IL COLUMNIST di Luca Russo / NESSUN ALLARMISMO ANCHE SE LA VITTORIA MANCA DA PIU’ DI UN MESE. RUOLINO DI MARCIA IN LINEA CON L’OBIETTIVO

il-columnist-luca-russo.jpg(Luca Russo) – Guai a parlare di rottura prolungata. Visto e considerato che si tratta pur sempre di una neopromossa, la classifica e il periodo di flessione del Parma non possono e non devono far suonare campanelli d’allarme. Nemmeno se il successo manca da quasi un mese. A 6 lunghezze dalle serate di Champions, a -4 dai giovedì di Europa League e, soprattutto, con 9 punti di margine sull’incubo retrocessione, il ruolino di marcia dei Crociati è da ritenersi ampiamente in linea rispetto all’obiettivo messo a fuoco e inquadrato dai vertici societari ad inizio stagione: la salvezza. Ma guai anche a sottovalutare le criticità, in termini di continuità di prestazione e atteggiamento, emerse nel corso delle ultime 4 giornate. La vittoria manca dal 2-1 al Sassuolo datato 25 novembre. Da allora ad oggi i gialloblu hanno collezionato due pareggi, contro ChievoVerona e Bologna, e due sconfitte, per mano di Milan e Sampdoria. Risultati che tutto sommato ci possono stare quando sei una matricola e non vedi la massima serie da tre stagioni. Il fatto è che, oltre ai risultati, pure il gioco è stato così così. Ma più che la performance in senso stretto, a mancare è stata la continuità di rendimento: contro i rossoneri il Parma è sparito dal campo nel momento stesso in cui è passato in vantaggio; col Chievo, fatta eccezione per alcuni tratti di gara durante i quali i veneti si sono lasciati assediare dai ducali nel tentativo, a dire il vero parecchio contorto, di rientrare a Verona con almeno un punto, non ha mai realmente dato l’impressione di poterla vincere; a Genova il giocattolo si è rotto dopo un tempo, il primo, ben affrontato sul piano dell’applicazione e dell’equilibrio tattico; e al cospetto del Bologna non sono bastati 70 minuti di dominio incontrastato per spremere qualcosina in più del palo colto in apertura da Siligardi su assist di Gervinho. Non che gli uomini di D’Aversa debbano sovrastare gli avversari di turno dal principio alla fine di ogni match, ma un mese fa almeno due delle partite appena elencate le avrebbero incartate e portate a casa. Oggi no. E non solo per un evidente peggioramento in materia di continuità di rendimento, ma anche perché il Parma scende in campo meno convinto rispetto a qualche settimana fa. Se in altre circostanze (a Torino, sponda granata, e a Milano contro l’Inter, i primi esempi che mi vengono in mente) si son visti gli occhi della tigre, ieri sera la tigre sembrava “parcheggiata” nell’area bolognese, dove i Crociati raramente si sono avventurati, quasi come se avessero il timore di trovarne una per davvero o, molto più verosimilmente, di farsi cogliere scoperti e di sorpresa da un contropiede che, visto l’andamento del match, molto probabilmente avrebbe regalato la vittoria ai ragazzi di Inzaghi. La spregiudicatezza comunque controllata dei primi turni di campionato è stata rimpiazzata dalla timidezza eccessiva dell’ultimo mese. Poi capiamoci: non siamo ancora nella condizione di poter o dover rimproverare e ricordare a Gervinho e soci che “volere è potere” e che la paura non porta da nessuna parte, perché la squadra il suo lo sta facendo, i risultati di questo avvio di stagione lo testimoniano e la classifica, rosea oltre ogni più rosea aspettativa, ce lo conferma. Il bicchiere, insomma, è mezzo pieno, ma io prosaicamente un’occhiata continuo a darla anche alla bottiglia. E ciò che ci vedo dentro è incoraggiante: con un pizzico in più di continuità e convinzione il Parma può riconsegnarsi al ruolo di guastafeste del campionato. Luca Russo

2 pensieri riguardo “IL COLUMNIST di Luca Russo / NESSUN ALLARMISMO ANCHE SE LA VITTORIA MANCA DA PIU’ DI UN MESE. RUOLINO DI MARCIA IN LINEA CON L’OBIETTIVO

  • 24 Dicembre 2018 in 10:00
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    Non siamo più da Europa League? Cambiato idea? Comunque anche la scorsa stagione avevamo avuto un calo a dicembre. Speriamo di riprenderci.

    • 24 Dicembre 2018 in 12:35
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      Non ho mai scritto che il Parma è stato costruito per ambire a un piazzamento europeo. Ho sempre affermato che lo fosse in virtù della classifica del momento e del gioco espresso fin qui. E continuo a pensarlo.

      Le auguro di trascorrere un Natale sereno e all’insegna della spensieratezza. E mi saluti la bella e laboriosa Monfalcone 🙂

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