CARMINA PARMA di Luca Savarese / IL POKER DELL’EMPOLI E LA PAURA DEI CROCIATI

Luca Savarese(Luca Savarese) – Gemellaggio tra le tifoserie, ma in campo c’è solo una squadra dove la fantasia e la tecnica sono sì gemellate. Questa si chiama Empoli. Continua la meraviglia calcistica della squadra di Andreazzoli, davvero una macchina da gol ed una fucina di spettacolo. Doveva essere questa, per il Parma, la gara del post ritiro, quella dove mettere in atto, se non un cambio di marcia dal punto di vista dei risultati, almeno sotto quello delle motivazioni. Dal ritiro di solito esce sempre una squadra che marcia nella stessa direzione, che va in campo con un carico di adrenalina maggiore, che, ritrovatasi, getta il cuore oltre l’ostacolo. Ebbene: niente di tutto questo, ma un lasciare fare la partita alla Banda Andreazzoli che ha annichilito i Crociati minando ogni loro minima certezza. L’Empoli, certo, è ad oggi la squadra più forte del campionato, un Barcellona di provincia trapiantato nei gangli della Cadetteria: dà quattro sberle settimanali a chiunque. Prima del Parma ne avevano fatto le spese Palermo e Bari, ed in casa viaggia e gioca ad una velocità supersonica e con estrema naturalezza. Questo va considerato, unica attenuante e stop. Perché si può affrontare Golia cercando di essere il più possibile Davide, non alla prima puntura subita, alias il gol di Donnarumma, estraniarsi dalla lotta e non provare nemmeno a scrivere ed a voler scrivere una storia diversa. Nessuno dice che ad Empoli non devi perdere, tutti sono però unanimi: noEMPOLI PARMA CICIRETTIn lo si può fare in questo modo, facendosi impallinare di gol, prestando il fianco, quasi annullandosi. L’Empoli così, davvero velocissimo nelle sue trame ficcanti e capace con la sua premiata coppia offensiva Donnarumma-Caputo di andare in gol già 35 volte, ha avuto vita sin troppo facile giocando di fatto per larga parte dell’incontro non contro il Parma ma contro la paura del Parma. Una paura dilagante ed adesso si paurosa. In B basta un niente per cadere, ma se la caduta diventa emorragia capita che una squadra che fino a poche settimane fa era spacciata come il Foggia, ora si sia portata a 34 lunghezze, a meno tre dai 37 punti ducali. Parma nel 2020 sarà la capitale della cultura, il Parma al Castellani è stato la capitale della paura. Luca Savarese

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15 pensieri riguardo “CARMINA PARMA di Luca Savarese / IL POKER DELL’EMPOLI E LA PAURA DEI CROCIATI

  • 18 Febbraio 2018 in 10:36
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    Ieri avevo scritto che era essenziale il cambio
    dell’allenatore.
    Avevo scritto che il 99, 99 :% la pensava come me.
    Dopo il tradimento dei giocatori e del mister,
    a Parma e in provincia, la pensano vome me il
    99,999999999999999999999999999% delle persone

  • 18 Febbraio 2018 in 10:41
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    Si è mai visto un allenatore che dice che va avanti solo se vede di avere ancora la fiducia della squadra, però non si dimette? Qui rischiamo veramente di lottare per i playout, altro che playoffs.

  • 18 Febbraio 2018 in 11:33
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    Aspettano ancora ad esonerarlo…. magari vincerà di fortuna con una derelitta e grideranno alla resurrezione… e celo terremo

  • 18 Febbraio 2018 in 11:46
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    Vergogna. Chi è con D’Aversa è complice. Masochismo allo stato puro!

  • 18 Febbraio 2018 in 12:35
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    Abbiamo dato via CORAPI per prendere VACCA.
    Non ho parole o meglio le parole le avrei ma SAREBBERO SOLO INSULTI AL VETRIOLO A CHI DI DOVEREhttp://www.stadiotardini.it/emoticons/wpml_negative.gif
    La società col Venezia dovrebbe nel suo interesse dotare gli spettatori all’ingresso dello stadio di un sacchetto per poter cosi vomitare nel vedere il non gioco del Parma ed ammirare le giocate vergognose di questi dilettanti allo sbaraglio.
    SUI CAMPI DELLA PARROCCHIA SI GIOCA MEGLIO.
    Si eviterà così di sporcare col vomito le curve e le tribune dando un lavoro supplementare a chi di dovete risparmiando così quei pochi euro che,sarebbero serviti per la pulizia supplementare e delle gradinate e della curva nord facendo felice zihjang pet il risparmio.
    Prima di sa5lutarvi, un ultimissima notizia.
    Sembra che col Venezia Lucarelli abile nei colpi di testa. verrà schierato da D’Aversa centravanti e al posto di Lucarelli come libero in difesa giocherar Vacca.
    Questo cambiamento D’Aversa lo fa per zittire i suoi detrattori che lo accusano di non cambiare mai.
    Vuole dimostrare a questi che lui cambiare sa.
    http://www.stadiotardini.it/emoticons/wpml_negative.gif

  • 18 Febbraio 2018 in 14:22
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    mi fai i nomi di allenatori di A, B e C che si sono dimessi negli ultimi 20 anni, o dieci anni, rinunciando a grossi ingaggi se non per i fatti loro?

    • 18 Febbraio 2018 in 21:20
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      E tu mi fai il nome Lorenz di qualche società che tiene un allenatore piu’ scarso del nostro e invece di esonerarlo come è logico che sia, gli prolunga il contratto pet un altr’anno ?
      Ma non hai visto che straffottenza?
      Vai in casa della prima in classifica in periodo DI GRAZIA e senza umilta giochi con il solito tridente non cavando un ragno dal buco.
      IO COL PARMA TARGATO D’Aversa e Faggiano, ho chiuso.
      Venerdì non vengo pur essendo abbonato allo stadio.
      È UNA MIA FORMA DI PROTESTA. DI UNO CHE C HA LE PALLE E NON VUOLE ESSERE PRESO PER IL CULO.

  • 18 Febbraio 2018 in 14:43
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    Presumo che il prossimo anno gli abbonamenti
    saranno ai minimi storici specialmente se andremo
    in serie C.
    Ve l’ho detto il matrimonio e la luna di miele sono finiti
    VOGLIAMO IL DIVORZIO.
    Quello che manca al Parma è un figlio di puttana da affiancare a D’Aversa visto che lui non si dimettera’ mai e tanto meno lo farà la società, un figlio di buona donna che renda il ritiro UN ESPERIENZA INFERNALE e vedrete che a fine campionato molti se ne andranno di loro spontanea volontà anche se sotto contratto senza pretendere un incentivo per l’esodo. avendo capito che l’isola felice per loro
    NON ESISTE PIU ma esisterà per loro solo l’inferno terreno.
    Con questa gente ci vogliono solo FIGLI DI BUONA DONNA che hanno palle stratosferiche e non guardano in faccia a nessuno.
    Purtroppo in società tutti sono molli come lumache d’insalata.

  • 18 Febbraio 2018 in 16:17
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    Velenoso hai capito come ci siamo ridotti grazie ai tifosi, svelti, intelligenti e lungimiranti come te?
    E perché, non anche il Longoooooo, il grande Simonetti,
    Miglietta e Lauria?…..
    Per prendere dei buoni ci vuole la pila, SUBITO, non con dei
    pagherò che poi passa il mio babbo (cinese) a pagare.
    In mancanza di meglio ti ciucci: Vacca, Cicci-Messi in prestito,
    Gazzola, Dezi, Insigne, trottolino Di Gaudio e Siligardi.

  • 18 Febbraio 2018 in 21:32
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    Cara Lucia C se per prendere dei buoni ci vuole la pila sono daccori Icinesi se non li hanno non dovevano nemmeno aquistare il Parma.
    Per prendere al giorno d’oggi una società di calcio, di soldi ce ne vogliono tantissimi E SE NON.LI HAI PERCHÉ LA PRENDI?
    Nm È RISAPUTO ANCHE IN CINA CHE PER MANTENERE UNA SQADRA DI CALCIO CI VOGIONOL AL’ANNO l DECINE DI MILIONI
    Cara,Lucia io non sono un bamboccione che dice come presumo dici tu
    “SIGNORSI’ ”
    Io soni un vero tifoso che non acetta compronessi.

    • 18 Febbraio 2018 in 23:45
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      VELENOSO porti IELLA!!!!!

      • 19 Febbraio 2018 in 08:54
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        Tu invece Nicola V porti SFIGA.
        Sei un menagramo che applaude invece di fischiare.
        Probabilmente sei contento della società.

  • 19 Febbraio 2018 in 12:05
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    Con la Regia in B ci dispiace ma x quest’anno e così

    Appuntamento fuori dal Pigal !!!!

  • 19 Febbraio 2018 in 15:37
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    Ma ci sarà un’altro anno…?
    RIPOSARSI E’UN’ARTE, PER FORTUNA ABBIAMO CHI LO INSIGNA…..
    Per combattere lo stress continuo de la “PELOTA”
    consiglerei vivamente di portare i nostri eroi al cinema. In visione danno “Il Dia Mundial de la pereza”, in traduzione: la giornata mondiale della pigrizia, in parole povere >non ci disturbate>.
    Consiglierei caldamente i responsabili della squadra di controllare le camere da letto dei signorini, magari sono vuote o occupate…
    L’OZIO E L’AMORE, SONO VIZI CAPITALI…..

  • 19 Febbraio 2018 in 22:26
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    Allora noi, o quantomeno io, siamo dei santi

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