CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / RASSEGNAZIONE PARMA? SCANSIAMOLA…
(Gianni Barone) – Non mi va di credere alla teoria dello ”scansamento” avanzata stamani su Ballando con le Stelle… Eh, pardon, sul Corriere dello Sport-Stadio, da Ivan Zazzaroni, secondo la quale, alcune squadre, tra cui il PARMA, nel turno infrasettimanale, al cospetto di squadroni di alta classifica, si siano scansati per mantenere le energie per il turno successivo, visto l’esito scontato dei confronti con le grandi. In poche parole l’ex esperto di mazurke, valzer, polke e milonghe, sostiene che Parma, Frosinone e il suo Bologna – squadre in lotta per la salvezza – non abbiano nessun interesse a forzare, perché già battute in partenza, contro Napoli, Roma, Juventus… Non oso nemmeno credere alle malignità e alle cattiverie di pensiero – apparse, ahìnoi anche nel nostro spazio commenti, sempre poco frequentato quando si vince e lavandino della peggior specie quando si perde – espresse nei confronti di chi si sarebbe arreso per riconoscenza di buoni rapporti di mercato con l’avversario di turno. Come non mi va di credere che l’esclusione di Gervinho, dal primo all’ultimo minuto di gara, frutto dell’accordo preventivo col giocatore, secondo quanto dichiarato ieri dall’allenatore, sia stato in effetti preso bene dal giocatore medesimo.
Personalmente, debbo dire, che l’assenza dell’ivoriano contro il NAPOLI ha penalizzato non poco la prestazione dei Crociati. Perché, lasciatemelo affermare, un conto è difendersi dagli assalti, di uno scatenato NAPOLI – ben messo in campo tatticamente con un 4-4-2, che consentiva ampiezza alla manovra, e superiorità continua sulle corsie esterne (alla faccia di chi dice che la tattica non conta niente) – con la speranza di affidarsi al contropiede con un Gervinho in campo, con tutto il suo armamentario di imprendibile velocità, e un contro è farlo senza di lui, sperando nel niente offensivo che si è materializzato al San Paolo. Quindi, dal punto di vista PARMA, e dei tifosi, la scelta di accantonarlo dalla gara per preservarlo, non so quanto sia stata compresa o gradita dalla maggioranza e dall’interessato stesso che, dopo esser stato catapultato in ogni telegiornale sportivo e sui giornali ad alta tiratura per il supergol coast to coast col Cagliari alla Weah, si è visto negare il prestigioso palcoscenico del San
Paolo, sì da esser fresco, e immagino io sai quanto motivato, per la prossima rappresentazione con l’Empoli. Epperò, comunque. rinunce del genere, ritenute necessarie da chi è preposto ad operare scelte, diventano dolorose dal punto di vista del rendimento di squadra e del risultato. Su questo non ci piove: quindi con che spirito si è potuto affrontare la gara, mi chiedo, quando si sapeva già in partenza di essere nettamente inferiori, e fatalmente già battuti? Senza aderire in toto o a metà alla teoria zazzaroniana, di cui sopra, verrebbe da affermare, come scritto sulla stampa sportiva nazionale, che il ruolo di sparring-partner sostenuto dal PARMA, era già previsto in partenza, lasciando la possibilità al Napoli di esprimersi al meglio e vincere, con la possibilità di allenare la fase difensiva crociata, non so quanto in maniera proficua, e di far schierare giocatori, fino ad oggi poco utilizzati, e bisognosi di mettere minuti nelle gambe, per il proseguo del torneo. Purtroppo dopo le
brillanti prestazioni contro Juventus, Inter, Cagliari, che hanno fruttato 6 punti in tre gare, ci saremmo aspettati tutti, dalla truppa di D’AVERSA, un atteggiamento diverso, sicuramente meno arrendevole, e più in linea con lo spirito esibito in precedenza, condito da forza, grinta e cativeria. Purtroppo niente di tutto questo, con buona pace dei patiti dell’approccio, dell’atteggiamento e dell’interpretazione, che hanno dovuto arrendersi di fronte ad una squadra, il NAPOLI, lo ribadiamo ancora una volta, fortissima soprattutto dal punto di vista tattico, in quanto da quando ha variato il sistema di gioco, passando dal sarriano 4-3-3 all’ancelottiano 4-4-2, cambiando, ben 9 uomini titolari nel giro di due partite, sembra un’altra squadra, solida in difesa (ha subìto gol solo
su rigore) compatta a centrocampo, e fantasiosa in attacco, grazie ai movimenti imprevedibili delle due punte e degli esterni. E poi permettetemi: ogni tanto cambiare sistema potrebbe giovare anche al PARMA! Non pensate che in luogo dello spurio 4-3-3 con Ciciretti e Di Gaudio, a traccheggiare tra l’esterno e l’interno del campo, senza incidere, né in una fase e né nell’altra, sarebbe stato meglio mettersi a specchio col Napoli, con un 4-4-2, per togliere libertà, ai due terzini (Malcuit e Mario Rui), che hanno giocato costantemente in appoggio all’attacco nella metà campo avversaria? Chiedo? Non sarebbe stato meglio? Invece si è giocato, al risparmio energetico, in vista del prossimo impegno, quasi per dar ragione a Zazzaroni stesso, e si è persa l’occasione per vedere una bella partita, combattuta, come lo sono state le altre due contro le grandi, o presunte tali (con risultato altrettanto proibitivo alla vigilia), con la speranza di attuare la profezia di Nereo Rocco del “Vinca il
migliore speriamo di no”. Invece ha vinto veramente il migliore, ma è un migliore (Ancelotti in testa), che cambia, che vuol cambiare, che ha dubbi, che sa cambiare, e che cerca di risolvere i dubbi con le idee di gioco, e con la capacità di adattare le caratteristiche dei giocatori al sistema di gioco e non viceversa, come nel caso di Insigne che da punta esterna, con Sarri, che segnava meno, a seconda punta con libertà di movimento che segna molto di più. Aggiustamenti continui, dettagli cambiati, flessibilità, sono gli ingredienti che fanno crescere il livello tecnico della squadra, e di questo Ancellotti, dimostra di essere maestro, al di là della lezione tattica che ha saputo esprimere nella gara dominata contro il PARMA. La cosa che ha dato fastidio è stata la rassegnazione dopo il primo gol, nato da un errore individuale, che ci può stare, e dal secondo gol, preso in contropiede, che non ci dovrebbe stare, e che ha tagliato le gambe a una formazione che aveva abituato, sinora, i suoi tifosi, a prestazioni migliori. Qualcuno, ora, d
irà che occorre avere pazienza, che bisogna risparmiarsi, e che bisogna saper dosare anche l’utilizzo di giocatori importanti come Gervinho: lo fanno tutti il turn over e il mini turn over, nelle partite infrasettimanali, però stranamente, gli avvicendamenti non vedono mai coinvolti giocatori come Insigne del Napoli, e Cristiano Ronaldo della Juve, chissà perchè… Sarebbe stato meglio che anche il Parma avesse fatto la stessa cosa con il suo elemento migliore, quello che ha fatto parlare di sé, un po’ tutti, con il suo stratosferico gol contro il Cagliari. Non parliamo di scelta impopolare, perché, come sostenuto da D’Aversa, si è trattato di scelta conservativa concordata, necessaria, sì, a far vincere il Napoli… ora eccepisce qualche maligno, alludendo
ai fitti scambi di mercato. Però a chi ha la memoria corta ricordiamo che all’altra fornitrice ufficiale, l’Inter, il gol l’ha fatto proprio Dimarco, quel prodotto nerazzurro in cui il Biscione crede tanto… Ma tant’è, consoliamoci con il solito luogo comune (sdong) che ci fa dire che sono ben altre le partite che il Parma deve vincere: però, appunto dopo aver battuto l’Inter, si poteva cercare di preparare ed impostare la partita in modo diverso, nonostante il divario enorme,
esistente, tra le due squadre, come qualche eccellente osservatore, ha voluto ribadire. Un ultimo appunto, nessuno, ha sottolineato la prestazione di GAGLIOLO, il migliore del Parma: come centrale sta dimostrando, anche in serate, collettivamente negative, come quella del San Paolo, di non perdere mai l’attenzione e la concentrazione nei confronti di attaccanti molto forti, che hanno sì segnato, ma non per colpa sua. E adesso arriva l’Empoli, quindi auguri ai teorici dell’approccio e dell’atteggiamento, questa volta non si può sbagliare niente, lo sappiamo: per loro, la tattica conta poco, il risultato, invece, un po’ di più. Non scansiamolo per favore… Gianni Barone
s può dire tutto, ma l’evidenza è che, in blocco, la squadra non è di fatto scesa in campo ed è pertanto inutile commentare una non prestazione che è gemella di quella di empoli lo scorso anno. Da dichiarazioni rilasciate successivamente risultò che empoli fu uno spartiacque per la stagione. Auguriamoci che si colga l’occasione anche quest’anno per ripartire più forte da una partita ignobile. Se vogliamo essere magnanimi si può sempre fare appello ad an altro dei luoghi comuni che è anche una verità: una serata storta può capitare a tutti.
Insomma non abbiamo potuto vedere Gervinho, ma non abbiamo visto nemmeno gli 11 che erano sul prato verde
Tra la partita di ieri sera e quella con l’empoli l’anno scorso c’è una differenza : col Napoli la differenza di forza è nota, mentre l’anno scorso con l’empoli potevi provare a giocartela. Curiosamente, domenica incontriamo proprio l’Empoli in condizioni simili a quelle dello scorso anno (abbiamo lo stesso obbiettivo, la salvezza). Speriamo che la partita a vuoto di ieri sera, faccia incazzare il giusto tutto l’ambiente e che questa rabbia si traduca in determinazione e attenzione domenica.
Nessuno si è reso conto che la maglia nera porta sfiga?Bella ok ma prego non indossiamola più.
Comunque già dal viaggio in treno si percepiva un atteggiamento da dopo lavoro dell Tep. Sicuramente anche incosciamente essere il Napoli B con ben 4 giocatori tra i titolari o presunti tali pesa è inutile negarlo. Di Marco con l’Inter aveva il dente avvelenato i nostri in prestito dal Napoli sono qui uno per essere curato e gli altri per favori personali al Ds. Ergo non ci può aspettare che giochino col coltello tra i denti.
Battiamo l’Empoli ed è tutto dimenticato. Sono sicuro che rivedremo un grande Parma.
Concordo che la maglia nera sarà pur bella ma con quella per adesso si è solo perso. Scaramanzia….
Il portiere dell’ EMPOLI col Milan
è stato STREPITOSO ma anche
la squadra mi è piaciuta.molto
Occhio Parma, questi sono tosti.
Ma che purter ragass !!
( ma che portiere ragazzi)
Velo …come se dicen en Spain …
Vamos a comer Empolii con patatas …. mi capisce ?
Tranquilo …do not worry bro ..
ForsA PAerma
El Straje’
Vorrei sfatare uon dei luoghi comuni + assurdi che possano esistere, quello della scaramanzia :
abbiamo perso con SPAL e NAPOLI perchè sono state ( non )giocate due partitacce inguardabili da ogni punto di vista, soprattutto quello preincipale, dell’impegno e grinta FEROCE…
la maglia NON C’ENTRA NULLA , può piacere o meno, essere apprezzata cromaticamente oppure no ma, ciò che importa E’ CHI CI STA DENTRO e COME GIOCA , cavolo
moro
Che se ne intende di maglie accusate di portare sfiga…
3 promozioni su 3, mica male…