CATTIVO CITTADINO, di Gianni Barone / UN GIORNO TRA LE LINEE A COVERCIANO (VIDEO CON VISITA VIRTUALE DEL CENTRO TECNICO GRIFFATA FRANCO RICCI-COACH 6100)
(Gianni Barone) – Il sogno di varcare la soglia dell’ingresso del Centro Tecnico Federale di Coverciano, che nell’imaginario collettivo vuole dire NAZIONALI di calcio ad ogni livello, maglia azzurra che diventa talvolta anche verde, è riservato a pochi e non a tutti, e soprattutto quando lo si effettua negli orari non consentiti, quando cioè l’accesso è riservato solo ad atleti, tecnici e osservatori federali, potrebbe dare anche un emozione particolare. E’ ovvio che per chi segue il calcio questo dovrebbe essere motivo di soddisfazione: entrare dal cancello principale e non ricevere il diniego a farlo, sempre in orari non consentiti, da un particolare senso di orgoglio e restituisce, oltre all’emozione, la consapevolezza di meritare tale privilegio chissà per quale merito. Retorica a parte per me arrivare a Coverciano insieme a due persone che lo hanno già, chi per lavoro e chi per diletto e passione, frequentato più volte, devo dire che non ha dato alcun effetto particolare: il solito materialista, si direbbe: sarà anche così, qualcuno più acuto, mi ha semplicemente etichettato come esaurito. Ma esaurito di cosa. E per cosa ? Forse nel corso della giornata trascorsa a margine del Torneo dei Gironi riservato a calciatori Under 17, svoltosi da venerdì scorso 22 Novembre 2019 fino a domenica 24, qualche spiegazione potrebbe anche arrivare. Cronaca, come direbbe Ciotti, e come piacerebbe a chi predilige l’attualità all’eternità (beato lui) arriviamo nell’abitato di Coverciano e varchiamo il cancello carraio del Centro Tecnico Federale, alle undici in punto, proprio nel momento
in cui arrivano gli ultimi pullman dalla stazione ferroviaria, che trasportano gli atleti convocati, da ogni parte d’Italia, e appartenenti a quasi tutte le società professionistiche. Dopo aver parcheggiato l’auto nel cortile sterrato del centro, ci dirigiamo verso la palazzina comando: però non siamo in una caserma, entriamo liberamente, nessuno ci pone ostacoli, troviamo un gruppetto di tecnici e/o osservatori: la differenza sta nel colore delle loro maglie, azzurre per i primi e grigie per i secondi, però alcuni indossano ancora la giubba sponsorizzata, quindi l’identificazione precisa è preclusa. Nel gruppo di volti, nella maggior parte sconosciuti, spicca quello di Mauro Sandreani, conosciuto per i suoi trascorsi televisivi, anche se il suo curriculum consta di panchine in serie A, e B, e attività di osservatore alla Juve e alla NAZIONALE nello staff Antonio Conte. Attualmente ricopre l’importante carica di Responsabile Scouting Figc. E infatti tutti si rivolgono a lui con deferenza e rispetto e noi, nel nostro discreto anonimato, ci adeguiamo alla situazione. Procediamo all’interno della palazzina e incontriamo numerosi giovani calciatori, che dalle stanze si dirigono, a gruppi sparsi, verso l’Aula Magna per la riunione tecnica che sarà presieduta da Maurizio Viscidi, vero deus ex machina di tutto l’ambaradan azzurro giovanile. Scoprirò solo dopo il valore alto della rivoluzione da lui apportata nel meccanismo delle valutazioni e delle selezioni dei giovani calciatori e di conseguenza delle convocazioni nelle varie rappresentative giovanili. T
utti i ragazzi che incontriamo, chi con sguardo basso e chi no, ci salutano e solo pochi si chiederanno: ma questi qua, presenti nel centro, in orari in cui è consentito solo agli addetti ai lavori, chi pene sono? Perché scopriamo che anche gli osservatori delle società, i direttori sportivi, i genitori, e i pochi giornalisti accreditati, potranno accedere solo nel pomeriggio dopo le quattordici e trenta. In buona sostanza: qualcuno si domanda chi diavolo siamo, ma nessuno ha il coraggio di chiedercelo… La nostra visita continua nei locali del Bar, con una sbirciata al salone ristorante, dove di li a poco sarà servito il pranzo per i calciatori. Terminata la riunione escono tutti alla spicciolata, e noi riusciamo ad individuare l’unico calciatore del PARMA, convocato – Vincenzo Farucci – che sarà oggetto dei nostri servizi fotografici, audiovisivi e giornalistici del pomeriggio durante lo svolgimento delle due partite in programma alle quindici e alle diciassette. Esauriti, quasi quanto noi, i preliminari, ci accingiamo ad uscire dal Centro, per recarci a pranzo nel locale posto quasi di rimpetto all’entrata. Optiamo per un menù a prezzo fisso per la modica cifra di 10 euro che diventeranno 30 cadauno per l’improvvida aggiunta di piatti extra fuori-lista di convezione, tra cui la finocchiona che non poteva certo mancare. Ci rammarichiamo tra di noi per il surplus inatteso incolpandoci
vicendevolmente per non aver saputo far breccia nel cuore dell’ostessa. Soprattutto quello di noi tre che Madre Natura (non quella di Bonolis) ha dotato di occhi azzurri… Ma, alleggeriti nella tasca ed appesantiti nello stomaco e dunque felici, proseguiamo la nostra visita… Pomeriggio di partite, arrivano al centro tutti gli esterni: osservatori muniti di taccuino, procuratori e padri di procuratori. tipo Francesco Romano, che aveva giocato nel Napoli insieme a MARADONA (ca quando a Careca); arrivano i genitori che non potevano mancare a questo appuntamento, e iniziano le partite in cui sono schierati, in quattro squadre, i migliori giovani Under 17, nati cioè nel 2003, del nostro Paese. Io conservo le liste nella speranza di vedere qualcuno di loro, fra un po’, speriamo non molto, esordire in serie A o in Nazionale. Siamo in fase di ricostruzione ad ogni livello, quindi in questi campi dedicati ai C.T. più rappresentativi, quelli che hanno avuto percorsi federali tipo Valcareggi e Bearzot, vediamo all’opera, oltre agli atleti, anche chi come i tecnici e gli osservatori federali devono selezionare il meglio in virtù dei nuovi sistemi di valutazione, non più soggettivi, come un tempo, ma decisamente più oggettivi, perché legati a valori da attribuire alle varie caratteristiche. Il cosiddetto sistema TIPS, introdotto da Viscidi sul modello olandese e svizzero, il cui acronimo sta per Tecnica, Intelligenza calcistica, personalità e componete atletica. Ad ogni caratteristica va attribuito un valore da 1 a 10, accompagnato da un
colore: rosso per chi probabilmente non sarà più seguito, giallo per chi è ancora acerbo nonostante le potenzialità, celeste per chi è quasi pronto per la Maglia Azzurra, e azzurro infine per chi è già convocabile. Statisticamente quando un giocatore supera i 35 punti (media del 7) è in Nazionale. Quindi tutti gli 80 e passa calciatori che sono e saranno in campo, sono sull’Azzurro come colore e oltre il 35 come punteggio. Un livello che dovrebbe essere alto, anche se a me non pare proprio così, ma i miei parametri forse sono altri, mi dicono; o per meglio dire: capto in giro che il calcio è un mix di tecnica e forza fisica messo in atto con potenza, velocità e soprattutto intensità, che pongono il singolo nella condizione di percepire, analizzare, decidere e realizzare. D’accordo: tutto molto chiaro, mi adeguo, mentre osservo con gli occhi il campo in cui l’intensità non manca, e con le orecchie i commenti di chi mi è vicino e svolge il proprio lavoro di osservatore – non federale ma di società -: sono commenti non da tifoso e non da giornalista. Rilevo che le informazioni che vengono scambiate sono un po’ criptiche, però rivelano conoscenza approfondita, almeno credo sia così. A lato in un settore riservato siedono, tra le linee, come direbbe Sandreani, che troneggia in mezzo a tutti, i componenti dello staff Scouting Figc, che compilano le loro schede con numeri e colori che dovranno garantire il futuro del nostro calcio. Io, nel mio piccolo, annoto gli schieramenti, individuo i giocatori, da giornalista pubblicista quale sono (sarei anche allenatore con tanto di patentino, ma tant’è, qui sono tutti ancor più patentati), le lo
ro squadre di appartenenza e mi limito a cercare di capire chi veramente vale e chi veramente farò strada, impresa molto, ma molto ardua, perché da una partita non si riesce a stabilire granché: mi rendo conto della difficoltà di chi deve analizzare e giudicare, chi per la Nazionale e chi per il proprio club. Tutti questi ragazzi sperano, ma solo pochi ce la faranno e arriveranno. Intanto con questi pensieri in mente, porto a termine il mio lavoro e la stessa cosa fanno i miei compagni di viaggio e di visita: il Coach 6100 – Franco Ricci – ha terminato le riprese (e qui sotto ci farà virtualmente visitare Coverciano), mentre MAJO inizia la sua intervista a bordo campo a Farucci (clicca qui per vederla). La visita è finita, andiamo in pace, rendiamo grazie al dio del pallone. Siamo proprio esauriti. O no? Gianni Barone
VISITA VIRTUALE AL CENTRO TECNICO FEDERALE DI COVERCIANO
VIDEO GRIFFATO FRANCO RICCI (COACH 6100)
L’ARRIVO DEL PULLMAN DELLA SELEZIONE “A” UNDER 17 A COVERCIANO
FUORI DALL’AULA MAGNA DOPO LA RIUNIONE TECNICA
SELEZIONE LEGA PRO U 17 VS SELEZIONE “A” U 17, INGRESSO SQUADRE IN CAMPO, CERIMONIALE D’INIZIO
ITALIA UNDER 17 VS SELEZIONE “B” U 17, INGRESSO SQUADRE IN CAMPO, CERIMONIALE D’INIZIO
ITALIA UNDER 17 VS SELEZIONE “B” U 17 2-0, HIGHLIGHTS – SINTESI A CURA DI FRANCO RICCI (COACH 6100)
INTERVISTA A VINCENZO FARUCCI DI GABRIELE MAJO, RESPONSABILE UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE DEL SETTORE GIOVANILE E DELLE SQUADRE FEMMINILI DEL PARMA CALCIO 1913
Quindi i fenomeni del domani sono? Comunque bel reportage