CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / MA COS’E’ QUESTA CRISI? VADE RETRO PSICOLOGO! IL PARMA A CAGLIARI HA FATTO CAGLIARI
(Gianni Barone) – Quando vengono esaurite tutte le motivazioni e le questioni di natura tecnica e tattica ecco che puntualmente sbuca fuori il fattore psicologico con tutte le sue implicazioni legate alle motivazioni, all’interpretazione, alla concentrazione, alla fame (addirittura, ma non quella nel mondo…). Quando non si ha più niente da dire, quando non basta più o non serve più trovare giustificazioni plausibili sul piano concreto, pratico, tecnico, ecco si ricorre ad artifici, che presumono ragionamenti legati alla psiche (qualcuno invocherà l’arrivo di uno psicologo, a parte che già è arrivato, ma io da allenatore patentinato rivendico, in questo senso, il primato, anzi l’esclusività del Mister, unico depositario del cervello della squadra, altro che strizzacervelli!). Anche se dove non arrivano le gambe e i muscoli deve arrivare per forza la testa, e quando la stessa fatica o è in confusione, o non è particolarmente concentrata ecco che succede tutto quello che nessuno si
sarebbe mai aspettato o augurato. Succede che il contropiede non solo non serve e non basta più, forse anche perché ormai non si riesce più a riproporlo perché tutti hanno capito l’antifona, e non permettono al Parma di attuarlo nei modi e nei tempi con cui all’andata era stato proposto. Anche a costo di meritarsi etichette poco gradite, legate ad un catenaccio, da molti ritenuto morto e sepolto. A parte che il catenaccio è Zombi, morto vivente. Dunque: prima le cose funzionavano, ora no. O non più. E questo perché? Ma cos’è questa crisi? Verrebbe da domandarsi, anche se è vietato farlo, e quasi tutti hanno rispettato la consegna del silenzio in materia, per evitare di essere dipinti come rematori contro, come uccelli del malaugurio, o come disfattisti in servizio permanente effettivo. Per evitare tutto ciò, occorre compiere evoluzioni, circumnavigazioni di pensiero, attorno al problema senza pronunciare parole scomode, allo scopo di scongiurare suscettibilità di sorta o risentimenti di varia natura di chi dovrebbe, da professionista, esser decisamente
meno permaloso. In casi di questo genere ciò che si può dire, rimane circoscritto alle solite frasi fatte del momento, ai soliti alibi camuffati da buoni intendimenti per un presente da correggere perché ancora rimediabile in termini di esiti prossimi e venturi. In soldoni nessuna paura, in questo calo di attenzione, di lucidità, non esiste nessun margine di irrimediabile preoccupazione. in fin dei conti il Parma a Cagliari ha solo fatto Cagliari… La meta è vicina è solo questione di tempo, ma verrà raggiunta con l’aiuto di tutti. Eh già, questo è il punto, come si possa aiutare dal dire fuori non è dato sapersi, però io credo che alla base di tutto ciò vi sia anche qualche briciolo d’implicazione tecnica e tattica, e sotto questo aspetto occorra lavorare, per giungere a soluzioni efficaci che permettano di uscire da questa delicata situazione. Nulla di allarmante, per carità, (ma quale crisi???) anche se i numeri sono impietosi, e il ricorso al pessimismo potrebbe essere facile e spontaneo, però occorre fare qualche considerazione anche di natura tecnica. Ci chiediamo: perché? Perché oltre alle ripartenze che non riescono più come prima, la
squadra nonostante abbia un attaccante bravo come Inglese non riesce più salire e soprattutto, al di là del possesso palla basso e del gioco propositivo che non c’è e non esiste per ragioni di DNA calcistico, perché la squadra non riesce a produrre più di una o due palle gol a partita? Ora, a livello locale, è sotto accusa, si fa per dire, la difesa che non sa difendere sulle palle alte e su quelle basse che arrivano nell’area piccola, dopo che era stata ammirata, durante tutto il girone d’andata per il contrario. Pavoletti che beffa di piede e di testa non certo un ultimo arrivato come Bruno Alves, sorprende non poco tutti, qualcuno ha tirato in ballo, forse a ragione, il fatto che in area si difende molto più a zona che non a uomo, perdendo a volte il tempo, a volte l’attimo, e a volte proprio l’uomo che risulta libero di concludere. Quindi come insegnavano i maestri di una volta, all’alba dell’avvento del modulo a zona, dopo anni di oscurantismo catenacciaro, ben venga la zona, ben
venga il progresso tattico, ma al controllo a zona, in molte parti del campo, deve seguire ed esserci una rigorosa marcatura individuale, anche feroce talvolta, nelle zone calde dell’area di rigore. Va bene seguire con la visione periferica la palla per capire ed indovinare dove andrà a cadere, però tutto va accompagnato da un altro tipo di priorità, cioè quello di creare disturbo all’attaccante con un contatto più diretto (il famoso “fag sentir l’usel”). Altro discorso poco affrontato da tutti, il centrocampo del PARMA, sta mostrando la corda: Kucka, sta cercando la migliore condizione, lotta s’impegna, a volte anche troppo, perdendo un po’ di smalto e un po’ di lucidità, con l’andare dei minuti, interviene molto laddove dovrebbe temporeggiare di più, St
ulac arranca, e non esplode, non riesce ad andare al tiro, quella che doveva essere la sua specialità, lo stiamo attendendo tutti ad una maggiore brillantezza, Barillà, che ha tirato la carretta egregiamente per tutto il girone d’andata, mostra i suoi limiti, e nei finali di gara perde un po’ le misure sugli avversari, Rigoni è al rientro ed forse tatticamente il migliore e poi Scozzarella, assente col Cagliari, e sempre sostituito nei finali di gara precedenti, non riesce a garantire il filtro perfetto. E’ ovvio – anche se è vietato parlare di condizione fisica che a volte viene meno – che un discorso su un centrocampo che fatica, quando si trova di fronte elementi molto dotati sul piano tecnico tattico, come Brozovic dell’Inter, e Barella del Cagliari, va fatto, anche alla luce di ciò che nelle ultime sconfitte, nel finale è capitato al Parma, quando ha sofferto molto l’avversario schierato con due punte centrali di ruolo (Martinez e Icardi per l’Inter e Despodov e Pavoletti per il Cagliari)
lasciando tra le linee (come diceva agli albori del commento tecnico televisivo il mitico Sandreani), giocatori tecnici e di gamba come Nainggollan (Inter) e Joao Pedro (Cagliari). Poi un accenno alla bocciatura in blocco di Gervinho: ma siamo proprio sicuri che sia tutta colpa sua, il fatto che non abbia inciso nelle ultime due partite? Non vorrei fare come ha fatto Wanda Nara, con il suo marito pro tempore ICARDI (girano su WhatsApp strani gossip che sarebbero alla base dei mali dell’Inter…), che con le sue dichiarazioni ha fatto scoppiare il putiferio in casa nerazzurro, sostenendo che il consorte non veniva servito a dovere dal resto della squadra, ma credo che anche Gervinho, abbia avuto poche possibilità per mettere in moto, nelle ultime due gare perse, tutta la sua devastante pericolosità di azione. Oltre alle motivazioni che mancano
quando subentra una sorte di inconscia sindrome di appagamento, c’è senz’altro qualcosa di più, e di questo lo staff ne deve sicuramente tenere conto per uscire, non diciamo dalla crisi perché altrimenti poi tutti come al solito si offendono, ma da una situazione in cui il PARMA, non riesce più ad essere sé stesso e cioè, abile e forte in difesa, compatto ed equilibrato a centrocampo, e insidioso in contropiede. Ritrovare la propria identità, e studiare nuove mosse per non essere prevedibili, e per assorbire (termine che usano ormai tutti i tecnici, bravi, di serie A) i movimenti tattici avversari allo scopo di invertire, finalmente, la scomoda tendenza a non saper più gestire i finali di gara, cosa che risulta molto difficile, nel calcio attuale. Gianni Barone
Il buon Faggiano ha cannato in toto le mosse di gennaio. In modo ARROGANTE ha operato come se avesse 38 punti quando in realtà di punti ne aveva 28. E 10 punti da fare non sono facili, come dimostrano le sconfitte con Spal, Cagliari e Inter e la prossime probabili con Napoli ed Empoli. Chiunque sapeva che eravamo tenuti su con colla e sputo e che molti risultati erano arrivati in modo casuale per giocare funamboliche di singoli a mascherare problemi strutturali di organico, in particolare al centar dal camp e nei laterali bassi. Non avendo potuto per colpa del cinese dio ta maladissa fare mercato in estate ed avendo contato sulla buona sorte per tutto un girone, gennaio doveva essere l’occasione per mettere al sicuro il TESORO della serie A con 4 dico QUATTRO (non 100) innesti. Un laterale basso destro (manca da agosto), due centrocampisti (due perchè Kucka sostituisce porcellana Grassi) e un vice Inglese utile negli ultimi 10/15 minuti per avere due punte (vedi il Cagliari e la Spal, noi abbiamo Ceravolo che quando lo metti su i difensori cominciano a pensare alla morosa tanto sono tranquilli). E invece noi cosa facciamo?Essendo già salci facciamo colpi in prospettiva (quale?), prendiamo un portiere (che c..o serve), due ragazzini di cui uno mezzo rotto e un Pepin o Pepen o Pippein dalla B.Ma non solo ci teniamo Dezi (che il povero Mister non osa nemmeno mandare in campo) e Ceravolo. E adesso il re è nudo e sono cazzi.l Ditemi dove facciamo 10 punti.
Questa cosa che abbiamo fatto un mercato da già salvi è stata inventata o meglio interpretata, nessuno l’ha mai detto.
Probabilmente, c’era un budget a disposizione ed è stato speso come meglio hanno creduto. Il secondo centrocampista che hai chiesto è Machin (se si chiama così), se poi non è all’altezza se ne prenderanno le responsabilità.
Dezi e Ceravolo, come ha anche accennato Calaiò, sono voluti rimanere. Dovevamo comprare e mettere altri giocatori fuori rosa? Ma soprattutto se non ci sono soldi in entrata è difficile farli uscire sempre.
Se a fine stagione andremo in B o ci salveremo all’ultima giornata, chi ha avuto le colpe di tutto ciò si prenderà le sue responsabilità, però inutile continuare a menarla con questi acquisti.
Sul portiere non dico niente perchè è un commento insensato.
Non si può imputare a Faggiano un flop di campagna acquisti quando per mesi ha spiegato in vari modi che la proprietà non metteva soldi.
Quando ti si dice che il Parma non farà operazioni di patrimonio coi giocatori cosa vorrà mai dire?
Il Parma è un po’ nel guado a livello societario.
Le dichiarazioni dei soci sono di ricerca di un nuovo socio ( tradotto se troviamo qualcuno che compra noi ci defiliamo volentieri visto che riteniamo di aver compiuto la nostra mission) e logicamente nessuno si sente di fare oeprazioni di indebitamento a medio lungo o di spendere soldi che potrebbero non rientrare.
Quando sarà risolta questa situazione, in un modo o nell’altro si faranno interventi anche sulla squadra.
Oggi hanno ritenuto di fare questi passi, anche perchè la classifica era tutto sommato tranquilla.
Certo bisogna fare i conti con d’aversa e il suo credo calcistico.
A parte il fastidioso piangere di Faggiano a proposito delle scarse pecunie da spoendere al mercato estivo (altri proprietari meno galantuomini non avrebbero tollerato, e comunque sono bone tutte le mogliere di fare la spesa con la carta di credito illimitata, è brava la massaia che sa gestirsi senza lesinare pranzetti), penso che con equilibrio vada considerato che la Società gli ha dato comunque un budget adeguato per allestire la squafdra. E lui – i risultati fonora gli avevano dato ragione – era stato bravo a farcela con qualche scommessa (Gervinho) su cui nessuno idei gradi intenditori che frequentano questo forum in estate puntava una ghinea, o un ghello bucato, e qualche intuizione felice.

Come suggerisce Baroni chiamiamola pure – da uomini veri – crisi, che c’è di male? Una crisi (se non due) a stagione la passano anche i grandi club perché non può capitare al neopromosso Parma? Chiamiamola crisi, ma non fasciamoci la testa perché i margini di sicurezza ci sono, e comunque è una costante della gestione D’Aversa un afflosciamento di questi tempi. Ora c’è chi gode (questa proprietà sta molto sugli zebedei ai finti amici, dai quali si guardino loro senza aspettare Iddio), e magari chi si preoccupa. Come diceva Maio ai suoi tempi: calma e gesso.
Alessio
Oh Davide finalmente la pensi come me.
Condivido al 100% quello che hai detto
Non hai sbagliato.unanvirgola, un punto.
Hai scritto con la mia penna
Eh si. piccolinVELENOSI 😈 crescono
Guarda che Faggiano ha segutio le disposizioni della Società sul mercato che a differenza delle precedenti sessioni erano di non sbracare.

Disposizioni che erano le stesse di quello estivo dato che a decidere erano sempre gli stessi di oggi e non il cinese.
Dopo aver speso parecchio (vedi le perdite ripianate con soldi cavati dalle tasche dei Sette) per arrivare in serie A (ovviamente per i ricavi) hanno stimato un budget adeguato per garantirsene la permanenza, sia pure con sofferenze fino a questo punto scongiurate grazie ad un ottimo rendimento.
Comunque tra Gennaio e Febbraio il Parma del Nuovo Inizio ha sempre sofferto (specie con D’Aversa) una crisi di risultati, per cui ci sta. Quello che non ci sta è il catastrofismo suicida di miolti tifosi…
Alessio
Davide, vag tì a fer la spesa che at se sempor tut!
Machin (se si chiama così).Hai già detto tutto tu non serve aggiungere altro.
Potremmo chiedere anche noi aiuto e qualche soldo a Preziosi allora anche noi
E adesso speriamo nella santa Roma e nella santa Juventus il prossimo turno perché ormai c’è la giochiamo per il quart’ultimo posto SOLO con il Bologna.
Io la vedo molto male 😈
Noi siamo in affanno, abbiamo perso la nostra identità mentre gli altri col mercato di gennaio si sono rinforzati e
SONO IN RIMONTA.
Presto verremo scavalcati da Genoa Empoli Udinese Cagliari
e chi più ne ha più ne metta.
Il primo gol preso dal Cagliari è semplicemente allucinante 😈
È una difesa da brividi 😈
Una difesa da dopolavoro ferroviario 😈 😈 😈
È VLA VETA GRUVIERA DEL CALCIO ITALIANO
Nelle ultime 4 partite con Spal Juventus Inter Cagliari abbiamo subito addirittura 9 gol
Ormai tutti ci conoscono 😈
I giocatori sono spenti, sono alla frutta, 😈
Pensano di essere dei novelli CR7 invece sono
solo mestieranti di serie B
Con il gioco di D’Aversa, solo con un CULO STRATOSFERICO riusciremo a salvarci ma se dovessi giocare un euro sulla salvezza del Parma non lo giocherei
Durante Parma Spal a un quarto d’ora dal termine avevamo 17 punti sul Bologna.
Stasera quanti ne avremo?😈
Se questo campionato dovesse finire male
i giocatori e D’Aversa dovrebbero andare a nascondersi
IN SIBERIA avendo
SBAGLIATO UN RIGORE A PORTA VUOTA 😈 😈 😈 😈 😈 😈 😈
Pensierino della sera 😈
Chi vive sperando….muore caga _ _ _😈
infatti la puzza che si sente venire dal campo negli.ultimi
20 minuti della partita la dice lunga.
Se la sono fatta addosso dalla paura
Hanno paura del babau o mostri “uomini veri”
Mascherina please 😈 😈 😈
Bar sport inguardabile
E cosa può cambiare un ottuso come D’Aversa? Ce solo da sperare di ritrovare le nostre armi migliori: grinta, umiltà e concentrazione.
Certo che Alcuni sono davvero tifosi ingrati. E mi sembra che la nostra squadra non Rischi assolutamente la retrocessione. Basta che giocatori tornino a concentrarsi E a meno che non capitino infortuni in attacco e non dovrebbero esserci problemi. Certo che se togli inglese e metti Fabio allora forse diventerò problemi. Schiappa casse invece lo vedremo
Meno male che il Bologna ha perso
Nelle ultime tre partite ne abbiamo perse due che per come si erano messe si sarebbero potute vincere senza particolari problemi. L’allenatore le ha impostate bene, ma ad un certo punto la squadra ha perso lucidità e l’inerzia della partita e’ cambiata. Quando le cose smettono di funzionare non esiste un piano di riserva. Inutile drammatizzare, la classifica e’ sempre buona e c’è tutto il tempo per migliorare la gestione delle partite.
Dagli errori si deve e si può imparare.
Abbiamo visto che anche la Juventus può perdere la concentrazione e gettare una vittoria alle ortiche.
La Juventus, che non amo, è un filino diverso del nostro
Parma, su lá.
Faggiano ha fatto quello che faccio io quando vado a far spesa: ho un bagget limitato e non posso prelevare dagli scaffali di alta qualitá, cerco le offerte ed i prodotti da meno. Cerco di fare il passo giusto giusto della lunghezza della gamba, giá in banca sono sotto, co posia fer? Chi’m’pega al plus? I bodgher im guardon mel.. Al mè bancomat al tira poch. Vino rosso da tavola, no Amarone gran riserva. Dura lex sed lex, Davide che al perla l’ingles al me capisá. Davide, io uso Palmolive mica Creme inglesi da 30 euro. Me le pagheresti forse tu?