PARMALAND di Mauro “Morosky” Moroni / SERIE A E’ LA FELICITA’… MA INIZIAMO A MERCATARE…

parmaland serie A

serie a è la felicità

* Prefazione *

Felicità è ri-trovarsi in Serie A; Serie A, Serie A, siam tornati siam tornati in Serie A;

felicità è stringer la mano a Daniele Faggiano è la felicità;

felicità è portare “romina” sulla panchina è la felicità;

con Antonino Barillà si torna in Serie A, con Scavone si fa un figurone, con Frattali entriamo negli annali, con Ciciretti siam perfetti, con Lucarelli siam più belli, con Scozzarella la gara è bella, quando parla Vacca non capisco un acca, con Insigne mal comune mezzo Gaudio, con Siligardi non si fa mai tardi; portaci portaci portaci a funghi, Marcello Gazzola portaci a funghi, portaci a funghiiiiii Gazzola portaci a funghiiii! un saluto da Porcigatone, paese natale del nostro difensore!

Roberto Floriano, uno di noi, Roberto Floriano, uno di noi, uno dieci cento Floriano, uno dieci cento Floriano, cento Floriano…..vogliamo cento Florianoooo!

Felicità è, un capitano c’è solo un capitano, un capitano, c’è solo un un capitanooo;

felicità è DiCiBi ma è A, salto triplo fino là!

felicità è “ dalla Serie D alla Serie A, 2015-2018, cento anni dopo la prima guerra mondiale, il Parma compie la leggenda, entra nel mito e nel Guinnes dei primati, come noi, come noi, come noi nessuno mAi, nella storia!

(di Mauro “AlBano” Morosky)

morosky barbagialloblù(Mauro “Morosky” Moroni) –Fattore Desport-Lizhang * Non bisognerà assolutamente dimenticare che, il 30 giugno p.v., come da accordi bilaterali tra Nuovo Inizio e la società acquirente il 60% delle azioni del Parma Calcio 1913, scadrà – salvo prevedibili rinnovi, vista la referenza del triplo salto – il mandato gestionale tecnico-amministrativo-finanziario di Nuovo Inizio e Ppc (durato un anno dopo la cessione delle quote di maggioranza): questo potrebbe comportare variazioni, inserimenti di risorse nuove, economiche ed umane, ed anzi l’annuncio di un nuovo inserimento nell’organigramma apicale ci sarà a brevissimo (e sarà italianissimo, non cinese), anche , nell’ottica di andare ad affrontare la massima categoria con un assetto societario ben strutturato, solido, sia dal punto di vista tecnico-gestionale sia dal punto di vista economico: nessuno sparerà obiettivi non raggiungibili, ma come primo nuovo approccio, si parlerà di una onesta e tranquilla salvezza, su questo non ci piove, a meno che il buon Jiang John Lizhang non ci regali Andres Iniesta ed un altro paio di extra mega calciatori del suo talento e livello!

Dal mio punto di vista è stato un buon biennio iniziale poi, dall’avvento del gruppo cinese (01/07/2017) abbiamo piazzato la ciliegina sul progetto: approdo alla Serie A, acquisizione del Centro Sportivo di Collecchio in via di perfezionamento finale e, finalmente, sembra che si stia muovendo pure il progetto di restyling del caro vecchio “Ennio”, ormai fatiscente, da sistemare in parecchi settori, da ampliare come capienza (non tanto per i nostri abbonati che io invocherei alla cifra di 15.000, ho esagerato ??? parliamo di Serie A, non so se mi sono spiegato bene…), ripeto, non tanto per i nostri supporters abbonati e abbonandi, quanto per le tifoserie “importanti” che si muoveranno in masse decisamente più corpose rispetto a ciò che eravamo abituati nell‘ultimo triennio (Sambenedettese e Foggia escluse); credo che, con le idee, i soldini, l’impegno materiale, il progetto valido e lungimirante, la sostenibilità del medesimo, la partecipazione dell’Amministrazione Comunale quanto meno per andare incontro alla società con i permessi, evitando troppe lungaggini burocratiche, anche cercando di trovare una “formula mista dserie d aserie ai concessione in uso”, poliennale, o di vendita rateizzata, che non penalizzi né l’una né l’altra parte in causa, con tutto ciò premesso, ritengo che si possa crescere come società e, pian piano, coi passi umili consentiti dalla lunghezza della gamba, arrivare ai fasti ai quali ci eravamo abituati, magari una “Coppetta Italia”, qualche piccolo piazzamento importante (appena oltre la salvezza), insomma, cosette del genere, senza allargarci troppo più di tanto. La società c’è, le idee pure, gli uomini in sella (mi riferisco a “Marco Ferrari & friends”) hanno dimostrato impegno ed acume (anche cedendo le quote a managers, forse più competenti dal punto di vista tecnico-business sportivo): rose gialle per teeeee han portato i cinesiiiii e il mio cuore lo saaaaaa che ti voglio in Serie A.

Nonostante l’effetto promozione (sofferta, goduta, auspicata ed arrivata solo al minuto 89° dell’ultima gara di campionato) non sia ancora svanito, anzi, è sempre ben vivo nella mente, nel cuore, di pancia, di stomaco, anche un po’ di c… (la fortuna arride agli audaci, a volte anche all’Audace), nonostante l’appendice  play off & out sia ancora da iniziare (rinviata di una settimana per via delle beghe giudiziarie del Bari), per finire presumo al Barbera di Palermo tra i padroni di casa ed il Bari, se no che “profeta” sarei se non tiro a bocciare qualche risultato o sentenza?, io, da appassionato delle sorti Crociate, mi cimento ma anca un po’ ed calce), con largo anticipo, nella disamina (per quanto mi è possibile) accurata della rosa, dei giocatori in prestito, dei contratti in essere, dei primi sondaggi versus giocatori abbordabili, nel senso di avvicinabili per molteplici caratteristiche, in primis quella della fattibile ed equa, dal punto di vista economico, contrattualizzazione.

tabella mercatale

Composizione rosa * – Detto questo, ad inizio luglio, si inizia ufficialmente la campagna acquisti, sessione durante la quale, i tanti, vari movimenti ed accordi intessuti nel periodo precedente, si possono andare a formalizzare, nero su bianco, carta canta e giornali scrivono (anche tante palle, o musse, come dicono a Genova o mozze tra lo spezzino e il carrarese): primo passo, giusto per fare cassa, è quello di sfoltire, cedere contratti, mandare qualche ragazzo in prestito nelle categorie inferiori e scremare la rosa per arrivare a confermare (per età, tecnica, qualità, spessore umano, esperienza e capacità) quel numero di giocatori che si ritiene valido ed opportuno per la categoria di appartenenza; nel contempo vengono allacciate (ma pure da prima, anche qualche mese) le trattative, i sondaggi ed i pourparler per accedere ai nuovi giocatori da ingaggiare, il tutto tra mille voci, centinaia di nomi, giocatori di qui, giocatori di là: insomma il solito pizza-ribaltone che non finisce mai e, ogni giorno, una nuova voce, diversa da quello precedente.

A mio modesto avviso al Parma serviranno, minimo, 11 nuovi giocatori, per la precisione, 1 portiere, 4 difensori, 3 centrocampisti e 3 attaccanti , diciamo, di base, una squadra intera, completa, tutti “pseudo potenziali titolari”.

Qui sotto io mi “cimenterò” a scrivere alcuni nominativi di gente potenzialmente utile, valida, avvicinabile, almeno credo, dal punto di vista economico, con caratteristiche legate sia all’età che all’esperienza in categoria, insomma quel tipo di giocatore (per una squadra neo-promossa) che possa dare e far fare quel salto di qualità in più, appunto, per questa serie di motivazioni.

Parco giocatori contattabili ed ipoteticamente validi *

  • Portieri: Padelli (Inter), Scuffet (Udinese), Cordaz (Crotone), Meret (Spal in prestito?)
  • Difensori: Sierralta (rinnovo prestito, Udinese), Anastasio (rinnovo prestito, Napoli), Romulo (Verona), Romagna e Ceppitelli (Cagliari), Danilo e Pezzella (Udinese)
  • Centrocampisti: Mauri (dal Milan in prestito?), Cataldi e Mandragora (dal Crotone retrocesso), Saponara (Fiorentina), Zuculin e Fossati  (Verona),  Memushaj e Viviani (Spal), Barella (Cagliari), Kragl (a Foggia, in prestito dal Crotone) Brugman (Pescara), Fofana (Udinese), Diawara (Napoli)
  • Attaccanti: Cerri (a Perugia in prestito dalla Juve), Pinamonti e Puskas (giovani dell’Inter, il secondo in prestito a Novara),  Ciciretti (rinnovo prestito Napoli?),  Coda, Iemmello, Budimir (proprietà Sampdoria) e Trotta (Crotone retrocesso), Kean (a Verona, retrocesso,  in prestito dalla Juve) Petkovic (a Verona, retrocesso, in prestito dal Bologna), Galano (Bari), Paloschi (Spal), Pettinari (Pescara).

E’ evidente che, per quanto concerne il Direttore Sportivo, Daniele Faggiano, e lo Staff Tecnico, Roberto D’Aversa & C., do per scontate, al di là dei contratti in essere, le loro ri-conferme: chi ha vinto due campionati consecutivi, non facili e non semplici, merita il diritto di provarci e, comunque, di avere una chance per cimentarsi con le “panchine” importanti della Serie A: il futuro lo scopriremo (da fine Agosto in poi), solo “viven..giocando”!

Ribadisco che i suddetti nominativi sono frutto solo delle mie pensate, dei sogni (forse, in alcuni casi, irrealizzabili), relativi a ragazzi che conosciamo, che sono stati qui da noi oppure che abbiamo visto nelle nazionali giovanili, che abbiamo apprezzato in altre squadre, già in Serie A e quindi non proprio pivellini alle prime armi: vorrei continuare a rimanere in  fase “ io e te come nelle favole” e, la favola deve continuare, mi sono spiegato “daraszon”?

Il fascino del mercato mi attrae particolarmente, mi elettrizza, fa sognare i tifosi, ma non bisogna lasciarsi ingannare dagli acquisti dei cosiddetti “nomi altisonanti”, vecchie glorie sulla via del tramonto, di fumo negli occhi ne abbiamo già preso anche troppo (abbiamo preso anche dell’altro, 3 anni fa, ma, non era decisamente fumo e nemmeno negli occhi, leggasi mer… fallimento), io vorrei continuare ad assaporare il sapore, il profumo ed il gusto dell’arrosto, magari con le patate al forno: gente giovane, fresca, che abbia voglia di arrivare oppure di affermarsi, riscattandosi, dopo periodi difficili ma pure di qualche poco più che trentenne che dia peso ed esperienza la dove necessita anche se, di ultra trentenni dovremo pure sfoltirne qualcuno di troppo (compito del Direttore questo).

A proposito di festeggiamenti, cene & dintorni, dopo aver brindato con relativa cena (a casa-madre, Monte delle Vigne, dai Sigg. Paolo, Michele e Pietro, Pizzarotti of couse), i nostri “grandi eroi calcistici” si cimenteranno stasera, venerdì 25 Maggio 2018, alla Festa PPC  (Down Under di Noceto), sabato in Comune (dall’omonimo Sindaco che li premierà come “Cavalieri dello Sport. Calciatori eran giovani e forti e sono in Serie.A”) e, per terminare in bellezza, a casa loro, all’Ennio (vedi sopra), davanti ai tifosi per un finale magico, pirotecnico, pregno di pathos, di adrenalina, gioia, fiumi di birra, lattine di birra, fusti, mezzi busti, mezzi fusti, fustini, canzoni, ricchi premi e cotillons e una bella inaspettata sorpresa canora: vi aspetto tutti al Tardini, domani sera, sabato, ore 21.00: chi non viene (oltre che essere altrove) è come chi non salta, cioè un reggi…bresci…rom….ANO… Toh la, ciapa su e porta a cà…

* E la Champions ? * Ora va bene parlare di Serie B, campionato in cui siamo arrivati secondi creando quel gradevole profumo di “come noi nessuno mAi”, ma vorrei ricordare che domani, sabato 26 maggio, alle ore 20.30, allo Stadio Olimpico di Kiev, Ucraina, si disputerà la finalissima della suddetta coppa tra il Liverpool ed il Real Madrid: lo sapete che gli iberici, non loro tifosi, lo chiamano la Juventus di Spagna? Ci sarà un motivo. no? A parte questo, i blancos ien  na gran bella squedra, i szughen ben e an ghè gnint da dir, e po’ na squedra ca butta fora la juve l’è sempar da tgnir in boona consideraszion! Mi piace! I like, i think, the winner will be Real Madrid.

Dalla “parabolica” del “profeta” (by “Gianni Barone”@ gran.giornalista.it ), è felicità perché, con Antonino Barillà, si ritorna in Serie A,

sempre con simpatica ironia, vi saluto cordialmente,

Mauro “Morosky” Moroni

Stadio Tardini

Stadio Tardini

32 pensieri riguardo “PARMALAND di Mauro “Morosky” Moroni / SERIE A E’ LA FELICITA’… MA INIZIAMO A MERCATARE…

  • 25 Maggio 2018 in 08:13
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    Ciao Moro, a mio parere se vuoi restare in serie A ed iniziare una nuova avventura
    resterà solo il nome PARMA che identifica la squadra dello scorso anno….
    a parte CERAVOLO titolare anche il prossimo anno e CICIRETTI se te lo danno in prestito, di altri non ce ne saranno

    Qualche riserva si come FRATTALI DINI GAGLIOLO IACOPONI GAZZOLA DEZI e SCAVONE e Basta!

  • 25 Maggio 2018 in 08:51
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    Benevento e Verona siano d’esempio.
    ed anche la,Spal si è salvata al fotofinish
    Se vieni dalla B e fai un mercato con la
    testa e lasci da parte il cuore vai lontano
    altrimenti retrocedi
    Tra la serie A e la serie B c’è un abisso.
    Nel primo mercato di serie A bisogna
    spendere oltre il dovuto e se azzecchi
    giovani in gamba poi fai plusvalenza
    dando ossigeno alle casse della società.
    puoi investire sempre di più
    Vecchie glorie tipo Matri ti riportano
    velocemente in B

  • 25 Maggio 2018 in 09:27
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    Buongiorno Mauro, difficile fare nomi, sono d’accordo sul fatto che praticamente serve una squadra intera di giocatori all’altezza di giocarsi la titolarità e, dal mio punto di vista, almeno la metà dovranno essere giocatori di categoria, non fenomeni ma già ben rodati in serie a, a quelli puoi aggiungere qualche giovane interessante. Dovrà necessariamente essere un mercato non solo per salvarsi l’anno prossimo ma pure quelli successivi, finora abbiamo ragionato sempre di anno in anno ed era giusto cosi.
    Lo stadio è una questione molto complessa su cui si potrebbe parlare a lungo, già ora siamo obbligati ad una bella manutenzione ma sarà inevitabile una riflessione piu ampia e speriamo che tutti facciano la loro parte soprattutto il comune. Per me basterebbero 20mila posti di cui 2-3 per gli ospiti

    • 25 Maggio 2018 in 14:20
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      In Serie A, se si vuole costruire per il futuro,non occorre ricorrere ai calciatori in prestito secco. Il Parma deve creare un nucleo di giocatori di proprieta’ sul quale bastare un progetto tecnico che duri nel tempo. Meglio investire le risorse disponibili su pochi nomi ed affidarsi allo scouting in B e serie minori. E’ un rischio calcolato che bisogna correre. Il Parma dovra’ essere in grado di scoprire talenti prima degli altri per potere gradualmente accrescere il patrimonio giocatori ed autofinanziarsi nel corso degli anni tramite la cessione degli elementi valorizzati

      • 25 Maggio 2018 in 16:29
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        Si certo sono d’accordo però i giovani (che ormai sono diventati cari e che spesso sono di proiprietà delle big) vanno inseriti in una squadra con una spina dorsale adeguata, altrimenti si bruciano.
        E’ un mercato molto difficile, qualcuno probabilmente non andrà via volentieri, vediamo come si muove Faggiano l’ho elegiato in c e criticato molto in b ma anche lo scorso anno la sua strategia è andata a buon fine

  • 25 Maggio 2018 in 12:41
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    Non è la prima volta che lo dico, ma lo stadio io lo vedo modernissimo, iconico, con una copertura che si possa chiudere interamente in caso di maltempo (neve e pioggia).
    Sai che bello in inverno?, nevica? piove? si chiude I ltetto e si gioca al coperto. Fa freddo per il posticipo o anticipo alle 21? si chiude il tetto e si climatizza tutto a 18 – 20 gradi. Sai quanti infortune eviti?
    E poi lo si potrebbe “affittare” alle grandi vicine, Inter, Juve, Milan, che eviterebbero i danni economici di un rinvio.
    Interamente autosufficiente energeticamente.

  • 25 Maggio 2018 in 12:44
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    per il mercato spenderei per u mister esparto da affiancare a D’Aversa. La sua inesperienza ci stave costando cara in C e B, inoltre le sue rigidità ed incapacità di leggere le partite mi fanno paura in serie A. D’Aversa non è Scala….
    Donadoni è libero, Guidolin pure. vedo bene un tandem DAversa con uno di loro. Potrebbe imparare molto, poi fra 2 o 3 anni se la gioca da solo….

    • 25 Maggio 2018 in 15:23
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      Ancora? Hai lasciato passare tre giorni nei quali hai fatto finta di festeggiare e adesso ritiri fuori la barzelletta di guidolin? per tutto l’anno per sostituire d’aversa invece adesso per fare il badante. Non ho parole.

    • 25 Maggio 2018 in 15:36
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      Se si vuole costruire un ciclo è indispensabile la figura del Direttore Tecnico. Guidolin sarebbe più indicato di Donadoni, che difficilmente abbandonerà la panchina per la scrivania. Questa figura non ridimensionerebbe D’Aversa e sarebbe funzionale alla crescita del club

    • 25 Maggio 2018 in 15:45
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      Dopo Guidolin, Donadoni?

      Basta, please…

      D’Aversa ha fatto il suo, conquistando due promozioni consecutive, e ha diritto di provare a giocarsi la Serie A.

      Donadoni, al di là di record ininfluenti, ha guidato il Parma in B (ben prima che intervenissero gli effetti del fallimento): se ha fatto il suo tempo a Bologna, a maggior ragione a Parma dove stiamo iniziando a fare invidia ai toscani con le ribollite o minestre riscaldate. Ma basta! Un po’ di rinnovamento: sempre con questi ex. Ma basta!

      A D’Aversa ha rotto gli zebedei per tutta una stagione: lui ha vinto e Lei ha perso almeno abbia il buon senso di evitare proposte assurde come il “tutor”, ma dailà, così non si sa chi comanda.

      Sono contrario anche all’inserimento del ruolo di direttore tecnico: c’è già un direttore sportivo, non serve altro.

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      • 25 Maggio 2018 in 16:14
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        Bravo Alessio ,
        Hai detto tutto perfetto ,,,,
        in questo discorso tutto e chiuso …
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      • 25 Maggio 2018 in 16:41
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        a me sembra di ricordare che in serie B, ed al fallimento ci ha portati qualcun altro, in sovrappeso… donadoni ci aveva portati in Europa, almeno sul campo…. Hai già dimenticato come sono andato le cose?
        Per il resto riconosco che DAversa dopo 2 promozioni debba avere la chance di giocarsela, ma, e non è solo opinione mia (vedi sondaggio sulla gazzetta) non ha convinto appieno come guida tecnica.
        Pertanto, se bisogna mettere al bando i sentimentalismi, come tanti giocatori che hanno combattuto sui campi della C e della B e guadagnato la promozione saluteranno perchè non ritenuti adeguati alla serie A, bisognerebbe cautelarsi dal punto di vista tecnico, non caccianolo, ma affincandogli uno più esparto di lui che possa guidarlo in situazioni critiche e farlo crescere. Del resto ciò avviene anche nella vita reale, vero? in tutte le aziende, si chiama tutoring.

    • 25 Maggio 2018 in 16:21
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      Con un altro allenatore saremmo già in serie a !

    • 26 Maggio 2018 in 00:57
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      Lukfur ma che cazzo dici.
      D’Aversa non si tocca.

    • 27 Maggio 2018 in 13:01
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      ho criticato più volte D’Aversa, per svariati motivi, ma a promozione ottenuta direttamente volente o nolente un allenatore si merita la riconferma.

      se l’avessimo sostituito a stagione in corso con un allenatore di esperienza la serie A sarebbe comunque arrivata magari con meno sofferenza, ma non abbiamo la controprova.
      i fatti sono chiari, D’Aversa ci ha portati in serie A.
      con tutti i suoi (molteplici) errori.

      questa sarà la vera sfida il prossimo anno, un allenatore inesperto, non ancora completo, con molti limiti; ma con molta fortuna.

      spero la Società non acquisti dei big altrimenti subentrerà la gestione di questi giocatori nei periodi altalenanti (di cui siamo abituati) delle sue stagioni.

      spero si allestisca una rosa equilibrata, predisposta per il modulo che il mister predilige, al fine di limitare al minimo i problemi e sperare nel “Cul de D’Av”..

      le mie critiche sono rimandte a dopo la festA…
      oggi festeggiAmo…

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  • 25 Maggio 2018 in 13:15
    Permalink

    Faggiano sa il fatto suo.
    È un pezzo imprescindibile di
    questo Parma, insostituibile.
    Sa come fare, sa come muoversi
    e sa già chi prendere e chi tenere.
    Non invidio quest’anno Faggiano.
    È un gruppo questo che ama la città
    ama la maglia ed è in sintonia coi tifosi.
    Sarà durissima dire a molti giocatori
    che non servono più e se ne devono andare.
    È come dire a una ragazza che ti ama tantissimo
    dopo che con lei hai vissuto anni felici
    “Cara non ti amo piu, dobbiamo lasciarci.”
    Lei potrebbe non capire e piangere.
    Durissimo quest’anno il lavoro di Faggiano
    e non lo invidio ma sicuramentema non ci sono
    alternative.
    Rinnovarsi IN MODO INTELLIGENTE.o ritornare in B.
    http://www.stadiotardini.it/emoticons/wpml_heart.gif

    • 27 Maggio 2018 in 13:10
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      su Faggiano non la penso così.
      penso che la Società sia il vero artefice dei nostri successi.
      il budget messo a disposizione, la passione ed il seguito dei tifosi, il sostegno del palazzo che ha sempre strizzato l’occhio alla risalita del Parma, sono stati un grande aiuto. più il “Cul de D’Av”.
      ritengo (ma non abbiamo la controprova) che con un’altro direttore sportivo navigato con parecchie conoscenze (procuratori-giocatori) avrebbe fatto comunque un buon lavoro con il budget messogli a disposizione.

      da quello che ho capito in questa sessione di calcio mercato il budget sarà di circa 35-40 mln di euro.. (intervista a Carra), se non sperperiamo in un grande nome ma li distribuiamo con saggezza si potrà allestire una rosa competitiva.

      sarà dura valorizzare giocatori di nostra proprietà per ottenere importanti plusvalenze, questa la sfida più grande..

      ma stanno investendo anche nel settore giovanile, spero prendano anche giovani stranieri di prospettiva..

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  • 25 Maggio 2018 in 15:25
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    Donca ragasz,
    per tor di szugador a vol di sold, par toria bon bon ag ni vol di pu’..
    ..
    quindi, calma: ora che siamo Arrivati, lasciate che la società faccia i propri ragionamenti, piani tecnici, economici e finanziari, lasciateli LAVORARE, sia i cinesi che gli italiani: l’ultima promozioneè stata tribolata anche per il fatto delle numerose e concomitanti ultra negative CRITICITA’ ( senza voler sottacere errori e scelte ): ma, visto il risultato finale bisogna passare un colpo di spugna, resettare e fare tesoro di ogni esperienza..
    io dico che ( vedasi prospetto dell’attuale organico ) una decina, 12 giocatori li abbiamo ( titolari, riserve, rincalzi o seconde linee ) , un altra decina di livello adeguato, verranno acquisiti, completiamo con 4/5 giovani e la pappa è pronta da mescolare, amalgamare e metter sul fuoco, il calco fuoco della serie A;
    bisognerà mettere in conto un ipotetico scotto iniziale ( possibili anche 4..5 sconfitte una dietro l’altra ) ma non bisognerà disperarsi nè gridare ..al lupo al lupo chiedendo la testa di questo o quell’altro.
    Ci sono 7/8 squadre che faranno un campionato a se stante mentre, con le altre , bisognerà arrivare ad uno standard di quasi parità tecnica, collettiva, di forza, di squadra e, ovviamente, di società.
    JUVE, NAPOLI, ROMA, INTER, LAZIO, MILAN
    si giocheranno le prime 4/5 posizioni,

    FIORENTINA, ATALANTA, SAMPDORIA, TORINO, EMPOLI E SASSUOLO, forse, la zona mediana della classiifca
    e, le rimanenti,
    CHIEVO, CAGLIARI, SPAL, BOLOGNA, UDINESE,
    ??? BARI, ????
    GENOA E PARMA
    si giocheranno salvezza o appena qualcosa di +…ma non troppo !!!

    io mi accontento dei 40 punti,
    SALVEZZA MATEMATICA ..PUNTO ..
    40 SGHEI ..PUNTO..
    10 vittorie e 10 pareggi ….restano 18 partite di bonus ,
    ANCHE DA POTER PERDERE ( 2 JUVE, 2 NAPOLI, 2 ROMA, 2 INTER, 2 MILAN, 1 LAZIO, 1 FIORENTINA……segue …)

    qualcuno sottoscrive ?? 40 punti ???

    • 25 Maggio 2018 in 15:58
      Permalink

      Bravo Mauro per queste parole …
      “quindi, calma: ora che siamo Arrivati, lasciate che la società faccia i propri ragionamenti, piani tecnici, economici e finanziari, lasciateli LAVORARE, sia i cinesi che gli italiani: l’ultima promozioneè stata tribolata anche per il fatto delle numerose e concomitanti ultra negative CRITICITA’ ( senza voler sottacere errori e scelte ): ma, visto il risultato finale bisogna passare un colpo di spugna, resettare e fare tesoro di ogni esperienza..”
      My opinion …first objective Salavazione …dopo ci vediamo …. tutto e posible ….
      Mai dire mai ….. credo che molti hanno letto ie mie parole …tutto la stagione …” Read my lips ” Parma in A proxima stagione ..
      anche un anno fa …ho detto lo stesso …proxima stagione Parma in B …
      Think big ….Parma is special ….
      Forsa Paerma

  • 25 Maggio 2018 in 15:40
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    Non iniziamo adesso a fare tabelle per cortesia…siamo in A da una settimana e già si fanno tabellini di marcia? che esagerazione ragas.
    E comunque oggi avvistato Mino Raiola da Cocchi…a parlare di chi ?Staremo a vedere…

  • 25 Maggio 2018 in 15:43
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    40 punti moro e vai!!!

    compito durissimo è dire ora tu non sei da Parma ad almeno 7-10 giocatori.

    comunque funziona così in tutto e ovunque!

    importantissimo è come dice Siberianhusky. creare un nucleo giovanile è fondamentale.

    come ho già scritto il Matri di turno o lui stesso non ci serve.

    Faggianone saprai tu cosa fare!
    The Best!!!

  • 25 Maggio 2018 in 21:17
    Permalink

    Spendere o spandere, questo il dilemma, che acquistino pure difensori e attaccanti ma dove bisogna spendere il spendibile e’ a centrocampo….3 giocatori di ottima qualità perché se sei debole li’ e arretri a difendere al limite dell’area come successo troppe volte in B quest’anno , in A, ti seppeliscono di gol.
    Quindi qualità, qualità, qualità per non soffrire troppo.
    Chi più spende meno spende(Se si può!)

  • 25 Maggio 2018 in 23:04
    Permalink

    Meret

    Sala Ceppitelli Iacoponi Pasqual

    Mauri Valdifiori Scavone

    Di Gaudio Ceravolo Rossi

    Una formazione con la giusta esperienza per la A http://www.stadiotardini.it/emoticons/wpml_good.gif

  • 26 Maggio 2018 in 16:27
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    Tutti ! Ma Di Guadio titolare in A?
    Se non fosse x una doppietta che per amor di Dio grazie per quello , ma il resto ha sciorinato il peggio in fatto di tentativi di saltare in dribbling l’avversario anl’e’ miga bon!
    Ecco lo stop al volo invece e’ bravo…, vogliamo tenerlo ? Va bene, panca e stop x dire grazie ma in A ci vuole concretezza.
    Io la vedo così..

  • 27 Maggio 2018 in 11:46
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    Penso anch’io si debba cambiare molto. Tenete presente che l’Empoli non possiamo nemmeno considerarla neopromosa. Con questa squadra si saebbero salvati tranquilli anche in serie A. Per me possono rimanere tra panca e titolari: Ciciretti, Gagliolo, Ceravolo o Calaio, Dezi o Scozzarella, Baraye, Mazzocchi, forse DiCesare. Magari insigne, poi… non mi viene in mente molto altro. Frattali forse.
    L’allenatore rimane. Ha avuto ragione lui…Il Faggianone pure. Tanto di cappello non gli si può dire niente. Ha vinto ha ragione. Su Da Cruz…… avrà ragione pure li….

  • 27 Maggio 2018 in 11:48
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    Da Cruz….

  • 27 Maggio 2018 in 13:20
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    giocatori giocatori giocatori….
    da serie B, da serie A….

    MA SIETE PROPRIO SICURI?

    secondo me non c’è giocatore da serie C, B, A….

    secondo me c’è solo una cosa: IL GIOCO.
    quante volte abbiamo visto squadre di C ( con il gioco e ben organizzate) battere squadre di B e di A ? sia in amichevoli sia in Coppa Italia, poi per vincere ci vuole anche la qualità.

    la qualità dei singoli ha fatto la differenza, e ci ha aiutati a raggiungere traguardi.
    ora dobbiamo inseguire il gioco, l’organizzazione di squadra, così potremmo più facilmente inserire giovani promese in un meccanismo collaudato.

    puntiamo sul gioco.
    sull’organizzazione.
    sugli schemi.
    sui movimenti sincronizzati.
    e ….. tutto il resto sarà più semplice.
    la valorizzazione dei singoli e l’inserimento di giovani.

    IL GIOCO.

    FORZA |+| PARMA

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  • 27 Maggio 2018 in 18:31
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    A ghe ‘na bela diferensa tra i szugador bò e coi balord, etor che Bali. Il gioco è, ma chi pon mano ad esso? (cit. Dante)

    • 28 Maggio 2018 in 06:52
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      il Napoli ha un monte ingaggi di 81 Mln,
      il Milan invece di ben 117 Mln,
      si son classificati rispettivamente 2° e 6°.

      spendere di più non vuol dire avere giocatori più forti ed avere un gioco.
      avere giocatori di qualità aiuta ma occorre avere giocatori funzionali alle idee del mister, tutto questo al di la delle loro qualità e costo.

      l’Atalanta (altra squadra come il Napoli ad avere un gioco ed una propria identità), è arrivata 7°, con un monte ingaggi di 27 Mln,
      il Torino con ben 45 Mln ed è arrivato dietro al 9° posto con 6 punti in meno.

      il miglior esempio è il Chievo, che raggiunge la quota salvezza tranquillamente (40 punti e 13.mo posto) essendo il 18.mo nella graduatoria monte ingaggi ( “solo” 18 Mln), quindi per mantenere la categoria non servono spese folli e giocatori di alto livello (quali sono i top player del Chievo?) ma occorrono spese mirate, una buona rosa amalgamata ed un buon allenatore che sappia dare un gioco.

      (cit. SAVO)

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