CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / Meglio la Fenech o il mercato? Solo 9 titolari, nel girone B, hanno finora cambiato maglia. Il dogma del 4 3 3 e l’apostasia del caos organizzato
(Gianni Barone) – Si ritorna a giocare, finalmente! Era ora, dopo tanto calcio parlato, con voci, tante, trattative vere poche, affari conclusi, in proporzione ancora meno; si torna a dialogare di sistemi di gioco, massimi o minimi, non si sa quali: l’importante è che se ne riesca a parlare liberamente. Il mercato continua in parallelo, ma alla ripresa del campionato, ci si interroga su chi avrà fatto i migliori affari dal punto di vista tecnico in attesa dei riscontri del campo. E soprattutto ci si interroga su come le varie squadre, rispetto alla prima parte, siano cambiate se in m
eglio o in peggio. Sono sempre discorsi, però, almeno, il conforto del campo rende tutto molto più chiaro, molto più visibile. Prima di addentrarci sul discorso intorno ai massimi sistemi di gioco, adottati e da adottare, che un tantino c’interessa, credo sia doveroso spendere due parole, due, di critica sulla lunghezza di questa sessione di mercato: troppo lungo. Avevamo detto due, però: vorrei aggiungere che s’interseca con la ripresa dei campionati, di B e di LEGA PRO, creando non pochi problemi a
calciatori, allenatori e in parte anche ai tifosi che vorrebbero vedere il volto definito delle loro squadre. Non sarebbe meglio ridurlo? Tutti si dichiarano d’accordo, sulla carta e nelle intenzioni, però alla resa dei fatti, molti lo gradiscono, visto l’interesse e gli ascolti delle trasmissioni, originali e non originali, non importa, televisive dedicate al mercato appunto. Da un lato, può dare fastidio agli addetti ai lavori, non a tutti ripeto e penso, e dall’altro piace eccome. Sempre il solito discorso tutti si lamentano e nessuno fa niente per cambiare e diminuirne la durata. Domanda: quanti preferirebbero al
posto dei programmi di calciomercato la programmazione sulle varie reti di film di Alvaro VITALI, Bombolo, Carotenuto, Montagnani con o senza la FENECH? Risposta pochi solo qualche nostalgico e nemmeno tanto ciocolatè. Detto questo entriamo nel gorgo, come direbbe Bonolis, iniziando a parlare dei cambiamenti che il tanto odiato/amato mercato ha apportato nel girone del Parma. Oltre alla squadra crociata sono in testa con quattro acquisti, nella speciale classifica delle novità, Modena, Forlì, Teramo (formazioni di bassa classifica) oltre alla Sambenettese che ha anche, durante la pausa, cambiato allenatore Sanderra in luogo di Palladini,
evidentemente il suo vulcanico presidente, Fedeli, ha smesso di prendersela con gli arbitri e con il palazzo (oltre che con i giocatori altrui, tipo Calaiò) per imitare alcuni suoi colleghi più famosi (tipo Zamparini). Per il resto una media, al momento, di uno o due ricambi per squadra, ma nella maggiore parte dei casi, riferiti non alla formazione dei titolari, infatti gli schieramenti delle varie squadre (o i campetti sui giornali) sembrano non essere stravolti, dal
mercato, rispetto a quelli della prima fase del torneo. Se si osservano gli disposizioni tattiche, prevalenti, dell’andata, solamente nove giocatori, ritenuti titolari, nel girone B, hanno cambiato maglia e cioè D’Angiulli e Mogos della Reggiana; Genevier e Rapisarda del Lumezzane; Carini e Zammarini del Mantova; Berardocco della Samb; Maracchi del Feralpisalò; D’Orazio del Teramo. E di questi giocatori solo quattro rimangono in squadre del girone in questione , vale a dire Berardocco (centrocampista) al Padova, Genevier (centrocampista) alla Reggiana, Carini (difensore) al Forlì e Rapisarda (difensore) alla Samb. Per quanto riguarda i sistemi di gioco non ci dovrebbero essere novità sostanziali rispetto a quelli adottati, in prevalenza, sino a questo momento, tranne che alla Samb, forse con il nuovo allenatore, e al PARMA, forse, nel caso in cui dogmaticamente, si scelga di passare al 4-3-3 gradito al tecnico D’AVERSA in luogo della mandrakata, dei sistemi combinati fra loro (3-5-2 e 4-4-
2/ 4-3-3) e variati a seconda della fase di gioco senza fare troppo casino, già oggetto di nostre precedenti analisi e di cui si disquisirà più oltre. Restando in tema di sistemi di gioco prevalentemente adottati dalla varie squadre, occorre ribadire che il più gettonato resta il 4-3-3, praticato da ben otto squadre (Feralpisalò, Lumezzane, Maceratese, Reggiana, Ancona, Samb, Sudtirol, Venezia) contro il 3-5-2 messo in campo da sette formazioni (Albinoleffe, Mantova, Modena, Padova, Parma, Santarcangelo, Fano); segue a quota cinque il 4-3-1-2 (o 4-4-2 a
rombo) praticato da Forlì, Gubbio, Bassano, Pordenone e Teramo. Ora come cambieranno gli scenari tattici nella seconda parte del torneo? Vedremo , intanto occorre capire se si continuerà sulla strada (tolemaica) con visione tattica, geocentrica, con sistema unico (terra) fermo, oppure se si passerà ad una visione tattica, più copernicana, eliocentrica, con sistema di gioco (terra), che ruota a seconda della fase di gioco, il famoso casino, troppo casino o Mandrakata di D’Aversa, versione riveduta e corretta della confusione organizzata di Fascetti anni 80,
che ha risollevato del sorti del PARMA nell’ultima parte del 2016? Prevarrà il dogma del 4-3-3, che è nei pensieri del tecnico parmense, a livello di preferenza? O si proseguirà con il principio di fare con poche cose ciò che risulta inutile farlo con molte, detta anche teoria del rasoio di Ockham, ideata dal filosofo del trecento (Guglielmo di Ockham o Occam, in altre parole Creolo) che rivendicava a Dio la possibilità di creare altri mondi, anche più perfetti di quello attuale, nel nostro caso altre
nuove idee (anche più perfette, ossimoro) con i famosi sistemi di gioco combinati fra loro a seconda della fase gioco in atto (possesso o non possesso)? Questo dubbio iperbolico fra il dogma 4-3-3 e l’apostasia del caos organizzato, nuova versione D’Aversa, ci accompagnerà fino alla fine di questa sessione del CALCIOmercato, visto che la campagna acquisti del PARMA prosegue, e i prossimi colpi riguarderanno la corsia mancina dell’attacco e non solo. Ci saranno prove di 4-3-3 anche nella gara col SANTARCANGELO di
domani, ci chiediamo, con l’utilizzo di due esterni offensivi (Mazzocchi ed Edera se Nocciolini non recupera) al fianco di Calaiò, con esordio di uno dei nuovi acquisti a centrocampo (più facile Scozzarella che non Munari) e l’impiego in difesa di Giorgino al fianco di Saporetti con Canini a destra, Nunzella a sinistra; Corapi e Scavone mezzale? Questo perché la squadra avversaria, disposta col 3-5-2, potrebbe soffrire
d’inferiorità in alcune zone del campo? Oppure a specchio, come da prove tecniche settimanali, con entrambi i nuovi acquisti del reparto nevralgico ed Evacuo, dato in partenza per Avellino, a completare la strana coppia con l’Arciere? Tutto questo a livello teorico, poi nella pratica subentra il tanto acclamato atteggiamento (che non abbia preso posto nella hit dei valori del mitico amalgama di massiminiana memoria o più modernamente, strano a dirsi, alchimia) che possa permettere al Parma, come è successo nelle ultime gare, di risultare
imprevedibile. Staremo a vedere tutti i cambiamenti (compreso, già, quello del portiere?) e staremo a sentire tutte le voci, nel frattempo continuiamo a studiare (alla Borsi o alla Borsci) tutte le soluzioni possibili per aprirci a nuovi mondi che ci permettano, tra una curva e l’altra della Fenech di seguire altre puntate di calciomercato per conoscere il vero volto della squadra e le reali intenzioni tattiche del tecnico. Intanto, artigiani, BUONA VISIONE a tutti della partita e non solo. Gianni Barone
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Mi pare si vada dritti verso il 4-3-3. Ma D’Aversa non mi sembra il tipo fissato con un solo schema come Apolloni. Poi d’ora in avanti conterà solo l’atteggiamento per raggiungere l’obiettivo promozione.
La Fenech tutta la vita anzi di più anke se gli anni passano x tutti
Bei tempi ke lavor ma è meglio x me NON pensarci troppo fa tì
tanta roba vedersi tutto il film qui da stadiotardini…

hihihihihi
concordo sulla formazione con due soli nuovi innesti Scozzarella e Edera (nel caso di forfet di Nocciolini che non rischierei..); inserimenti graduali, proseguiamo carichi come prima della sosta.
Paola, la mia era una battuta tecnica sul “linkare” l’intero film in questo spazio, e mi ha fatto ridere, tutto qua, ho scritto anche un post sulla mia idea di formazione prima di vedere la tua risposta/reazione. tornando sull’articolo e seriamente secondo me le due cose non ci azzeccano per nulla, si poteva anche citare un film d’azione o fantascienza, evitando anche la foto, o no?
ho fatto togliere la mia risposta (come avrai notato): preciso che non era rivolta a te, ma in generale. Ammetto di nuovo il mio disagio, non è per fare la bacchettona, spero che tu capisca il mio punto di vista. Tutto qui. Non voglio fare un trattato sul maschilismo, sui film penosi (opinioni mie personali su tali film) ecc.. cmq non ne parlo più e scusami ancora se ti sei sentito tirato in ballo personalmente
tirato in ballo personalmente?
solo e soltanto perché hai risposto ad un mio post; ora invece precisi che era in generale.. vabbè.
comunque.. il mio post era una battuta sul link dell’intero film, come fosse un invito a vederselo da stadiotardini, il che mi ha fatto ridere, tutto qua.
così come anche la foto..
ripeto, si poteva (a mio avviso) citare un film d’azione o fantascienza,
o no?
se vuoi puoi esprime il tuo disagio (che comprendo, ma se mi leggi non siamo molto distanti) andando direttamente alla fonte..
si non volevo indirizzarlo a te, davvero (ho cliccato su rispondi senza pensare) Invece cosa che non ho detto prima ma che dico adesso : Ho apprezzato la fine del tuo commento. Non ti immagini quanto, credimi dato che è quello che penso anche io. Ho detto, fra me e me testuale: beh, qui ci siamo finalmente! spero di essermi spiegata, a volte è davvero difficile far sentire le sensazioni scrivendo e basta, senza poter vedere il viso dell’interlocutore. Cmq davvero ti chiedo scusa.
tranquilla,
tutto ok Paola.
buon pomeriggio.
Mi piace sto articolo di Barone per il tono pacatamente autoironico e per la visione aulica del calcio che trasmette.
Il Mister ci dicono che studia la partita nei particolari e dato che il Sant’Arcangelo si schiera col 3 5 2 si deve presumere che nasi di trovarsi davanti una difesa a 5 con tre centrocampisti e un attaccante e mezzo.
Facile quindi che non voglia avere tre centrali contro una punta col rischio di un centrocampo dove non riuscirebbe a prendere il sopravvento. Stante la scarsità dei centrali gli resterebbero due possibilità per giocare con la difesa a 4 ovverosia Mazzocchi o Messina alla destra (gli altri tre sono obbligati).
Un bel 4 4 2 con un terzino che va a fare l’ala nella fase di attacco ? Per riuscirci il centrocampista di destra deve essere veloce in fase di copertura e pronto a dare il cambio al terzino-ala.
Questa mezzala di copertura non potrebbe essere Munari e forse nemmeno Corapi.
Del resto se come sembra la davanti giocheranno i due vecchi Marpioni sarebbe indispensabile garantirgli i rifornimenti e tale ipotesi esclude le tre punte.
Credo che vedremo un Parma d’attacco con il solo rischio di essere infilati dalle altrui ripartenza.
concordo.
si rinchiuderanno e ci pungeranno in contropiede.
purtroppo abbiamo alcune defezioni e dovremo fare di necessità virtù. vista la delicatezza della gara farei pochi innesti, speriamo la partita si incanali subito nel verso giusto, il Santarcangelo è esperto nei pareggi (9)..
Ci vuole pazienza per capire chi si sia davvero rinforzato, un minimo di assestamento. Qua in Italia poi si sa che il mercato è soprattutto agli ultimi giorni se non L ultimo.
Se come dicono evacuo è in partenza io lo userei solo in caso di estremo bisogno
Bocca di rosa (cit De Andrè)
Mi piace anche la disamina sui significati di atteggiamento.
Che non è, penso io, ne simile ad amalgama ne chimica.
Atteggiamento è che tutti hanno un ruolo in fase difensiva e in quella offensiva.
Nella fase difensiva gli undici in campo tentano di recuperare il pallone e ad impedire agli avversari di svolgere le loro trame di gioco.
In fase offensiva tutti insultano l’arbitro, i gobbi e i cugini tristi.
Evacuò giocherà e se non arriverà un Donnarumma o un Corazza continuerà a giocare sino a giugno.
Felice è un reale valore aggiunto e lo dimostra la sua carriera, ma anche il suo “atteggiamento” (tanto caro a D’Aversa) quando gioca e quando si allena.
Nel suo sguardo indomito leggo la determinazione e la voglia di essere ancora un giocatore importante per la squadra, il Mister non perde occasione per gli attestati di stima nei suoi confronti e son curioso di vederlo domani in campo.
Se poi cambierà casacca allora vedremo un altro attaccante difendere i colori gialloblù ma sarà l’ultimo sacrificio al quale è disposto l’allenatore e solo in caso di un grande sostituto.
Per via del terremoto e del freddo che martoriano la nostra nazione mi limito a manifestare la dovuta solidarietà a chi ne è colpito. La natura è crudele e gli uomini ne sono figli e figliastri quando si scatena, spesso incapaci di affrontare la sua rabbia.
Non voglio alimentare sterili polemiche ma per certo si poteva e si doveva fare di più e meglio.
Ammiro i volontari che anche dalla nostra provincia han combattuto per aiutare le vittime del terremoto e delle intemperie ma tutti sappiamo che c’erano il tempo e le possibilità per non farsi trovare impreparati. Piove. Governo ladro. Nevica. Governo criminale.