
in velocitè e vertichela…vers la porta ( ed chietar )
..torner indrè a sfa sempar a vora
..iv capì o venia mi ?
ad ogni modo sa ghi bisogna am catì a sett e mesz a centarcamp in tla tribuna de dlà..
est..via puccini…tra la nord e la sud mo ..da cletra perta..
miga do ghe i siiiori…
in do sema nuetar povrett…
iv capì ??
se no ciamim al telefonen …cav dig cmè szugher …anca prel sostituszion ..
morosky ..c’è …
e cerchema ed szugher elt bomben..
la difesa su la linea ed centarcamp…apena un pò + indrè..
bisogna tgniria in tla so area..
fer di gran cross e schiseria la in fonda..
cui davanti, i nostar, i gan da der tutt al prim temp..che in tal second sag n è bisogna ..a vena su al micio e baraye..la ponta
chi gan na voia ed szugher cla s veda lontan 10 km…
i fan el smelli….dal tant chi van…
a semia capiì alora ??
In italiano per favore…leggere in dialetto due righe o tre fa ridere. Leggere un intervento che mi interesserebbe visti i contenuti fa venire il mal di testa.
dottor Davide, “vada” dal barbiere (figaro)…
“vadi”
Barone la conoscevo come presentatore a calcio e calcio anni fa,ma i suoi articoli mi hanno impressionato come argomenti e scrittura ,li leggo sempre,perché non sono mai banali come quelli di altri,bravo!
Sarà un 4-3-2-1 che in fase difensiva diventerà un 4-4-2. Io la vedo così.
Insomà, tut adrè a la bala