CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / RACCATTARE PALLE IMPROVVISE

gianni barone parma spezia(Gianni Barone) – “Raccattare palle improvvise”: chi ha avuto l’onore o l’onere di avere a che a fare con i corsi di aggiornamento per allenatori del Settore Tecnico della FIGC, sa di cosa stiamo parlando; chi, ed è la maggioranza, non ha avuto questo tipo di onore o di onere rimarrà senza dubbio un po’ stranito di fronte questo tipo di affermazione. Questo perché in questo momento di apertura della sessione invernale del calciomercato, raccattare palle improvvise sta a significare credere ed inseguire notizie qua e là (quindi raccattare) che il più delle volte si rivelano infondate (palle appunto) improvvise ed improvvisate attraverso ogni tipo di canale di informazione. Quindi anch’io nel tentativo di raccattare palle improvvise mi trovo nella stessa condizione di quel centravanti alle prese con palloni vaganti che spiovono a casaccio in zona d’attacco e non sa come comportarsi per rendere giocabile il tutto, non sa se attaccare la profondità o se andare incontro alla palla giocata dal centrocampista senza tempi di gioco. Anche di fronte alle notizie di calciomercato non sappiamo mai come comportarci, non sappiamo se andare incontro ad esse o se attaccare la dimarzio.jpgprofondità del nostro scetticismo. E’ possibile che tutte le squadre di serie B, abbiano tutte bisogno di uno o più rinforzi per affrontare il girone di ritorno, come ci documentano la Rosea e tutti gli altri giornali sportivi, locali e non? Possibile mi domando e chiedo che dopo il girone di andata, sia tutto sbagliato o quasi, e che sia tutto da rifare o quasi? Il mercato serve veramente alle squadre per migliorare allo scopo di centrare gli obiettivi o serve solo a determinate figure che ruotano attorno all’ambiente per raggiungere scopi personali, leggi rinnovi di contratti o aumenti di ingaggi e relative provvigioni? Il mercato serve anche a far vendere i giornali, o per lo meno una volta era così, oppure a rendere più interessanti le trasmissioni televisive, originali e non, serve ai mercanti, ai procuratori e ai presidenti che hanno appena esonerato allenatori, non sempre per i risultati non ottenuti? Serve ai tifosi per infiammare la fantasia, serve ai giornalisti per trovare barnetta e mourinhonuovi tituli visto che con il campionato fermo si stavano quasi per azzerare o quasi. Per evitare gli zeru tituli, non di mourinhiana memoria, perché di diverso significato, il mercato serve eccome, in quanto quasi nessuno può ritenersi del tutto soddisfatto dell’andamento della prima parte del campionato. Questo perché? Per l’equilibrio imperante, per il livellamento tecnico verso il basso, per la frequente abitudine, per molti, ma non per tutti, a non curare la fase difensiva in maniera impeccabile, visti i tanti gol segnati e di conseguenza subiti in maniera molto disinvolta? Una fase difensiva che dalle nostre parti, ben curata sin dall’inizio, ha prodotto buoni risultati, ma anche una serie finale di pareggi, molti dei quali senza reti, che non hanno soddisfatto gli sportivi, i tifosi e i critici più esigenti. Dalle nostre parti inoltre, ci si è molto lagnati della fase offensiva, ritenuta da più insufficiente, proprio dalla mancanza di interpreti all’altezza dopo i forfait in sequenza dei titolati Ceravolo e ceravoloCalaiò, ai box per troppe partite per motivi fisici. I sostituti non si sono dimostrati all’altezza, forse non solo per colpa loro, infatti non è mai circolata tra la stampa la velina che l’attacco non funzionasse per mancanza non di uomini, ma di schemi validi fatti di movimenti coordinati in grado di raccattare la palle improvvise lanciate da un centrocampo sempre senza tempi di gioco e in perenne affanno se non quando agiva di rimessa. Eppure gli schemi, per stessa ammissione del tecnico sono stati provati in allenamento, salvo poi non vedere in partita il risultato concreto di cotanto accurato lavoro dichiarato. Questo perché come ammonisce l’ormai decano degli allenatori, Fabio Capello, quando si gioca con il 4-3-3 di fabio capellofatto si gioca con un solo attaccante, il centrale, il quale trovandosi spesso e volentieri in inferiorità e quindi in balia della coppia dei difensori centrali, non riesce da solo ad attuare nessun tipo di schema collettivo e coordinato se non la mera soluzione individuale. Viceversa quando si attua il 4-4-2 piatto (ormai molto di rado), la sua variante 4-2-3-1, o il 4-3-1-2 (a rombo) o il tanto vituperato 3-5-2, si attacca con due punte centrali effettive che i loro movimenti riescono a creare qualche pericolo, qualche apprensione in più alla difesa avversaria e di conseguenza qualche gol in più: infatti, non a caso, i due migliori attacchi del torneo (Empoli e Frosinone) giocano con due attaccanti centrali. Voi direte: bella forza con attaccanti come Caputo, Donnarumma, Ciofani, Dionisi e Ciano, molti dei quali inseguiti invano nelle precedenti sessioni di mercato dai Crociati, son capaci tutti di fare gol al di là degli schemi e delle opinioni di Capello, di Ulivieri, Giampaolo storicamente sostenitori del gioco d’attacco a due punte. Quando si hanno i giocatori forti, qualcuno sostiene, gli schemi e le idee di gioco vanno a farsi benedire; invece c’è chi come noi, sostiene, che se un allenatore oltre a dare ordini o studiare schemi e giocate preordinate riuscisse a dare più cultura ai loro giocatori per farli pensare, ragionare, per far loro scegliere la giocata giusta, sarebbe la maniera migliore per far crescere i singoli attraverso la tanto vituperata tattica. rino piccionePoi c’è anche chi come Guardiola, che credo abbia molti ammiratori anche da noi, ammonisce che il miglior centravanti possibile è lo spazio centrale avanzato che a turno deve essere occupato da più giocatori, ma in questo caso sconfiniamo in un calcio che non ci appartiene per tradizione e per cultura. Limitiamoci a fare ciò che ci è più congeniale unito, però, a qualche movimento di smarcamento che a Coverciano e non solo viene insegnato, ma che raramente si vede messo in pratica sui nostri campi, in particolare in quelli serie B, vale a dire lo smarcamento fuori linea, che insieme al taglio o al passante risulta uno dei movimenti utili degli attaccanti per eludere il controllo avversario nei pressi dell’area di rigore. Per la cronaca e a chi potesse Sandreaniinteressare lo smarcamento fuori linea è un movimento dell’attaccante che al momento di ricevere la palla si pone nella condizione di attendere, lo smarcamento, in relazione alla scelta fatta da chi difende: se il difensore si ferma, si attacca la profondità; se viceversa il difendente scappa all’indietro, si va incontro al pallone. Chissà quante volte lo abbiamo visto attuare senza accorgercene (ma dove?) e chissà quante volte nelle scuole calcio qualificate e nelle accademie professionistiche viene proposto da tecnici, non sempre qualificati o abilitati, senza che nessuno riesca ad assimilarlo nel migliore dei modi per poi metterlo in pratica? Chissà? Che non abbia ragione Marco Giampaolo, tecnico della Sampdoria, quando sostiene che le scuole calcio, così come sono concepite e strutturate oggi, servono a poco a niente, sarebbe meglio ritornare ad un calcio giovanile più di strada dove le maglie si conquistano e non marco giampaolosi comprano con il kit offerto pagamento appunto dalle società professionistiche, e dove affidare la parte fisica al saper correre, saltare, arrampicarsi e rotolare e quella cognitiva a far disputare partite fra due squadre che hanno lo stesso colore di maglia cercando di ricordare il proprio compagno solo dal volto. Questo sarebbe un calcio da raccattare qua e là proprio come le notizie di calciomercato che tanto affascinano, per riuscire a rendere il tutto meno scontato e meno noioso. Mi dispiace non ho parlato dei possibili nuovi arrivi in casa PARMA: hanno parlato di Cerri, pensa te, quante palle da raccattare all’improvviso… Gianni Barone

Gianni Barone

Gianni Barone, al secolo Giovanni Battista, nasce a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1958 e si trasferisce a Parma nei primi anni 60. Qui matura la sua grande passione per il calcio, prima in qualità di calciatore dilettante fino alla Prima Categoria e poi, di allenatore, direttore sportivo, radio-telecronista, conduttore e opinionista di talk show sportivi. Giornalista pubblicista dal 1990, inizia con Radio Emilia nel 1983, prosegue con Onda Emilia (dal 19849 e Radio Elle (dal 1990). In Tv cura i collegamenti da Parma per "Il Pallone nel 7" (1991-92) di Rete 7 (BO) e collabora con la redazione di Retemilia. Negli anni Novanta effettua telecronache e servizi per il TG sulla squadra Crociata per Teleducato. Dal 2002 al 2008 produce servizi dal Tardini per Telenova di Milano all’interno della trasmissione "Novastadio". Nel 2009 commenta per La7 digitale terrestre e per Dahlia Tv, le partite del Parma Calcio in Serie B. L’attività di telecronista, conduttore e opinionista lo vede nel tempo collaborare anche con San Marino Tv e 7 Gold. Dal 2016 è titolare della rubrica «Cattivo Cittadino» sul quotidiano on line Stadiotardini.It, di cui è vicedirettore esecutivo. Attualmente, per il service Edirinnova, commenta le partite di serie D del Lentigione trasmesse da Telereggio ed è frequentemente ospite di Bar Sport su 12 Tv Parma. Allenatore UEFA B, istruttore qualificato Scuola Calcio, è stato direttore sportivo di settore giovanile alla Langhiranese Val Parma dal 2010 al 2013, e al Juventus Club Parma dal 2014 al 2015. E' autore del libro «Il metodista (Storia della tattica calcistica) edito da Edizioni Progetto Cultura, Collana Sempre Sport (Anno 2006).

22 pensieri riguardo “CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / RACCATTARE PALLE IMPROVVISE

  • 4 Gennaio 2018 in 00:25
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    Sbaglierò e credetemi vorrei tanto sbagliare ma vedrete che l’acquisto del centravanti come da prassi faggiana consolidata nel tempo, verrà effettuata nell’ultimo giorno di mercato, nell’ultima ora o forse nell’ultimo minuto.

  • 4 Gennaio 2018 in 00:33
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    Secondo il mio personale punto di vista, Gianni Barone ha ragione.
    Con gli schemi di D’Aversa nemmeno se avessimo all’attacco Caputo e Donnarumma, loro riuscirebbero a fare i gol che attualmente fanno nell’Empoli.
    Purtroppo D’Aversa non ha ancira capito che i gol non sono direttamente proporzionali al numero degli attaccanti che schieri e l’Empoli è la dimostrazione palese di quello che dico.

  • 4 Gennaio 2018 in 09:08
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    ma dai lo sanno tutti che certi giocatori non sono arrivati per una questione di principio ,con sti magnati cinesi si vince troppo facile ,han preferito soffrire in piccoli club http://www.stadiotardini.it/emoticons/wpml_good.gif

    constato che anche in questa sessione il trend sia lo stesso, che ha finito i paghero’ ?

  • 4 Gennaio 2018 in 10:31
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    Sentendo le ultime voci di mercato alla fine penso
    C’INDEBOLIREMO.
    Dare via Ceravolo per Coda
    Dare via Dezi per Vacca
    la dice lunga sulle intenzioni della società.
    A proposito di VACCA.
    Non s’era detto che prima di acquistare un giocatore, bisogna prima guardare l’uomo, il suo spessore e poi se l’uomo è affidabile, cercare in lui il campione?
    Con Vacca questo non si e fatto altrimenti nemmeno sarebbe stato accostato al Parma

    • 4 Gennaio 2018 in 10:49
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      sei rimasto al parma di scala apolloni minotti ,una roba da cenozoico inferiiore se non fossero passati solo 2 anni ,siamo entrati nell’era del dragone ,riso amaro

    • 4 Gennaio 2018 in 21:10
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      Tu credi a tutte queste voci? Possiamo aspettare di vedere chi arriva in carne ed ossa prima di giudicare?

      • 4 Gennaio 2018 in 21:27
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        Bravo Luca
        Así es…..
        http://www.stadiotardini.it/emoticons/wpml_good.gif

  • 4 Gennaio 2018 in 11:13
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    Circa gli schemi, i movimenti, il creare spazi, gli smarcamenti, i contro movimenti:::::

    quando ci sono dei buoni, che giocano per la squadra, non ci sono mai tanti problemi di intesa, ( vedi Donnarumma-Caputo che ho visto giocare ad inizio campionato – via tv-sky – almeno 4/5 volte ):
    ci si muove, si scambiano le posizioni, ci si incrocia, uno incontro alla palla l’altro in profondità e viceversa ….è stato un piacere vederli duettare..sembrava avessero sempre giocato insieme !!
    Merito degli schemi di Vivarini o del fatto che loro sono bravi ?
    Per i buoni, quelli buoni davvero, non c’è schema che tenga, giocano naturale le cose difficili facendole molto facili e facilmente..
    ..
    pensate che Messi, Suarez, Iniesta ecc ecc abbiano bisogno di schemi provati e riprovati ??
    ogni volta è un azione diversa, ogni volta la soluzione ottimale viene cercata e trovata vedendo quella che potrebbe essere la migliore in quel frangente specifico:
    non importa chi segnerà o chi andrà al tiro…l’importante è mettere il giocatore meglio piazzato nella condizione migliore per ….segnare ..

    per fare questo bisogna essere altruisti, abili, intelligenti calcisticamente e super svegli-veloci nel non perdere l’attimo giusto
    ..
    però, per tutto questo, bisogna isar bon …coi pè e con la testa …
    moro

    • 4 Gennaio 2018 in 11:50
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      Scusa Moroski se mi permetto ma l’allenatore dell’Empoli

      Vivarini è stato esonerato da poco ma esonerato

      Al suo posto uno tosto e bravo e pare molto amico di Spalletti

      • 4 Gennaio 2018 in 13:23
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        Si lo so che è stato esonerato ma, dal mio testo, cioè quando ho visto giocare ripetuamente l’Empoli,
        ( inizio campionato, prime 4/5 gare ), Vivarini c’era ancora ( saranno 2/3 partite che hanno l’ex secondo della Roma ) …
        e l’intesa di cui parlo era proprio in quel periodo….probabile che sia sia anche migliorata e rafforzata …uno 16 e l altro 11 con soli 2 rigori a testa ….fa ti che mi me scapa da ridar ..!!!

  • 4 Gennaio 2018 in 11:17
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    Qualcuno vuole Mazzeo o Pazzini…. x carità 2 ottimi bomber

    Però più o meno hanno la stessa età di Calaiò ke molti tifosi

    Dicono ke è vekkio e NON tiene 95 minuti !!!! sarà ma mi pare

    Na stronzata di minestrone fatto alla viva il parroco

    Basta commenti NON seri e competenti si no dopo al sciensiè

    Si arrabbia e ti manda la multa insomma su là

  • 4 Gennaio 2018 in 11:28
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    Sono tutte valide le considerazioni della prima parte: tante invenzioni, squadre che cercano il salto di qualità con un paio di acquisti, giocatori che in realtà puntano a un rinnovo, agenti che sempre piu spesso inseguono solo la propria provvigione.. difficile districarsi tra le voci, una volta mi piaceva seguire il mercato poi pian piano i tanti tragattini che lo conducono o che lo raccontano mi hanno nauseato.
    Si gioca ad una punta anche 4231, perlomeno per il concetto di punta che ho io. Capello faceva bene a metterne 2 tanto quando perdevano palla alla juve si faceva il fallo sistematico senza essere ammoniti. Io credo che il discrimine non sia 1 o 2 punte ma fare un progetto tecnico che preveda un allenatore preparato con a disposizione un gruppo adatto al calcio che sa fare. Da li poi il tecnico deve valutare come rispondono i giocatori e nel caso apportare modifiche.
    Il parma ha fatto un buon girone di andata senza una punta seria quindi la prima curiosità sarebbe vedere come va con una. Poi se c’è modo di aggiungere anche un po di peso/forza in mezzo meglio ancora.

  • 4 Gennaio 2018 in 13:33
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    mi avete incuriosito e sono andato a vedermi qualche intervista di Vacca. imbarazzante.
    calcisticamente non lo conosco ma direi che se viene preso bisogna mettere a contratto il divieto di apparire in tv.

    • 4 Gennaio 2018 in 18:33
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      Vacca è il classico giocatore che porta malumore negli spogliatoi e tra i tifosi la classica mela che dopo qualche mese diventa marcia portando fuoco e fiamme nello spogliatoio.
      Basta sentire le interviste rilasciate cliccando su google
      CALCIATORE VACCA
      per rimanere a bocca aperta.
      Il tifoso si riconosce anche da coloro che scendono in campo.
      Infatti quando la squadra vince diciamo
      SI VINCE e non hanno vinto
      quando perdiamo
      SI PERDE e c non hanno perso.
      Ecco perché nel Parma non accetto un simile giocatore che dice cazzate su cazzate a getto industriale infangando tutto quello che può infangare
      Ma D’Aversa lo vuole davvero nello spogliatoio un giocatore così?
      Il Foggia non sa come darlo via.
      Non l’ha ancora caputo il buon Faggiano?
      Nessuno lo vuole non per le sue doti tecniche che sinceramente non conosco ma per quello che dice e che fa, per la persona che con quelle interviste dimostra purtroppo di essere.
      Sentite il presidente del Bebevento che per lui era come un figlio cosa dice di lui.
      Meglio uno stramiliardo di Dezi che lui.
      Se arriva VACCA e’ la volta buona che cambio squadra

      • 4 Gennaio 2018 in 18:57
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        allora speriamo che il parma prenda vacca così velenoso se ne va fora dal bali

        • 4 Gennaio 2018 in 19:08
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          No sbagli artemio con la “a” minuscola.
          Fuori dal bali non ci andrò ma restero’ per rompertele.
          Piccoli Vacca crescono

    • 4 Gennaio 2018 in 22:28
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      ….ed anche di apparire nello spogliatouo.

  • 4 Gennaio 2018 in 16:26
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    e poi baroni qui a parma siamo abituati alle palle improvvise ,peccato solo sugli spalti

  • 4 Gennaio 2018 in 20:39
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    Proprio perché gli schemi del mister hanno difficoltà a fare giungere palloni in area è ancora più urgente un bomber che si crei occasioni da solo, alla prima e unica palla che gli arriverà in tutta la partita, con un movimento da 9 puro, un tiro…IMPROVVISO, un bribbilng in area e…RIGORE! Quante volte abbiamo visto questo in quest’anno di D’Aversa? Quanti rigori a favore? Se non erro appena 2: Calaiò gol e Nocciolini….lasciamo stare, và!!!
    Faggiano il bomber lo vogliamo subito: l’8 gennaio già si deve allenare ed integrarsi per essere pronto il 20!!!
    Forza Parma

  • 4 Gennaio 2018 in 22:08
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    Ma CiFra come sei ingenuo.
    L’attaccante verrà questo è certo ma il 31 di gennaio alle 22.59 quando inizieranno i saldi di fine stagione e non è detto che sia un altro zoppo.

  • 5 Gennaio 2018 in 15:34
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    Visto che ho letto talune cose sul conto del presunto ipotetico acquisto di Vacca, pure io sono andato ad ascoltarmi alcune interviste del medesimo:

    robe di 2/3 anni fa..( segnalo che prima era al Benevento ):

    non saprei se era “giovane – inesperto” o cosa, diciamo pure che era poco incline alla comunicazione educata e forbita, sia nei confronti dei giornalisti intervistatori sia nei confronti degli addetti ai lavori ( calciatori , dirigenti e/o tifosi )..
    una sorta di comunicazione guagliona strafottente alquanto pericolosa soprattutto sotto certe latitudini …dove la gente non bada molto per il sottile , per la serie, prima ti mena e poi ti avverte che lo farà !!!
    questo è quanto: per il resto, gli auguro di aver cambiato atteggiamento e formule verbali, …..COL FOGGIA L’HO VISTO UN PAIO DI VOLTE MA NON SEGUITO MOLTO + DI TANTO..
    diciamo pure che nel contesto della gara non mi ha destato sensazioni particolari …
    a differenza di CHIRICO’ ….

  • 5 Gennaio 2018 in 18:51
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    Bravo Morosky.
    VACCA è il classico giocatore da evitare.
    È come un virus e se lo prendi ti ammali.
    Se a qualcuno ha la voglia di prenderlo, apra il rubinetto dell’acqua fredda e ci metta sotto la testa A TEMPO INDETERMINATO
    Nel frattempo pensi a VACCA.
    Quando si accorgera dell’errore, solo allora potrà togliere la testa.
    Solo allora si sarà rinsavito.
    Ogni allusione a FAGGIANO è puramente casuale

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