IL COLUMNIST di Luca Russo / IL LIFTING DELLO STADIO DI BERGAMO? PIU’ TELEVISIVO CHE REALE… (FOTO)
(BERGAMO – nostro servizio – Luca Russo) – Se D’Aversa era “incazzato nero” subito dopo il triplice fischio a sancire la fine delle (non) ostilità tra Atalanta e Parma, io lo sono ancora oggi, a ormai due giorni dalla manita 🖐🏻 che gli orobici ci hanno rifilato senza sforzarsi troppo. Un’arrabbiatura, la mia, diversa da quella del tecnico abruzzese, perché non dovuta esclusivamente alla prova incolore che i gialloblù hanno sfoderato (si fa per dire) al Brumana: ci sono pure altre ragioni alla base del mio pessimo umore, calcisticamente parlando. Sono stanco di leggere o sentirmi dire che il Parma dovrebbe prendere ad esempio l’Atalanta e farne il suo modello per crescere e consolidarsi nel calcio che conta. Concedetemi un pizzico di arroganza, ma modello de che? Parliamo di una società che da almeno 30 anni ci viene illustrata come quella che ha uno dei migliori settori giovanili del paese e del continente, eppure – tenendo sempre nella giusta considerazione la sua dimensione da “provinciale” – in questo arco di tempo non mi pare abbia arricchito la propria bacheca. Già sento le vostre obiezioni: mi direte che il quarto posto e la qualificazione agli Ottavi di
Finale di Champions League della Dea valgono quanto uno Scudetto e la vittoria della Champions per la Juventus. Apparentemente giusto, sostanzialmente sbagliato. Perché tutto è relativo e tutto va contestualizzato. In Serie A l’Atalanta si è fatta forte delle stagioni in chiaroscuro delle milanesi e delle romane (in questa ottica, un discorso simile può essere fatto per i trionfi in sequenza della Juventus e i piazzamenti d’onore a ripetizione del Napoli), e non è un caso che quest’anno, con Inter, Lazio e Roma di nuovo sugli scudi, gli orobici stazionino tra il quinto e sesto posto. In Champions League, competizione che a mio parere ha smarrito fascino e prestigio nel minuto in cui è stato deciso di sacrificarne i suoi connotati storici in nome del dio denaro, si è qualificata con appena 7 punti in un girone abbordabilissimo anche per una debuttante, Manchester City a parte, mentre l’Inter è retrocessa in Europa League avendone totalizzati altrettanti in un gruppo ben più impegnativo (Barcellona e Dortmund), per tacere del Napoli che qualche edizione fa fu eliminato nonostante i 12 punti a pari merito con Arsenal e Borussia. Anche fuori dal campo, o meglio un pochino oltre le linee che demarcano il rettangolo
di gioco, l’Atalanta per me non è il modello tanto decantato sulla carta stampata e nei salotti televisivi. E qui mi riferisco allo stadio – adesso conosciuto col suo appellativo commerciale ma che noi preferiamo chiamare all’antica Atleti Azzurri d’Italia – che tutti contrabbandano come gioiellino, quando in realtà, ora come ora, in attesa che i lavori di ristrutturazione siano portati a compimento (avverrà entro un anno e mezzo circa), non lo è per niente. Tolta la Curva Nord, rifatta integralmente da Aprile ad Ottobre 2019 ed effettivamente bella come quelle del Westfalenstadion tanto per fare un esempio, il resto dell’impianto internamente è stato oggetto di un lifting che, per quanto profondo e costoso, è stato più televisivo che reale.
Se sul piccolo schermo si ha la vaga percezione di uno stadio all’inglese, a patto però che l’occhio non caschi sulla Curva Sud che al momento non ha beneficiato di alcuna miglioria, dal vivo appare chiaro il contrasto tra il “telaio” datato delle due tribune e quello moderno della curva ricostruita. Da un lato una struttura che sa di stantìo, a pochi metri una proiettata nel futuro. Se poi ci si concentra sulle parti esterne dell’arena di Viale Giulio Cesare, la storiella del campo eccezionale veramente viene sconfessata dal degrado che lo circonda: Curva Sud fatiscente, vie di accesso conservate non benissimo e le due tribune con finiture originali, per usare l’elegante gergo immobiliare. In confronto, sì che l’attuale Tardini, e il comprensorio nel quale è ubicato, sembrano tipici di uno stadio all’inglese! Ecco perché mi rifiuto categoricamente di adottare l’Atalanta come modello di riferimento per il mio, il nostro Parma.
Vi dirò di più: se ce n’è uno al quale il sodalizio Crociato deve ispirarsi e tendere, è il Parma stesso. I fatti parlano chiaro: se siamo risorti dalle ceneri del fallimento nel più breve tempo possibile, e non era affatto scontato visto e considerato che non siamo una delle big storiche del calcio italiano, il merito va ascritto ai soci di Nuovo Inizio; se stiamo iniziando a strutturarci pure in termini di organigramma arricchendo i quadri societari con l’innesto di professionalità di alto livello e a fare passi da grande club, il merito è di Nuovo Inizio; se ora possiamo non più solamente sognare, ma anche immaginare e vederci già dentro il nuovo Stadio Ennio Tardini – con copertura delle curve, ristrutturazione generale, creazione di un parcheggio sotterraneo e riqualificazione del piazzale antistante e del quartiere circostante con negozi e chioschetti aperti sette giorni su sette -, una roba inimmaginabile prima dell’avve
nto della nuova reggenza, un grazie grosso così lo dobbiamo indirizzare a Nuovo Inizio. Che tuttavia, tranne qualche isolata eccezione, non gode della riconoscenza della piazza Ducale, nonostante i risultati conseguiti e le sue indubbie capacità gestionali. Atteggiamento che non capisco, non condivido e che istintivamente mi porta a dire che certi tifosi, incontentabili sempre e comunque e anche quando i risultati dovrebbero suggerirgli benevolenza invece che inutili e improduttive critiche, meriterebbero di ritornare a mangiarsi la polvere di cui abbiamo fatto indigestione al tramonto delle epoche Tanzi e Ghirardi. Perché l’importanza di certe cose la si comprende appieno solo quando le perdiamo di vista. Luca Russo
Personalmente non godo per nulla l’Atalanta e il suo c.d. modello gestionale e in questo concordo in pieno con Russo. Sono semplicemente dei mercanti, al soldo di Exor. Quando Torino chiama il buon Percassi si genuflette a 90° e risponde, vedasi lo schifo Kulu della settimana scorsa. In questi ultimi tre anni (anche in questo concordo in toto) hanno avuto solo il culo di imbroccare qualche acquisto, qualche scommessa (vedasi Ilicic che non voleva nessuno e Gomez o lo stesse Zapata che, se ben ricordiamo, Carnevali aveva trattato alla Faggiano, cioè senza concludere una mazza nella famosa estate del sostituto di Matri) e di intersecare stagioni pessime del derelitto Milan del parmigiano al 100% Boys 1977 Pioli (che per altro avrà vita brevissima su quella panchina nonostante la sguaiata esultanza al gol di culo qui al Tardini) e delle romane. Lo stesso Gasperini (che io non sopporto, volgare, arrogante e strisciato dentro oltre che genoano e reggiano) lo ricordiamo già mezzo in pensiò prima di approdare a Berghem. Poi adesso va di moda la c.d. “Dea”, piace ai vari giornalistoni e ini e finchè non rompe troppo le balle a Torino e Milano nerazzurra i parolai come il conduttore di Tiki Taka di turno, via a leccare il deretano. Minotti e Gudolin, Schianchi e compagnia fanno a gara a celebrare Percassi, che adesso può cagarsi addosso e dire che ha sudato senza essere smentito. Non dimentichiamo anche chi è il sindaco. Gori non è il nostro peritino informatico che conta come il due di picche quando c’è sotto bastoni. E’ parente di Caressa (Sky), ha un “becground” imprenditoriale e politico importante, ha un passato importante in Mediaset e ovviamente celebrano Percassi per celebrare anche lui, che infatti in due mesi ha rilasciato solo a Radio24 (la radio confindustriale, una sorta di Radio Parma nazionale) non so quante interviste.Lo stadio è uno schifo buttato su in tre mesi per far lavorare qualche cottimista bergamasco e il quartiere in cui è messo è simil Marassi e anche in questo concordo in toto. Tra l’altro quando le orde bergamasche hanno giocato qui al Tardini col Torino sono andato a vedermela per ammirare questo Liverpool o Barcellona in salsa Val Brembana e devo dire che non sono stato per nulla impressionato (avevano anche perso). Anche a Bologna hanno meritatamente perso, Bologna non Manchester City.Gosen, Palomino & c.nonostante si voglia far credere il contrario sono gente normalissima. Noi già col Brescia abbiamo fatto schifo e domenica avremmo perso anche con la Spal. Non siamo andati in campo, la preparazione alla partita è stata minata dalla questione Kulu e senza attacco alla lunga la prendi nel c….o. Coniseriamo anche un altro aspetto, quello che in Spagna chiamano il miedo escenico. A forza di dire che l’Atalanta è super, che Gasperini è meglio di Klopp, che il papu è più forte di Ronaldo gli avversari, che diciamocelo mediamente non sono dei geni super razionali si convincono che è così e anche mentalmente vanno a Bergamo sgonfi. In un paio d’anni tutto sto circo si sgonfierà e il sorrisetto e i balletti Gasperini li farà anche lui dal salotto di casa. Ricordiamo un altro presunto fenomeno della panchina che lo ha preceduto su quella panchina che fine ha fatto, ovvero tale Colantuno che manco in B lo chiamano più.
Ti nomino redattore onorario di Novella 3000, ne sai una più del Diavolo (e non mi riferisco al Milan derelitto, sigh).
Ma Gasperini che ci azzecca con la Reggiana?
Iga Davide che fiume in piena…comunque devo dire che mi hai convinto.
L’unica cosa che contesto nel vostro ragionamento (ovvero Russo/Davide) è la questione stadio. Se è in fase di ristrutturazione, ed è risaputo non essere ancora terminata, mi sembra ovvio che no sia ancora bello che finito e quindi si presenti ancora incompleto dal punto di vista della ristrutturazione. Hanno rifatto solo la loro curva ad oggi, mi sembra ovvio che il resto si presenti ancora vecchio e fatiscente…
Io ragiono sul presente e su quello che vedo qui e ora. Qualche collega ha dipinto il Brumana come uno stadio all’inglese. Per me, al momento, escluse la curva Nord e le migliorie apportate alle due tribune, è un impianto al di sotto della sufficienza, sia internamente che esternamente. Già l’attuale Tardini lo trovo molto più moderno in confronto.
Amico mio Gasperini è strisciato bianconero e genoano. I genoani come sai sono reggiani bis come i cremonesi.
Mi permetto di dissentire da questo MEGA SPUTTANAMENTO ad una società e un allenatore che stanno facendo molto bene:
CONSIGLI
SPORTIELLO
BONAVENTURA
ZAPPACOSTA
BASELLI
GABBIADINI
SPINAZZOLA
CALDARA
CONTI
GRASSI
MANCINI
CAPONE
VALZANIA
BARROW
KULUSEWSKI
…..costoro nel recente passato …
poi, così, random, andando indietro di OLTRE una 20 ina d’anni..
MORFEO
LAZZARI
MOTTA
GUARENTE
DEFENDI
CAPELLI
CANINI
PAZZINI
MONTOLIVO
AGAZZI
PADOIN
RAIMONDI
BIANCHI ROLANDO
DONATI
BELLINI
PELIZZOLI
PINARDI
NATALI
F.LLI ZENONI
ROSSINI
ZAURI
DALLA BONA
SONO 38 , salvo dimenticanze, tutti costoro sono usciti da quel vivaio targato dal fu MINO FAVINI, uno che di giovani se ne intendeva e pure di collaboratori lungimiranti per effettuare scouting in giro per il mondo !!!!!
Quanto ai successi che non hanno avuto, così come il vecchio Parma, sono d’accordo :
C’ERANO UNA VOLTA I BOND, I SOLDI DI CARTONE, I VENDITORI DI LATTE E PURE DEI MEGA FALLIMENTI DI PROPORZIONI INTERNAZIONALI ….
..
sparita mamma PARMALAT, spariti i soldi, tutti giù nella MERDA …
DI COSA VOGLIAMO PARLARE ???
ciò chè è stato vinto in campo è figlio di quanto sopra…..
i successi sportivi restano ED I FALLIMENTI ..PURE …
poi sono arrivati i carpenedolesi ed i monterotondini ..
e li …ULTERIORE BAGNO NELLA EMME ..
Marco Ferrari e NUOVO INIZIO …non sono sicuramente dei BABALANI nè dei TRAGATTINI , hanno messo la loro faccia, i loro soldi e le loro competenze, circondandosi di MANAGER, DI PROFESIONISTI e CONSULENTI che hanno compiuto RISULTATI, PROMOZIONI ed OTTENUTO la SERIE A, …
mantenendola pure quest’anno…
DI COSA VOGLIAMO PARLARE …???
….
parlando di modelli, nel passato è il PARMA ad essere stato modello di fallimenti, cavolo …
VINCERE COI SOLDI DEL MONOPOLI…ERO CAPACE PURE IO…
…
in quanto allo stadio non l’ho visto e non posso esprimermi …
ma, prima di criticare gli altri, si cerchi di guardare in casa propria…
…
a me non brucia il fatto di avere subito 5+3+3 = 11 GOL INCASSATI contro 1 siglato nelle ultime 3 gare contro i bergamaschi …
SONO ED ERANO + FORTI ….tre su tre …poi si può disquisire su prestazioni, infortuni, assenze, scelte sbagliate …..
….questo, per me, è quanto ….
BASTONI
Giusta una serena autocritica, Moro, però non bisogna eccedere troppo…
Il Parma A.C. nella galassia Parmalat era una delle Società meglio amministrate e il fallimento della casa madre non è certo stato causato dalla società calcistica i cui conti erano sostanzialmente a posto.
I trofei conquistati durante la Grandeur non sono più “sporchi” o “immeritati” di quelli di altre Società di cui magari i bognoni non sono venuti a galla in maniera eclatante come i nostri.
Non solo: certi successi – i primi quattro direi – mantengono intatto un sapore di genuinità e restano tra le imprese più belle del calcio italiano.
Piuttosto, dopo, tutto l’ambiente venne contagiato dalla scudetto-mania e fece perdere il gusto per le altre coppe comunque conquistate e messe in bacheca che qualche mio collega definiva “coppette”. Coppette mai più conquistate da squadre italiane, se pensiamo alla Uefa o Europa League.
I trofei restano come restano i fallimenti: parole sante. Però c’è fallimento e fallimento. Quello della Parmalat è e resta della Parmalat, non del Parma A.C., che non conobbe l’onta della retrocessione o della cancellazione del titolo sportivo, e mantenne categoria e parco giocatori grazie alla illuminata guida dell’Amministrazione Straordinaria tutto questo con un indimenticabile spareggio a Bologna dopo che entrambe le squadre raccolsero ben 42 punti insufficienti per la salvezza (record) e si era in piena Calciopoli.
Dopo che l’imprenditoria locale aveva preferito non sporcarsi le mani nel prendere in mano il giochino di Calisto, e dopo che l’Amministrazione Straordinaria era durata ben più del previsto, ci fu la cessione a Ghirardi, il cui fallimento è in toto “calcistico”, al contrario del precedente. Forse questione di lana caprina se si considera che in entrambi i casi ci fu un vero e proprio bagno di sangue come effetto collaterale sul territorio con diverse aziende fornitrici e lavoratori diretto o del terziario messi in ginocchio. E’ il prezzo (caro) pagato per avere la Serie A. A qualcuno importa niente: basta che si vinca e chissefrega… Anche dei nostri lettori. Magari anche lo stesso Davide secondo cui l’attuale gestione sarebbe sparagnina (traduziine benevola in italiano dell’epiteto dialettale “”pioconi che starebbe per “pidocchi”. L’occasione mi è utile per rimarcare come, ad esempio, il Parma del Nuovo Inizio (inclusi i benefattori cinesi) abbiamo immesso soldi veri pari a circa 60 milioni di euro, mica male per essere oculati o attenti a non fare il passo più lungo della gamba. Eppure a Davide (e non solo) non basta mai. Sono questi macrognosi o braccini corti etc etc. Ma forse non c’è l’esatta percezione di cosa significhino 60 milioni, specie per i cinque meno big degli altri due dei Magnifici.
Vincere, caro Moro, non è mai facile: neppure coi soldi del Monopoli. Ma con quelli veri il Parma del Nuovo Inizio (anche grazie all’amicoi dagli occhi a mandorla) ha compiuto un vero e proprio capolavoro finora non troppo capito, anche da chi guarda con occhi di ammirazione l’ìAtalanta, peraltro additata come esempio anche da Pizzarotti in giù (incluso D’Aversa).
Eppure il giardino degli altri non è sempre più verde e la stessa dirigenza atalantina (che mi pare piuttosto competente) durante il proprio soggiorno al Tardini ha avuto modo di complimentarsi e d’invidiare quella ducale. Vorrà pur dire qualcosa se avranno trovato qualche spunto da copiare da noi. Così come io spero i nostri non trovino da copiare la ristrutturazione dell’Atleti Azzurri d’Italia perché sarà pure parziale, ma come ben documentato da Luca Russo piuttosto lontana dai livelli che sarebbero lecito attendersi. E ha ragione quando parla di “ristrutturazione” più televisiva che reale.
Da invidiare all’Atalanta, a mio avviso, e al momento, c’è solo il “player trading”, ma caro il mio Moro, siamo oggi ben lontani da quello che era il modello di Mino Favini che scovava i migliori talenti sul territorio nonostante la concorrenza dei top club milanesi. Oggi loro sono capaci di trovarti un Kulusevski a 100.000 euro in un torneo giovanile all’estero, portarlo in Italia, farlo crescere e poi ricavarci una mega plus valenza (dopo l’investimento comunque relativamente non piccolo e che serve una certa forza per farlo). E di operazioni del genere ne sanno fare più di una a stagione garantendosi un futuro. I prossimi Cornelius e Kulusevski anziché andare a comprarli già valorizzati o farceli prestare valorizzandoli noi a seconda dei casi, dovremo essere capaci di scovarli noi e trarne gli stessi benefici sul campo e fuori. Ma Favini con questo modo di lavorare non c’azzecca nulla, vecchio mio…
Di riffa o di raffa, comunque, il Parma da 30 anni salvo piccole parentesi è “là dove gli compete”. Ma attenzione: chi lo dice che sia proprio “là” che gli compete? Cicli così lunghi per delle provinciali (siamo nelle posizioni di coda per presenze allo stadio), in serie A, è difficile trovarne, del resto noi prima di questo trentennio d’oro ci barcamenavamo, peggio della Reggiana che aveva illo tempore maggiore pedigree), tra C e B e già la cadetteria era un successone…
E ora di nuovo, pur avendo patito mille peripezie, c’è un certo tipo di orgoglio gialloblù che porta diversi tifosi a schifarsi perché Kulusevski posa o firma autografi per la squadra che ne ha legittimamente acquistato il cartellino, ovverosia la Juventus, di cui qui parecchi credono di essere dei concorrenti ma a loro credo non impipi molto di noi visto che da 20 anni circa frequentiamo quartieri ben diversi della serie A…
Certo bisogna investire sui giovani ma poi bisogna farli giocare o darli in prestito.
Non ha,senso tenere un giocatore come Adorante e non farlo mai giocare.
Siccome è costato 5 milioni.per lo meno lo si dia in prestito anche in B per vedere se vale o no.
Se vale lo prendiamo e lo facciamo giocare nel Parma, se non vale lo vendiamo
Da Cruz l’abbiamo dato in prestito e non era da,A ma almeno è stato fatto giocare E ABBIAMO COSI POTUTO GIUDICARLO.
Kulusevsky era dell’Atalanta.
In prima squadra non giocava, è stato dato in prestito e poi è esploso.
Perché Majo non si fa così con Adorante?
Non sono bene al corrente delle dinamiche della prima squadra che, come voi, seguo da appassionato e non professionalmente: ricordo, tuttavia, che il ragazzo, reduce da un infortunio serio, lo si è cercato di gestire in modo tale da favorirne il migliore recupero. Dopo di che sul suo impiego ci sono le varie valutazioni che spettano esclusivamente all’allenatore.
Qui sopra si legge di ogni e anche oltre!!!!!!!🤣🤣🤣🤣🤣
La sagra delle minchiate!!!!!!!
Ovviamente riferito ai pseudo articoloni del dottorone Davide!!
Ma fammi il piacere…………per piacere!!!!!!!
Non sono articoli, sono commenti…
Dalla dimensione dei pezzi avrei detto altro. Comunque penso che dobbiamo essere più che contenti dei nostri sette e della dimensione a cui ci stanno portando con moderazione e direi capacità imprenditoriali, d’altronde le alternative chi erano il Cinese, Piazza, i Corrado? Ma cerchiamo di essere obbiettivi ogni tanto per favore.
A proposito di moderazione e capacità imprenditoriali, o comunque di sapersi muovere pur non da imprenditori calcistici nel mondo del calcio, segnalo la piccola chicca dell’ufficiale passaggio di tale Zamparo alla Reggiana.
Questa la notula d’annunzio (dal sito ufficiale del Parma), preceduta ieri dal lancio di Y Sport che dava conto anche delle cifre dell’operazione (che mi paiono abbastanza realistiche) e cioè 400 mila euro.
Il Parma Calcio 1913 comunica il rientro anticipato dal prestito annuale dal Rimini Football Club e la successiva cessione a titolo temporaneo annuale con obbligo di riscatto alla Reggio Audace Football Club di Luca Zamparo. L’obbligo di riscatto si verificherà alla prima presenza in gare di campionato del calciatore con la nuova società.
Orbene: 400 milioni per un calciatore di serie C strappato a parametro zero la scorsa estate proprio alla Reggiana e ora alla Reggiana per 400 mila euro rivenduto mi pare un piccolo capolavoro. O no?
Fossero 400 milioni sarebbe un ultra miracolo.
Su transfermarkt parlano di prestito e non indicano il valore di riscatto. Valore di mercato sarebbe 225 mila euro.
Comunque un guadagno più che buono
p.s. che tristezza la foto di presentazione di zamparo a reggio emilia. Gli hanno messo in mano una penna con sotto un foglio scarabocchiato
Transfermarkt credo dovrà riaggiornare il valore al lume dell’operazione conclusa i cui altri termini sono specificati dalla seguente nota stampa pubblicata sul sito ufficiale:
Il Parma Calcio 1913 comunica il rientro anticipato dal prestito annuale dal Rimini Football Club e la successiva cessione a titolo temporaneo annuale con obbligo di riscatto alla Reggio Audace Football Club di Luca Zamparo. L’obbligo di riscatto si verificherà alla prima presenza in gare di campionato del calciatore con la nuova società.
http://parmacalcio1913.com/comunicato-ufficiale-luca-zamparo
Caro Mauro io non sputtano, ma analizzo e odio le beatificazioni e le mode e adesso leccare il deratano all’Atalanta è lo sport nazionale (finche non rompe le balle a Torino ed Appiano off course). Giocatori sono tante le squadre ad averne lanciati, la Roma se andiamo a vedere ha rifornito mezzo Liverpool. E vediamo quanto dura sta fola e quanto i giornalistoni dureranno a celebrarla. E su Gasperini permettimi, ma la frase stessa arrogantissima su Kulu la dice lunga su che uomo sia. Tanzi e Manenti non c’entrano nulla e anzi quello che volevo dire io condividendo quanrto scritto da Russo è che è un modello che non mi piace e non è neppure un modello, ma una serie di circostanze favorevoli saltuarie. Ne parleremo tra un paio d’anni.
CAro Direktor, condivido l’articolo però non posso esimermi da un’osservazione, già mossa ad altri articolisti di stadiotardini.it, quindi per equità personale la rivolgo anche a Lei.Ferma restando la Sua libertà assoluta di scrivere ciò che vuole, e ferma anche. seppur precaria in un certo senso, la mia “libertà” di commento, finora sempre concessami tranne rarissimi casi nei quali aveva forse ragione a non pubblicare mie esuberanze sanguigne popolane.
Fermo restando tutto quanto sopra, biasimo le Sue citazioni di “lettori scriventi”. Certi personaggi non cercano altro che questa seppur minima popolarità, così gli si dà corda.
Il dr. Davide l’è inteligent ma trop insultos: piociò a destra e a sinstra come se piovesse. Comunque ogni decisione sulla linea editoriale, ribadisco, compete a Lei., che stimo, come credo le sia noto leggendomi ormai da anni.
Suo
Pencroff.
Il motivo è uno e molto semplice: qui c’è gente che vive in un universo parallelo e vuole fare il coso con il coso degli altri. Niente oltre gli insulti….
La citazione di Davide, che nelle mie rare apparizioni nello spazio commenti mi è accaduta di fare più volte, è perché egli ha aumentato la sua frequenza di esposizione, andando a toccare tematiche che mi stanno particolarmente a cuore, per cui nel replicargli non è che intenda dargli ulteriore visibilità a quella che già si prende da solo, ma appunto rettificare alcuni concetti a mio modo di vedere distorti, che poi c’è il rischio facciano breccia nei lettori.
Egli, ad esempio, suole definire “piocioni” i Magnifici 7, oppure amplifica ogni volta il pianto (credo tattico) del direttore sportivo su presunte mancanza di disponibilità di risorse da spendere nei vari mercati. E questo “non ci sono soldi” è un tormentone fastidioso che cozza con la realtà (basti pensare alle esposizioini e agli impegni pluriennali via via sottoscritti, che poi hanno causato le varie “trasfusioni” dei nostri mecenati.
Grazie per la stima
Post: per me gli insulti possono essere ammessi solo nel caso che lo “scrittore” fosse in grado di ripeterli anche innanzi alle persone insultate. Il citato frequenta l’UPI, quindi lo potrebbe fare anziché mangiare bignè. L’è facil dir che i pioc ien coi ed chietor.
Loro stanno lanciando giocatori del proprio vivaio da 40 anni, serie A e serie B….
Questo è dato di fatto….
Perché l’Atalanta è un modello? Perché nonostante i milionari investimenti nello stadio, nel rifacimento del centro di allenamento a Zingonia ( un signor gioiello) ha un bilancio pienamente in ATTIVO. Ecco una parola che difficilmente si legge riguardo alle società di calcio: ATTIVO. Il settore giovanile le permette di avere un attivo/plusvalenza di circa 139milioni confrontando cessioni di giovani e acquisti. Tutto questo senza montarsi la testa, mantenenendo la testa bassa e lavorare. Poi logico Gasperini, ma come alcuni calciatori, staranno sulle balle ed è fisiologico. Questione stadio: forse sarà meglio comparare lo stadio terminato ( tra 3/4 anni) con quello di 2 anni fa. Forse.
Salve Sig. Dalele,
senza nulla togliere all’Atalanta sarebbe bello se ci fosse consapevolezza nella tifoseria Crociata di quanto di buono è stato fatto dall’attuale gestione del Parma Calcio. I risultati sportivi sono sotto gli occhi di tutti e il felice slogan “Come noi nessuno Mai” è stato felicemente replicato anche con la non scontata permanenza in serie A da matricola (evento non propriamente abituale): mi fa piacere che Lei sottolinei che l’Atalanta ha un bilancio pienamente in attivo, quello del Parma potrà esserlo dopo che sarà stato ammortizzato l’ “avviamento” che ha comportato investimenti considerevoli dapprima per la rapida risalita e poi per il consolidamento nella massima categoria. Però, anziché piantare chiodi a destra e a manca, la compagine proprietaria ha messo mano al proprio portafoglio per trovare le risorse ritenute necessarie per lo sprint. Purtroppo c’è chi si fa beffe, anche in questo spazio commenti, ahime, di uno dei pochi esempio, nel calcio nostrano, i imprenditoria del territorio, con tanto di nomi cognomi e facce che li contraddistinguono che hanno fatto investimenti mettendo capitali freschi nella società di calcio. Non credo di dire una eresia affermando persino più del tanto decantato Percassi. Per cui ribadisco l’invito a non osservare a quanto siano belle le aiole orobiche quando anche il nostro Parco Ducale hai il suo perché…
Sulla questione stadio ricordo che il giudizio del nostro articolista è relativo allo stato attuale dell’arte, vieppiù in considerazione che la Dea è stata ospitata per due giornate al Tardini. Insomma: visto dal vivo e non sul piccolo schermo l’attuale (ATTUALE) Atleti Azzurri d’Italia non è esteticamente e funzionalmente il massimo. Il nostro Tardini già così com’è – prima della Copertura che finalmente verrà fatta dopo anni di attese – sia all’occhio del telespettatore che a quello del fruitore di almeno certi settori è migliore rispetto al lifting del Brumana. Poi vedremo quando avranno finito loro e quando avremo terminato noi come saranno le due strutture. Il giudizio è sull’oggi, il domani è sulle ginocchia di Giove…
Scozzarella sta per lasciarci.
Per qualche euro in più accetta
pure il declassamento perenne
in serie B visto che per il Trapani
la serie B è già un lusso.
Che delusione.
In quanto a Kurtic sembra che il Torino c’è
l’abbia soffiato sul filo di lana.
Un po’ quello che è successo con Caputo.
Vi ricordate?
Quello era un. giocatore che sembrava già del Parma
mancava solo la firma che per Faggiano
era solo una mera formalità visto che il giocatore
era d’accordo su tutto e invece c’è lo hanno
soffiato sotto il naso.
Con Kurtic presumo sarà la stessa identica fola
ma come.dicevo io sono fiducioso nei
MAGNIFICI 9
So che faranno un mercato adeguato.
e non indeboliranno la squadra già all’osso
anzi…..al midollo.
https://www.tuttomercatoweb.com/parma/?action=read&idtmw=1334604
Good News Vele
2016/17: 4° posto
2017/18: 7° posto
2018/19: 3° posto
Sfido io a trovare una piccola, perchè l’Atalanta lo è, con dei risultati così costanti.
E Noi….” La Zona Strajé “
🕵️♂️🤙
Infatti, i numeri non sbagliano mai.
Vado un po’ controcorrente rispetto alla massa e faccio osservare alcune questioni, che negli ambienti calcio veri ( intendo clubs che studiano i miracoli sportivi ) sono oggetto di discussione.
E’ fuori di dubbio che l’Atalanta abbia un’organizzazione di prim’ordine, E’ fuori di dubbio che i risultati siano straordinari.
L’Atalanta è la squadra coi ritmi più alti del calcio italiano. Sulle ragioni ci sono tante chiacchiere anche maligne.
Di certo , i virgulti più importanti del settore giovanile negli ultimi anni, decorso il primo anno da professionista nella casa madre gestita Giampiero, hanno avuto incidenti gravi. Mi riferisco a Grassi, Caldara, Conti, Gagliardini e Kessie ( questi ultimi già in prestito in serie B prima dell’avvento di Gasperini come detto).
Qualcuno parla di eccessi sul piano fisico, qualcuno di fatalità.
Fatto è che si può correre tanto e più forte degli altri per vari motivi. Allenamento e altro. Ci sono stati tanti fulgidi esempi anche nel passato degli anni 90 e qualcosa aveva sfiorato pure il Parma, col famoso video “rubato” di Cannavaro , registrato prima di Parma Marsiglia.
Sono chiacchiere senza fondamento probatorio, ma sono chiacchiere che sono in giro. Solo invidia dei perdenti? Probabilmente si e si vedrà forse un giorno.
Tutte belle parole! Ma per vincere bisogna fare i gol e l’Atalanta ne ha fatti 48 in 18 partite… piu di 2.5 a partita e…. dopo aver letto tutte le considerazioni precedenti mi chiedo: stiamo parlando di calcio o di altro?
Stavamo parlando di altro
Detto questo: complimenti all’Atalanta per i 48 gol in 18 partite, buon per loro: ma credo che il tifoso del Parma credo non abbia di che lamentarsi del rendimento della propria squadra del cuore
Ansi …molto contento ….
Forsa Magico Paerma ….
La Vita per quelli che hanno ambizione no e’ facile e’ duro …. a me mi piace la battaglia vero ..
Faremo de le belle cose ..
Cordialmente
Annibale Barca
Io rientro sul tema affermando che ho ricordato semplicemente i risultati prodotti dal vivaio ( inconfutabili ) ..
non parlando minimamente di soldi, investimenti o bilanci,
COSE DELLE QUALI NON MI IMPORTA NULLA , SOPRATTUTTO
ALLA LUCE DEL FATTO
che non conosco minimamente
.. il commento di Luca, riproposto, la dice lunga sul resto …
ricordiamoci che in questo campionato giocano
JUVE, NAPOLI, MILAN, INTER, ROMA E LAZIO ….
Luca8 gennaio 2020 alle 19:39
2016/17: 4° posto
2017/18: 7° posto
2018/19: 3° posto
Sfido io a trovare una piccola, perchè l’Atalanta lo è, con dei risultati così costanti.
Ma chi e’ quell’asino qua?? Del parma poi…
Kulusevsky che fa faville dell’atalanta. Pessina e un altro in campo, cresciuti nell’atalanta…
Si lamenta dello stadio che in 100 gg, han demolito e ricostruito una curva intera, e che verra’ sistemato in 2 anni cercando di metterci il meno possibile nei mesi estivi….
Una societa’ agli ottavi di champions con solo 3/ 4 giocatori con ingaggio sui 2 milioni, quando ronaldo becca come tutta la rosa….
Solo con incassi o con la cessione di kulusevski si e’ ripagata gli ingaggi….
Cioe’, l’autore mi sembra proprio o asino o di parte…..
Che prenda per modello il parma fallito del fallito tanzi???
” Flash Back ” ….
anni …anni fa …quando era Presidente ( se ricordo bene ) Arrigo ,
quando Tanzi ha detto che Parma deve esistere in otra manera ..
piu’ o meno che devi esistere … vendendo giocatori ecc…. Arrigo ha detto Voglio fare Parma come un piccolo Ajax ….
Per Favore Basta Atalanta …..
Facciamo Noi Parma …. di Nuovo come Parma diverso
Come siamo …conosciuto come squadra che sempre stupisce …
Think strong …believe in our team ….
Cordialmente ,
Parma Fan Club from South Spain ” Sempre Fedele “
L’ Atalanta esempio x tutto e x tutti……………..rosicare gente e rosicherete ancora a lungo………………. ancora ma ricordatevi ancora…….a lungo……….ancora ma ricordatevi…….a lungo…..
Sono molto interessanti le discussione in merito all’Atalanta. Personalmente sono molto vicino al pensiero del Direttore Majo in quanto a Parma vediamo sempre più verde l’erba del vicino e non ci accorgiamo di quanto di buono abbiamo sotto il naso.
L’Atalanta è sicuramente un esempio di buona gestione economica ma non di progetto in quanto è una società i cui risultati sportivi nel medio periodo hanno un andamento estremamente altalenante e non in crescendo. Tra il 2000 ed il 2010 ha conosciuto ben tre retrocessioni in B poi dal 2010 ad oggi ha fatto un campionato di B (promossa), 5 di A dove è arrivata sempre oltre il 10 posto (quindi seconda metà di classifica) e poi negli ultimi 3 ha avuto l’esplosione che tutti conosciamo e che a mio avviso è imputabile ad aver trovato un trio di attaccanti (Gomez, Zapata ed Ilicic), che non vengono certo dal vivaio, perfetti per il calcio di Gasperini (anche lui bravo allenatore ma non da grande squadra). Diciamo una parentesi fortunata in una lunga storia di mediocri risultati sportivi (con tutto il rispetto).
La società applica la politica di vendere subito al miglior offerente qualunque giocatore che abbia mercato senza poi reinvestire le somme incassate se non in minima parte. Per il momento ha funzionato perché di fatto hanno ceduto giocatori medi a prezzi stellari (vedi Conti, Caldara, Spinazzola, Mancini, Gagliardini) e nessuno indispensabile al progetto (come i citati 3 attaccanti).
Se quest’anno non si qualificano per la Champions in estate venderanno tutto il possibile (forse anche Zapata tenuto solo per partecipare alla Coppa) e poi sarà un progressivo ritorno alla normalità.
Va anche detto che i loro risultati dipendono anche dalle incapacità altrui, dalla crisi che hanno avuto talune grandi squadre italiane, senza poi parlare del passaggio del turno in Champions facendo soli 7 punti in un girone facile tolto il City.
In ogni caso li aspetto al ritorno al tardini e sono convinto che con l’organico al completo possiamo batterli e pareggiare i conti.
Sempre e solo forza Parma
Vacca se siete tristi a parma….avete il coraggio di criticare l’Atalanta….poveretti…..nn vi smentite mai….
Ciao Bagoli…
E poi i cugini tristi siamo noi….
Spero che lunedì lo stadio sia stracolmo
e faccia un tifo infernale.
Il Lecce deve sentirsi all’ INFERNO 😈
mentre il Parma dovrà sentirsi in PARADISO
Il Tardini dovrà regalare al Lecce un inferno
terreno che dovrà essere
peggiore di quello vero. 😈 😈 😈 😈
La partita con la Spal può essere come una
GOMMA che cancella la prestazione
VIGLIACCA
VOMITEVOLE e
IMBARAZZANTE AL CUBO giocata
( per modo di dire) a Bergamo.
È la nostra finale di.Champions.
La partita dell’anno.
Una partita per UOMINI VERI
non certamente per
MEZZE SEGHE
Lunedì non bisogna stravincere
BASTA solo VINCERE
Si può giocare anche da cane o
da vomito ma non importa
BASTA solo VINCERE
Ci basta anche solo un gol in fuorigioco
Un rigore inesistente
Un’autorete
Un gollonzo
Non importa
BASTA solo VINCERE
La partita è di un’importanza vitale
Chi non l’ha capito è tonto ed è meglio
che si dia all’ IPPICA e vada dallo psichiatra
Se giocheranno Sprocati Pezzella e Darmian
( ma spero vivamente di no)
come hanno giocato a Bergamo
VANNO VENDUTI
Subito
immediatamente
Senza ” se” e senza “ma”
con un calcio in c….
Ci vuole un bel CORAGGIO criticare il MODELLO ATALANTA.
MA QUANTA INVIDIA….
Prima di arrivare al loro livello passeranno 15 ANNI….
(forse…..anche di più).
LG: fatti vedere da uno bravo….
Anziché insultare argomenta x sostenere le tue tesi come diverse persone invece hanno fatto… prima della scorsa partita il Parma era a 6 punti dall’Atalanta, ricordiamoci che il Parma 4 anni fa era in D dove giocano i non professionisti e spesso i calciatori fanno un altro lavoro. Mi sembra che di strada ne sia stata fatta parecchia…
Tu dici che passeranno 15 anni x arrivare al livello dell’Atalanta, io dico che sicuramente tra 15 anni l’Atalanta non avrà in bacheca i trofei del Parma. Detto questo sono anche convinto che già alla fine di questo campionato il gap di punti tra le due squadre non sarà abissale.
Sempre e solo forza Parma
Tutta invidia. Parli di uno stadio che non è da modello inglese, quando ad oggi è ststa rifatta solo la curva nord. E che curva nord. Quest anno verrà rifatta la teibuna creberg, nel 2021 la sud. Poi voglio vedere se mi dici ancora che Parma è un modello da prendere da esempio, quando entri e ti spaventi a vedere uno stadio fatto di impalcature,.
Onore al parma delle coppe, ma fammi il piacere.
Mi parli di Atalanta come modellp da non imitare. A prova contrario ne abbiamo infilati 3 alla juve lo scorso anno e ci siam arrivati alla finale di coppa con la lazio, finale palesemente rubata.
Ti faccio solo alcuni nomi….. non del passato che poi son finiti in grandi squadre, ma del recente passato come… montolivo, caldara, kulusevsky, inzaghi, spinazzola, mancini, conti, pazzini…e se vuoi vado avanti.
Mi parli di kulusevky…. un ragazzino nato nella primavera, ma che con davanti gomez ilicic zapata muriel malinovsky nell atalanta non aveva spazio. È stato dato in prestito a voi, e da un valore di 100 mila euro ora ne abbiam presi 35 di milioni.
Grande mossa societaria. Ci spiace non averlo potuto geder giocare almeno un anno qui.
Ma non dirmi che è cperche non funzionano il milan e la roma che noi siam li sopra in classifica. Perhe ti abbiam dimostrato domenica il nostro gioco, e se abbiam fatto 99 goal in un anno solare qualcosa vuol dire.
Al posto di parlare usando altro, scrivi usando il cervello,perche se a scrivere è l invidia ti conviene fare un altro mestiere.
SOLO ATALANTA
E GRAZIE A TUTTA PARMA X AVERCI OSPITATO LE PRIME DUE PARTITE IN CASA.
Rosicate
Criticare l’Atalantab è come criticare GIUSEPPE VERDI
Criticare il loro stadio è come criticare la TORRE EIFFEL
Onore all’Atalanta senza “se” e senza “ma”
Prendiamo esempio da loro in tutti i sensi.
Noi critichiamo gli stadi degli altri
senza sapere cosa abbiamo noi.
Ma avete visto i bagni della tribuna
dello stadio Tardini?
Porte rotte dove ci sono
Bestemmie scritte sulle pareti
Piscio nel pavimento
Puzza nausebonda
Ambiente infetto.
E parlo dei bagni delle tribune
senza aver visto quelli delle curve
Confrontateli con quelli di Bergamo
e siate più obiettivi altrimenti fate la
figura degli ippopotami.
Direttore forse non sono a volte abbastanza chiaro. Ma per me i “piociòni”, braccini corti, micragnosi,etc non sono i 7 (a cui consiglio cmq da sempre di evitare di far sbandierare a Faggiano assenza di moneta perchè a livello di immagine fa schifo e di togliersi questa etichetta di oculatezza che corrente il 2020 non è premiante, sono concetti che piacevano a mia nonna), bensiì gli “altri” c.d. imprenditori del territorio che identifico nel Ponte Caprazucca, capaci solo di farsi dare uno strapuntino nell’inutile PPC senza aver mai cacciato una ghella nel 2006 (consegnandoci al bresciano) e ora. E non parlo solo di investimenti in qualità di soci, ma anche di banali sponsorizzazioni che non siano elemosine. Sul cinese il mio pensiero è pessimo e sono solo felice di essermelo levato dai maroni, anche perchè non più tardi di 18 mesi fa stava rischiando di non farci nemmeno iscrivere al campionato, oltre ad averci bloccato (parole di Faggiano) il mercato (non voleva comprare nessuno), con conseguente certa retrocessione. Poi in questi giorni la macchina organizzativa di Palazzo Soragna è impegnata h24 per la veuta di Mattarella e l’inaugurazionbe in pompa magna di Parma 2020, quindi non disturbiamoli.
Caro Davide, quando si tirano a mano i “piocioni” è un attimo che un lettore disattento possa fare confusione tra i Magnifici 7 e l’UPI, del resto alcuni sani principi sono comuni, come il non fare il passo più lungo della gamba, più predicato dai nostri che attuato, in realtà, perché se io facessi ancora il Grillo Parlante come una volta, per onestà intellettuale dovrei bacchettare l’attuale gestione per le spese eccessive fatte, sia pure con la giustificazione di compiere la memorabile impresa. Però c’è di lodevole che questi soldi profusi sono VERI, cacciati fuori da loro, che quasi si vergognano per il bel gesto fatto per la comunità, a fronte poi di sentirsi dare, appunto, dei pidocchi. A ben vedere in questi cinque anni i Mecenati hanno investito una sessantina di milioni (comunque meno di quel che ci sarebbe voluto per acquistare il “carrozzone” già condannato alla serie B, e questo per un rendimento sportivo indecente ben prima che scoppiasse la magagna che avrebbe portato al fallimento, giacché anche se c’erano segnali abbastanza inequivocabili, quegli stessi segnali c’erano anche negli esercizi precedenti, per cui era abbastanza difficile che i calciatori o i tecnici potessero sapere che il baratro era lì che li aspettava, e il fallimento sportivo ha preceduto quello economico, direi senza alibi e giustificazioni per nessuno dei protagonisti di allora) o meglio, non li hanno tirati fuori solo loro, ma per una buona metà anche il loro socio dagli occhi a mandorla, che per me resta un benefattore della Comunità Crociata come tempo prima lo su Sanz (senza i suoi milioni sarebbe stato difficile tirare avanti all’infinito l’amministrazione straordinaria prima della cessione al Ghiro) e per questo dissento dal giudizio negativo che Tu formuli su di lui perché a un certo punto è stato determinante. Anche certe chiacchiere, piuttosto di propaganda, che circolano su di lui (che magari si credeva morto,m ma che comunque almeno parzialmente è resuscitato) mi sembrano ingenerose e comunque poco ortodosse e quindi le lascerei da parte. Alle volte si fanno passare per incapaci gli attuali gestori, però, al di là dei risultati sportivi che parlano per loro, ci sono appunto alcune perle che restano indelebili della loro sagacia, o di chi per loro studia, agisce, fa, pur non apparendo (più) direttamente, tra queste proprio la succitata operazione orientale, che i soliti noti hanno cercato di chiosare solo per l’aspetto negativo (la scelta non felice del nuovo socio), tralasciando l’abilità e la forza di riparare alle inadempienze cinesi, tornando ad essere i soci di maggioranza del club, roba da manuale, altroché, o se vogliamo la quisquilia già ricordata ieri dello sberleffo alla “Regia” di strappargli il calciatore simbolo della passata stagione, tale Zamparo, a parametro zero, salvo rivenderglielo per circa 400 milioni alla sessione successiva sessione. Non male. Anche nella tanto (anche da te) vituperata operazione Kulusevski, l’attuale proprietà ha avuto l’ardire inaudito di dire niet alla Juve sul trasferimento immediato, con dimostrazione di forza niente male, senza essere lo scendiletto di nessuno, men che meno dell’Inter che ora come la volpe e l’uva sostiene di non aver mai preso in considerazione di prendere il “Corsaro Rosso” (copyight Morosky). Giova ricordare che persino durante la Grandeur quando Madama domandava ci si inchinava… Citofonare Bravo per ulteriori dettagli… Peccato che non abbiano voglia di fare gli “imprenditori calcistici” (anche se vedendo certe risposte della piazza mi verrebbe da dire che hanno ragione) perché in realtà gli “imprenditori calcistici” mi pare stiano dimostrando di saperlo fare piuttosto bene. E’ evidente, tuttavia, che l’attuale schema, come più volte da loro stessi spiegato, difficilmente può essere reiterato in eterno poiché nella compagine dei Magnifici 7 vi sono dei rapporti di forza squilibrati per cui se ad X e Y investire (o gettare nel capirone e la differenza spesso la fanno i capricci di Eupalla e non la scienza) certe somme è come per un comune mortale andare a fare il pieno alla macchina (tolto che comunque ognuno sarà pur libero di spendere come vuole i propri quattrini, e magari dopo aver fatto il Mecenate per cinque anni diversificare le spesucce) per altri magari l’impegno è un po’ più gravoso. L’ideale sarebbe stata l’elevazione di uno dei top investitor nel ruolo (comunque spesso ingrato) di maggiore azionista, evitando di valutare altre profferte da fuori, condizione però resa indispensabile dalla mancata realizzazione di detta soluzione. In realtà, a fronte degli attuali ricavi, con una gestione attenta, potrebbe raggiungersi l’obiettivo virtuoso della “autogestione” (che per altro con una società potente, attenta e “locale” alle spalle sarebbe il meglio per tutti). Il tempo degli investimenti “pesanti” dei soci, infatti, potrebbe essere terminato o comunque terminare nel breve, cioè quando nelle voci di bilancio (per forza di cose ancora un po’ sanguinolento) troverà spazio il player trading. L’Atalanta, come scrivevo ieri, andrebbe “imitata” proprio per la capacità (vedi Kulu) di scovare talenti sconosciuti per poi valorizzarli e venderli al miglior offerente. Lo stesso Cornelius, ad esempio, il Parma anziché comprarlo dall’Atalanta già valorizzato (e dunque pagarlo relativamente caro), idealmente dovrebbe saperlo individuare da solo per sé o appunto per la rivendita onerosa. L’Atalanta c’è riuscita, ma sono anni che ha un certo tipo di organizzazione, il Parma attuale milita da due anni in A e prima ha dovuto investire pesantemente per tornarci. Il progetto sportivo, dunque, dovrebbe raggiungere questa tipologia di step, peraltro come previsto dal piano triennale di recente approvato. Ma a questo va aggiunto anche l’investimento sulle strutture (il Centro Sportivo tornato di propeità e con un programma in corso d’opera di riqualificazione) e lo Stadio Tardini di cui ormai dovrebbe essere terminato l’iter burocratico che darà il là alla tanto attesa copertura delle Curve e ristrutturazione globale e reale: quella “televisiva” rifacimento estetico dei seggiolini è già stato fatto col ritorno in A, tutte cose che ora si danno per scontate ma che non sono capitate o arrivate per caso. I signori brontoloni, quelli a cui non va mai bene niente, quelli che imbrattano le bacheche social con dei vergogna ad minchiam dovrebbero ricordarsene, assieme al memento cristiano: ricordati che sei polvere e polvere ritornerai…
E cmq in rappresentanza del popolino a cui appartengo cito sempre un mitico ascoltatore di Rete Sport Roma: “a noi non ce frega un c…o di plusvalenze, obbligazioni, basta che comprano li giocatori”
Si così si sfasciano i bilanci e si finisce in D, bravo l’omo si parent ed Ghirardi ?
Ma quanti Kg di Mallox dovete prendere per vivere serenamente?
Non vi pensiamo proprio, ma arrivare a denigrare una società, una città, una tifoseria che sta ottenendo da anni successi clamorosi nel più completo merito e rispetto (siamo stati defraudati di una coppa Italia pochi mesi fa) ci vuole molto coraggio…..
In bocca al lupo al Parma e ai suoi tifosi seri, alla città che rappresenta.
Sono sicuro che pochissimi di loro si riconosceranno o in questo delirante articolo contro di noi
Qui si vive serenamente il settimo posto in campionato nelle vesti di autentica sorpresa del campionato.
Nel mio pezzo non vi è l’intenzione di denigrare società, città e tifoseria (dove, di grazia?), ma solo la volontà di esprimere la mia opinione a proposito di quello che ho visto coi miei occhi domenica a Bergamo.
Lo stadio, al momento, non è il gioiellino contrabbandato dalla stampa nazionale. Altrimenti quelli di Udinese, Frosinone e Juventus cosa sarebbero? Capolavori?
E la squadra non mi pare il miracolo calcistico che in tanti dipingono: in Champions League una qualificazione agli Ottavi per il rotto della cuffia (l’Inter con gli stessi punti è stata eliminata in un girone con Barcellona e Borussia, non so se mi spiego) e in campionato un quinto posto che non è ancora il terzo dell’anno passato.
In un contesto di libertà di pensiero, il vero delirio è definire delirio l’opinione altrui.
Saluti e baci da Parma!
quoto 1907.
l’ articolo mi è indifferente ma rispetto la libertà di opinione.
il tutto scaturito poi lo trovo imbarazzante.
godiamoci la stagione che fino ad ora ha regalato soddisfazioni (tranne qualche episodio..).
abbiamo una posizione di classifica in linea se non superiore con la ns realtà. non vedo perché si debba guardare in casa d’ altri.
e poi perchè mi piace andare a fondo alle cose..il 22 maggio 2019 l’autore di questo delirio affermava su queste stesse pagine che l’Atalanta doveva essere presa a modello…
Il delirio è totale….
Quindi ho sbagliato a consigliare mallox ma invece creoo serva un medico bravo, uno che ci capisce….
Firmato
Un tifoso dell’Atalanta obiettivo, pacato e serio
Lei non ha letto né questo articolo né quello del 22 maggio 2019, altrimenti ne avrebbe colto le differenze.
Le suggerisco una ripassatina:
http://www.stadiotardini.it/2019/05/columnist-luca-russo-un-parma-un-po-ajax-un-po-atalanta-smetta-travestirsi-autobus.html
Saluti da Parma!
Lei scrive di Atalanta e di Atalanta non sa assolutamente nulla nè da un punto di vista sportivo, nè gestionale, ma è solo accecato dal rancore.
Potrei confutare punto per punto con dati innopugnabili la marea di assurdità che ho letto, ma non ho nè il tempo, nè la voglia.
Avesse avuto l’umiltà del suo direttore sportivo, con il quale ho parlato amabilmente lunedì, non si sarebbe esposto a questa patetica figura scrivendo questa marea di spazzatura.
Io di Parma non scrivo nulla, perchè sono conscio di non sapere nulla.
Questa è la differenza
Saluti da Bergamo
Credo piuttosto che le manchino gli argomenti, considerato il suo ricorso reiterato all’offesa.
Se c’è qualcuno che offende è stato lei con un pezzo da delirio, segnato solo da livore, che gli stessi tifosi del Parma criticano. E poi come posso argomentare con chi è talmente lontano dal mio modo di vedere. Uno di noi due delira … agli altri la difficile sentenza
E’ normale che vengano a scrivere da Bergamo 2 ragioni balorde, sono anche troppo educati.
Se si vuole evidenziare che la società Parma dalla rinascita sta lavorando bene sono d’accordissimo, è giusto evidenziarlo perchè tanti lo sminuiscono o lo ignorano. A mio parere non ha invece molto senso far partire il discorso dall’Atalanta, sportivamente sono un modello consolidato da anni, col bilancio a posto, ci hanno anche appena dato 5 gol e lo stadio anche se rifatto parzialmente è un altro progetto che hanno e che va avanti, il nostro ad oggi fa schifo ma per fortuna c’è un bel progetto
come se negli anni 90 fossero venuti a far le pulci al parma di scala
scusa ma dopo tutte le puttanate che hai scritto non ho capito che mestiere fai????
Buongiorno, sono un parmigiano adottato nato a Bergamo che adesso vive all’estero. Ho l’Atalanta nel cuore e amici incredibili a Parma.
Non concordo con l’articolo di cui sopra. Di seguito cerco brevemente di elencare le ragioni.
1 – il Gewiss Stadium che tu denigri chiamandolo Brumana è in fase di costruzione: non puoi criticarlo ora. Aspetta qualche anno poi potrai dire quello che vuoi.
2 – La società ha i conti in regola grazie alla gestione PErcassi che ha sapientemente saputo investire e comprare.
3 – siamo sempre stati una società POVERA. Voi avete avuto investitori che vi hanno aiutato a vincere comprando giocatori che al tempo erano costosissimi e forti. Se non investi nel calcio, non vinci. Poi perdi comunque, ma devi comunque investire.
4 – Gasperini e Percassi vanno d’accordo ora: dopo 5 partite (le prime 5) tutti sanno che Percassi contattò Pioli e lui, da signore, disse che Percassi avrebbe dovuto aspettare.
5 – Ci vuole sempre un po di dose di fortuna 🙂 siamo anche fortunati e probabilmente domani ci troveremo in serie b facendo felici un sacco di persone. La realtà è che noi giochiamo SEMPRE bene e alle volte perdiamo anche.
6 – Hai perso 5 a zero: non tirare merda su una realtà che è carina (non splendida) cerca invece di comprendere cosa non ha funzionato nella tua squadra e fai i complimenti all’avversario 🙂 no?
7 – La logica che tutti applicano è di solito molto conservativa: chi era grande 20 anni fa e ora fatica non viene considerato una provinciale ma una grande in difficoltÀ; una provinciale che gioca da grande non viene considerata grande ma più momentaneamente grande. Con gusta logica conservativa a CASTE INDIANE nessuno al di fuori delle 7 sorelle dovrebbe o potrebbe mai potersi affacciare nelle parti alte della classifica. Non la trovi un po stupida come logica?
Grazie per la possibilità di commentare.
Quale Direttore Responsabile, nel darle il benvenuto in questo spazio commenti, mi permetto di replicare al punto 1, poi eventualmente sarà l’autore, se lo desidera, farlo per gli altri punti.
Russo, nel definire “Brumana” lo Stadio di Bergamo, si è attenuto a una mia disposizione e cioè quella di chiamare gli stadi con il loro nome storico, senza derive commerciali. Del resto per noi la Coppa Italia è la Coppa Italia e non la Tim Cup. Saremo vecchi e decrepiti, ma da nostalgici del calcio che fu, quando era davvero popolare e non diciamo così, artefatto, e prettamente “televisivo” come oggi. Lo ha anche specificato nell’articolo precedente, quello di commento alla partita (dal titolo Senza Voto vedi qui: http://www.stadiotardini.it/2020/01/columnist-luca-russo-senza-voto.html)
Non vi è dunque nulla di denigratorio nel definire l’impianto sportivo semi-ristrutturato con le sue precedenti denominazioni, e cioè Atleti Azzurri d’Italia, o Brumana.
Originariamente, infatti, l’intitolazione era “Stadio Mario Brumana“, che niente ha a che vedere con la “bruma”, ossia la nebbia (forse per questo erroneamente lei pensava che Russo volesse celiare), bensì un milite fascista caduto durante i moti che precedettero l’avvento del regime. Con la fine della seconda guerra mondiale venne tolta l’intitolazione a Brumana e semplicemente divenne “Stadio Comunale” fino al 1994 quando, per volontà del sindaco Galizzi, fu intitolato “Atleti Azzurri d’Italia”..
Colgo l’occasione per rimarcare – e non solo a Lei ma anche agli intervenuti in queste ore – come da sempre la linea editoriale dettata dal sottoscritto va (forse utopisticamente) nello spirito del dialogo e non della contrapposizione tra tifoserie: ho la sensazione che ci sia molto campanile nella lettura del reportage del nostro Columnist, il quale ha solo espresso le sue valutazioni – più o meno condivisibili – dopo la sua giornata di lunedì nello stadio parzialmente rinnovato così come sono più o meno condivisibili i commenti che ne sono seguiti, anche se un po’ troppo, a mio parere, figli dell’oggi, e cioè della contrapposizione o con me o contro di me. Lungi da parte di questo giornale on line la volontà di voler denigrare qualcuno men che meno l’Atalanta o i suoi tifosi: mi associo, anzi, alle parole di elogio di Russo alla Curva (inserite nel già citato articolo di commento alla partita, dal titolo Senza Voto, vedi link sopra) e che qui ritrascrivo:
La curva bergamasca, esclusi i due o tre sfottò d’ordinanza riservati ai dirimpettai bresciani, si è distinta per cori a favore della propria squadra (e non contro gli avversari), continuità canora, partecipazione collettiva e capacità di trascinare la squadra o farsene trascinare kulusevski faggiano atalanta parma 06 01 2020e diventare il cosiddetto dodicesimo uomo in campo. Ma la sua parte migliore ce l’ha mostrata quando ha omaggiato con lunghe e fragorose ovazioni le uscite dal campo di Kulusevski, Cornelius (che ha ricambiato con altrettanto calore) e Grassi, ex ancora molto apprezzati da quelle parti. Ci fosse stato un applausometro, di quelli che un tempo non di rado venivano usati nei varietà televisivi per stabilire scherzosamente chi fosse più gradito, l’avrebbe spuntata Grassi, seguito da Cornelius e infine da Kulusevski.
Cordialmente
Gmajo
Per essere ancor apiù chiari Parma della rinascita sta lavorando non bene BENISSIMO, a far inizio dal calcio nel deretano a Minotti e Scala (al di là della parentesi col cinese da cui per fortuna si è usciti senza danni). Proprio per questo io cambierei stile comunicativo discostandomi dai PIOCIONI veri, quelli del Ponte Caprazucca a cui lascerei il “copiraigt” di certi concetti ed espressioni desuete (passi lunghi o corti, etc..), che in bocca anche al Faggiano di turno danno alla stampa l’idea di tempi miseri, di nozze con fichi secchi, etc..Criticare Faggiano per operazioni di mercato non c’entra una mazza col criticare la società. E’ anche necessario accantonare il concetto di imprenditore calcistico che per fortuna, Cellino e Preziosi a parte non esiste più. Nessuno dei proprietari di grandi team europei è “Imprenditore calcistico” e personalmente auspico una lunga vita ai nostri (7 o 2 che siano). Tra l’altro mal supportati dai “colleghi” imprenditori del c.d. territorio tomaccari, buslotari e acciugari che adesso non disturbiamo perchè sono già a stirare il vestito grigio e a far lucidare le scaroe di cuoio per la messa in scena di Parma 2020 in pompa magna. Un domani che facesse le misere valige anche il peritino informatico a favore di un personaggio più di peso, anche la futura ristrutturazione dell’Ennio avrebbe un risalto maggiore sulla stampa. Proprio per questo il modello Atalanta che se lo tengano Percassi, Colantuono e Gasperini. Io preferisco il nostro. Spero però che a Torino ci si vada, non facciamoci ridere a dietro ancora con la storia del caro biglietti e dello sciopero del tifi contro il MIlan (cosa gliene frega alla Lega se non tifi).
Cmq abbiamo scoperto che la Dea è una religione e bisogna venerare Gosén e Gasperini due volte al tramonto e una all’alba a pena di essere considerati eretici.
Non capisco il motivo di criticare l’Atalanta, solo perché ci ha rifilato 5 goal? L’Atalanta, al momento è un esempio positivo per molte società, come lo è il Parma attuale, in condizioni completamente diverse. Non riesco a capire questa inutile contrapposizione.
Neanch’io capisco il perché di queste polemiche sterili.
L’unico appunto che si può fare attualmente all’Atalanta è l’eccessivo ricorso a giocatori stranieri. Lunedì erano inizialmente 10 su 11, per una società che storicamente ha sempre formato giovani di grande valore è obiettivamente un’anomalia
Il sig. Luca Russo.…..
ha fatto semplicemente la figura del cioccolataio.
P.s. A lei direttore solo rispetto…..ma solo a Lei
i restanti “scrittori” sono solo “fuffa”.
La mia unica colpa è non essermi allineato al pensiero unico propagandato dalla stampa e dai salotti televisivi teso ad esaltare il modello Atalanta.
Se sulla Rosea, o Stadio o qualsiasi altro giornale, l’Atleti Azzurri d’Italia mi viene descritto come un gioiellino, io mi aspetto di trovarmi di fronte ad uno stadio simile a quelli di Udinese e Juventus. Ma se al contrario mi ci reco di persona e noto che tutto è tranne che un gioiellino, lo penso, lo dico e lo scrivo. Se poi siamo sotto dittatura, fatemelo sapere ché espatrio molto volentieri.
Se affermo che l’Inter in Champions ha messo insieme 7 punti ma è stata eliminata perché inserita in un girone difficilissimo, mentre l’Atalanta va agli ottavi avendone totalizzati altrettanti però in un gruppo molto più che alla sua portata, non è fare la figura del cioccolataio – arte comunque nobile a differenza dell’insulto a chi non si allinea al pensiero unico – ma riportare fedelmente i fatti e interpretarli nel modo più lucido e oggettivo possibile.
Ribadisco che il vero delirio è definire delirio un’opinione diversa dalla propria.
Non diciamo cazz… è un’esempio si! Sotto tutti i punti di vista! Società, allenatore, giocatori, tifosi! I numeri parlano e sinceramente hanno un gioco spettacolare.. Lunedì si è visto! Penso che il tuo commento su stadio e esempio sia solo invidia e campanilismo! È una splendida realtà e a differenza tua l’apprezzo come apprezzo chi fa spettacolo! Anzi.. Un grazie per kulu in prestito🤔😉
A proposito di Kulusevski, un grazie lo dovrebbero anche loro a noi. Un grazie grande 44 milioni di euro. Quanto al resto, non è molto elegante bollare come “sciocchezza” l’opinione altrui. Se per lei l’Atalanta e il suo stadio sono un modello cui ispirarsi, è libero di pensarlo, ci mancherebbe, ma non può pretendere che tutti facciano lo stesso o liquidare con sufficienza il parere di chi la pensa diversamente. Lunedì io ho visto una squadra che ha fatto il suo, l’Atalanta, e un’altra che non ha fatto nemmeno il suo, ovvero il Parma. Il 5-0 ci sta tutto ma non rispecchia i rapporti di forza tra le due compagini.
Per quanto riguarda kulusevski pienamente d’accordo, per lo stadio è in work in progress, difficile giudicarlo adesso, ma se segue la curva che è veramente bella, lo diventera.,mentre per la nostra partita non sono d’accordo, mio parere personale, l’Atalanta è una squadra che attualmente è in una forma sia fisica che mentale strepitosa, e se non sei al 100% si rischiano figuracce, vedi Milan. Per quanto riguarda il modello da cui ispirarsi è riferito a società che vogliono crescere a piccoli passi, facile essere la Juve e fare un aumento di capitale da 300 milioni.
Per la mia frase di esordio chiedo umilmente scusa, non volevo essere maleducato, mi sono lasciato prendere dalla foga🙏
Ovviamente il tutto, mio parere personale