CARMINA PARMA di Luca Savarese / L’ARS E IL LABOR DEGLI ESTENSI, L’APONIA E LA PIGRIZIA DEI CROCIATI
(Luca Savarese) – Sta diventando una sorta di legge di Murphy per i crociati: quando il Parma affronta la Spal, non fa altro che perdere. Terzo scontro, da quando il Parma è tornato in A con i ferraresi e terzo kappao per i ragazzi di D’Aversa. Sei punti lo scorso anno, tre adesso nella gara d’andata. Si scrive Spal, ma per il Parma, si legge Forche Caudine. Così Ferrara innalza i suoi vessilli, il Parma è stato battuto e in classifica ora i punti sono 6, tutti raccolti nel fortino del Paolo Mazza. L’Emilia ferrarese batte l’Emilia parmense. Non proprio una cosetta da poco per una realtà, che sino a pochi anni fa, giocava nelle serie minori e che solo a pensarla, la serie A, si faceva un sogno più eretico di Girolamo Savonarola, nativo di Ferrara e la cui statua campeggia nel centro cittadino. Ecco cosa c’è dietro alle nonne, alle nipotine, agli amici ed alle coppie che oggi inondano lo stadio, c’è un’eresia che è diventata una realtà, che si rinnova, ad ogni incontro casalingo. Somiglia ad un ambiente da Premier quello spallino: stadietto, stupore che trasuda da ogni angolo e quella voglia matta di sentirsi Davide, che magari una stoccata al Golia di turno, la può sempre infliggere. Nell’ultima giornata, la Spal aveva fatto visita a madama. Sempre di sabato e sempre alle 15, Berisha la tenne in piedi fino a che prima Pjanic e poi Ronaldo, le imposero la legge della signora. Il Parma, invece, era reduce dal fortunato e vincente monday night contro il Toro. Meno giorni per preparare la nuova battaglia, certo, ma una dose maggiore di fiducia data dal successo sul Toro. Ecco, in campo, davanti alla Spal, sembrava il contrario. La Spal attaccava, si proponeva come chi ha una buona notizia da condividere, il Parma stava lì, un po’ indifferente, un po’ trotterellante, come chi deve spedire un pacco ma non ne ha nessuna voglia. Gli occhi della tigre, visti ed apprezzati contro il Toro, all’inizio (Kulusevski) durante (Cornelius) ed alla fine (Inglese) del match sono rimasti a Parma, fatti su, nella credenza, come biscotti che in trasferta non servono. I ragazzi di Semplici, non che abbiano poi fatto qualcosa di trascendentale, ma hanno capito l’indolenza del Parma e ragnetto diligente, hanno tessuto e ritessuto la loro tela. Petagna, ha goduto, come Ansaldi contro il Toro, dell’enorme vuoto lasciato da Gagliolo, che sarà pur un nuovo giocatore della Svezia ma se in nazionale replica queste stesse due sbavature del campionato, ahi poveri compagni svedesi…Una volta ottenuto il vantaggio, con l’ars del lungagnone numero 37, è partito tutto il labor matto e disperatissimo: Vicari dietro, Valdifiori in mezzo, Kurtic da raccordo tra mediana ed attacco, tutti insomma hanno indossato la tuta da lavoro, capitanati da chi, la fatica, la porta dentro uno zaino di giocate eleganti: Sergio Floccari, ragazzo transitato anche da Parma,
preziosissimo ovunque sia andato e forse troppo sottovalutato. Così la cooperativa Spal, col sudore della fronte e delle maglie, ha portato a casa la pagnotta, mentre la ciurma Parma si è trincerata, anzi tempo, dietro la cortina di un’inattesa pigrizia e scarsa propensione alla fatica, allo sforzo individuale e collettivo. Prova ne sia la prestazione incolore di Kulusevski, lontano parente dell’enfant prodige, vistosi col Toro. Volubilità? Cali atletici? Pochi giorni per prepararla? Il Genoa, in casa, dopo la sosta, che dovrà ridare lumi ed energie e togliere scorie da improvvisa accidia, ci saprà dare la risposta. Luca Savarese
Volendo fare della facile ironia…..Genoa in crisi ? Non vince mai?attenere prego che incontri l’Armata Nessuno come noi !!
Sperando scaramanticamente che termini tutta questa nostra generosita’ per chi e’ combinato peggio (per ora) in classifica…
Grazie Luca per il tuo interessante articolo!
Speriamo, allora che il Parma superi la sua pigrizia durante il percorso intrapreso in serie A e che nessuna squadra alzi più i propri vessilli contro il Parma..
Forza Parma e….WE Are Parma!
Maria Teresa
È sempre la stessa storia. Mi spiace dirlo ma temo che il Parma sia una delle squadre che giochi peggio in serie A.
Colpa dell’atteggiamento remissivo? Limiti tecnici? Non lo so. Io so solo che quando guardo la partita in tv, soprattutto in trasferta, dopo un po’ cambio canale perché la sensazione è di vedere una squadra che non ci crede nemmeno lei in quello che fa.
Si può perdere, certo, ma almeno giocandosela, dando l’impressione di potercela fare. Io questo non lo vedo.
È allucinante che la SPAL sia la nostra bestia nera al livello di Roma e Lazio
Quello che non sopporto è l’accanimento nei confronti di Gagliolo che non era da nazionale lo scorso anno, ma non è neanche quello attuale, piuttosto non capisco vedendo lo scadimento di forma attuale D’aversa non dia spazio a Dermaku.
Tranquilli, alla prossima resuscitiamo il Genoa grazie a quel grande motivatore che è d’aversa. E poi se gagliolo non è in forma si fa giocare dermaku , capisot o no?
Per il secondo anno consecutivo credo che la scelta del registra arretrato sia stata sbagliata: arriva Stulac e gioca Scozzarella, arriva Brugman e si cerca di sostituirlo con Hernani e poi…gioca Scozzarella. Una domanda: qualcuno sa spiegarsi in modo logico le decine di passaggi a Sepe in fase di impostazione del gioco e le stucchevoli serie di passagi tra difensori che non producono niente di positivo? Ieri si vedeva chiaramente che la mancata prestazione era dovuta alla svogliatezza e allo scarzo impegno, forse partita presa sottogamba e con sufficienza?
Sembrava la replica di un film già visto diverse volte. Negli ultimi anni gli interpreti sono cambiati, ma trama e conclusione no. Dalla Lega Pro alla Serie A siamo riusciti diverse volte a non giocare di fronte a squadre alla nostra portata. Per rispetto nei confronti di chi segue la squadra in trasferta e’ un atteggiamento che non si deve ripetere
In ginocchio chiedo a chi di dovere due cose: lasciare la maglia nera per le partite con Roma e Napoli già perse perché porta una sfiga inenarrabile e lasciare Gagliolo a Stoccolma a chiarirsi le idee e a sbasare la cresta.
La maglia nera porta sfiga, Gagliolo è un incapace, siamo quelli dello scorso anno senza Ceravolo,,Comunque D’Aversa è un genio!
E’ dalla serie C che non abbiamo un gioco, abbiamo perso partite con Bassano , Ancona ,Fano,Feralpi Salò, Sudtirol, siamo arrivati a 10 punti dal Venezia, con un organico nettamente superiore. In B abbiamo perso con tutte le retrocesse, siamo stati promossi direttamente, grazie alla dea bendata (Gilardino sbaglia un rigore contro di noi, mentre il Frosinone pareggia col Fggia all’ultimo respiro), il girone di ritorno dello scorso anno è stata una sofferenza incredibile. quest’anno ci siamo rinforzati ma la solfa non è cambiata, è sempre colpa dell’atteggiamento dei giocatori, dell’approccio alla partita, ma D’AVERSA E’ UN GENIO !!!!!
Per Favore Basta
Anche io sono curioso di capire come mai Dermaku sia totalmente fuori dai radar del Mister, l’accanimento del tecnico a far giocare, sempre e comunque, Gagliolo e Iacoponi è incredibile. O meglio, è incredibile per chi pensa che in mezzo ci sia stata una campagna di rafforzamento che tutti reputavano valida, me compreso ( tranne che nel centrale difensivo mancato). Ora vorrei analizzare quanto è stato fatto sul mercato, con il senno di poi (gioco facile) :
– Dermaku, difensore quasi titolare in nazionale, qui nemmeno cinque minuti
– Darmian, grande acquisto. Niente da dire
– Pezzella, forse era meglio Di Marco
– Laurini, onesto calciatore. Ci sta tutto
– Hernani, delusione totale. Inspiegabile come possa aver giocato nello Zenith. Troppo lento per il nostro calcio, finora. Peccato, mi ero illuso e speravo fosse un super colpo. Speriamo si riprenda. Ci conto.
– Brugman, senza infamia e senza lode. Meglio Scozzarella indubbiamente
– Kulusewsky, grande colpo. Speriamo che ce lo lascino fino a giugno.
– Cornelius, onesto calciatore
– Grassi, non giudicabile
– Inglese, grande colpo. Al momento totalmente irriconoscibile
-Karamoh, incredibile che non vengano concessi neanche spezzoni di partita. Si è scusato, che cosa deve fare per giocare 30 minuti???? INCREDIBILE.
In pratica siamo nelle mani di Gervinho, Barillà, Kucka, Alves (38 anni). Quelli dell’anno scorso.
Analisi più che corretta.
Unico dubbio: io punterei di più su Brugman.
Meno Ceravolo
Ieri l’ha vinta Semplici che tatticamente l’ha impostata meglio. Ha lasciato impostare i nostri difensori facendo densità a centrocampo centralmente e noi con i terzini facciamo tanta fatica a impostare l’azione soprattutto ieri che mancava Darmian. Quindi si tentava sempre il lancio lungo a cercare di scavalcare la mediana ma loro erano pronti a prenderle tutte. Poi non è che la SPAL abbia creato molto, però l ha preparata meglio r il limite è stato non riuscire a cambiare lo spartito anche in superiorità numerica.
Ma si…cosa volete che succeda? Faremo una grande prossima partita, poi una mediocre, eppoi ci ricadranno e ci offriranno un’altra partita inguardabile…a qualche tifoso può bastare e forse anche alla societa’, a me paiono prese per i fondelli mondiali, ma come si fa a non impegnarsi? SVEGLIA !!!!
“La parola aponia deriva dalla lingua greca, da a- come alfa privativo e pònos, “fatica”, “pena” quindi assenza di dolore.
L’aponia è un concetto filosofico dell’epicureismo affine a quello di atarassia; se quest’ultimo si riferisce all’assenza di turbamento spirituale, l’aponia rappresenta la condizione di assenza di dolore fisico, altrettanto importante – nella concezione materialista epicurea, secondo cui ogni tipo di piacere e dolore è di origine sensibile – al fine di raggiungere non tanto la piena felicità quanto la serenità perfetta”
Quanto sopra scaricato da Wikipedia.
Vorrei sapere se tale concetto è diffuso tra i lettori di stadiotardini. È un colpo di tacco, una leziositá, dell’articol sista oppure la mia ignoranza non è pari alla vostra?