I RICAVI CARATTERISTICI DI UNA SOCIETA’ DI CALCIO DOVREBBERO SPESARE GLI STIPENDI DEI CALCIATORI, L’AMMORTAMENTO DEI LORO CARTELLINI COPERTO DAI RICAVI DI PLAYER TRADING
(Robert Giannino) – Era bello quando il tifoso si doveva interessare solo al calcio giocato, diversamente dai giorni che viviamo oggi in cui un appassionato di calcio avveduto deve prestare attenzione più ai bilanci che alle sgroppate di un Gervinho, soprattutto dopo le scottanti vicissitudini – alle nostre latitudini – degli anni passati. Materia ostica che proviamo ad affrontare – con puro scopo divulgativo, come nella migliore tradizione di StadioTardini.it – per permettere a tutti di districarsi tra termini tecnici spesso misteriosi, ma che detengono il destino della nostra squadra di calcio e delle nostre gioie presenti e future.
Un bilancio è composto da stato patrimoniale e conto economico.
Lo stato patrimoniale è il quadro d’insieme tra i vari esercizi dell’azienda, con l’elenco dei beni di proprietà nell’attivo e i debiti verso terzi ed il capitale proprio nel passivo.
Il conto economico, invece è di fatto una rappresentazione dell’ultimo anno, che registra i ricavi e i costi sostenuti nell’anno e dove viene evidenziato il risultato finale di utile o perdita.
Analizzando il conto economico incontreremo il famigerato termine EBITDA che abbiamo distrattamente letto o sentito e di cui probabilmente non abbiamo capito l’importanza strategica che castra la nostra natura di tifosi ambiziosi e spendaccioni. Tra l’altro questo è uno dei parametri che influenza il Fair Play Finanziario dell’UEFA, cioè lo strumento di controllo e contenimento dei costi da parte dell’associazione delle federazioni calcistiche europee.
RICAVI CARATTERISTICI – COSTI CARATTERISTICI = EBITDA al lordo del Player Trading
EBITDA al lordo del Player Trading +/– Player Trading = EBITDA al netto del Player Trading
COSTI CARATTERISTICI: in prevalenza relativi agli stipendi dei tesserati e tutti i costi per servizi e acquisti necessari al funzionamento della società come l’affitto dello stadio, i costi per le trasferte, le spese generali, i salari del personale, ecc.
RICAVI CARATTERISTICI: inerenti all’oggetto sociale, che sono tipici di una società di calcio, ovvero i ricavi da gare (biglietti ed abbonamenti), i ricavi da diritti TV e i ricavi commerciali (da sponsorizzazioni, sfruttamento dei marchi, vendita gadget, magliette, ecc).
EBITDA: il margine operativo lordo, cioè la differenza tra i ricavi e i costi caratteristici.
PLAYER TRADING: il parametro della gestione della rosa dei calciatori, dove fra i ricavi si indicano le plusvalenze di cessione, i ricavi dai prestiti e fra i costi le minusvalenze di cessione, i costi dei prestiti e l’ammortamento dei calciatori stessi.
MINUSVALENZE E PLUSVALENZE: acquistato un giocatore per 10 milioni con un contratto di 5 anni a 1 milione lordo a stagione, nel bilancio della società acquirente i 10 milioni verrebbero iscritti nelle immobilizzazioni immateriali (insieme alle commissioni all’agente) e per tutta la durata del contratto, cioè 5 anni, ogni anno su questa voce si dovranno calcolare ammortamenti da portare fra i costi. Quindi alla fine dell’anno in sede di stesura di bilancio il valore del calciatore sarà diventato 8 milioni, con 2 milioni di ammortamenti (cioè i 10 milioni divisi per i 5 anni di contratto) nei costi di player trading ed 1 milione dello stipendio nei costi caratteristici. E qui arriva il punto dove tantissimi tifosi e giornalisti sbagliano: se la società, quindi, l’anno dopo vende il giocatore per 10 milioni fa una plusvalenza di 2 milioni, non va in pari, come molti pensano d’istinto.
MORALE: in un mondo tendente alla perfezione, in una società di calcio i ricavi caratteristici dovrebbero spesare gli stipendi dei calciatori, mentre l’ammortamento dei loro cartellini dovrebbe essere coperto dai ricavi di player trading (e il Parma Calcio 1913 proprio in questo ha ampi margini di miglioramento, non essendo ancora questa una voce che si è potuta adeguatamente sfruttare vista la rapidissima ascesa “come noi nessuno mai”). Di conseguenza, però, più l’EBITDA al lordo del Player trading è positivo, più la società può permettersi di non dover ricorrere alla spasmodica ricerca della plusvalenza sulla vendita dei calciatori.
Lo stadio di proprietà, che aumenta sia i ricavi da biglietti che quelli di merchandising, la stipula di contratti lunghi ai calciatori, con ammortamenti annuali più bassi, la ricerca di sponsorizzazioni più remunerative, lo sfruttamento del marchio sono i principali metodi per raggiungere questo obiettivo. Robert Giannino
Proprio come nella miglior tradizione di stadiotardini, complimenti
Un po’ maccheroniche….
Bel articolo divulgativo in maniera sintetica e semplificata di come funziona un bilancio di una società di calcio.
Mi auguro che serva a qualcosa nei confronti di chi continua a sblaterare stupidaggini insensate usando termini di cui ignora il significato.
Sempre e solo forza Parma
Ottimo articolo per chiarificare questo argomento, grazie!
Morale: finché non si acquisterà giovani “talentuosi”
non si potranno fare plusvalenze.
La società dovrà ogni anno metterci soldini (pochi o tanti)
per poter avere un bilancio congruo e coerente.
Parlando di ebitda e plaiertrading e di altri argomentoni seri da uomini con la testa grigia (cit. mister Claudio Ranieri), vorrei ricordare a proposito di dottoroni e fior di imprenditori con la testa grigia (o per lo più pleda) che domani si terrà in tono dimesso e “sobrio” (eh la crisi….) rispetto ai bei tempi andati ed ai ruggenti anni 80/90, l’annuale assemblea Upi (Unione Piocioni Industriali) presso i locali del Regio gentilmente messi a disposizione dei padroni del vapore, nonchè editori del foglio informativo locale. L’imprenditoria locale come ogni anno esce dall’ibernazione, abbandona il rifugio del Ponte Caprazucca, alcuni timidamente si calano dalle piante, altri mettono la testa grigia o pelata fuori dalle caverne e tra convenevoli, salatini e dottissime disquisizioni si sproloquirà di territorio, di eccellenze del territorio (le tomacche, i bussolotti, il sisso, etc.), di sviluppo del territorio e ovviamente di aria fritta (che è gratis). Propongo di mettere un bel banchetto gialloblu all’ingresso con relativo bussolotto per raccogliere offerte (sponsorizzazioni) e sbugiardare questa assise di pidocchi. E’ comoda sproloquiare di territorio, di Parma 2020 e di eccellenze e lavarsi la coscienza (se va bene) con i 500 euro della tessera del PPC o dell’abbonamento acquistato con sconto per tramite dell’amico upista che ha lo skybox. In 7 si sono impegnati, per evitare altri Cing Ciang straccioni e con le pezze nel culo sarebbe ora che i grigi di cui sopra abbandonassero defintivamente le caverne in Versilia e dessero una mano.
Siamo una squadra con un passato gloriosi
Abbiamo il centro di Collecchiello
Abbiamo vinto coppe italiane
Abbiamo vinto coppe internazionali
Abbiamo lottato per lo scudetto.
Abbiamo sfornato veri fuoriclasse
e allora lasciatemelo dire
VIVA TANZI.
“Siamo una squadra con un passato glorioso ”
Vele …e anche un futuro glorioso ..
Sono convinto ….
Forsa Paerma ,
Straje’
et bida
CON I SOLDI DEL MONOPOLI …eravamo capaci pure io e te….
tu Direttore Generale ed io in panchina ….
ACCà nisssciun è fesso ..ma pure ogni scarafone è bello a mamma sua …
Concordo. Rispetto agli straccioni che girano oggi nel calcio italiano, gli imprenditori di queli anni erano dei giganti.
Ma se comprassimo ( per me non arriverà mai) per sbaglio Balotelli..l’ esborso sarebbe notevole! Come la finiamo poi la squadra? Lasciamo quelli di quest’ anno?? Mmmh..
Tema Super Mario ..” What ever Big Dani wants …Big Dani gets ” ( che Vuole Big Dani …Big Dani prende ) …
https://www.youtube.com/watch?v=WNjiUkEapfc
Forza Faggiano ….
Pensate grande Tifosi di Parma ..
Straje’
Balotelli, se ha voglia di giocare, fa la differenza.
Verrebbe da svincolato, particolare non trascurabile.
Un attacco Balotelli – Gervinho sarebbe decisamente superiore a quelli delle concorrenti per la salvezza.
No no non ci siamo per niente.
TANZI per fare grande il Parma non ha usato
i soldi dei Monopoli caro c Morosky
erano soldi veri solo che poi
fu consigliato male da Cragnotti e da altri
filibustieri ed è andata come è antata.
In campo sportivo sfido chiunque nel dire che
Calisto Tanzi fu un cattivo.presidente.
Se vi ricordate bene falli l’allora.Parmalat
ma non il Parma.
Il Parma era collegato alla Parmalat ma i conti del
Parma erano a posto.
Paragonare Ghirardi a,Tanzi è semplicemente
MOSTRUOSO.
Mai sentito un coro.nello stadio contro TANZI
solo cori contro Ghirardi.
Tanzi è stato uno dei presidenti più bravi
Fa parte dell’eccellenza del Parma calcio.
assieme a Ceresini e ai MAGNIFICI 7
Quindi chi parla male di Tanzi si vergogni.
Se avevamo una squadra stellare il merito
era solo suo.
Chi parla male di TANZI non è tifoso del Parma.
Gli anni ’90 erano belli perchè eravamo tutti più giovani e ci potevamo godere le giocate di campioni, inimmaginabili fino a pochi anni prima, e le conseguenti vittorie nazionali e internazionali. Non dimentichiamo però che quelli commessi non furono errori veniali. Sarebbe meglio volgere lo sguardo al futuro e non rivangare, tra l’altro in maniera approssimativa, fatti di oltre 15 anni fa.
figa che due balotelli con ‘sto Balotelli!
Ma si meglio Mancuso del Lecce o Okereke dello Spezia con Ceravolo sull’esterno. Io farei anche un pensierino su Ciofani o Pellissier a parametro zero anche lui come Balotelli ma si dice che non vada in disco.
Pencroff chi vuoi Ciano o Stephisky?
E se Balotelli avesse deciso di.mettere la testa a posto?
Non dire mai….
Le vie del Signore sono infinite.
Se improvvisamente si fosse rinsavito?
Chi lo può dire?
D’altra parte questa col Parma sarebbe per lui
LA SUA ULTIMA SPIAGGIA anzi
L’ULTIMISSIMA SPIAGGIA.
Se viene al Parma e fallisce la sua carriera
finirà e verrà richiesto come una mezza sega
solo da squadre di serie B oppure dovrà andare
in CINA a fare il buffone scordandosi PER SEMPRE la
Nazionale dandosi così un calcio VIOLENTO sui coglioni
e facendosi KARAKIRI.
Se fallisce al Parma, butta. alle ortiche la, sua dignità
oltre alla sua carriera.
SAREBBE FINITO.
STRAFINITO.
Se a Parma fallisce gli converrebbe appendere le
scarpette al chiodo.
Non falli Cassano anche se si fece ammonire APPOSTA al Tardini al settimo del primo tempo non so contro chi ma ed essendo in diffida non avrebbe così giocato contro la sua Sampdoria, la sua squadra del cuore.
Quella fu l’unica cassanata
Certo come serietà tra Inglese e Balotelli c’è la differenza che c’e
tra una Ferrari ( Inglese) e una Panda ( Balotelli sempre però che sia
BALO sia in modalità Mister Hide)
Ma se Balotelli venisse in modalità
MISTER HIDE
Il Parma calcio avrebbe fatto
BINGO.
e l’anno dopo farebbe vedendolo una super plusvalenza.
Intanto se Nuovo Inizio si è potuta portare a casa da Piazza per 4 borri buoni per fare ballare una scimmia (più o meno il valore di un appartamento da 100 mq in centro storico) un centro sportivo dignitosissimo rispetto alla media nazionale è perchè qualcuno quel centro sportivo lo aveva pensato, ideato e realizzato in un’ epoca in cui di centri sportivi c’era si e no Milanello. E quando qualcun altro lascerà qualcosa di tangibile (come spero faranno i nostri attuali proprietari), vedi stadio, etc. gli sarà senza ombra di dubbio riconosciuto.
VELENOSO secondo te Balottelli verrebbe a Parma?
Sei proprio un NADARO………
Abbiamo già in casa i giocatori che servono
per una salvezza assicurata:
Ceravolo, Vacca, Simonetti, Matino, Ramos, Ricci, Scavone,
Giorno, Da Cruz, Baraye, Frediani, Galano, Nocciolini,
Lescano, Galoppini……………….
GRAZIE DS….
Bella battuta Ludovici
L’ho capito a grandi linee…magari lo rileggo per bene per capirlo.
Siamo una squadra fortissimi