CARMINA PARMA, di Luca Savarese / CARPI DIEM, I CROCIATI PERO’ DEVONO RIFLETTERE SU QUESTI IMPROVVISI BLACK OUT

Luca Savarese(Luca Savarese) -Nella vicina Carpi, il Parma si allontana dal primato. Il Paradosso del Cabassi, in fondo, è tutto qui. Il Carpi, pugile fracassato nel turno precedente dal Perugia, getta il cuore oltre l’ostacolo crociato, si rialza ed in rapida successione infilza subito due volte un Parma, apparso forse un po’ troppo pieno dalla larga vittoria per 4 reti a 0 sull’Ascoli. Non perde solo, la formazione di D’Aversa, sul campo, ma le sfugge di mano anche il primato. Dicono i più: cose che succedono, in questa B senza veri padroni, democratica come l’Atene di Pericle dove chi riesce a fatica ad issarsi in cima, subito mica la mantiene ma la perde. Vero, ma quando hai certe occasioni, devi prenderle al volo, perché poi in questo vortice pazzo d’alta classifica, chissà quando ti ricapita questa cuccagna. Quando può prendere il largo come fanno gli sparvieri, il Parma ripiomba a terra come carpi parma undici gialooblùfanno gli Albatri. “Lavori su questo, perché certi black out (gli ultimi Frosinone e Carpi) non devono accadere o devono accadere col contagocce per chi vuole candidarsi ad un posto diretto in serie A”. Suggerisce il medico curante al paziente crociato, che nel breve viaggio di ritorno a casa, rosica molto. Certo va detto che questa squadra, oggi soprattutto, ha sentito la mancanza della vitamina C, quella di Calaiò, capace, in certi pomeriggi grami, di tirarti fuori il coniglio da uno stretto cilindro. Poi, c’è anche il lungodegente Cervaolo, che ormai si aspetta come il Godot di Samuel Beckett. Le occasioni va detto, non sono mancate. Oltre ad Insigne, sgusciante sul suggerimento di Baraye ed abile a battere Colombi, dopo che Pasciuti e Verna avevano schiaffeggiato il Parma, ci sono stati gli squilli dell’ex Di Gaudio: estirada, alta, sotto porta ed il palo colto da Munari. E’ mancato però il killer instinct, ingrediente indispensabile nelle spremute, sostanziose, di chi al vertice, vuole rimanerci. Così il Carpi, trasforma la manita perugina in nuove energie e si toglie il gusto di battere la corregionale Parma nel primo scontro professionistico tra le due compagini. La prima volta, nel campionato di prima categoria, era datata 7 novembre 1920. Là dove c’era l’erba… A Carpi ora c’è un tempietto, si chiama stadio Sandro Cabassi: qui il Carpi di Castori Fabrizio ha costruito e poi vissuto la sua solenne liturgia della promozione in A. Se i biancorossi avessero giocato anche in massima serie qui dentro, anziché traslocare al Braglia, magari non sarebbero retrocessi subito: lo stadio cittadino è quel polmone capace di farti respirare nei momenti d’apnea. Non era facile, finita l’era Castori, genio della lampada carpigiana, scendere dal tappeto volante. Lo sta facendo, passo dopo passo, facendo tesoro anche delle sconfitte, come mostra la vittoria di oggi, la band di Antonio Calabro, che appena può va a rubare qualche consiglio ad un altro Antonio, Conte, come lui, salentino. Mentre i padroni di casa festeggiano dunque il loro inaspettato, ma desiderato Carpi diem, il Parma mette insieme i cocci e guarda avanti. Ci sono anche degli episodi da archiviare nelle note positive di giornata, come l’ingresso di Nardi, al posto dell’infortunato Frattali. L’ex portiere del Santarcangelo quando è stato chiamato in causa, si mostrato sicuro e freddo. A proposito di freddezza, ecco cosa ci vuole per provare allunghi, per non durare in alto, un battito di ciglia. Luca Savarese

6 pensieri riguardo “CARMINA PARMA, di Luca Savarese / CARPI DIEM, I CROCIATI PERO’ DEVONO RIFLETTERE SU QUESTI IMPROVVISI BLACK OUT

  • 26 Novembre 2017 in 10:10
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    Sono blackout a cui dovremo abituarci sempre più spesso. D’Aversa non è mai stato un mago a dare continuità psicologica alla squadra. Guardate lo scorso anno dopo l’ottimo inizio.

  • 26 Novembre 2017 in 11:45
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    la cosa assurda e’ dire che il carpi aveva più voglia di fare risultato del parma !!!!!!!!!!! caviolo se una squadra con al seguito centinaia di tifosi prima in classifica ha meno voglia di vincere del carpi che non ha obiettivi se non una trnquilla salvezza e’ detto tutto !!!!!!!!! della situazione del parma forse manca un presidnete vero presente alla ceresini o alla felici della sambenedettese che attacca al muro i giocartori e allenatore dopo un apartita del genere

  • 26 Novembre 2017 in 14:52
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    Noi siamo supponenti, abbiamo in squadra vecchioni che svernano.
    Questo campionato è andato ormai mella spazzatura
    Concentriamoci sul futuro.
    Prendiamo i giovani migliori della Lega pro e della serie B e diciamo a Faggiano di essere più decisionista e di non menar il can per l’aia.
    Se Faggiano era più deciso, CAPUTO sarebbe stato nostro.
    Faggiano invece tergiversava e Caputo l’hanno preso altri.
    Con gli stessi soldi spesi per l’inguardabile Dezi potevamo prendere Garufo del Bari o aggiungendo 132.00 euro potevamo prendere Caputo.
    Senza l’inutile Dezi ma con Gariufo o Caputo saremmo ora al posto del Bari.
    No. quest’anno è un anno di transizione, abbiamo problemi a non finire.
    A proposito avete visto che il Bari ha sfatato la maledizione del primo posto ma dimenticavo il Bari ha Garufo, noi….. Di Gaudio

  • 26 Novembre 2017 in 17:45
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    Ma chi é garufoo? Un tipo di pasta??

  • 26 Novembre 2017 in 17:54
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    Il Bari ha Galano, non Garufo. Quello ci è rimasto in casa a noi. E comunque io non sono affatto d’accordo col dire che questo campionato è ormai finito nella spazzatura: in fondo abbiamo solo perso una partita, oltretutto anche ben giocata per un tempo. Più in generale, io vedo un Parma in crescita, di gioco e di condizione. Certo, anche io, come molti altri tifosi, mi aspetterei molto ma molto di più da giocatori del calibro di Dezi o Siligardi, ma tutto non si può avere. Quindi non piangiamo sul latte versato e guardiamo avanti con equilibrio e fiducia. Con la consapevolezza che stiamo giocando in un campionato tirato e difficile e che nella sessione del mercato di gennaio sicuramente la società apporterà tutti i correttivi di cui questa squadra necessita.

    • 26 Novembre 2017 in 18:50
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      veramente sono 6 le partite perse ,per quanto riguarda i corretivi ne dubito fortemente,ne hai 7-8 da sistemare e i milioni ce li siamo gia’ fumati in maniera terapeutica come la cannabis

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