POSSIBILE CHE NESSUNO ABBIA PENSATO CHE “PIPPEIN” NON SIA UN INSULTO MA SOLO IL DIMINUTIVO DI FILIPPO DE COL?

(LEX) – Ultime considerazioni in merito alla nota vicenda che sta occupando le colonne dei giornali: premesso che la mia idea resta quella già espressa alcuni giorni fa nel precedente articolo, oggi intendo evidenziare che – anche in caso di “accertamento giudiziario” dell’illecito sportivo – il Parma probabilmente rimarrà in serie A.
L’eventuale pena sarà oggetto di valutazione discrezionale del giudice e ben potrebbe essere scontata nella stagione 2018-2019. Infatti l’illecito sportivo (nel caso a loro avviso) tentato da parte di un calciatore del Parma prevede per la società una sanzione minima di penalizzazione di punti in classifica da quantificare in base alla gravità dei fatti. Questi fatti sono ormai arcinoti, di parole ne sono state spese tante e dunque non c’è altro da aggiungere.
de col barillà spezia parmaPiuttosto, trovo non particolarmente corretto (mi riferisco a interviste rilasciate alla “Gazzetta dello Sport“) sminuire a priori la portata di un processo sportivo, a cui i soggetti affiliati devono sottoporsi per effetto dell’affiliazione stessa. Non si può parlare di “processo del cazzein” (a proposito possibile che nessuno abbia pensato che Pippein non sia un insulto, ma solo il diminutivo di Filippo De Col?) gridando al  complotto e alla manipolazione zampariniana.  Un processo sportivo è comunque cosa seria e come tale va affrontato, nelle sedi deputate. Non si può sminuire il processo, dicevo, ma eguale rispetto lo meritano anche la società, i tifosi e più in generale la città di Parma. Non tutti, infatti, pagano e hanno pagato – in ambito di giustizia sportiva – alla stessa maniera: oggi in serie A gioca un calciatore reo confesso di aver venduto una partita nella quale per blindare il risultato realizzò addirittura un autogol volontario, e tanti altri personaggi – più o meno coinvolti nelle vicende di calcio scommesse – hanno subito condanne lievissime.
Una città che ha già pagato (e caro) e una società che ha tanto investito per poter tornare subito nella massima serie meritano rispetto e attenzione nella celebrazione di una processo che comunque si basa su tre sms inviati a distanza di un minuto quattro giorni prima di una partita. LEX

Stadio Tardini

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37 pensieri riguardo “POSSIBILE CHE NESSUNO ABBIA PENSATO CHE “PIPPEIN” NON SIA UN INSULTO MA SOLO IL DIMINUTIVO DI FILIPPO DE COL?

  • 24 Giugno 2018 in 00:45
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    ma Il messaggio dove dice “ scherzavo” perché non viene considerato?…VOLETE FARCI LEGGERE ANCHE IL RESTO? É QUELLO CHE CONTA…É COME SE UNO TI DICESSE ””ADESSO TI UCCIDO….SCHERZO”, la parola “ SCHERZO” é ovvio che da il senso vero dell’intenzione che non é certo quella di volere uccidere

    • 24 Giugno 2018 in 09:23
      Permalink

      Magari mi sbaglio io, però credo che non esista il famoso
      quarto messaggio quello dello stavo scherzando.
      I messaggi dovrebbero essere solo i tre usciti nei giorni scorsi. Lo scherzo potrebbe esser solo la spiegazione offerta ai giudici nell’interrogatorio assieme al chiarimento che intendeva nn gli facessero male fisicamente dal momento che aveva avuto infortuni. Si era anche letto che avrebbe scritto che tanto lui nn avrebbe giocato, ma anche questo nn appare tra i messaggi che secondo la stampa sarebbero alla base del deferimento
      http://www.stadiotardini.it/emoticons/wpml_bye.gif
      Alessio

  • 24 Giugno 2018 in 00:54
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    Anche perchè per penalizzarci in B dovrebbero farci rifare i playoffs, no?

    • 24 Giugno 2018 in 09:40
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      I play off non si rifaranno. Dopo il 30 . 06 la stagione è.conclusa e inizia il mercato.

  • 24 Giugno 2018 in 00:56
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    Masiello x caso ???

  • 24 Giugno 2018 in 08:09
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    Sulla gazzetta di parma stamane editoriale del direttore pieno zeppo di toni pessimisti: si parla due volte di tira una brutta aria e di voci di pressioni per farci condannare ; non capisco tutto questo pessimismo cosmico.

  • 24 Giugno 2018 in 10:39
    Permalink

    Pessimismo giustificato. Io sono dell’avviso che fanno salire il Palermo. Poi, in un secondo momento, cambieranno la norma sulla responsabilità oggettiva dei clubs. Chi scommette con me?

  • 24 Giugno 2018 in 10:58
    Permalink

    no dai spero che l’arringa difensiva non verta su questo se no a sema space’ ,pippein non e’ un insulto ,guarda che non ci han mica deferito per ingiurie ,mo mama

    • 24 Giugno 2018 in 11:21
      Permalink

      Quando postiamo un articolo, specie in questi giorni con contributi a cura di qualificati professionisti, auspichiamo che i lettori li leggano al completo anziché fermarsi al solo titolo.
      Nel titolare il post di cui sopra, a cura di Lex, che è un avvocato specialista del diritto dello sport, abbiamo preso spunto da quello che era solo un “inciso” peraltro tra parentesi, all’interno del suo elaborato. Abbiamo scelto, però, di titolare proprio su questo perché in tanti, in effetti, pensavano a Pippein inteso come “pippe”, invece, essendo il diminutivo di Filippo, non ha quella accezione.
      Lex, pur essendo un avvocato di diritto sportivo, non fa parte del collegio di professionisti incaricato di difendere il Parma o Calaiò al prossimo processo innanzi al TFN, ma qualora gli avessero affidato l’incarico ovviamente non avrebbe puntato la strategia difensiva su questo punto, ma sarebbe rimasto sul pezzo, ovvero sui vari punti così ben sviscerati nei suoi chiari contributi dei giorni scorsi.

  • 24 Giugno 2018 in 11:27
    Permalink

    Il messaggiare in se’ e’ stato volutamente fatto sullo stile striscia di Bonvi….ecco il perche’ di Pippein e Claudiein.
    Ma visto che siamo nella vita reale e gli inquirenti non la interpretano come se si fosse in Sturmtruppen, Zamparinen ci sguazza.

    • 24 Giugno 2018 in 11:43
      Permalink

      Sturmtruppen? Io pensavo che forsse un “pramzan” un po’ meridionalizzato, tendente quasi al reggiano (l’ein finle lo usano decisamente più loro di noi…)
      http://www.stadiotardini.it/emoticons/wpml_bye.gif

  • 24 Giugno 2018 in 11:37
    Permalink

    l’ho letto bene,piuttosto quel “soprattutto per l’amicizia che ci lega” non vorrei che per qualcuno possa diventare “per l’amicizia che ci frega” ,non e’ con me che bisogna divagare nel titolo

  • 24 Giugno 2018 in 11:40
    Permalink

    Avvocato una domanda (secondo invio) ma il palermo fino a che grado di giudizio potrebbe impugnare la sentenza ? (ovviamente se puo’ farlo)

    • 24 Giugno 2018 in 12:25
      Permalink

      Non crediamo che l’Avv. LEX in questi minuti sia sintonizzato: tuttavia, qualora ci sbagliassimo ci “corigerà”…
      Il Palermo, quale terzo interessato, esattamente come il Torino ai tempi della Licenza Uefa, potrà inserirsi dopo il primo grado, appellandosi qualora i Giudici dovessero assolvere Calaiò e il Parma, o qualora dovessero (ipotesi a nostro avviso più probabile) derubricare il tentativo di illecito a semplice slealtà sportiva (“reato” che non comporta punti di penalizzazione in classifica).
      Una volta entrato in gioco il Palermo vi resterà fino a quando lo riterrà opportuno (quindi appello, coni, tas etc etc., ricordate?) e se del caso, anche Giustizia Ordinaria, come già paventato.
      In ballo non c’è solo l’onore (la categoria) quanto i ricavi della serie A che fan gola: sicché è facile che Zampaini intenda investire in avvocati nel tentativo di raggiungere l’obiettivo mancato sul campo e i conseguenti soldini, ma che razionalmente possa trovare chi gli dia ragione, in base all’impianto accusatorio sinora emerso, è davvero difficile

      • 24 Giugno 2018 in 14:27
        Permalink

        Penso che la domanda di jdm fosse leggermente diversa: penso volesse sapere se può, il Palermo stesso, impugnare e fino a che grado. A mio parere sono soltanto la Procura ed il Parma a poterlo fare, non il Palermo; i rosanero possono solo inserirsi come terzi interessati. Tra l’altro non so fino a che grado possa appellare, la Procura; non credo che vada molto in là.

        • 24 Giugno 2018 in 14:49
          Permalink

          Buongiorno Arcobaleno,
          Pensiamo di aver perfettamente inteso il senso della domanda di jdm (il quale ci è parso soddisfatto della risposta) e appunto essendo equipollente la posizione rispetto al Torino di quattro anni fa x la licenza uefa, riteniamo che, una volta che ci sarà stato il primo giudizio possa entrare nella disputa il Palermo.
          Lex quando riuscirà a collegarsi vedremo se confermerà il nostro ragionamento o meno… Nel caso ci correggerà.
          Ribadiamo anche la nostra convinzione che la Procura, indipendentemente dal verdetto, mollerà la controversia, ritenendo di aver concluso il proprio dovere prima. Mentre Zamparini ha 40 milioni di buoni motivi per mettersi di traverso…

          • 24 Giugno 2018 in 17:55
            Permalink

            si eri stato esaustivo ,col torino ancor di piu’ http://www.stadiotardini.it/emoticons/wpml_cry.gif

        • 24 Giugno 2018 in 14:58
          Permalink

          La questione sta proprio in questo. Se il palermo ha interesse, può partecipare al giudizio, intervenendo e acquisendo i poteri di parte processuale. Il punto è : ha interesse? Allo stato non ho letto alcun atto ufficiale che.mi dica che in caso di penalizzazione del parma, salga il palermo. Del resto anche il crotone.sta alla finestra. Se uno diviene parte può impugnare ovunque. Del resto impugnare non significa aver ragione. Di certo spendi soldi per legali e condanna alle spese.

          • 24 Giugno 2018 in 15:20
            Permalink

            articolo 41 qui c’è tutto
            Qualora nel giudizio per illecito sportivo e per violazioni in materia gestionale ed economica vi
            siano più incolpati appartenenti a Comitati diversi, la competenza territoriale è determinata dal
            luogo ove è stato commesso l’illecito. La competenza del Tribunale federale a livello nazionale
            prevale su quella dei Tribunali federali a livello territoriale. Per le Divisioni e per i Comitati
            regionali, nei casi dubbi, la competenza è determinata dalla Corte federale di appello.
            2. Pervenuti gli atti al Tribunale federale competente, il Presidente, accertata l’avvenuta
            notificazione alle parti a cura della Procura federale dell’atto di contestazione degli addebiti, da
            eseguire con le modalità previste dall’art. 38, dispone la notificazione dell’avviso di convocazione
            per la trattazione del giudizio, con l’avvertimento che gli atti rimangono depositati fino a tre giorni
            prima della data fissata per il dibattimento e che, entro tale termine, le parti possono prenderne
            visione, richiederne copia, presentare memorie, istanze e quanto altro ritengano utile ai fini della
            difesa.
            3. II termine per comparire innanzi all’Organo di giustizia sportiva non può essere inferiore a venti
            giorni liberi, decorrenti dalla data di ricezione dell’avviso di convocazione, salva l’abbreviazione dei
            termini per giusti motivi.
            4. Le notificazioni, quando richieste, vanno fatte secondo quanto previsto dall’art. 38, comma 8.  
            5. Le istanze di ammissione di testimoni devono indicare, a pena di inammissibilità, i dati di
            individuazione e di recapito dei medesimi, nonché i capitoli di prova. I testimoni sono convocati a
            cura e spese delle parti che ne fanno istanza. Il Presidente ha facoltà di ridurre le liste testimoniali.
            6. Il dibattimento si svolge in contraddittorio tra la Procura federale e le parti, che possono stare in
            giudizio con il ministero e l’assistenza di un difensore. Al termine del dibattimento il
            rappresentante della Procura federale formula le proprie richieste. La difesa ed i soggetti deferiti
            hanno il diritto di intervenire per ultimi.
            7. I terzi portatori di interessi indiretti di cui all’art. 33, comma 3, che non abbiano esercitato la
            facoltà di reclamo, possono, prima dell’apertura del dibattimento, rivolgere istanza al Tribunale
            Federale per essere ammessi a partecipare al dibattimento. Il tribunale federale decide sull’istanza
            subito dopo l’apertura del dibattimento stesso. La reiezione dell’istanza per carenza di interesse
            non pregiudica la proponibilità dell’appello e la partecipazione al giudizio di seconda istanza.

          • 24 Giugno 2018 in 16:39
            Permalink

            Grazie per le risposte, sia a Stadio Tardini che a Lex.

      • 24 Giugno 2018 in 22:39
        Permalink

        Ho compreso la possibilità che ha il Palermo o il Crotone di inserirsi, ma più praticamente visto che il campionato inizia tra 7 settimane, per quanto si sarà in grado di tenere il Parma in questo limbo dove immagino sarà difficile fare mercato, accordi per le sponsorizzazioni eccetera? tutti gli iter possono protrarsi fino a quando?

  • 24 Giugno 2018 in 12:28
    Permalink

    Anche il ministro Centinaio(ministro agricoltura) tifoso crociato ha detto che tutto verrà archiviato,si è creato un polverone inutilmente. Pensiamo al mercato.
    Comunque sono strafelice per Stulac è davvero fortissimo:calci piazzati,ottimo tiro e buona visione di gioco. Davvero un bel regista oltretutto giovane. Ora tocca sl portiere e centrale difensivo.

  • 24 Giugno 2018 in 12:39
    Permalink

    Speriamo ci difenda l’avv Durex perchè la lex è una finzione sociale

    • 24 Giugno 2018 in 13:11
      Permalink

      per difenderci useremo il preservativo

  • 24 Giugno 2018 in 13:00
    Permalink

    grazie de majo’ ,era per gli altri io lo sapevo ,e la chiamano estate questa estate senza t..as (citazione bruno martino)

  • 24 Giugno 2018 in 14:31
    Permalink

    “Una città che ha già pagato (e caro) e una società che ha tanto investito per poter tornare subito nella massima serie meritano rispetto e attenzione nella celebrazione di una processo che comunque si basa su tre sms inviati a distanza di un minuto quattro giorni prima di una partit” ho riportato un pezzo dell artciolo mi sembra di sentire gigi buffon della serie se l arbitro non mi assolve ha un cuore come il bidone della spazzatura …….che senso ha se ha sofferto o pagato (tra l alto pagato giustamente ) parma merita rispetto come palermo tanto per intenderci che discorsi sono e dura la lex

  • 24 Giugno 2018 in 14:50
    Permalink

    Qui non si parla di,sensibilità dell’arbitro. Qui si,dice che i processi , che sono seri, vanno celebrati per fatti seri. E allo stato ci può stare una responsabilità ( forse ) del calciatore per una leggerezza. . La società è.estranea.a.tutto. poi se ognuno vuole strumentalizzare le parole e fare morale da 100 lire al kg, , faccia liberamente. Il palermo ha ben altri problemi. Ma del resto i nodi vengono al pettine. Come è successo al buon cesena quest’anno…

  • 24 Giugno 2018 in 14:52
    Permalink

    faccio notare che i famosi consulenti o pseudo avvocati sportivi che nascono come i funghi in quest estate fresca dicono uno la cosa opposta dell altro a seconda da dove scrivono e per chi scrivono la sensazione e che nessuno sappia nulla o meglio che come sempre le leggi in italia sono scritte in modo ambiguo molto probabilmente apposta propio per lasciare piena liberta al giudice poi di scegliere dove approdare purtroppo ci ballano 40 ml di eur e in italia abbiamo visto per appalti inferiori corruzzione e qaunto di peggio ci sia per cui alla fine decidera’ il giudice liberamente a seconda di chi avra’ il palazzo dalla sua parte ,di chi portera’ piu interessi economici o di i piazza alla figc o chi avra i media dalla propia parte chi sapra’ influenzare l opinione pubblica e con essa il palazzo e tante altre cose che vi potete immaginare ………..siamo in italia la legge non e’ chiara per questo chi ammette di aver venduto alcune partite gioca ancora in serie A e chi ha denunciato a dovuto smettere perche’ non trovava piu squadra ,chi avra piu potere vincera’ tutto li innutile appellarsi ad artcoli di legge che sappiamo che possono essere letti in un ottica o in un altra liberamente.

  • 24 Giugno 2018 in 14:57
    Permalink

    Bravo Cines, digol mo a chilor che il rispetto è uno e spetta in quota parte a tutti, un po’ come il peccato originale ed il debito pubblico (quest’ultimo solo per statistica…)

  • 24 Giugno 2018 in 14:59
    Permalink

    Jdm non è mai soddisfatto e ti credo: Sa tutto.
    Beato me

  • 24 Giugno 2018 in 15:28
    Permalink

    so quanto basta e lo sa anche zamparini ,visto che si pensa di farla breve ….come pipino

  • 24 Giugno 2018 in 17:50
    Permalink

    Una domanda per l’avvocato: qualora venisse assolto il Parma in primo grado, già si sa che il Palermo farà ricorso, anche davanti la giustizia ordinaria, come dichiarato anche oggi. Ma con il ricorso, si deve per forza di cose fare il processo, con conseguenti ricadute sui tempi della parola fine, oppure può essere rigettato e non viene proprio fatto il processo?

  • 24 Giugno 2018 in 18:01
    Permalink

    Un appello prevede la rilettura degli elementi raccolti in primo grado ( a meno che non si verifichino fatti nuovi e decisivi tra la prima sentenza e il termine per proporre appello). Dunque in assenza di fatti nuovi che.implichino una nuova istruttoria , l’appello si,decide subito. Viene fatta udienza e trattenuta causa in decisione.

    • 24 Giugno 2018 in 18:33
      Permalink

      OK, si decide subito ma alla fine come tempistiche comunque si va lunghi, dato che pur essendo più rapida la decisione, comunque tra ogni grado di giudizio passano dei giorni fisiologici. Zamparini farà ricorso pure davanti al Papa se necessario. Il giorno in cui uscirà dal calcio , sarà sempre troppo tardi.

  • 24 Giugno 2018 in 18:29
    Permalink

    “Trattenuta causa”?
    Mah

  • 24 Giugno 2018 in 19:36
    Permalink

    Ma il messaggio con cui Calaiò dice di scherzare, esiste o è solo finzione giornalistica? Se esiste, perché non viene pubblicato anche lui? È questo il messaggio più importante, perché se esiste allora di cosa stiamo parlando? Non si può più neanche scherzare? Se questo messaggio non esiste allora i 3 messaggi noti potrebbero essere letti in senso negativo per noi è dare luogo a sentenze imprevedibili…. invito pertanto chiunque ne abbia notizia a pubblicare il 4 messaggio di Calaiò. … urka. … Dopo il 3o segreto di Fatima adesso abbiamo il 4o messaggio di Calaiò. … ahahahahahah

    • 25 Giugno 2018 in 00:51
      Permalink

      In tanti ci state scrivendo se, oltre ai tre messaggi inviati con il dispostivo WhatsApp da Emanuele Calaiò a FIlippo De Col esiste anche un quarto messaggio dello stesso con il quale dice che stava scherzando, o altri punti nel dispositivo del deferimento: ebbene, da quanto abbiamo raccolto possiamo assicurare che l’unica contestazione mossa ad Emanuele Calaiò è la violazione dell’art. 7 commi 1 e 2 del C.G.S. per avere prima della gara SPEZIA-PARMA tentato di ottenere un minore impegno agonostico da parte dei calciatori dello Spezia De Col e Terzi, per assicurare alla propria squadra il risultato favorevole dell’incontro, inviando a De Col i messaggi: “Ei pippein non rimpete il cazzein venerdì mi raccomando amico mio (con tre emoticon di bacini)” “Dillo anche a claudiein” – “Soprattutto col rapporto che avete con me”.
      Il mistero di Fatima del quarto messaggio: stavo scherzando” è così risolto: non c’è traccia nell’impianto accusatorio, probabilmente potrebbe essere prodotto dalla difesa, o ne ha fatto riferimento il Calaiò quando è stata raccolta la deposizione,
      Sempre secondo quanto abbiamo raccolto non esistono altre argomentazioni oltre ai tre messaggini di cui sopra.

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