CARMINA PARMA / GERVINHO FA IL CRESPO E I CROCIATI TORNANO A SGAMBETTARE MADAMA
TORINO – nostro servizio – Luca Savarese – Il “Libro degli abbracci” è un testo di Eduardo Galeano. Lo Stadium, detto Allianz per motivi di sponsor, abbraccia il suo re: CR7, sponsor di uno stupore continuo, che volentieri abbraccia a sua volta bimbi e grandi. Lo abbraccia CR7, prima di entrare nel cuore dell’Arena, anche il suo amico Bruno Alves. Ma è il Parma ad abbracciare, per primo, la partita. Gervinho sguscia via, Scozzarella tira Perin para. La Juve deve prendere un attimo di misura alla dirompenza del Parma. Quando lo fa, non ci mette poi tanto, è però il Parma a faticare, a starle dietro. Ronaldo, Cancelo, Douglas Costa, parlano la stessa lingua: il portoghese. Ma anche quella tecnica è davvero simile. Costruiscono temi veloci di puro futebol bailado. A Bruno Alves e soci, risulta difficile decifrarli. I Crociati, così, dietro si sentono mancare un po’ il fiato, ma con l’ivoriano e Kucka tengono accesi i fari delle ripartenze. Anche Madama riparte. Ronaldo non da punti di riferimento e scivolando al 36′ trova, servito da Matuidi e con una deviazione di Iacoponi, il gol. La Juve si sblocca e lui fa sembrare per i suoi tutto più facile, tutto più a portata di sogni.
Il Parma, però, non piomba in nessun incubo. Rimane lì, certo colpito, ma non affondato. Il Var le da una mano annullando un rigore che Giacomelli aveva concesso ai bianconeri: spintonate reciproche tra Iacoponi e Caceres. Un plauso al signor Giacomelli di Vicenza: non è da tutti i giorni fidarsi del giudizio della tecnologia e fare un’errata corrige a un penalty ad uno squadrone come la Juve, e nel suo tempio poi! Chissà cosa sarebbe successo se ci fosse stato l’occhio computerizzato in quell’ Juve-Parma del 96-97 quando fu concesso un rigore a Madama non proprio cristallino? Var(tte la) pesca. Ma menomale che è arrivata ed ora ne godiamo i benefici. Nel secondo tempo non c’è più il motorino Douglas, ma Bernardeschi: più stabile, meno imprevedibile. D’Aversa ha ricaricato i suoi nell’intervallo. Uno che più che le pile scariche viene scarsamente servito dai suoi è Biabiany. La corsia destra, infatti, risulta poco frequentata dai Crociati e molto di più dalle scorribande di Cancelo. L’ingresso di Siligardi per il francese è una carta che scompagina un po’ i piani bianconeri. Uno che invece crea pagine di puro calcio dove come e quando vuole è Cristiano. Il suo
vangelo di classe, sa solo stupire. Dal vivo, poi, capisci come sia in grado di sprigionare un contagio tecnico, una sorta di taumaturgica benedizione. Prova ne sia la gara di Spinazzola: spesso ne segue le movenze e ne imita, con quella finta di calciare salvo poi tirare subito indietro il destro, le abitudini. Sole che illumina, raggi che scaldano. Quando però non ci arriva lui, è pronto Rugani, che scaraventa in rete il 2 a 0. Qui quasi tutte le altre formazioni del campionato avrebbero alzato le mani, consegnandosi a stillicidi abnormi. Non il Parma, non questo Parma di D’Aversa, intriso di cazzimma sin dentro i parastinchi, durissimo a morire. Quando Kuco, operoso e diligente, va a mettere in mezzo un pallone sulla destra, nessuna maglia bianconera lo segue. Qui la Juve paga l’assenza contemporanea dei suoi leader della concentrazione Bonucci, Chiellini, Barzagli, mostrando quel pizzico di sufficienza che sul volto di una Signora così avvenente stona come un neo inatteso. Nino Barillà, al solito strenuo
metalmeccanico delle terre di mezzo, si regala un gol di testa da puntero da strapazzo. Il Parma spaventa una Zebra troppo fiera. Lo Stadium, tuttavia, non si scompone più di tanto e si aggrappa al suo cristianesimo. Preghiera esaudita. CR7 sovrasta come un titano Iacoponi che al confronto pare un lillipuziano: 3 a 1. Questo passivo avrebbe fatto alzare bandiera bianca a tutte le altre 18 compagini del campionato. A tutte, tranne a questo Parma, resiliente e impertinente. Kuco, sembra il poeta del gol Claudio Sala che nella Torino granata sfornava cross che facevano innamorare. Questa volta è rasoterra. Quando Gervinho lo riceve il film di Juve-Parma, come facevano i cartoni infiniti di Holly e Benji, torna indietro di 20 anni: 1999 e quel tacco di Crespo che fece deragliare la Juve di Lippi, facendolo esonerare. Il flashback prende in braccio il presente: tacco, deviazione di Rugani: 3 a 2. Il Parma sgrana il suo rosario della pazza
remuntada. Adesso anche Ronaldo non sa più che pesci pigliare, lui che va bene tutto, ma non sa ancora moltiplicare i gol. La Juve cincischia, cicala che perde di vista lo spartito della sua giustezza. La formichina Parma trasporta alacremente la sua mollica di pane, che diventa una pagnotta croccante. Mandzukic più che un guerriero fa la figura di un dognaniere disattento e perde una palla in zona bandierina di destra. Kucka, farmaco universale, gliela sdradica di dosso, la da ad Inglese, che a sua volta serve Gervinho. Tiro che buca le mani a Perin. 3 a 3. Qui il presente flirta ancora con il passato. Il confronto va immediato ancora a Crespo e a quel gol definitivo del 9 gennaio 2000 al Tardini. Ecco un gol definitivo 2.0. Gervinho, numero 27, che sommato fa 9 come il numero di Valdanito. Madama rosica, Allegri sbraita. Più che Cristiano qui poterono i cristoni. 2 febbraio 2019, guarda come ti fermo la Juve… Luca Savarese
Siamo la bestia nera della Juve… li abbiamo purgati ancora!!
Il gol di tacco di Gervinho è la continuità di quello di Hernan.
Però quello di Barilla ha un sapore particolare, giocatore che per certi versi ha fatto fatica in B (almeno nella prima parte) sino a diventare imprescindibile in A e segnare in casa probabilmente della squadra più forte al mondo in questo momento.
Solo il nostro Parma ci ha abituato a darci queste emozioni, tre promozioni in 3 anni, due derby vinti, promozioni all’ultimo minuto dell’ultima partita e poi pareggiare dando 3 gol in un solo tempo alla Juve.
Grazie ragazzi per tutto quanto, noi siAmo Parma!!
Barilla’ ha dato un grande esempio quando, dopo aver segnato, ha riportato di corsa la palla a centrocampo dimostrando che la squadra credeva di potere recuperare la partita.
Comunque la Juventus è ben lontana dall’essere la miglior squadra al mondo. In Italia spadroneggia perché investe molto di più, e più avvedutamente, delle poche concorrenti.
In Europa non vince da oltre 20 anni
Vorrei sottolineare che non l’ha portata a centrocampo, ma l’ha consegnata direttamente a Ronaldo, come a dirgli: “Dai ragazzino, muoviti che qui dobbiamo farne un altro”.
Magico Nino
Bellissimo articolo Luca, sul Parma “resiliente ” e “formichina!”….
Complimenti al mitico Parma, che è riuscito nell’impresa di fermare la Juve di Ronaldo, il quale non ha potuto moltiplicare i gol!!!…
WE ARE PARMA!… e un caro saluto a Maio!
Maria Teresa
Non sono d’accordo.
Gervinho è meglio di Crespo
Mi debbo ricredere su Kucka
Lo ammetto diventerà a breve
fortissimo
Ieri mi sono piaciuti Gervinho
inglese e Siligardi.
Gervinho è strepitoso ma penso
che in un’altra squadra avrebbe
difficoltà.
SONO GLI SCHEMI DI D’AVERSA
adattissimi a lui che lo esaltano.
Ho criticato D’Aversa è……HA REAGITO
Ho criticato Kucka e………..HA REAGITO
ho criticato la squadra e…..HA REAGITO
Li ho spronati e abbiamo fatto il primo
pareggio fuori casa con la,Juventus che vale
di più della vittoria fatta a San Siro.
Ecco perché ora salgo
SUL
CARRO
DEI
VINCITORI.
CON PIENO anzi PIENISSIMO MERITO
E adesso sotto con l’INTER.
Forza Parma
VELENOSO
SEI RIDICOLO….
Hai criticato come sempre… Non hai spronato a fare meglio nessuno….
Pensa prima di scrivere…. Fai più bella figura….
FORZA PARMA!!!
Unica assieme a Genoa e Atalanta a poter dire di aver fermato i gobbi. Che impresa!
Nella botte piccola c’e il
GER..VINO buino
Nella botte piccola c’e il
GER………….VINO buono.
Fermatelo!
Mi ricordo i commenti si pensava che di giocatori da A ne avessimo non più di tre, quattro e Barilla non era quasi mai nominato nemmeno per la panca. GRANDE
POI GIOCA ANCHE BENE
Grande Barrila’ ….
Il suo gol ieri …. asisst Kuco …
se posso fare una analogia …..
Era come un chirugo …. preciso .. ha visto lo spazio e con su ” inteligente ” testa a buttato dentro ….
Straje’
Non fate più la corsa sul Bologna per il terzultimo.posto.
Con il cambio allenatore il Bologna si salva.
Occhio perché non siamo salvi.
Occorre vincere con l’Inter è speriamo non cambino
l’allenatore.
L’Inter attuale fa veramente SCHIFO.
ICARDI nel Parma non lo vorrei nemmeno gratis.
L’Inter ha 40 punti è già salva e quindi ha mollato….
Peccato il Bologna ha vinto. E sabato arriverà un Inter arrabbiata. Guardavo la classifica e mi chiedevo. La quota salvezza è a 38/40 mediamente..qualcuno meglio informato di me saprebbe dirmi negli anni passati..le squadre che erano in lotta per la salvezza a quanti punti hanno girato il girone di ritorno? Perché quest anno forse rischia di essere un po’ più alta…
Buonii !!! Velenoso ha una certa età… rispetto per gli anziani !!!
Intanto l’inter ha perso in casa col Bologna, che squadraccia. ….
Nicola pesce striato D.O..C & G.
Ora che non c’e piu, Piatek rischia il Genoa più di tutti poi Udinese Empoli Spal e Cagliari.