L’ATTACCO DEL PRESIDENTE DELLA SAMBENEDETTESE FEDELI A CALAIO’ (video)
(Ilaria Mazzoni, video riprese di Luca Russo) – Franco Fedeli, presidente della Sambenedettese, a fine partita parla di un risultato negativo per la propria squadra, affermando che il pareggio maturato oggi contro il Parma fa male; insomma una sconfitta più che un punto guadagnato. Si scaglia, poi, contro l’operato dell’arbitro asserendo di avere un atteggiamento di sudditanza nei confronti dei gialloblù in rispetto del blasone e della tradizione della compagine crociata. Insomma, a decretare il risultato finale sarebbe stato proprio il direttore di gara e non i giocatori scesi in campo. Parma che, quindi, ha già in mano la vittoria del campionato? Il presidente, in virtù della simpatia che nutre verso la squadra ducale, afferma che glielo augura, ma che, certamente, anche la sua società lotterà per raggiungere l’obiettivo. Il discorso, successivamente, si concentra sull’atteggiamento che uno dei crociati avrebbe avuto nei confronti dell’arbitro, Fedeli afferma che considera l’attaccante un ex giocatore oramai, visto che è passato a giocare dalla serie massima alla Lega Pro. Certezza del Presidente rimane quella che il Parma sia favorito dalla classe arbitrale, glissando, però, sull’episodio della punizione di Lucarelli dichiarando di non ricordare quel particolare momento della gara. Convinto che la Sambenedettese oggi avrebbe meritato la vittoria, in virtù della bella prestazione confezionata; tre punti che, appunto, gli sono stati scippati dall’arbitro e non dall’avversaria. Al di là del risultato Fedeli è contento, pertanto, dell’atteggiamento della Sambenedettese che certamente lotterà per raggiungere la zona dei play off. Ilaria Mazzoni
Beh. Non c’è che dire. Classico caso del bue che dà del cornuto all’asino. A proposito di cafoneria..
Da sottolineare, comunque, la risposta da gran signore di Emanuele Calaiò agli insulti di questo burino patetico.
A me un presidente così piace., uno stile vecchi tempi, che dice le cose pane al pane vino al vino, come i grandi Rozzi, Ceresini, Anconetani etc. Erano sempre squalificati, ma parlavano col cuore. In questo calcio di persone false e leccapiedi, fa piacere ci siano persone ancora così! In ogni partita ci sono episodi dubbi a favore o a sfavore di una squadra, ma un rigore come quello non lo avevo mai visto in 50 anni che seguo il calcio. Mi spiego meglio, il gol non gol di Lucarelli può essere visto o non visto, il rigore su Calaiò, fischiarlo o meno è a discrezione dell’arbitro, magari se lui non si tuffava col triplo carpiato era più facile darlo, ma un rigore su un “buffetto” in area con la palla a 500 km di distanza non può essere derubricato come errore arbitrale, ma come un deliberato atto per far pareggiare il Parma.
“deliberato atto per far pareggiare il Parma”
… un pò esagerato a mio avviso.
ma il punto Fausto, è:
il rigore con fallo in area e con palla da tutt’altra parte,
rientra o non rientra nei casi da regolamento?
Ci metta anche Gaucci e Massimino tutti grandi signori, la genuinità è una cosa che non c’entra niente con l’arrogante ignoranza.
Gomitata volontaria in area a palla lontana è rigore ed espulsione diretta, da regolamento!!!
Uno che a 32 anni accetta di scendere in Lega Pro, quando avrebbe trovato ancora bei contratti in serie B merita solo rispetto.
Per 250.000 euro l’anno pagati dal Parma + 50.000 pagati dallo Spezia (per liberarsene) Calaiò, che ha 35 anni avrebbe accettato anche l’offerta del Parma femminile.
Bravo Luca
Luca Russo sei un grande!