L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEL PALLONE, di Luca Tegoni / CORRI, CORRI, CORRI E NON TI FERMARE…
(Luca Tegoni) – Corri, corri, corri e non ti fermare. Magari, scalcia un po’ sbilenco, ma poi la palla si arresta tra le maglie della rete dell’Udinese. E lo spicchio crociato del Friuli, anzi no Dacia Arena, esulta per l’ennesima prodezza di Gervinho. La finirei anche qui, però, prima e dopo, qualche cosa è successo e tra due squadre che si sono affrontate con la volontà di vincere, espressione del gioco sviluppato soprattutto nel secondo tempo, ha prevalso l’organizzazione degli uomini in campo, la loro determinazione nello svolgere ognuno la propria mansione nell’interesse generale più che in quello particolare.
La partita comincia bene per il Parma e dopo pochi minuti Gervinho raccoglie la palla al limite dell’area entra in dribbling e salta due difensori, il secondo lo affronta in ritardo e lo tocca sul piede destro dopo che la palla gli era passata tra le gambe. Gervinho cade e, dal divano, occhio prospettico di Sky, non dell’arbitro, mi era immediatamente parso che fosse rigore, (appunto: “ ma, non è rigore?”). Il gioco prosegue senza che l’arbitro, spero coperto nella visuale da qualcheduno (forse uno con i capelli pittati di bianco) interrompa l’azione che poi continua con una bella incursione di Iacoponi sulla destra che taglia tutta la difesa dell’Udinese sotto porta con un cross che però non viene raccolto dai suoi compagni. Dopo le lodi all’azione l’inquadratura televisiva va sull’arbitro che mette la mano accanto all’orecchio. Dall’aula VAR qualcuno lo chiama. Gesto che disegna nell’aria una testa quadra, come fosse il monitor e Mazzoleni, ovvero l’arbitro, va a sincerarsi di persona di quanto è accaduto un paio di minuti prima.
Nuovo gesto della testa quadra ed è rigore. Una VAR per amica. Va sul dischetto Inglese che segna spiazzando il portiere. Parma in vantaggio!
L’Udinese cerca di reagire ma viene sempre o quasi, anestetizzato nella propria volontà da un centrocampo ed una difesa sempre estremamente attente a bloccare i corridoi di accesso alla nostra area di rigore. Solo un paio di volte l’Udinese riesce ad andare al tiro ma senza nemmeno inquadrare la porta. Il Parma controlla il gioco senza essere particolarmente pericoloso. Mi innervosisco quando vedo Stulaç giocare orizzontale e lasciare il compito di verticalizzare a Iacoponi, tant’è, siamo in vantaggio e il tempo finisce.
Il secondo tempo parte con una ottima occasione per il Parma che però Inglese, molto ben servito da Biabiany dopo aver recuperato il pallone nei pressi della linea di fondo, non riesce a trasformare in goal facendosi parare il tiro.
Pochi minuti dopo Bastoni, nel tentativo di iniziare una nuova azione partendo dalla difesa, sbaglia la misura del passaggio e la manda fuori. Dal fallo laterale si sviluppa una manovra che prende un po’ in contropiede la difesa del Parma e, dopo alcuni rimpalli, bassi, alti, Okaka riesce a toccare di testa per marcare la parità. La partita non si accende più di tanto anche se l’Udinese prende decisamente l’iniziativa soprattutto con De Paul che prova a più riprese la giocata vincente. Il Parma controbatte e, spesso, mette in difficoltà la difesa dell’Udinese prevalentemente con le giocate di Gervinho. Su tutte la meravigliosa e armoniosa corsa di settanta metri ben lanciata da un tocco di Stulaç su di una respinta della difesa da un calcio d’angolo. Anche in altre due occasioni Gervinho salta gli avversari e, prima serve una palla preziosa che però Biabiany calcia fuori e, poi arriva sulla linea di fondo, mette in mezzo, ma Biabiany non è un centravanti e si fa anticipare. Anche Sepe fa la sua parte con un paio di parate che salvano il risultato.
Ieri sera, durante la trasmissione Bordocampo, è stato letto un sms di un tifoso (io) che diceva “ Kuço l’è indrè c’me la cova dal gozen”. La condizione del nuovo arrivato, Kuçka, mi è parsa quasi pre-preparazione estiva, speriamo che recuperi la forma fisica molto presto. Non vorrei ci facesse rimpiangere il buon Deiola.
Quindi ottima prima partita dopo la pausa invernale e cammino che procede verso la Quota Quaranta.
Parma vince ad Udine due a uno. Luca Tegoni
A me invece è sembrato che kuco non abbia buttato un pallone, facciamo finta che arrivi il 31 così sarà pronto o quasi
A me questo Parma inizia anche a divertire. Se vogliamo, si vede che sappiamo giocare a calcio. Molto importante sotto questo punto di vista Stulac che sta iniziando a prendere i tempi del regista.