CATTIVO CITTADINO, di Gianni Barone / QUANDO IL PARMA PUO’ NON FARE GIOCO VINCE

gianni barone(Gianni Barone) – Non è solo questione di gruppo, anche se essere compatti, uniti, aiuta – eccome! – ad affrontare le gare, quelle difficili, quelle in trasferta, quelle contro avversarie, sulla carta, superiori anche tecnicamente. Quindi non è questione neanche di tecnica, di tattica neanche a parlarne… E allora è questione di cosa? Di testa, qualcuno osa affermare, perché alla fine parte tutto da lì. Però, andando a rivivere la partita Fiorentina-Parma, tralasciando i commenti del giorno dopo in un clima da era già tutto previsto, ci conforta quanto sostenuto da tempo anche da noi su queste colonne: riconoscere che le partite vanno preparate sempre in funzione dell’avversario. Sarà una banalità, ma non sempre tutti gli allenatori, lo fanno, lo possono o lo vogliono fare. Abbiamo visto tutti che, aldilà dei numeri, quando il PARMA, può non fare gioco, vince, al contrario di quando è costretto farlo  che, viste le difficoltà strutturali, non riesce a sfondare ed avere la meglio sull’avversario. Quando si riesce ad essere se stessi, quando gli altri non te lo impediscono, ecco, che si esce da un periodo semibuio, fatto di sconfitte impreviste con Milan e Sampdoria, e da pareggi da evitare come quelli contro le pericolanti stefano pioli fiorentina parmaChievo e Bologna. Ci voleva la Fiorentina che pratica un calcio propositivo, alquanto incongruo, con elementi di nome abbastanza appannati, vedi Pjaca e Simeone, per esaltare al massimo de doti della squadra di D’Aversa, e quelle di un tecnico, che mettendo da parte presunzione e ogni tipo di velleità, imposta la partita su quelle che sono le caratteristiche e le debolezze dell’avversario. Se poi dall’altra parte ci si ostina ad essere ciò che non si è, e a praticare un calcio che non appartiene, ecco che la lettura della partita con tutte le sue evoluzioni ed involuzioni, si fa chiara ed inequivocabile. Una Fiorentina che sbatte contro un muro organizzato ed attento, che conclude per più di trenta volte, senza risultare mai pericolosa, induce ad una riflessione anche su quelle che sono roberto d'aversa dopo fiorentina parmale prerogative di una squadra, sulla carta superiore al Parma, e su un tecnico che pur praticando un tipo di gioco, il suo gioco, il suo calcio, non si rende conto che così facendo ha servito su di un piatto d’argento la vittoria ai crociati. L’equazione è semplice, anche se molti non l’hanno capita, e non l’hanno voluta capire nel corso di questo girone d’andata, e cioè non si può affrontare il Parma in quel modo presuntuoso, con cui lo hanno affrontato prima della viola, anche l’Inter, il Torino, il Genoa, il Sassuolo, l’Empoli, il Cagliari. Il PARMA è questo, qualcuno lo ha compreso e lo ha fermato, però fino a quando uno nato in Italia, nato a PARMA, o da qualche altra parte vuole fare suo gioco, il suo calcio, e poi se la prende con l’arbitro perché non ha vinto, anzi ha perso, salvo poi dire quello che la sua squadra non doveva fare, ma ha fatto, ecco che si spiega tutto: si spiega la classifica della squadra fiorentina parma undici crociatoCrociata, che ad un turno dalla fine del girone d’andata, ha gli stessi punti di Atalanta, Fiorentina e Sassuolo, uno meno del Torino, due meno della Roma e tre meno del Milan. Le ultime due squadre citate, hanno addirittura, messo in discussione, o lo stanno facendo ora, le sorti dei loro allenatori. Un Parma, cinico, pratico, organizzato, vecchio, ma italiano, o per lo meno il più italiano di tutti nella mentalità e nella composizione della sua rosa, un PARMA che stupisce e che sorprende, ma un Parma con i piedi per terra, che si limita a fare quello che sa fare meglio con semplicità e cioè difendersi con ordine e senza affanni, e ripartire in maniera lineare appoggiandosi a quello che il campionato sta consacrando quale il miglior attaccante italiano e cioè Inglese, che molti vorrebbero a questo punto avere, sebbene ancora ignorato dal C.T. della Nazionale, che quasi tutti, tranne me, apprezzano e ammirano (mi riferisco al CT e non ad Inglese ovviamente). Questo è il inglese fiorentina parmasemplice PARMA, al giro di boa, una squadra che ha avuto molti infortuni, che ha  avuto qualche momento buio, vedi sconfitte contro Spal, Napoli, Atalanta e Sampdoria, ma che quando non ha cercato di snaturarsi ha sempre risposto presente. Quasi tutti i suoi giocatori, hanno fornito o stanno fornendo prestazioni  superiori alle aspettative, buon ultimo anche Biabiany, giocatore molto amato dal tecnico e poco dalla critica e dai tifosi, che non hanno mai nascosto la loro diffidenza per il francese, che al Franchi, come Vice-Gervinho, ha sorpreso quasi tutti gli scettici in servizio permanente effettivo. La forza, oltre che la grinta e la cativeria (agonistica), è anche quella di proporre stupore e sorpresa, anche alla luce dei soliti banali giudizi televisivi che dipingono la squadra Crociata, sempre e comunque inferiore agli iacoponi parma fiorentinaaltri, se non addirittura mediocre come un Buffoni qualsiasi in molti suoi elementi. Perché a parte Gervinho, Alves, Inglese, tutti gli altri, non sono mai stati accompagnati da giudizi tanto lusinghieri da parte della solita critica superficiale e da parte della tifoseria più esigente. Io, però, chiedo: ma siamo proprio sicuri che il livello tecnico generale della squadra del PARMA sia cosi tanto inferiore a quello di squadre come il Sassuolo, l’Atalanta, il Torino, la Fiorentina?  Qualcuno come quel tale che scrive sul giornale,  come direbbe Vasco Rossi, e va in televisione ,aggiungo io, direbbe di sì.. Io non sarei così tanto sicuro, in quanto dopo la squalifica di Stulac, quando si parlava del possibile ritorno da titolare di Scozzarella, ricordo bene che nello spazio commenti, qualcuno criticò il mio giudizio positivo sull’adattabilità alla serie A, del centrocampista. Nel calcio ci sono troppe banalità, troppe dicerie e troppe false credenze, che spingono a dire tutti che calcio all’italiana non va bene e bisogna vergognarsi quando lo si pratica, e non dire invece che ci sono tra i giocatori, schianchi-a-calcio-e-calcio-slide-08-04-20131.jpge tra gli allenatori troppi miracolati quelli che non meriterebbero la categoria, ma fino a quanto la Gazzetta di Parma, o la Gazzetta dello SPORT, non si esprimeranno in tal senso, nessuno avrà il coraggio di uscire allo scoperto e di affermarlo liberamente. I giudizi che influenzano le opinioni della gente, in ogni campo, pesano come macigni, e non fanno affermare il pensiero libero di chi schiera contro, di chi diverge (o deverge come Scalfaro), di chi è considerato polemico o cattivista (si può dire?). Ed in questo modo, quando leggiamo che era già tutto previsto, ci accontentiamo, di sapere che ci siamo divertiti, solo dopo averlo appreso dai commenti del giorno dopo apparsi sulla GAZZETTA, Quale? Fate un po’ voi: tanto non sono tanto così diversi i giudizi tecnici e non solo. Il principio di omologazione non sfugge più neanche al mondo del calcio di casa nostra. O no? Eh? O no? Vecchia Pistola… Gianni Barone

Gianni Barone

Gianni Barone, al secolo Giovanni Battista, nasce a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1958 e si trasferisce a Parma nei primi anni 60. Qui matura la sua grande passione per il calcio, prima in qualità di calciatore dilettante fino alla Prima Categoria e poi, di allenatore, direttore sportivo, radio-telecronista, conduttore e opinionista di talk show sportivi. Giornalista pubblicista dal 1990, inizia con Radio Emilia nel 1983, prosegue con Onda Emilia (dal 19849 e Radio Elle (dal 1990). In Tv cura i collegamenti da Parma per "Il Pallone nel 7" (1991-92) di Rete 7 (BO) e collabora con la redazione di Retemilia. Negli anni Novanta effettua telecronache e servizi per il TG sulla squadra Crociata per Teleducato. Dal 2002 al 2008 produce servizi dal Tardini per Telenova di Milano all’interno della trasmissione "Novastadio". Nel 2009 commenta per La7 digitale terrestre e per Dahlia Tv, le partite del Parma Calcio in Serie B. L’attività di telecronista, conduttore e opinionista lo vede nel tempo collaborare anche con San Marino Tv e 7 Gold. Dal 2016 è titolare della rubrica «Cattivo Cittadino» sul quotidiano on line Stadiotardini.It, di cui è vicedirettore esecutivo. Attualmente, per il service Edirinnova, commenta le partite di serie D del Lentigione trasmesse da Telereggio ed è frequentemente ospite di Bar Sport su 12 Tv Parma. Allenatore UEFA B, istruttore qualificato Scuola Calcio, è stato direttore sportivo di settore giovanile alla Langhiranese Val Parma dal 2010 al 2013, e al Juventus Club Parma dal 2014 al 2015. E' autore del libro «Il metodista (Storia della tattica calcistica) edito da Edizioni Progetto Cultura, Collana Sempre Sport (Anno 2006).

15 pensieri riguardo “CATTIVO CITTADINO, di Gianni Barone / QUANDO IL PARMA PUO’ NON FARE GIOCO VINCE

  • 27 Dicembre 2018 in 20:21
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    To be or not to be …that is the question …..
    Tiki – Taka … ( migliore scuadra di tutti tempi il Barcelona di Guardiola ) …
    Contra ataque (migliore scuadra di tutti tempi ) il Inter di Helenio Herrera ) …..
    As I see it … a manager must use the arms that he has …. DAversA e Faggiano ha costruito una scuadra per un obiettivo e va da ” Puta Madre ” …. ( excelente intervista con DAversA , qui in Stadiotardini.it )
    Io , personalmente , con tutto il umilta’ del mondo sono piu’ felice che un maiale in una pozzanghera ….
    Straje’

  • 27 Dicembre 2018 in 21:27
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    Vi immaginate se dovessimo battere la Roma?
    Finiremo l’andata prima di loro con 28 punti.
    Sabato per me Gervinho farà il fenomeno.
    Qualcosa mi dice che vinceremo
    con gol di BOBBY ENGLISH
    Mi sa che sabato a Reggio
    ci saranno tanti suicidi
    I falliti reggiani che
    saranno costretti
    a vederci ancora
    in serie A come
    rivelazione del
    torneo li farà
    “scioppare”
    e appunto
    suicidare
    Ah ah ah
    Ah ah
    Ah

  • 27 Dicembre 2018 in 21:40
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    E che continuano a non capire il nostro gioco, che noi intanto voliamo 😀

  • 27 Dicembre 2018 in 21:50
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    E’ un po che lo sostengo, il tasso tecnico della squadra e dei singoli è ottimo, altro che squadra da retrocessione….
    Verissimo che abbiamo poco da invidiare a tante altre squadre da medio-alta classifica.
    Pertanto direi di farla finita con questa salvezza, ormai passiamo a parlare di ZONA UEFA!!!!!!!!!!!

  • 28 Dicembre 2018 in 09:24
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    Spero ARDENTEMENTE che i nostri ultras. la nostra curva MATTEO BAGNARESI continuino ad essere ultras di qualità.
    Nel momento che mi dovessi accorgere che questi ultras dovessero divenire anche se in modo soft ultras razziali, con i demenziali cori
    nei confronti di giocatori di colore avversari o con altri atti non degni di tifosi gialloblu’ e di uomini, IO ALLO STADIO NON VENGO PIÙ.
    Spero vivamente che i nostri ultras DOMANI con cori o striscioni prendano le distanze da queste tifoserie ultras che non sono tifoserie ma solo ASSOCIAZIONI A DELINQUERE.

  • 28 Dicembre 2018 in 11:25
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    Entro in punta di piedi sull’argomento: mi ricordo un Messina Inter di mille anni fa, alcuni ” imbecilli”, tifosi nerazzurri,fischiarono e sbeffeggiarono Zoro, difensore di colore dei siculi: egli prese il pallone sottobraccio e fece per andarsene dal campo ( STESSA COSA FECE BOATENG IN AMICHEVOLE COL MILAN A BUSTO ARSIZIO CONTRO LA PRO PATRIA E IL MILAN LASCIò IL CAMPO IN SEGNO DI PROTESTA ) ma la notizia, simile, anche di questi ultimi attuali , è che la stessa INTER aveva in squadra, non meno di 6/7 atleti non bianchi, quindi, detto questo, mi pare proprio il COLMO DELL’IMBECILLITA’: a tal proposito però, vorrei aggiungere che, questo tipo di norma, NON PUO E NON DEVE RICADERE SULLA SOCIETA’, NE’ SOTTO FORMA DI MULTA NE’ SOTTO FORMA DI SQUALIFICHE CAMPO, ECC ECC ECC….

    In definitiva mi pare una GROSSA IPOCRISIA, in quanto si deve tutelare la persona, essere umano, e non il CALCIATORE:
    fuori dallo stadio, nella strada, nessuno tutela il marocchino, il tunisino, il senegalese, nigeriano, ghanese ecc ecc…..
    morale, vale solo perchè questi sono calciatori ?
    il razzismo c’è, esiste, e prolifera a tutti i lIvelli, ma è sbagliato tutelare solo quelli famosi, calciatori, personaggi…ecc ecc

    il trattamento dovrebbe essere uguale per tutti i ceti e razze …altrimenti, pure qui, sarebbe molto discriminante se a decidere chi tutelare sia solo il fatto del personaggio, allo stadio, sul palcoscenico , arena …ecc ecc ..

    giusto ???

  • 28 Dicembre 2018 in 11:34
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    Col nuovo regolamento,
    al di la del fenomeno delle descrimizazioni razziali o territoriali, è, purtroppo, un ONERE A CARICO DELLA SOCIETA’, DENTRO E FUORI DALLO STADIO, OLTRE CHE IN ITINERE E PURE IN TRASFERTA, dover gestire questo tipo di intemperanze dei propri tifosi, pena, multe salatissime, oltre che per questi comportamenti, anche per fischi, insulti, sia ai giocatori che alla Direzione Arbitrale nei suoi componenti.

    Al cinema, a teatro, nell’atletica, pallavolo, ciclismo o basket, NON SUCCEDONO QUESTE COSE, O SBAGLIO ?
    IL MONDO INSANO DELLA SOCIETA’, QUELLO BALORDO, QUELLO CHE GRAVITA ATTORNO AL CALCIO, NON HA NULLA DA SPARTIRE CON LO SPORT, E’ UN FENOMENO CHE IN ITALIA NON RIESCONO A DEBELLARE ; le istituzioni, gli organi preposti, ASPETTANO SEMPRE CHE CI SIA IL MORTO, POI FIUMI DI PAROLE, MAI + QUESTO, FACCIAMO CHE QUESTO NON ACCADA + , E, dopo un pò di tempo, tutto torna nella ANORMALITA’, DEI DELINQUENTI DA STADIO, DI CHI NON GUARDA NEMMENO LA GARA MA VA, IN CAS ED IN TRASFERTA, ARMATO PER LA GUERRIGLIA, PER PICCHIARE, FARE DANNI E DELINQUERE….il calcio è un altra cosa per me..

    punto

    morosky

  • 28 Dicembre 2018 in 11:45
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    Qulache mese fa, prima della fine del campionato di Serie B, un noto capo ultras mi confessò:

    QUASI QUASI PREFERISCO RIMANERE IN SERIE B, in Serie A ci sono delle tifoserie molto pericolose, CHE GIRANO COL COLTELLO IN TASCA, e mi fece alcuni nomi di queste, nomi di cui molti sono a conoscenza, masse di tifosi che si spostano, in molte trasferte, in 4..5 mila unità: in mezzo a costoro c’è sempre una minoranza, 1, 10, 100 non saprei, che vanno solo per FARE DANNI, PER SPACCARE, PICCHIARE, DETURPARE, CREARE PANICO E PERICOLO, INCENDIARE, BUTTARE PETARDI, FUMOGENI E BOMBE CARTA ..

    questa è la nostra civiltà del mondo intorno al calcio…
    minoranza ma, tutte le domeniche ( venerdì, sabato e lunedi…SPEZZATINO ) qualcosa succede in + campi di ogni categoria ….e, CHI FA + CLAMORE, è l’esempio da imitare e PEGGIORARE, NEGATIVAMENTE PARLANDO …

    traete voi le conclusioni , non credo di avere esagerato anzi …

    il problema è che, al di la dell’inciviltà, della maleducazione e della violenza sempre esasperata, spesso, a terra, rimangono i feriti, i morti e, comunque, a farne le spese, tante volte sono persone che, in quel momento erano li, pre o post partita, giusto per arrivare o andarsene dallo stadio …gente che non c’entra nulla col clima di teppismo, di odio, di guerra urbana….ecc ecc

    moro

  • 28 Dicembre 2018 in 11:59
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    Domani, in campo, visto gli indisponibili, vedrei bene questi

    …………………………………..SEPE
    ….IACOPONI BRUNO ALVES BASTONI GAGLIOLO
    ……………….DEIOLA RIGONI BARILLA’
    …………..BIABIANY INGLESE GERVINHO

    ……………..Loro, abitualmente, giocano con
    1 PUNTA,
    3 TREQUARTISTI OFFENSIVI
    2 CENTROCAMPISTI CENTRALI DAVANTI AI
    4 DELLA DIFESA

    …………………………….OLSEN
    ….FLORENZI MANOLAS FAZIO KOLAROV
    ..CRISTANTE ( De Rossi ) NZONZI ( Pellegrini )
    ..UNDER (Kluivert ) ZANIOLO PEROTTI ( Pastore )
    ……………………..SCICK (Dzeko )

    Per effetto di questa disposizione ,una sola punta di riferimento con i tre fantasisti dietro che si inseriscono, 4 CENTRALI potrebbero essere troppi, dipende da quale ottica si vuole vedere l’impianto tattico, davanti, cmnq, hanno MOLTA QUALITA’, GENTE GIOVANE, CHE CORRE E GIOCA TECNICAMENTE IN MODO PREGEVOLE……
    secondo me, però, lasciano molto campo agli avversari ( questo è ciò che è emerso in base alle partite che ho visto io )

    spero sia una bella gara ma, ci sarà da soffrire credo ..

  • 28 Dicembre 2018 in 12:22
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    Teppismo sportivo ed estremismo politico di stampo razzista vanno da tempo a braccetto. In Inghilterra il fenomeno hooligans venne a suo tempo affrontato con la rigida applicazione della legge, per teppismo sportivo si andava, e si restava almeno qualche mese nei casi meno gravi, dritti dentro. Per fatti gravi ci si stava anni. Il tifoso che prese il calcio in faccia da Cantona venne arrestato e condannato.

  • 28 Dicembre 2018 in 12:41
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    Una ricetta per riportare in serie B e di lì in C e di lì all’oblio queste tifoserie sarebbe molto semplice e si chiama Lizhang. Mettiamo io pidocchio cinese e il suo tirapiedi spagnolo Cordon (mi sono sempre chiesto come comunicano, stante che il cinese non parla nemmeno inglese e lo spagnolo neppure, forse parleranno in cinese) nel capitale che so di una squadra a Vs scelta e come per magia di lì a poco avremmo eliminato il problema (e con esso la squadra).

  • 28 Dicembre 2018 in 13:15
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    In Inghilterra un tempo c’erano i tifosi più delinquenti del pianeta.
    Si sono presi drastici provvedimenti e FATTI RISPETTARE e ora in Inghilterra non ci sono reti dietro alle porte ma i tifosi toccano quasi i giocatori.
    Hanno debellato il tifo becero. hanno debellato queste,associazioni a delinquere ed ora in Inghilterra si può ammirare in calcio senza violenza.
    PERCHÉ IN ITALIA NON SI APPLICA IL MODELLO INGLESE?
    Da noi invece SOLO parole parole parole ma fatti zero.
    Ci sono le leggi ma non vengono applicate proprio perché dall’alto sembra ci sia la volontà di non farle rispettare.
    Spero solo che la curva MATTEO BAGNARESI si faccia sentire domani FACENDO CAPIRE A CHI HA FATTO DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO che ci sono ultras e ultras, tifosi ultras come siamo noi e non pseudo tifosi delinquenti come invece sono molte altre curve.
    Prendiamo le distanze da queste ASSOCIAZIONI A DELINQUERE.
    Domani aspetto dalla nostra magica curva un segno………
    Se la curva non interviene con cori e striscioni avrebbe perso un’ ottima occasione per dire da che parte stanno.

    • 28 Dicembre 2018 in 14:04
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      Sono belle balle che in Inghilterra hanno debellato la violenza negli stadi,
      Fuori dagli stadi spesso e volentieri i casini ci sono, informatevi perché in tv dicono solo quello che fa comodo.

  • 28 Dicembre 2018 in 18:12
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    Ad ogni modo sono curioso di vedere come la curva MATTEO BAGNARESI reagirà domani a questi ultras, DELINQUENTI ALLO STATO PURO che per me niente hanno a che fare con la nostra curva.
    Vediamo domani se avrò avuto ragione.
    Uno striscione o un coro contro chi va allo stadio solo per delinquere, sarebbe, se la curva è quella che penso, un atto dovuto e molto apprezzato dai veri tifosi

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