DOMENICALE / DISCRETO PER SCELTA, DOTTO DI COGNOME E DI FATTO: DOMANI L’EX RADIOCRONISTA DI TUTTO IL CALCIO RICEVERA’ IL PREMIO SPORT CIVILTA’: “UN ENORME PIACERE”
(Luca Savarese) – La fine del suo viaggio chiamato radio, come ci raccontò in occasione di una puntata di Summer is magic della scorsa estate, non fu proprio come si immaginava, come, aggiungiamo noi, si meritava. Nessuna ultima radiocronaca, ma il suo commiato dal microfono avvenne in una feriale tappa del Giro d’Italia: bello per carità ma non da lui, non da Emanuele Dotto, che assieme a Riccardo Cucchi, ha rappresentato e vissuto in cabina di commento, l’eredità dei vari Ciotti, Ameri, Provenzali. Per il sottoscritto poi in particolare e per stadiotardini.it in generale Emanuele è un vero amico, uno di quelli sempre disposti a farti gustare la propria voce, la propria storia, la propria quotidianità. Oggi è ancora più impegnato di quando, microfono alla mano e cuffia alle orecchie, ci raccontava i brividi di un incontro di calcio o la fatica di una tappa ciclistica. Si divide tra commissario degli esami dei giornalisti di domani e Quelli che il calcio, dove è ospite fisso alla domenica pomeriggio. Al posto della macchina, ora prende i treni, quelli che vanno veloci e che fanno poche fermate. Il suo timbro invece va piano, lento, cadenzato, ruminato. Domani, Lunedì 18 Novembre 2019, sarà in città per ricevere al Teatro Regio l’ambito riconoscimento, ma nelle scorse ore, ci ha regalato questa chiacchierata.
Cosa significa ricevere questo premio, azzardiamo se diciamo, vista anche la data di consegna, che è una sorta di pallone d’oro giornalistico?
“Be’ ci sta il paragone visto il prestigio del premio. Io ho vinto il premio Coni ed altri, ma questo davvero mi fa un enorme piacere per la nobile città che me lo consegna, patria tra gli altri del Parmigianino, poi per dove mi verrà consegnato, nel teatro Regio, insomma un teatro storico dentro una locazione di rilievo. Poi, tanti nomi importanti, Beppe Saronni, Urbano Cairo, Benetton, il sottoscritto in pensione e Adorni, l’anima gentile del ciclismo italiano, di cui sono stato prima tifoso e poi amico”.
Nel 2010, per l’edizione numero 34, fu premiato Alfredo Provenzali, non proprio uno qualsiasi. Inoltre, vice presidente del premio è Massimo De Luca, che se non sbaglio, ti diedi fiducia agli inizi del tuo strepitoso percorso radiofonico?
“Si, grande Alfredo e Massimo è una persona raffinata, sempre molto elegante, quando io fui assunto in Rai lui era il caporedattore facente funzione e creò sulla falsa riga di Tutto il calcio, “Tutto basket”: io da ascoltatore, sentivo quella trasmissione, mi piaceva, mi prendeva. Nell’ottobre del 1980 accolsi una telefonata in cui cercava aiuto. Così entrai in quella squadra fantastica, gli debbo molto, anche per aver creduto quando poi passò a Sport Mediaset, a mio fratello Matteo”.
Ti premia Parma, culla di cultura, gastronomia, sport e musica: diverse le tue note radiofoniche, interessanti le tue melodie presenti a Quelli che il calcio. Ma se Emanuele Dotto fosse un’opera di Verdi, quale sarebbe?
“Guarda Verdi per i miei gusti è troppo pesante, io non mi ritengo così potente e possente, mi piace la liceità di Donizetti, quindi ti dico Donizetti, su una fantasiosa ma non troppo linea Bergamo – Parma e come opera scelgo l’Elisir d’amore…”. Luca Savarese
Bella intervista
Complimenti al mitico Dotto per il prestigioso premio che riceverà domani nella altrettanto prestigiosa città di Parma! Se lo merita, dopo tutta la sua preziosa carriera….!
E complimenti, come sempre, a Luca Savarese e alla sua sapiente intervista!
Maria Teresa