L’insostenibile leggerezza del pallone, anno secondo / Per essere credibili, dopo aver ceduto l’umanità alla tecnologia gli arbitri VAR devono dimostrare il motivo delle loro decisioni
(Luca Tegoni) – Supremazia nel primo tempo e sofferenza nel secondo garantiscono al Parma un punto contro l’Inter a San Siro. C’è poi l’aspetto arbitrale che ci consegna, sul goal del pareggio dell’Inter con Lukaku, un fermo immagine con tanto di righe per evidenziare, sullo stesso asse, le posizioni dei giocatori. L’immagine ci dice chiaramente che Candreva era in fuorigioco, la parte destra del suo busto era oltre la riga blu, l’arbitro decreta con l’ausilio della cabina VAR, il goal. Sulla base di quale immagine o addirittura quale algoritmo, quale calcolo eseguito in base alle geolocalizzazioni satellitari viene considerata regolare la posizione di Candreva? Per essere credibili, dopo aver ceduto l’umanità, con i suoi errori, alla tecnologia, gli arbitri VAR devono dimostrare in modo inequivocabile il motivo delle loro decisioni. Altrimenti non si mostri niente.
Il primo tempo del Parma ricorda quello dell’anno scorso della gara di ritorno al Tardini. Per concentrazione e determinazione forse aiutati da un ritmo del gioco lento del quale però ha lodevolmente approfittato il Parma con delle acceleazioni improvvise che lo hanno portato a ribaltare il risultato dopo il gollonzo del vantaggio interista.
L’Inter batte un calcio d’angolo dalla sinistra d’attacco, la palla viene respinta di testa verso il limite dell’area dove Candreva è pronto a calciarla prima sul corpo di Kulusevski che ne devia la traiettoria sulla caviglia di Dermaku per spiazzare Sepe che non può far altro che raccogliere il pallone dalla rete.
La reazione del Parma è però molto determinata e approfitta della superficialità dei giocatori dell’Inter. Palla in possesso dell’Inter a centrocampo che finisce tra i piedi di Brozovic che passa senza guardare verso un centrale difensivo. La palla però è lenta e Karamoh, ottima prestazione almeno per un’ora, la recupera e corre verso la porta dell’Inter. Gervinho lo sopravanza nella corsa portandosi via due difensori che lasciano lo spazio necessario a Karamoh per prendere la mira e calciare con forza e precisione a mezz’altezza a fil di palo alla destra di Handanovic. Grande rete che meritava un’esultanza.
Possibile fuorigioco di posizione di Gervinho. Forse valutata ininfluente sull’esito del tiro.
Pochi minuti dopo lancio lungo, un po’ rugbistico, di Kuçka sul filo del fallo laterale. Brozovic sbaglia l’intervento di testa e ne approfitta ancora Karamoh che vola via, si beve Godin, si accentra e poi appoggia la palla a Gervinho che accorre da sinistra. Calcio al volo di desttro e palla nell’angolo basso ancora alla destra di Handanovic. Proprio quello che si sperava, viste le assenze dei centravanti. Parma meritatamente in vantaggio anche per la prestazione precedente al goal iniziale dell’Inter quando aveva sfiorato la segnatura, prima con Karamoh di testa e poi con Dermaku con un tiro al volo dal limite dell’area. Altra bella prestazione del Correggese.
Splendido primo tempo che lascia il Parma in vantaggio anche grazie ad una bella parata di Sepe che devia in angolo un tiro di Gagliardini sotto porta.
Nel secondo tempo l’Inter intensifica la pressione e aumenta il ritmo del gioco. Il Parma si abbassa e difende come accerchiati, non disdegnando comunque di provare a colpire in contropiede. Tutti i centrocampisti danno un poderoso sostegno alla difesa che in realtà non deve quasi mai andare in affanno. Scozzarella e Kuçka sono ovunque e recuperano palle su palle. Anche dagli esterni non si passa con Darmian e Gagliolo che non si fanno mai saltare dagli attaccanti. Poi l’episodio del pareggio di Lukaku.
L’inter non aumenta il ritmo e riesce a creare un’occasione degna di nota solo verso la fine con il subentrato Esposito che calcia al volo da dentro l’area mandando la palla fuori poco distante dal palo.
Negli ultimi minuti si fa male al gallone anche Gagliolo. Starà fuori anche lui qualche settimana, probabilmente.
Anche grazie ai soliti, numerosi, infortuni, vuoi muscolari, vuoi per scontri di gioco come per Laurini e Inglese, abbiamo scoperto che i giocatori che abitualmente giocano di meno sono ugualmente affidabili. La qualità della squadra è garantita anche per le prossime difficili partite.
Parma pareggia al Meazza due a due contro l’Inter. Luca Tegoni
*Scandianese
Correggese era l’Alleggri ma non giocava
ok Scandianese … discoteca rock, mitico Corallo!
Ma gli episodi dubbi non dovrebbo vedere il check finale dell’arbitro? Qui mi pare che si faccia come si vuole.
Radio KRock, quanto ma quanto manca!
fuorigioco o meno, l’è na gata ed sepe
elora?
Al Corallo era dove si mangiavano per due ghelle delle tigelle grame con del gorgonzola che facevano venire lo scoraus e poi si ballava sui tavoli?
seh, propria lì!
gh’et quel da dir anca chì veh? (Sgnor, ghilù lìè nois c’me i coron dal lumeghi!)
Amico mio mi ricordo che si puzzava di fumo come ciminiere quando si usciva e le tigelle erano grame da far schifo. Se non ricordo male portavano del sedano con del gurgonsola e dal parsùt salé.
Un giro sull’Harley portava via tutto. Tranne la puzza d’olio