L’insostenibile leggerezza del pallone, anno secondo / UNA SALVEZZA DAI TEMPI CORTI: -9 AL TRAGUARDO
(Luca Tegoni) – In una domenica invernale da maniche corte, tiepida, vagamente assolata, brulicante di gente alle urne ed infine rattristata dalla morte di uno dei più grandi cestisti di tutti i tempi, il Parma continua il proprio percorso verso una salvezza dai tempi corti, auspicati ma non certificati, perché la vita è strana e lo sport è incerto. Mancano quelli buoni, si ammalano quelli forti, ma in campo sempre vanno “undici leoni”.
Si torna ad un quattro tre tre classico seppur con un mediano, Kurtic a far da esterno alto. Kulusevski ritrova i suoi spazi ed è più presente ed efficace che nelle ultime tre partite.
Partita sbloccata da un tiro complicato scagliato da Gagliolo sotto porta con poco angolo e tanta precisione che l’arto del Nostro sembra l’asta di un compasso. Palla nell’angolo lontano sotto la traversa e Parma in vantaggio.
Il Parma conquista campo e costruisce buone azioni senza lasciar spazio all’Udinese che avrà la sua occasione allo scadere del primo tempo con Lasagna, bloccato prima da una parata di Sepe e poi dalla traversa.
Raddoppia invece il Parma con Kulusevski che evita l’interevnto di Fofana, punta l’area e tira con il destro in modo, apparentemente, non irresistibile. Il portiere dell’Udinese però non lo sa e se la fa passare tra le braccia. Due a zero ed esulta lo svedese insieme a tutto lo stadio che lo “ritrova”. Festeggia anche la squadra intorno alla maglia di Inglese, propiziando una sua durevole, anzi, definitiva, guarigione.
Dopo l’intervallo il Parma riprende a controllare il gioco e riesce per il primo quarto d’ora a costruire con Kulusevski, un paio di volte e Hernani, prestazione convincente la sua, delle buone occasioni per chiudere la partita.
A questo punto l’Udinese deve rischiare per cercare di arrivare al pareggio e sposta il baricentro del gioco in avanti facendo entrare sia Jajalo che Nestorovski. Il Parma arretra per difendere il risultato, affidando la propria pericolosità a qualche eventuale contropiede, non essendo però dotata di effettivi contropiedisti. Schiera quindi una difesa a cinque facendo entrare anche Dermaku dopo aver sostituito Gagliolo con Laurini . Si scoprirà poi che l’italo svedese ha giocato con la febbre.
L’Udinese ha il sopravvento, ma non riesce ad assediare il Parma. Ciononostante, in più di una occasione soprattutto con Mandragora, in almeno due opportunità, una delle quali gentilmente offerta da Iacoponi, forse troppo “in fiducia” (erano mesi che non sbagliava una palla), si divora la possibilità di segnare. In ogni caso, quando non basta l’imprecisione arriva Sepe che non si lascia ingannare da deviazioni, tipo quella contro la Juve, e protegge porta e risultato.
La partita termina con cinque minuti di recupero senza destare troppi problemi ad un Parma come sempre, o molto spesso, organizzato che, nonostante le difficoltà di organico, riesce a tenere sempre alta la tensione in campo e a compensare le assenze di Gervinho, soprattutto in partite come questa quando il doppio ventaggio potrebbe facilitare il contropiede con prestazioni eccellenti e di sacrificio come quelle di Cornelius Scozzarella e Kuçka.
Bella vittoria del Parma che arriva a meno nove dal traguardo stagionale.
Parma batte Udinese al Tardini due a zero.
Settantacinqua anni fa, il 27 gennaio, l’esercito russo, forse inconsapevole dell’orrore a cui l’umanità intera si sarebbe trovata di fronte, aprì i cancelli di Auschwitz. Per sempre è nostro dovere di conservare la memoria di ciò che accadde perché la parola libertà conservi il suo significato affinché quei cancelli non si richiudano mai più.
E fu così che perdemmo pure Kulusevski per infortunio. Esigiamo spiegazioni dallo staff medico del Parma
Spero che i medici parlino con i medici e i pazienti non con i tifosi … con tutto l l’affetto
Io è una vita che sto mettendo il dito
nella piaga perché voglio bene al Parma
tanto è evidente di chi è la responsabilità
di tutto questo ma si vede che alla società
va bene così.
Si vede che gli va di spendere
Ah Carminati Carminati quanto ci manchi.
Con te gli infortuni muscolari non sapevamo
nemmeno cosa fossero
Ah Carminati Carminati se ti avessimo avuto
a inizio campionato la società avrebbe dovuto
spendere meno soldi nel mercato di gennaio
e noi non saremmo qui a logorarci il.fegato
nel vedere i nostri giocatori con molti muscoli
fuori uso.
Ah Carminati Carminati….!!