DOMENICALE / ESTATI CROCIATE di Luca Savarese: prima puntata, 1997
ESTATI CROCIATE di Luca Savarese – Sono il ripostiglio delle vecchie tossine e l’anticamera della nuova stagione, sembrano fatte per riposare e per ricominciare a sudare, hanno il profumo d’alta quota dei ritiri o la brezza di qualche giorno di mare, sono le estati. Quando poi c’è di mezzo il Parma, allora queste estati diventato le Estati Crociate, come quella attuale dove anche le granite hanno il sapore della serie B. Ne passeremo in rassegna quattro, in questa nuova vetrina domenicale ed estiva.
Prima puntata. Estate ’97. Si preparano i preliminari di Champions, dove si battono i polacchi del Widzew e Lodz e si entra nel girone. Il primo campionato con al timone Carlo Ancelotti ha portato in dote una seconda piazza nobile. Insperata all’inizio dei giochi e che alla fine sta quasi stretta specie se si considera quella famigerata gara di ritorno contro la Juve al Delle Alpi. I punti diranno 63 Parma e 65 Juve, due punti a dividere i crociati dalla signora. Non si possono tuttavia spendere molte energie a lamentarsi perché, il secondo gradino del campionato dà diritto ai preliminari di Champions. Bisogna prepararli al meglio, la squadra emiliana, tra l’altro, è al suo esordio nella massima competizione europea. Il preparatore atletico Giovanni Mauri spreme i ragazzi con l’obiettivo di farli arrivare al 13 agosto, data della sfida d’andata ai polacchi a casa loro, con il giusto carico nelle gambe. E a quel match si arriva in forma. Prova ne sia il tris di gol che mette al tappeto la formazione polacca allenata da Smuda. Ci pensa Chiesa Enrico, ancora più bomber che il pargolo Federico. Tre gol, altro che chiesa, il Parma costruisce a Lodz una cattedrale di speranza. Tra gara 1 e gara 2 ecco l’amichevole di prestigio col Napoli al San Paolo, per mettere ulteriore fieno in cascina. Sconfitta di misura per i crociati che vanno sotto grazie ad un gol di Protti pareggiano con Adailton e vengono infilzati ancora da Raffaele Longo. Proprio Adailton firmerà la rete del 4 a 0 al ritorno al Tardini il 27 agosto 1997. Del francese Pedros e dell’argentino Sensini, doppietta per lui, le altre marcature. Il Parma può così festeggiare l’approdo al girone vero e proprio della neonata Champions League (aveva solo 5 anni allora…) o della vecchia Coppa dalle grandi orecchie. Molte squadre italiane avrebbero poi, negli anni a venire, gettato alle ortiche il doppio confronto dei preliminari, vere forche caudine per Inter, Udinese, Roma, Napoli, Lazio, ma non per quel Parma. Forse, basta sentire come rispondeva Carlo Ancelotti, che quella Coppa in futuro divenne la sua Coppa, ai microfoni di Pierpaolo Catozzi alla vigilia del test di ritorno. “Il diritto di partecipare alla Champions, anche se abbiamo vinto ampiamente all’andata, non lo abbiamo ancora acquisito. Solo al termine di questo incontro potremo dire di aver chiuso positivamente la passata stagione. Voglio che questa partita sia sentita da ogni giocatore e proprio perché l’incontro è apparentemente facile, non voglio che corriamo rischi o che ci creiamo delle difficoltà”. Concentrazione dunque altissima, mentre l’estate del 1997 ritmava il suo passaggio… Luca Savarese
Un ricordo da conservare per sempre, anche perchè pochi mesi dopo battemmo i futuri campioni d’Europa.
battemmo i campioni d’europa in carica, futuri campioni del mondo
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Moro. È un Po che non ti si vede in giro. Lo so che in cantina da fresco e che sei in attività ludiche indaffarato ma non è ora che esci un Po?
Donca, fa mia l’esen che al fen lìè carsù ancora ?
a occ e crosza at ser ed dardè a mi cat smachnev col SMART PHONE ( in inglese, dopo aver miscelato teroldego, cabernet, monterosso e gran gutturnio di della Val Trebbia ( miete bene d’estate ) ..non riesco a pronunciaelo bene ,,mi esce un suono gutturale toi…..sz ..sz ….szgran f gnon
maledett te el to caramelli…a dit la sora..
par forsza…in stan mei fermi ….
Anche Krajniic al Frosinone. E in ciociara ci perculano …
Il Frosinone direi che si è già abbastanza perculato da solo quest’anno anzi direi inc……
Sei sempre il solito ignoranto. Il cabernet non è tipico a Pinzolo. Teroldego è marzemino.
Poi quello Portati da casa.
La sete non l’ho mica patita.