MOONTALK #JurassicParm 3^ puntata / STRINGIAMOCI A COORTE!

(Ilaria Mazzoni) – Il titolo di questa settimana non prende spunto solo dall’imminente incontro che vedrà impegnata la Nazionale Italiana contro le Furie Rosse (partita valida per le qualificazioni mondiali), ma anche dalle vicende crociate. Verte, infatti, sulla necessità di ricercare quel quid che faccia funzionare la squadra di Apolloni e così, grazie anche ai ragionamenti che si sono sviluppati nella trasmissione  “Calcio e Calcio”  di Teleducato, cui è stato ospite anche il nostro moontalkiano Andrea, siamo img-20161004-wa0013arrivati alla conclusione  che ciò che difetta è la troppa distanza tra e i reparti e l’assenza di gioco propositivo a favore, invece, di lanci lunghi verso le punte. Insomma va senza ombra di dubbio evitato e prestata, invece, più attenzione nel cercare di tenere tutte le zone forze in campo unite tra loro: così si creerà più gioco e si avranno più soluzioni. In definitiva, quindi, il nostro “stringiamoci a coorte”dei versi di Mameli è un’esortazione affinché il Parma si compatti in campo, evitando di presentarsi in campo sfilacciato e con tanta, troppa, distanza tra i suoi reparti come, invece, è successo più volte in questo campionato. Ed ora una piccola lezioncina di storia per chi non conoscesse bene l’accezione del termine coorte che non si riferisce a 1-copquella struttura presente nei palazzi nobili, ma, altresì, indica le legioni romane. Ideate da Scipione l’Africano che, durante la campagna in terra iberica, dopo aver studiato sia l’ambiente che le tecniche belliche avversarie, ideò questa nuova suddivisione dell’esercito che era in grado di garantire flessibilità e resistenza al tempo stesso. Successivamente il console Mario la introdusse ufficialmente in tutto l’esercito di Roma. Ma come funzionava? Beh, sommariamente possiamo dire che fosse un’unità tattica serrata composta da molti uomini (circa 600) che si comportavano, però, come un unico elemento: tanti soldati, ma un solo cervello motore. Allo stesso modo, a nostro avviso, dovrebbe agire e ragionare il Parma, a prescindere dal modulo che si adotta bisogna pensare sempre da squadra.

2-cop-1Così come i giocatori anche i tifosi dovrebbero stringersi attorno ai crociati, come, del resto, in molti stanno già facendo. Rimanendo in epoca antica: speriamo che i gialloblù ereditino dai romani anche la determinazione e la voglia di vincere ogni battaglia lottando su ogni pallone con organizzazione, tattica e spirito di squadra. In fondo i Romani, con questa tecnica, hanno conquistato l’Europa noi speriamo che il Parma, dal canto suo, possa tornarci presto. Un altro punto da mettere a fuoco dai ragazzi di Apolloni riguarda il centrocampo dove, senza utilizzare troppi inutili giri di parole, non hanno mai convinto. Probabilmente, vista l’esperienza dell’anno passato, sarebbe opportuno, a nostro avviso, ricominciare proprio da lì: tornare, quindi, a scommettere su Miglietta. Un uomo che la scorsa stagione ha dimostrato, piano piano, di saper gestire il gioco e poter diventare il cervello della squadra. Quest’anno, invece, è stato liquidato in panchina abbastanza velocemente, dopo le prime prestazioni non proprio positive.

6sambUn esito negativo, per quanto riguarda l’aspetto del gioco, l’ha dato anche il Parma contro la Sambenedettese. Che dire di questa partita? In realtà molto, se non tutto, è già stato detto, pertanto saremo rapidi: la formazione è cambiata assumendo una difesa a quattro. Ma, nonostante questo cambiamento, non ha garantito le sicurezze necessarie perché i reparti, in ogni modo, sono parsi immediatamente eccessivamente larghi. Nel primo tempo, pertanto, il Parma ha in questo modo permesso all’avversaria di fare ciò che voleva. Sambenedettese, perciò, che ha attaccato quando ha voluto per poi arretrare per difendere il vantaggio. Parma che, inoltre, è finito per divenire prevedibile a causa dell’ossessiva ricerca dell’attacco sulla fascia destra. Mossa che, tra l’altro, ha scoperto la squadra visto che Nocciolini, ovviamente, essendo un attaccante mal si adatta a compiti difensiva. Al contrario la fascia opposta, quella di sinistra, si è dimostrata anche troppo contenitiva e poco propositiva. La partita, tuttavia, per come si era messa ha rappresentato, alla fine, un punto guadagnato pur evidenziando, per l’ennesima volta, come il Parma sia ancora un cantiere aperto. A differenza della Sambenedettese che è sembrata molto più organizzata e matura.

4tabella-top-flopL’oscar di questo Sabato lo assegniamo a Nocciolini, un premio alla sua forza di volontà: disposto a tutto pur di creare gioco, riesce a metter la palla in rete in modo assolutamente naturale come solo i veri attaccanti sanno fare. Meriterebbe una posizione da attaccante puro, magari a discapito anche di uno dei due “mostri sacri” dell’attacco per dimostrare appieno le sue doti. Sempre tra i migliori in campo troviamo Calaiò; la sua classe, la sua utilità di gioco fanno di lui un giocatore esempio per tutti i suoi compagni. Alla faccia di chi dice che, oramai, è presidente-fedeliun ex giocatore… Ultimo nella nostra classifica dei migliori è Zommers che si è reso protagonista di alcune belle parate anche se, ad onor del vero, ha commesso anche qualche sbavatura. Noi, oggi, vogliamo, in ogni modo, premiare questo portiere che si è dimostrato, sino ad ora, più che all’altezza della categoria a dispetto della giovanissima età. Chi non ha convinto, invece, è Nunzella, che ha spinto poco e perso spesso l’uomo. Insomma, non era questa la prestazione che ci aspettavamo da lui. Parliamo, poi, di Corapi che, pur essendo partito bene, ora si sta perdendo nei complicati stravolgimenti tattici di questa settimana. Non l’abbiamo visto bene in campo, anzi, ha faticato a far girare la squadra. Un altro che ha accusato lo stesso problema è Scavone, terzo nei flop, insomma anche lui si è visto un po’ troppo poco.

6formazione-1Parma che dovrà utilizzare al meglio gli allenamenti di questa settimana per arrivare carico a lunedì sera quando dovrà affrontare una formazione che ha iniziato questa competizione con grande spirito e che, tra l’altro, ci precede essendo terza in classifica. Senza ombra di dubbio non è il big match della svolta, insomma non una di quelle partite che possono dare una piega differente o ribaltare il campionato, ma è altrettanto vero che una vittoria contro una bell’avversaria 5ennio_tardinipotrebbe dare quell’iniezione di entusiasmo e fiducia che, in questo momento, scarseggia nelle fila crociate. Per provocazione abbiamo scelto di non inserire la nostra formazione perché siamo arrivati alla conclusione che mai come oggi non sia una questione di moduli o particolari uomini da inserire in campo. È solo un problema di mentalità e di spirito di squadra che, sino ad ora, non abbiamo ravvisato. Ci aspettiamo un Parma corto, determinato, agonisticamente e sportivamente cattivo e pronto ad aggredire il campo, con qualsiasi disposizione tattica che sceglierà di metter in campo Mister Apolloni. Ilaria Mazzoni

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7 pensieri riguardo “MOONTALK #JurassicParm 3^ puntata / STRINGIAMOCI A COORTE!

  • 6 Ottobre 2016 in 20:02
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    è tanto un’eresia scaricare uno tra Calaiò ed Evacuo? Io li trovo un po’ incompatibili.

    • 6 Ottobre 2016 in 21:10
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      Sono d’accordo, secondo me allo stato attuale la squadra non è pronta a supportare un modulo con due punte cosi…

      • 6 Ottobre 2016 in 23:02
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        Vista la grande vena realizzativa di Nocciolini, spostiamolo più avanti. Esterno d’attacco con compiti anche difensivi o seconda punta subitp dietro a Calaiò andrebbe bene.

        Nocciolini Calaiò Melandri

        o appunto

        Nocciolini Melandri

        Calaiò

        • 7 Ottobre 2016 in 08:04
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          *subito

  • 7 Ottobre 2016 in 09:39
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    Sto con Luca

  • 7 Ottobre 2016 in 18:49
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    Ed io con la ” principessa di Mede “

  • 8 Ottobre 2016 in 08:45
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    stringiamci le chiappe feraslpi salo’ !

I commenti sono chiusi.