NEMO profeta in patria… Più che giornalismo, un corto cinematografico, col trionfo dei soundbites anni ’90, ma senza novità

schiroli-slide(Riccardo Schiroli) – L’altro giorno un amico mi fa: “Tu che sei giornalista, cosa c’è di vero su Parma-Ancona?”. Visto che avrò anche dei contatti, come dice lui, ma che della vicenda non so assolutamente niente, ieri sera ho deciso di guardare Nemo – nessuno escluso, programma di Rai Due che ha ospitato, appunto nella puntata in onda ieri sera, giovedì 4 Maggio 2017 in prima serata, un servizio di Daniele Piervincenzi (volto divenuto noto con Rugby Social Club di DMax e figlio d’arte, il papà Emilio è stato l’ultimo direttore del parmigiano Polis Quotidiano, prima della chiusura per i problemi giudiziari del suo editore, connessi alla caduta del Dio Vignali, dopo una carriera al gruppo Fininvest, e poi Repubblica, VALENTINA PETRINI NEMOinfine a La 7) dal titolo Scommesse, il lato oscuro del calcio. La puntata è recuperabile interamente grazie a Rai Play (il servizio si trova al minuto 22 e 49 secondi), mentre cliccando qui è visibile, dal canale YouReporter di Alex Bocelli, lo stralcio dedicato a questa vicenda. Nemo è condotto da Valentina Petrini (giornalista pubblicista classe 1979, originaria di Taranto e che ha costruito una rispettabile fama con la primissima inchiesta sul caso Ilva) ed Enrico Lucci, ex inviato di Le Iene. Nella sua prima stagione, Nemo era stato in effetti liquidato come “brutta copia di Le Iene” ed era stato chiuso per i bassi ascolti. Quest’anno, pur essendosi recentemente meritato una citazione nel peggio della settimana del sito Badtv.it, gli ascolti sono in evidente crescita e la puntata di giovedì ha avuto oltre 1 milione di spettatori.

nemo spifferaIl servizio sul calcio scommesse dal punto di vista estetico (è montato benissimo e Piervincenzi ha un certo charme) mi è molto piaciuto. Ma più che giornalismo, mi è parso un corto cinematografico. E visto che l’ho guardato per informarmi sulla vicenda, ammetto che non mi ha dato nulla. Piervincenzi ricostruisce il caso sollevato dal giornalista de Il Mattino di Napoli Nello Mazzone, che aveva segnalato un numero anomalo di scommesse sullo 0-2 di Parma-Ancona del 9 aprile. La sua è una ricostruzione fedele, ma dal mio punto di vista eccede nell’aspetto teatrale (lo striscione dei mattino 14 04 2017 dettaglioBoys “Se qualcuno si è venduto pagherà”) e in un uso della tecnica anni ’90 dei soundbites, ovvero stralci di interviste che dovrebbero riassumere il pensiero di chi parla (e si suppone abbia parlato molto più a lungo) in modo efficace, che mi lascia perplesso. Non c’è infatti nessun indicatore del fatto che i soundbites (di Marcello Presilla, responsabile per la integrity della società svizzera di monitoraggio dati Sport Radar, del Capitano del Parma Lucarelli (estratto di conferenza stampa), del Capo Ultras noto come Frambo) siano stati verificati con i diretti interessati per capire se sono rappresentativi del loro pensiero.

piervincenzi a pozzuoluLa parte potenzialmente più succosa del servizio di Piervincenzi è quella girata proprio a Pozzuoli, dove si sarebbe registrato il flusso anomalo di scommesse. Il pezzo è costruito per far nascere nello spettatore il dubbio tipo “questi che parlano sanno, ma non dicono”. Che, alla luce dei dati raccolti, era l’unica strada per realizzare qualcosa che creasse un minimo di interesse nei telespettatori. Piervincenzi, dopo aver riascoltato le interviste, si deve in effetti essere accorto del fatto che non aveva in mano nulla.

conferenza calciatori parma con lucarelli 2Di Lucarelli, oltre al soundbite della conferenza stampa del 10 aprile, viene poi proposta un’intervista raccolta a freddo. Il Capitano del Parma concede che in Lega Pro, con molte società che non pagano gli stipendi puntualmente, la tentazione di farsi invischiare nel calcio scommesse per alcuni calciatori ci possa essere. Inutile specificare che a Parma i tesserati sono pagati con svizzera punutualità, nella presente gestione. E sul caso di lucarelli nemoParma-Ancona chiede di portare le prove. Lo aveva fatto in modo molto più sanguigno nella conferenza stampa già citata, nel corso della quale battibecca con una voce non meglio identificata (ma credo si tratti del giornalista parmigiano della Gazzetta dello Sport Andrea Schianchi), che lo ammonisce: “Ma cosa vuoi, che ti dica il codice fiscale, di chi ha parlato?” Qui arriva la parte interessante. Nello Mazzone non ha nessun obbligo di rivelare le sue fonti, nello mazzone 12 teleducatoprimarie o secondarie che siano (a meno che non glielo imponga un Magistrato, cosa che potrebbe anche succedere), ma potrebbe almeno far sapere, una volta per tutte in modo inequivocabile, se a Pozzuoli sono stati vinti milioni, come asserito nel primo articolo, o solo migliaia di euro, come ha ammesso su Facebook Marcello Presilla SportRadarrispondendo a un tifoso crociato. Visto che nel suo intervento all’emittente televisiva Teleducato questo dubbio non lo aveva certo chiarito. Purtroppo tutti i giornali che hanno ripreso la vicenda hanno dimostrato (qualora ve ne fosse bisogno) che troppo spesso il giornalismo di oggi è quello del copiaincolla, piuttosto che quello delle verifiche. Mi auguro che ci sia qualcuno che andrà a chiedere aggiornamenti a Presilla e Sport Radar su eventuali conclusioni a cui la nemo piervincenzi coi boysloro agenzia è giunta (più che altro, per amore del giornalismo) e mi auguro anche che, se c’è qualcuno che conosce i nomi di calciatori del Parma sospettabili di illecito, questi nomi li faccia (soprattutto per amore della giustizia, ma anche della rispettabilità del Parma calcio e della categoria). Infine, riferendomi al suo soundbite riportato in Nemo, mi rivolgo al Frambo: alla nostra età, dobbiamo rassegnarci al fatto che i calciatori non giocano per noi. So che così si infrange un sogno che avevamo da bambini, ma è l’amara realtà. Riccardo Schiroli

Stadio Tardini

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2 pensieri riguardo “NEMO profeta in patria… Più che giornalismo, un corto cinematografico, col trionfo dei soundbites anni ’90, ma senza novità

  • 6 Maggio 2017 in 13:11
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    Direi che il clamore mediatico si è praticamente già spento, no? Serviva solo a gettare un po’ di fango su di noi per destabilizzare l’ambiente in vista dei playoffs.

  • 6 Maggio 2017 in 13:53
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    Dici davvero? Secondo me alè stèda na vera sputanèda.

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