LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL, di Luca Tegoni / Al sorteggio una qualunque va bene: tanto ormai si sa che non si domina, ma si soffre. Vince chi sbaglia meno e chi corre meglio

(Luca Tegoni, video dal canale ufficiale You Tube del Parma Calcio 1913) – È finita con un “garbage time”. Il Piacenza, per i tre minuti finali, ha rinunciato a giocare e ha accettato la sconfitta, il Parma ha palleggiato nella propria metà campo senza infierire. Per tre tempi su quattro la sfida playoff tra Parma e Piacenza è stata equilibrata e ha prevalso la prudenza. Poi l’ultimo tempo, ieri sera, tra le 21,30 e le 22,30 circa, per una delle due squadre doveva risultare fatale.

Il Piacenza ha cercato di fare la partita, con un atteggiamento propositivo fin dal primo tempo con attacchi però sempre sterili. La difesa del Parma, nonostante l’assenza di Lucarelli, non ha fatto errori memorabili e Frattali, sia in uscita sia tra i pali ha dominato la propria area di rigore. Finalmente, all’inizio del secondo tempo, un abile controllo di Calaiò e conseguente apertura sulla sinistra scatena la corsa di Scaglia che non ha opposizione, mentre, dal lato opposto del campo, sulla destra d’attacco, Nocciolini accompagna veloce la corsa del compagno che, appena entrato in area, mette la palla dove il Noccio la trova in scivolata e non sbaglia, la rete si scuote. Parma in vantaggio. Partecipa alla festa anche Frattali che attraversa il campo per abbracciare i compagni.

Ormai la partita sta andando dove il Parma voleva, il Piacenza è più che mai costretto ad attaccare, lasciando da parte prudenza e tatticismi. I cori della Nord e i battimani delle tribune sostengono lo sforzo finale del Parma in una notte umida e calda, estiva da pianura padana.

Solo la notte di Baraye sembra non accendersi mai, alle prese con una inusuale incapacità di saltare l’avversario e con errori davanti alla porta da guardare il replay per poterci credere.

Baraye però non demorde e arriva anche il suo momento quando Calaiò che non lo lascia solo nel momento del bisogno, lo vede con la nuca e innesca la sua corsa rovesciando il pallone, alto, tra i suoi piedi che lo domano a terra, Yves corre e accelera lasciando i difensori annaspare e finalmente, ritrova il portiere a tu per tu e questa volta non sbaglia e, dopo un preciso tiro che gonfia ancora la rete del Piacenza, libera la propria gioia tra gli abbracci dei compagni e le danze, forse propiziatorie perché anche Calaiò possa tornare a segnare, se non oggi, domani.

È tornato anche Corapi che ha fatto una gran partita. Poi i cambi nel finale con tre giovinetti, Edera, Messina e Saporetti. Applausi per tutti, anche per D’Aversa e anche per Majo che dalla tribuna ovest riprende la festa del pubblico come in una emozione.

Oggi pomeriggio sorteggio. Una qualunque va bene tanto ormai si sa che non si domina ma si soffre, vince chi sbaglia meno e chi corre meglio.

Parma batte Piacenza due a zero si va ai quarti di finale. Luca Tegoni, video dal canale ufficiale You Tube del Parma Calcio 1913

Stadio Tardini

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7 pensieri riguardo “LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL, di Luca Tegoni / Al sorteggio una qualunque va bene: tanto ormai si sa che non si domina, ma si soffre. Vince chi sbaglia meno e chi corre meglio

  • 25 Maggio 2017 in 12:40
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    Condivisibile il concetto ma non sono tutte uguali, lecce e alessandria “rimanderei” volentieri, molto meglio lucchese o pordenone 🙂

  • 25 Maggio 2017 in 12:53
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    Lucchese
    Cosenza
    Pordenone

    Queste le mie preferenze. Le altre sono invece tutte da evitare.

    • 25 Maggio 2017 in 13:15
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      credo invece che una squadra come il Liivorno aperta al gioco possa fare al caso nostro…così come Alessandria e Lecce,
      d’altronde le migliori prestazioni sono arrivate con squadre forti e molto lunghe…

  • 25 Maggio 2017 in 13:29
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    secondo me la vera differenza è che ai quarti si giocano andata e ritorno, dopo, partita secca … se incontri adesso le più forti, teoricamente, non le incontri dopo quando un piccolo errore è più difficile da riparare …

  • 25 Maggio 2017 in 13:32
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    Voglio il LECCE …

  • 25 Maggio 2017 in 13:43
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    le migliori prestazioni è vero si sono avute con squadre forti. però alessandria ha perso 1 volta in casa e il lecce 2. forse è meglio incontrarle in gara secca.
    anche il Pordenone preferirei non averlo. l’ allenatore non è un pollo e sarà difficile che sbagli ancora una terza volta.

  • 25 Maggio 2017 in 14:18
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    una sublimazione del concetto di essere piu’ forti

    bravo

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