IL COLUMNIST, di Luca Russo / IL PARMA NON HA MAI AVUTO UNA TERZA MAGLIA COSI’ ELEGANTE, COSI’ MODERNA PUR FEDELE ALLE TRADIZIONI. E HA GIA’ FATTO IL GIRO DEL MONDO…

il-columnist-luca-russo.jpg(Luca Russo) – Il fallimento sportivamente drammatico del 2015. La ripartenza dalla Serie D. E ben tre promozioni consecutive: dalla periferia del calcio italiano al duello con CR7, fresco vincitore di Champions League, in poco meno di 36 mesi. Come noi nessuno mai, recitava quella maglietta blu notte esibita a La Spezia. Già, se provaste a scovare un altro club capace di un impresa del genere, fareste una fatica inutile. C’è chi scrive la storia e c’è chi come noi si è spinto oltre: è la storia. Una scalata tanto leggendaria meritava di essere celebrata con un’iniziativa ugualmente significativa. E’ nata così l’idea della terza maglia che racchiudesse in sé la storia dei nostri ultimi tre anni, ma senza trascurare tradizioni e futuro della società. Una maglia “nera espncome le ceneri da cui siamo rinati, Crociata come vuole la tradizione, nuova come l’avventura che ci attende”. Questa trovata commerciale, oltre che entro i confini italici, è stata apprezzata, e non poco, anche all’estero. Il sito di ESPN, per dirne uno, ne ha parlato in termini piuttosto entusiastici: “Il Parma ha celebrato la sua promozione da fiaba in Serie A con l’uscita di un nuovo terzo kit che ha attirato i fan a tal punto che il club ha venduto le magliette entro le prime 24 ore. Una terza maglia splendida: ora abbiamo solo bisogno di più squadre in serie A che giochino in giallo e blu in modo che il Parma possa indossare il terzo kit il più spesjoeso possibile”. Fermo restando che non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace, è difficile dar torto ai colleghi di ESPN. O meglio, è difficile per me: credo infatti che il Parma non abbia mai avuto una terza casacca così elegante, così moderna, così fedele alla sua storia e insomma così indovinata come quella di quest’anno. Ma è una questione di gusti: non biasimo coloro ai quali piace poco o addirittura non piace perché, dico a caso, è troppo scura e il logo total grey (o white) non rende. Più degli aspetti cromatici, sui quali possiamo simpaticamente bisticciare quanto ci pare, indubbiamente indovinato e vincente è stato soprattutto il modo in cui ce l’hanno presentata: virtualmente, attraverso i social network. In tal senso ritengo che nessuno possa muovere obiezioni. Perché così facendo, la maglia è immediatamente “arrivata” al pubblico, specialmente il pubblico della rete, e in men che si dica è diventata virale, conosciuta, famosa, desiderata, acquistata. Una scelta, una strategia di marketing da grande società, non da club che è appena salito dalla B. La concorrenza è avvisata: sì ok siamo una neopromossa, ma noi in A faremo di tutto per provare a imbucarci al tavolo delle big. Luca Russo

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5 pensieri riguardo “IL COLUMNIST, di Luca Russo / IL PARMA NON HA MAI AVUTO UNA TERZA MAGLIA COSI’ ELEGANTE, COSI’ MODERNA PUR FEDELE ALLE TRADIZIONI. E HA GIA’ FATTO IL GIRO DEL MONDO…

  • 27 Luglio 2018 in 11:27
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    La maglia è meravigliosa. Moderna, elegante, perfetta. Questo dovrebbe essere lo standing di riferimeno per tutto, dalla comunicazione alle divise, passando per la gestione del mercato. Complimenti a chi l’ha disegnata e all’ufficio marketing per la presentazione.

  • 27 Luglio 2018 in 12:00
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    Vorrei rinnovare i complimenti all’amico Luca Ibatici, dipendente di Erreà e ideatore della maglia

  • 27 Luglio 2018 in 14:06
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    Secondo me la prima solita crociata ma la seconda sarà gialloblu identica a quella vista tempo fa nella partita delle leggende del parma

  • 27 Luglio 2018 in 20:01
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    Confermo che sui forum di calcio estero sono tutti impazziti per questa maglia 🙂

  • 28 Luglio 2018 in 05:30
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    E’ una bellissima divisa, non una semplice maglia, e rappresenta la freschezza e l’innovazione che il nuovo Parma ha portato nel calcio in questi ultimi tre anni. Speriamo di tornare dove ci compete.

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