NO COLPI DI TESTA, il diario ispanico di Nicholas Barone

nicholas barone diario ispanico(Nicholas Barone) – “Un giorno senza calcio è un giorno perso”. Inizierei con questa frase la pagina di questo diario. Pensiero  che, in realtà, ho – non me ne voglia – rubato, e storpiato, al mitico Charlie Chaplin. L’attore, comico, regista, sceneggiatore e compositore britannico si riferiva, con questo suo aforisma, in modo generico al “sorriso”; tuttavia il calcio per noi “malati” è in grado di generare, oltre che rabbia frustrazione e delusione, un sorriso, o meglio tanti sorrisi che, uniti tra loro, diventano gioia. Quindi, chiedendo ovviamente venia all’ideatore del celebre vagabondo Charlot, mi sento di prendere in prestito questa sua frase e di modificarla. Perché dovrei farlo? Molto semplice: questa settimana c’è stata la sospensione degli allenamenti a causa del “gala” di presentazione delle squadre sportive dell’Universitat de Valencia che parteciperanno al “Campeonado autonomico de deporte universitario” nella stagione 2019\2020. Questo Campionato vedrà affrontarsi le università della Comunitat Valenciana in differenti sport, e le università vincitrici dei rispettivi campionati “autonomici” parteciperanno ai campionati spagnoli.

gala del esport 002Parlavamo della presentazione che, a parte avermi permesso di conoscere sport di cui, finora, avevo ignorato l’esistenza, è stato abbastanza un rollo (rottura). Ma, in ogni caso, da buon allievo del direttore e del vicedirettore esecutivo di questo sito, ho potuto approfittare di un ottimo buffet al termine della presentazione stessa. Piccoli pioccioni crescono.

Nonostante questa settimana, per motivi di forza maggiore, non sia riuscito a mettermi gli scarpini per “rincorrere e calciare il pallone”, ho comunque avuto modo di alimentare la malattia. Infatti, domenica pomeriggio, di ritorno dall’ennesima passeggiata nel magnifico centro città di Valencia, mi sono imbattuto, come la settimana precedente, in una partita nel sintetico dentro al giardino del Turia. Questa volta però, a differenza della scorsa settimana, la partita era tra adulti. Questa partita mi ha ricordato molto le mie  disputate in Promozione nei vari campi sparsi fra l province di Parma, Reggio e Piacenza. Si, sono tornato, finalmente, a vedere i rinvii lunghi da parte del portiere. Personalmente penso che il duello aereo a centrocampo tra due giocatori sia uno dei gesti più belli e poetici che questo gioco possa proporre. C’è tutto: tecnica, coordinazione, forza, grinta e cativeria (come dicono i santoni di via Montanara, tanto cari al mio genitore) e, concedetemelo, un po’ di “bastardaggine” (sperando che il mega direttore galattico non mi censuri).

gala del esport 001Quindi questa partita mi è sembrata abbastanza “italiana” (nel senso più classico, e ormai anacronistico del termine). Certo, spesso l’allenatore della squadra di casa esortava i suoi giocatori a giocare corto, ma il centrale difensivo, non propriamente in formissima dal punto di vista fisico, ma con un sinistro molto raffinato, spesso non ci pensava su due volte a ricorrere alla sciabolata (morbida o tesa, decidete voi) alla ricerca della punta centrale, accompagnandola con un soave “subimos” (saliamo in italiano). Perciò, confrontando questa partita, che potrebbe comunque rimanere un caso isolato, con il calcio che ho vissuto in prima persona in Italia, mi sentirei di dire che “tutto il mondo è paese” (SDONG). Tié MAJO! Credo che, in Spagna come in Italia, esistano allenatori cultori del possesso palla e altri che, invece, prediligono altri atteggiamenti e che, quindi, non sia corretto generalizzare ed etichettare la Spagna esclusivamente con il tiki taka.

gala del esport 005Dicevo, in apertura, che un giorno senza calcio è un giorno senza sorriso. Però devo in parte correggere questa mia frase: infatti per quelli che, come il leggendario protagonista di “Febbre a 90”, contano il passare del tempo non in anni, ma in stagioni, anche un giorno senza calcio non sarà mai un giorno senza calcio. Infatti, per noi “malati” in ogni situazione, bevendo cerveza e assaporando tapas, durante una interessante lezione di derecho del medio ambiente o persino mentre si passeggia per le vie del centro, ci sarà sempre una vocina a ronzarci nella testa sussurrando: “vai, corri, gioca”. Nicholas Barone

COLPI DI TESTA: 0

Stadio Tardini

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2 pensieri riguardo “NO COLPI DI TESTA, il diario ispanico di Nicholas Barone

  • 9 Novembre 2019 in 12:25
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    Ciao Nicholas buongiorno,
    inizio col dire che UN GIORNO SENZA CALCIO è di una noia mortale, manca l’adrenalina, la passione, l’amore per questo GIOCO-SPORT ..
    ..
    per uno che è passato dalle giovanili juniores ( 19 anni ) direttamente agli AMATORI..per poi tornare in categoria 3-4 anni dopo ( al max un po di SECONDA , 40 anni fa circa ).., seppur giocando a livelli molto bassi ( con squadre forti però, nel senso di allineare ex professionisti gravitati nell’area del Parma Calcio negli anni 70-80 …,

    ABORRO IL LANCIO LUNGO DEL PORTIERE,
    per me è l’anti.calcio per eccellenza, a mio avviso è UN PALLONE BUTTATO VIA ALLA CIECA ( viva anche il parroco )
    ..nel senso che, 9 volte su 10 lo beccano gli avversari e, anche se tu riesci a spizzarla, NON SAI DOVE ANDRA’ A FINIRE..

    certamente ci sono situazioni in cui è necessario farlo ( sbarasza l’area, a piett ) MA, PER ME, A LIVELLO PROFESSIONISTICO ( ma non solo ) NON SI PUO’ ADOTTARE UN INIZIO DI GIOCO TALE…

    …anti calcio , è come dare la palla ancora agli avversari …

    Ti auguro ancora BUON ERASMUS, STUDI, VITA e TANTO CALCIO GIOCATO …..

    sta ben ragazzo

    Moro

  • 9 Novembre 2019 in 18:08
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    Devo ammettere che i reportage sono belli e scritti bene. Complimenti http://www.stadiotardini.it/emoticons/wpml_good.gif

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