CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / CALAIO’ ED EVACUO POSSONO COESISTERE? SI’, SE C’E’ UN TERZO GUAZZO… IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO (A BATTERE IL VENEZIA…)
(Gianni Barone) – Il paradosso consiste nel fatto che ci si interroga sul dualismo Evacuo e Calaiò o sulla loro coesistenza, resa possibile nelle parole dell’allenatore, e nei fatti dall’ultima partita disputata insieme, e non si ricorda che, fatti i paralleli con le partite di un girone fa contro il Lumezzane e Albinoleffe e quella di ieri contro il Santarcangelo, oggi come allora Il PARMA, ha ottenuto tre punti pesanti, ha vinto 1-0 e ha faticato, siamo tutti d’accordo, però, oggi come allora, occorre ricordare, che i gol delle vittorie (Calaiò /LUMEZZANE; Evacuo/ALBINOLEFFE-SANTARCANGELO) sono stati ottenuti quando in campo vi erano, in un 4-3-3 molto spurio, tre prime punte e cioè CALAIO’, EVACUO E GUAZZO (col
Lumezzane e Santarcangelo) e Nocciolini con Albinoleffe. Quindi la coppia Evacuo-Calaiò, funziona, dal punto offensivo, quando la squadra, oltre a loro due, presenta in campo un terzo attaccante. Morale: Evacuo e Calaiò, insieme si, purchè ci sia un terzo GUAZZO, appunto, o Nocciolini se il Principe indesiderato abbandonerà la brigata per andare a giocare con più continuità altrove. Contro squadre che si chiudono – e di qui alla fine del campionato, ve ne saranno parecchie – la ricetta sarà la presenza simultanea di tanti attaccanti di peso e di nome che affollino l’area avversaria e indeboliscano la marcature individuali, e creino, in questo modo, situazioni da gol propizie? Dicevano che si tratta di un paradosso, però di questi ricorsi puntuali e precisi si ha il dovere di non tacerli e non sottovalutarli. Questo per quanto
riguarda la fase offensiva, mentre per quanto concerne quella di non possesso, è ovvio che, come, sottolinea lo stesso D’Aversa, devono partecipare tutti alla fase difensiva per rendere, a livello di equilibrio, possibile la coesistenza. Tutti questi discorsi potrebbero essere smentiti dal mercato, sempre in agguato, che potrebbe portare lontano da Parma sia Evacuo che Guazzo, ma gli attestati di stima da parte del tecnico nei confronti di Evacuo, soprattutto, potrebbero far cambiare tutte le strategie di vendita, anche perché reperire una prima punta di valore, nei restanti dieci giorni di trattative potrebbe risultare operazione alquanto proibitiva. Al
momento, dunque, si prosegue con quello che si ha, che non è poco, evitando di tirare in ballo cose inutili (il famoso rasoio di Ockham, ricordate? Creolo!). Intanto il discorso sull’equilibrio garantito dagli attaccanti che difendono e dai difensori che attaccano, mette d’accordo tutti, catenacciari (se esistono ancora), zonisti, scolastici, apostati e financo i ciocolaté del calcio in un unico pensiero/abbraccio che nel corso degli anni, pur in presenza di tanti mutamenti dal punto vista tecnico, tattico e atletico, si è mantenuto intatto e ha resistito alle intemperie del tempo e delle mode. Da che mondo e
mondo, nel calcio, esistono i Rivera e i Lodetti, i Pirlo e Gattuso, i Crujiff e i Van Haneghem e via discorrendo che devono per forza convivere e coesistere non si sa bene, ancora, in quali dosi, e questo per assicurare l’imprevedibilità e garantire bellezza del calcio. Ora i dualismi sono in attacco e le relative convivenza devono essere garantite dai tecnici, se Mandzukic, Higuan Dybala, insieme, vengono proposti, seppur a piccole dosi nella Juve, non si vede perché non lo possa fare il Parma con i suoi attaccanti, da tutti giudicati un lusso per categoria. Che noia se bastasse avere undici Rivera (chi corre?) o undici Lodetti (chi pensa ?): il calciatore moderno deve essere veloce e potente di gamba, ma lo deve essere altrettanto di pensiero, deve essere in grado di cambiare posizione, atteggiamento, sistema, ruolo e deve essere sempre pronto ad azzeccare i tempi negli inserimenti, nelle giocate, nei recuperi , nelle diagonali. Adesso si sentono dire cose che anni fa erano capaci di pronunciare solo i vari
Scoglio (quando parlava di scalature) o Galeone, Fascetti o Liedholm, e che non stupiscono più anche perché occorre abituarsi a cambi continui di sistema di gioco in corsa, e il Parma di D’Aversa sta diventando un laboratorio in materia, visto che un minimo di tre sistemi viene proposto ad ogni partita (3-5-2/4-3-3/4-4-2), grazie anche alla velocità di pensiero dei giocatori messi in campo. Non si tratta di rivoluzioni, ci mancherebbe, neanche di invenzioni: i vecchi maestri, involontari Gianbattista Vico (non Borsi) con corsi e
ricorsi storici, ci hanno insegnato che molte cose si ripetono e che nel calcio nulla s’inventa, ma ai loro tempi vi erano molte più certezze, soprattutto nei ruoli, e quindi poco era lasciato al libero arbitrio tattico dei calciatori, a quei tempi, in materia abbastanza ignoranti, nell’accezione buona del termine, s’intende. Non basta più la sola tecnica, anche se a tutti i corsi e seminari per allenatori, non si parla d’altro e non s’insegna altro, nel calcio serve velocità più di ogni altra cosa, nell’interpretare le situazioni, nel capire quando effettuare scalature (Scoglio docet), scivolamenti, cambi di marcatura, nello scappare all’indietro quando la palla, come si dice in gergo, è scoperta e tante altre cose ancora. Velocità e semplicità nell’attuare tutti i mutamenti e le variazioni di r
itmo che la partita impone: ecco perché si accoglie a braccia aperte un giocatore come Scozzarella che sa occupare gli spazi giusti, che porta poco il pallone, massimo tre tocchi, che non si sfianca in corse inutili, che verticalizza al punto e al momento giusto. Un giocatore che mancava nelle rosa e che dovrà servire a far muovere la squadra con i giusti tempi e i giusti ritmi nel tentativo di rendere utile il lavoro di chi corre sulle corsie esterne, di chi s’inserisce da dietro o dall’interno, per chi effettua dalla difesa il primo palleggio, e chi effettua in avanti gli smarcamenti fuori linea. Il tutto per permettere al singolo di valorizzarsi attraverso le buone prestazioni e le vittorie della squadra, potrebbe trattarsi di un discorso un po’ generico, che però, in questo momento delicato, della stagione, con alle porte
due scontri al vertice con Venezia in trasferta e Pordenone in casa, dovrebbe essere utile per il Parma che si sta ricostruendo con la sessione invernale di MERCATO. Un Parma con molte alternative in tanti ruoli e tanti settori, tranne che in difesa, solo al momento, vista l’emergenza infortuni. Per tutti i ruoli la concorrenza serve, eccome!, nel ruolo del portiere qualche riserva occorre, forse, nutrirla in termine di valorizzazione o maturazione dei singoli. La gerarchia, usando parole del tecnico, è stata fatta, quindi si è cercato di assicurare al reparto, secondo le indicazioni, dello staff, le condizioni giuste per avere un sicuro rendimento, di qui alla fine del campionato, con un elemento di esperienza e un giovane in panchina A MATURARE (SIC!). I giovani, nel calcio, hanno il diritto di fare esperienza e anche di sbagliare, di essere impiegati con disinvoltura, come fanno all’Atalanta quest’anno, o di essere risparmiati come fanno molte squadre in serie C per non bruciarli, ma nel ruolo del portiere il discorso dovrebbe essere diverso. Dal punto di vista psicologico e
tecnico fa più fatica a fare il dodicesimo un giovane che non un trentenne che con l’esperienza può sempre far fronte alle emergenze quando viene chiamato in causa, per il giovane è tutto tremendamente più difficile. Per il momento, attendendo gli ultimi colpi in entrata e in uscita, restiamo col dilemma Evacuo si? Evacuo no?. Questo è un problema non tanto da ciocolaté o da Ciccio & Franco e per le prossime partite valga il motto “IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO” la soddisfazione di battere il Venezia, il cui allenatore, Inzaghi, comincia ad avere un po’ di strizza al c. quando gli capita di scorrere la nuova lista dei giocatori del Parma… Gianni Barone
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Vorrei parlare di zonmers non ci voleva un genio a capire che il declassamento fi fulgosi..davano dinistri segnali anche du zoners,il qseuale e patrinonio della societa ,se uno fa uno piu uno secondo quest anno ,quindi non titolare in una eventuale serie b,quindiche si fa?di cede e poi ce lo ritroviamo tra 4 anni in serie a da un altra parte
Ma. Frattali che curriclum ha?ho visto wilkipedia nell avellino il suo score e negativo,subiva molte reti,
Beh questo dipende dalla difesa, non dal portiere…non per forza almeno
ha 30 anni e ha giocato solo 2 stagioni da titolare in tutta la sua carriera. penso che su zommers abbiano sbagliato
Via Guazzo e Miglietta subito
Si, puo essere utile nei finali quando si prova a sboccare la partita con un po di casino organizzato. In quei casi ogni 7-8 partite puoi sperare che la palla vada a pochi metri dalla porta sui piedi o sullo stinco di evacuo che raramente sbaglia quelle occasioni.
Per Zommers mi dispiace molto, c’era bisogno di un portiere ma secondo me il ragazzo meritava di giocare ancora.
Non mi aspetto niente ma ho la sensazione che ci sarà un altro innesto di qualità a fine mercato
.. già, peccato davvero per Zommers che cmq solo come presenza ne ha di più, non parlo di bravura nè di tecnica, solo di “presenza”, diciamo che ha il fisico e l’atteggiamento del portiere.. poi per carità..
ero andata a rivedere la partita di andata col sant’arcangelo (gli high-lights rinfrescano e parecchio la memoria) e proprio lì Zommers ha fatto 2 parate da campione. Evidentemente Frattali è venuto anche con la condizione di non fare la riserva, c’è poco da dire, dai.. Vedremo.
Secondo me il cambio di portiere è un rischio non piccolo…speriamo che sia un rafforzamento e non un indebolimento perché cambiare certi equilibri in difesa a metà stagione non sempre paga
ma sai noi non possiamo che aver fiducia in chi ha fatto questa scelta.
A me Zommers piaceva, non ha mai avuto dirette responsabiltà nelle nostre sconfitte. Qualche indecisione poi ce l’ha persino Buffon anche ora dopo tanti anni.
La vedo come una bocciatura netta del ragazzo., c’è poco da girarci intorno. Spero per lui che non gli costi troppo . Si parla tanto dei giovani poi alla resa dei conti non si cencede loro fiducia.
Frattali non lo conosciamo, lo vedremo.
Non voglio mettere il dito nella piaga ma domenica ho visto cose che nel calcio professionistico non vorremmo mai vedere.
La palla persa (ingenuamente sigh) da Canini, i cross svirgolati da Nunzella (ma un paio d’ore di allenamento ai cross tutti i giorni per sto ragazzo no ?) e non ho visto per fortuna uscite a vuoto e/o rilanci sbagliati del portiere.
Canini con la sua grande esperienza può permettersi di essere lento ma non ingenuo, persino Tassotti dai piedi quadri ha imparato a crossare, esperienza in porta significa qualche punto in un campionato dove potremmo arrivare al fotofinish.
Per Evacuò mi limito a dire che sei dei dieci chili di troppo (iperbole) li ha smaltiti e che l’istinto del rapace d’area non ti abbandona mai se lo possiedi.
Se vogliamo fare sul serio non possiamo rinunciare a una risorsa senza sostituirlo con un altra.
Guazzo rispetto a Nocciolini manca di spirito del sacrificio in copertura, il Mister si sogna il Nocciolini di sinistra per giocare con le tre punte tutta la partita mantenendo gli equilibri.
Riassumendo. A Venezia se torna il capitano e sevavremo qualche alternativa in attacco possiamo giocarcela bene.
Ricordando che l’importante è vincere ma che cercare un pareggio (che non sarebbe da buttare) potrebbe costarci la sconfitta (che ci metterebbe in seria difficoltà)
Delle volte sono sfumature ma perdere cercando il pareggio è diverso che pareggiare cercando la vittoria. Come direbbe Catalano.
Ma il Sig. Ulivieri quando allenava il Parma diceva sempre noi
NON voleva sentir parlare di io e storielle varie giustamente
Poi se il Principe vuole andare via di ke vada mo mama ke lavor
Domenica NON voleva venire ha salutare i tifosi della Nord
Era troppo stanco e sudato ragass e poi si spettinahahahah
Cambiando discoro ke è meglio NON sono d’accordo con Baroni
Come avere 11 Rivera è una noia e nessuno corre ? senza parole
Quando uno è capace di giocare al calcio e ha i piedi buoni
Deve giocare sempre etor ke coesistere su là….ke canelì
concordo con Gallo di castione riguardo a nunzella.Il ragazzo ci mette corsa e grinta ma spesso è fuori posizione e i cross raramente sono buoni.sembrerà strano ma ha gioato tutte le partite senza uscire un minuto,comunque vada ci vorrà un esterno sinistro degno del ruolo.
Io ho sempre sostenuto Evacuo in passato quindi figuriamoci ora, se nn riusciamo a fare un cross decente mica è colpa di Evacuo.
La società lo vuole cedere xchè ragiona in ottica stagione 2017-2018…però se vogliamo vincere il campionato va tenuto assolutamente, chi mi garantisce che Calaio giochi tutte le 16 restanti più gli eventuali play-off!!
i goal come domenica ti fanno capire quanto è importante per il Parma avere un giocatore così!!!
Per domenica speriamo di fare una bella trasferta, io mi accontenterei di non perdere, l’importante è recuperare almeno Lucarelli.
Evacuo non può coesistere con Calaio, ritorneremmo ad essere una squadra poco dinamica e non avrebbe senso un regista come Scozzarella che deve lanciare anche il giocatore in profondità e gente rapida.
Non abbiamo gli esterni per avere due centravanti così,ormai dovremmo averlo capito.
Inoltre Evacuo è un esborso notevole economico, non ha senso tenerlo in panchina.
E’ chiaro che se va via arriva un sostiuto, titolare e un giocatore più funzionale a noi e ciò che chiede il mister.
Se tieni Evacuo, questo giocatore per caratteristiche fisiche, non può giocare 10 minuti, va fatto giocare e non possiamo permettercelo, ma già lo dicevamo all’epoca di Apolloni quando era stato accantonato, perchè la squadra non poteva supportare 2 centravanti.
Prova a presentarti a Venezia con Evacuo e Calaio mmmhhh
Barone, ma che partita hai visto? Il gol è venuto si su una spizzata di Calaiò per Evacuo, ma nel complesso i 2 proprio non si trovano proprio. L’arciere era costretto sempre a girare al largo, quasi a giocare da trequartista, il che lo faceva arrivare poco lucido in area al momento del tiro (basta ricordarsi il gol mangiato nel primo tempo).
Per quanto riguarda Guazzo, a parte il pallonetto tentato (con risultati grotteschi), cosa ha fatto di buono? Direi niente.
Rivolgo il mio personale apprezzamento al bravo autore dell’articolo che adotta sempre un lessico estremamente accattivante e mai banale dimostrando, nel contempo, indiscusse competenze in ambito calcistico e non solo.
In vista dell’importante sfida con la capolista che ci attende domenica prossima, si poteva forse azzardare anche l’inserimento di uno spezzone di qualche film del celebre “Maestro” proveniente dalla città lagunare…