D’AVERSA: “GLI ERRORI COMMESSI QUANDO MANCANO COSI’ POCHE GARE ALLA FINE POSSONO RIVELARSI FATALI”

(www.parmacalcio1913.com) – Al termine del match concluso per 3-2 in casa del Frosinone, Mister Roberto D’Aversa ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del “Benito Stirpe”.

Ecco le sue parole:

roberto d'aversa frosinone parma“Nel primo tempo ha fatto meglio il Frosinone, siamo stati bravi a recuperare la gara due volte; nel secondo tempo abbiamo fatto meglio noi e abbiamo avuto diverse occasioni per passare in vantaggio e alla fine stiamo commentando una gestione della palla che negli ultimi tre minuti potevamo attuare meglio, visto che questa gara ci è costata un punto che poteva essere importante per la nostra classifica. Il rigore? Il fallo c’era, non ho rivisto l’azione sul possibile fuorigioco ma c’è la tecnologia per questo e non credo abbiano commesso degli errori, noi dobbiamo pensare a dove migliorare e alla gestione della palla negli ultimi tre minuti, abbiamo avuto il possesso due volte sbagliando dei rinvii o facendo fallo di spalle su un uomo importante come Ciano su situazione di palla inattiva. Dobbiamo pensare a dove possiamo migliorare, sull’arbitraggio non sta a me giudicare l’operato”.

“Non mi piace ragionare sugli assenti, siamo scesi in campo in undici e nel secondo tempo abbiamo avuto la bravura di pareggiare la partita; in quel momento gli stimoli dovevano essere diversi, per noi era troppo importante portare a casa il risultato: più che pensare agli assenti dobbiamo ragionare sugli errori. Dobbiamo esser bravi a recuperare e pensare a sabato, contro il Torino sarà difficile e quando la qualità della squadra che hai di fronte aumenta devi concedere il meno possibile. Stasera non posso rimproverare nulla ai ragazzi per l’impegno, alcuni giocatori sono scesi in campo nonostante le condizioni fisiche, Ceravolo ad esempio ha stretto i denti dimostrando attaccamento alla maglia. Ultimamente però abbiamo commesso errori troppo veniali e non abbiamo portato a casa il risultato”.

“Recuperare qualcuno? Mi auguro di sì, sarà lo staff medico a valutare. Ognuno di noi deve prendersi le proprie responsabilità e fare sì che queste assenze non pesino, abbiamo un obiettivo da raggiungere. Gli avversari sono una squadra con buone qualità, contro la Spal il Frosinone ha perso su una situazione da calcio d’angolo e avrebbe meritato qualcosa di più ma a volte il calcio ti nega, oggi hanno recuperato quello che avevano perso nell’ultima gara”.

“La nostra classifica? Dobbiamo ragionare da dove siamo partiti: l’anno scorso eravamo entrambe in lotta per una promozione e ad oggi ci trovavamo in una posizione di classifica migliore ma questo non deve farci pensare di aver raggiunto un obiettivo, sappiamo da dove siamo partiti e qual è il nostro obiettivo. E come non dovevamo sentirci sereni e tranquilli quando la situazione era migliore neanche ora dobbiamo stare qui con il timore, perchè questo ti porta a commettere degli errori. Ragioniamo su ogni singola partita per cercare di portare a casa il risultato e questo i ragazzi hanno cercato di farlo anche stasera, perchè nonostante siamo andati sotto abbiamo fatto un secondo tempo importante e ci sono stati dei cambi più legati alle condizioni fisiche che per scelte tecniche. Da una parte devo fare i complimenti per la prestazione, dall’altra nel momento in cui si commettono questi errori quando mancano così poche gare alla fine possono rivelarsi letali, bisogna quindi migliorare quest’aspetto”.

“Dispiace perchè abbiamo concesso una punizione e un rigore evitabili, ma i responsabili se ne sono già accorti, il mio è un ragionamento di squadra, dovevamo arrivare con una migliore gestione della palla visto che abbiamo avuto due volte noi il possesso quando mancavano meno di due minuti. L’assenza di Gervinho? Se devo scegliere un migliore in campo stasera è stato quello che ha giocato al suo posto, cioè Sprocati, che ha fatto una grandissima partita”.

Stadio Tardini

Stadio Tardini

3 pensieri riguardo “D’AVERSA: “GLI ERRORI COMMESSI QUANDO MANCANO COSI’ POCHE GARE ALLA FINE POSSONO RIVELARSI FATALI”

  • 4 Aprile 2019 in 07:28
    Permalink

    “La nostra classifica? Dobbiamo ragionare da dove siamo partiti: l’anno scorso eravamo entrambe in lotta per una promozione e ad oggi ci trovavamo in una posizione di classifica migliore ma questo non deve farci pensare di aver raggiunto un obiettivo, sappiamo da dove siamo partiti e qual è il nostro obiettivo”

    Ma si! Siccome lo scorso anno eravamo in B, va benissimo venire in A a fare figure del piffero. Non fa una grinza.

  • 4 Aprile 2019 in 08:22
    Permalink

    squadra costruita SENZA un gioco.
    puntando SOLO sulle individualità.
    e rosa MAL ritoccata nel mercato di gennaio.

    purtroppo, società e stampa/tv locali poco critiche e parecchio restie ad ascoltare le nostre critiche volte SOLO al bene del PARMA.

    anzi,
    spesso veniamo attaccati NOI in primis, ben venga questo spazio che ci permette di dire la nostra idea.

    ho da sempre criticato il NON GIOCO espresso da questo mister, aspettando la sua crescita, che richiede tempo; nelle serie minori bene o male e con un pò di fortuna ce la siamo cavata, anche gestendo piccoli scandali (poi rientrati) e brutti cali di tensione e risultati in campionato, ma poi alla fine tutto rientrava perchè parlavano i risultati ottenuti, anche se in maniera fortunata (un grazie al Foggia). sul mercato e sul progetto tecnico impostato si è fatto quello che si poteva, puntando alle individualità e non al GIOCO, vinto le scommesse di Gervinho, grande mossa quella di Inglese Kucka Biabiany Alves, purtroppo su Bastoni Ciciretti, Dezi, Baraye, Corapi, Schiappacasse, Diakite, Machin non mi trovano d’accordo, così come su Di Gaudio e Galano che ieri sera ci sarebbero serviti nei vari contropiedi sprecati SOLO PERCHE’ NON ABBIAMO MOVIMENTI DI SQUADRA.

    ieri sera MAZZARRI ha spiegato bene il suo concetto di squadra, TUTTI CHE SI MUOVONO ALL’UNISONO, non ci sono prime scelte TUTTA LA ROSA deve essere unita e coesa in un unica idea di calcio, E NOI?

    SOLO INDIVIDUALITA’.

    sono fiducioso arriveranno i punti per la salvezza, forse in estremis nelle ultime giornate, però questa NON è la FAVOLA PARMA. ammettiamolo.

    OCCORRE UN “VERO” PROGETTO TECNICO
    anche senza nomi altisonanti
    puntiamo sui giovani e sul settore giovanile
    modello? il primo anno di serie A di Scala dove tutti sapevano cosa fare e TUTTI CORREVANO 95 minuti.
    con un Mister ed uno staff che lavorino sul GIOCO e sulla ORGANIZZAZIONE di SQUADRA.

    gente meno permalosa, che accetti le critiche perchè anche se si è fatto bene si poteva e si può fare di più, SEMPRE.

    i nodi prima o poi vengono al pettine.

    ORA DIAMOCI UNA MOSSA
    SISTEMIAMO GLI ERRORI COMMESSI
    PIANIFICHIAMO UN PROGETTO TECNICO.

    Savo

  • 4 Aprile 2019 in 09:55
    Permalink

    Leggo che non ha ancora capito che la sconfitta di Frosinone è solo colpa sua, certo che gli errori li fanno i giocatori in campo, ma perseverare nei soliti errori nel corso della stessa partita non è diabolico è da qualcos’altro.
    Ho visto un primo tempo dove giocatori d’esperienza, con varie partite di serie A, non sapevano dove stare, davanti si è inventato di tutto pur di farne giocare tre, poi abbiamo avuto il “culo”, chiedo di farmi passare il termine, di pareggiare proprio con il “culo” di Barilla e si prende gol nel recupero, nel secondo tempo per un colpo di “culo”, grazie a Sammarco, si pareggia, a questo punto comprende (meglio tardi che mai) che avendo duemila centrali in squadra e nessun laterale difensivo che sa fare la fase difensiva, sposta il laterale destro a sostegno del centrocampo e mette i tre centrali nei ruoli a loro più congegnali, cosa che probabilmente avrebbe dovuto fare dalla prima di campionato, secondo tempo in controllo con la possibilità di vincerla, ma a questo punto visto che lo schema ha dato equilibrio, pensa di ritornare ai quattro centrali in difesa e poi toglie un centrocampista per adattarne uno (esperimento già fallito con la Lazio) che alla fine combinerà solo disastri, a questo punto mi sorge un dubbio o Rigoni che era in panchina non aveva voglia di giocatore o lei è masochista.
    Comunque la ringrazio per i due anni e sei mesi in cui è stato allenatore del Parma, ma come allenatore della mia squadra non vorrei più vederla.
    P.S.: discorso che vale anche per Faggiano
    Scusate lo sfogo ma è dalla partita di Cesena dello scorso anno che non ero così incavolato anche dopo la fine della partita.

I commenti sono chiusi.