LA NAZIONALE PER LA 7^ VOLTA AL TARDINI, MA STASERA SENZA CROCIATI IN CAMPO. IERI PERO’ NELL’UNDER 21 UNA RETE SULL’ASSE BASTONI-DIMARCO RACCONTATA PER RADIO DALL’AMULETO BISANTIS

luca savarese slide(Luca Savarese) – Ci siamo, ancora poche ore e la nazionale tornerà a giocare a Parma. Ma, ecco il paradosso, nessun portacolore crociato sarà in campo. Per fortuna, però, che c’è l’Under 21. Ieri infatti gli azzurrini agli ordini di mister Gigi Di Biagio hanno impattato per 2 a 2 con i ragazzi croati. Fin qui tutto normale, robe da ordinaria amministrazione. Si, però il corner che ha prodotto il vantaggio è stato battuto da Di Marco ed il gol è stato realizzato da Bastoni. Due ragazzi del Parma hanno quindi dato inizio alla serata italiana. Assist e gol made in Parma. Forse miglior spot alla nazionale maggiore a Parma non poteva esserci. E il teatro di tutto questo? Lo stadio Benito Stirpe, il cortile della gioia promozione del Parma nella scorsa primavera. Mentre stava infatti vincendBASTONI DIMARCO U 21o a La Spezia, a Frosinone il Foggia trovava il pareggio che consegnava la matematica A ai ragazzi di D’Aversa. Aveva ragione Nietzsche quando durante un suo soggiorno in Engadina, aveva partorito la teoria dell’Eterno Ritorno Dell’Uguale. Tutto gira e ritorna, come ruota che riappare. E chi c’era a render conto, ai microfoni, del gol sull’asse Di Marco-Bastoni? Ca va sans dire: Giuseppe Bisantis. La voce portafortuna, l’aedo magico del Parma e delle sue vicende. Se già sapevamo dei suoi benefici effetti sulle sorti ducali in campionato, abbiamo scoperto ieri che l’incantesimo vale anche quando ci sono degli elementi parmigiani trapiantati slide-giuseppe-bisantis-bologna-parma.jpgin azzurro. Perchè, per la prossima stagione, non farlo diventare speaker ufficiale del Tardini? Il nostro, sempre molto obiettivo, come da mestiere, off course, non lo vorrebbe fare, per lui, per loro, tutte le contrade vanno rispettate ed annunciate nella buona e nella cattiva sorte, ma i risultati del Parma ne guadagnerebbero a dismisura. Aspettando questo evento, godiamoci l’Italia del Mancio che riabbraccia la città e lo stadio.
Il Tardini e la nazionale, un binomio gustoso. La prima volta? 27 maggio 1994. Il campionato, era fintio da un mese. Il Parma si era piazzato quinto con 41 punti, lasciandosi dietro due grandi realtà del calcio italiano che oggi sono costantemente ai piani superiori come Napoli e Roma. L’ultima gara sul manto dell’Ennio era stata disputata il 29 aprile, il derby contro il Piacenza terminato a reti bianche. Era uno degli ultimi appuntamenti che precedevano il mondiale a stelle e strisce. Così Parma si ritrovò invasa da bandiere tricolore, dopo che i colori dello squadrone di Scala avevano fatto vedere, urbi et orbi, le loro tinte. Ad inizio maggio poi i crociati erano di scena a Copenaghen: finale Coppa Coppe. Persa di misura contro l’Arsenal, con un palo di Brolin che ancora brucia. Da una ferita ad una grande festa: Si, ma che calore quella sera, sugli spalti dell’Ennio erano in tantissimi. Bella e vincente anche la seconda volta: 22 aprile 1998, amichevole distensiva sulla strada di Francia 98. L’Italia di Cesare Maldini s’impose sul Paraguay per tre reti ad una. Gol iniziale griffato dal figlio di Cesare, Paolo. Sugli scudi Moriero autore di una doppietta, inframezzata da un autogol di Costacurta. Next Stop? Italia-Ungheria, gara di qualificazione per i mondiali nippo coreani del 2002. In panca c’è il Trap. In campo basta ed avanza un sigillo di Alex Del Piero. Era il 6 ottobre 2001. Parma, porta bene agli azzurri, un po’ come Bisantis al Parma. La gara più spettacolare avvenne quattro anni dopo. 13 ottobre 2004, davanti c’era una scatenata Bielorussia, che riuscì, nell’impresa, di farci 3 gol. Noi però gliele rifiliamo 4. Totti, De Rossi, ancora Totti e Gilardino. Prove tecniche del godimento mondiale 2006. A proposito dell’ex fromboliere gialloblù crociato Alberto Gilardino. Nel 2009 da giocatore della Fiorentina, infilzò al Tardini, con la camiseta azzurra, tre volte Cipro, che era andata due volte avanti. Match valevole per qualificarsi a Sudafrica 2010. L’unico neo? L’ultima volta, il 14 novembre 2012. Passiamo noi, con El Shaarawy, ma poi ecco la rivoluzione francese: Valbuena, gol alla Del Piero e Gomis. Quella volta, come stasera, non c’era nessun azzurro che giocava nel Parma. Ma ieri c’erano Di Marco e Bastoni, una specie di biglietto da visita. Come le corde vocali di Bisantis. Luca Savarese

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2 pensieri riguardo “LA NAZIONALE PER LA 7^ VOLTA AL TARDINI, MA STASERA SENZA CROCIATI IN CAMPO. IERI PERO’ NELL’UNDER 21 UNA RETE SULL’ASSE BASTONI-DIMARCO RACCONTATA PER RADIO DALL’AMULETO BISANTIS

  • 26 Marzo 2019 in 18:01
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    Certo che convocare Lasagna invece di Inglese…

    • 26 Marzo 2019 in 18:52
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      Inglese però non sta facendo benissimo. Che poi Lavagna non merita la convocazione è un altro paio di maniche.

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