Viaggio di sola Andata, di Luca Tegoni / COME NELLE FAVOLE
(Luca Tegoni) – Le speranze ultime, residue, erano riposte in quella continua, compulsiva pressione del dito medio sul tasto “back” del telecomando che potesse svelare, atteso e, allo stesso tempo inattuabile, il pareggio del Foggia. È l’ottantanovesimo minuto del secondo tempo, “Back”, le maglie del Foggia si abbracciano e i nostri sguardi increduli si incrociano e ritornano, non sazi, su quello schermo per comprendere meglio, per poter gioire più compiutamente. Pareggio del Foggia, “back” sul “Picco”, Curva Crociata in delirio, la serie A si rimaterializzaC
La partita del Parma finirà, recupero compreso, una manciata di secondi prima di quella di Frosinone. Squilla il telefono: “Siamo in serie A?”, ancora trenta secondi, ancora venti, ancora dieci… Siiiii siamo in serie A!!! Tutti di corsa sotto la Curva Piscina dello stadio di La Spezia, curva Crociata in festa.
La festa comincia e sembra che possa non avere fine. La gioia si manifesta davanti alle telecamere come se non ci fossero e offre spettacoli inconsueti come le lacrime e i tremori di Scavone, le parole incredule del Capitano, le corse scomposte di dirigenti, immagini eversive come un seminudo del Direttore Faggiano, i balli (tipo quello “fuori tempo” di Accursio, vedi video sotto, ndr), i saluti, i baci, le pacche e le carezze di tutti per tutti e le infinite parole d’amore per la città, presente in curva e ormai riversata in Piazza, quella di Garibaldi che di feste ne ha viste tante.
La partita comincia e comincia bene. È solo il decimo del primo tempo quando il Parma recupera palla sulla trequarti d’attacco di sinistra, la controlla Ciciretti che fa il Ciciretti allorché serve la palla dentro l’area per la corsa di Ceravolo, che fa il Ceravolo e calcia al volo sotto la sagoma del portiere avversario.
Parma in vantaggio, virtualmente in serie A. A questo punto comincia l’attesa, un misto di tensione e di speranza. Lo Spezia non vuole fare brutta figura e tiene in apprensione il Parma tanto che alla mezzora ottiene un calcio di rigore. “Gila Santo Subito”, “Gila Uno di Noi”, palla alta e sbilenca, rigore sbagliato, spezzini incarogniti.
Passano cinque minuti e da Frosinone arriva la notizia che entusiasma i tifosi crociati, allo stadio e in città. Il buon vecchio Mazzeo porta in vantaggio il Foggia. Serie A sempre più vicina per il Parma.
Nulla è più lento o, addirittura immobile, del passare del tempo, anche l’intervallo tra il primo e il secondo tempo sembra non finire mai. Ormai non conta più, o conta poco, quello che si vede, contano le interruzioni radio, la banda larga, il fuori tempo, tutto diventa asincrono e solo il goal riporta tutto alla concretezza del campo di calcio. Contropiede del Parma condotto da Ciciretti, lo affianca e lo supera Ceravolo sulla sinistra, Ciciretti lo serve, la palla finisce un po’ troppo laterale rispetto al piede sinistro che comunque calcia incrociando il tiro. Il portiere si lancia a sinistra e respinge la palla centralmente. Ciciretti è il più lesto a colpire la palla e a mandarla in rete. Raddoppio del Parma.
A La Spezia la cosa è praticamente sistemata, ma la concretezza del campo impone concentrazione e a Frosinone possono ancora succedere cose. Cinque minuti dopo il Frosinone pareggia e, dopo altri cinque minuti, va in vantaggio. (E gli spezzini godono…, vedi video sotto, ndr)
Stasera niente Piazza Garibaldi, si rinvia… Pensare ai playoff dopo che per più di un’ora si stava in serie A non è facile. Non è una beffa, sta nell’ordine delle cose razionali. Il Frosinone non poteva che vincere e quindi questo si sta verificando. Si avvicina il termine della partita. Nervosismo e rassegnazione, in fin dei conti il Foggia ha giocato la partita, ha fatto quello che doveva. Il Frosinone può solo fare una sciocchezza per non riuscire a vincere. È l’ottantanovesimo minuto e cambio, per l’ennesima volta, canale… maglie rossonere abbracciate…
Tutto il resto è storia…
La strada è stata lunga, da Arzignano a La Spezia per un totale di centoventisei partite che hanno portato il Parma in serie A.
Sono circa le due di notte quando giunge voce che il pullman è a barriera della Repubblica, tutta via Farini si riversa nella già affollata Piazza Garibaldi, smartphone al cielo per inquadrare qualcosa che arriva. Un sogno che si avvera. Vessilli e sciarpe, cori di giubilo e sfottimenti d’Oltrenza, tutti incontro alla Corriera Magica. Prima dei Portici del Grano la corriera non riesce più ad avanzare e i giocatori escono sul tetto per accogliere l’amore e la gioia. Tutto ricomincia, “come nelle favole”.
(per la cronaca Parma batte La Spezia due a zero)
Editing da serie A!

L’artefice di tutto questo è uno solo: Marco Ferrari. È lui che ha voluto fortemente che a Parma il calcio non morisse.
Viva Marco Ferrari. … Il suo omonimo Enzo tanti anni fa diceva che non voleva piloti sfortunati. …E noi abbiamo preso un mister fortunato. … Non so come sua successo… ma è successo. … Ed è bellissimo…. Adesso forza Faggiano per rinforzare la squadra e per la salvezza l’anno prossimo.
È difficile trovare le parole in momenti come questi…sono due giorni che ci penso e ancora non me ne rendo conto! I ringraziamenti andrebbero fatti a tanti…Ferrari,Carra,Lucarelli,gli industriali di Parma,tutti i giocatori…ma penso che il grazie più grande vada riservato ai TIFOSI…! dalla serie D alla serie A abbiamo dimostrato di essere una delle più belle tifoserie d’Italia! A parte qualche detrattore che purtroppo Parma ha sempre avuto i tifosi sono sempre stati vicini alla squadra anche nelle difficoltà! Basta ricordare arzignano…cesena…reggio emilia…firenze…e infine spezia! Grazie…c’è lo siamo meritati!
In questi giorni vanno ricordati in tanti.
Vavricordato ill presidente Ceresini che ci ha tolto dall’anonimato
con cuore e passione
Va ricordato il presidente Tanzi che ci ha fatto diventare grandi e oltre ad averci fatto vincere coppe su coppe abbiamo con lui sfiorato lo scudetto
Vacricordato Marco Ferrari che ci ha resuscitato dopo che uno di Carpenedolo ci aveva teso un imboscata uccidendo i nostri sogni
e…..grazie ancora al Foggia.
Io tifero’ il prossimo anno per voi.
Io mi sento gemellato a voi.
Il prossimo anno vi aspettiamo in A
perché son certo che la societa’ farà uno squadrone
e staremo in A per tantissimo tempo
PARMA LO MERITA
Laserie A è la nostra casa.
Marco Ferrari
Chapeau