IL COLUMNIST di Luca Russo / LA VITTORIA AL MAPEI STADIUM SANCISCE CHE E’ L’ANNO GIUSTO PER RIPRENDERCI I GIOVEDI’ DI COPPA
(Luca Russo) – Il successo ottenuto ai danni del Sassuolo – nello stadio internazionale della Città del Tricolore “Mapei Stadium” – certifica che il Parma ha tutte le carte in regola per partecipare alla corsa per un posto nella prossima edizione di Europa League. Non tanto per la vittoria in sé, comunque pesante e di spessore perché maturata al cospetto di un avversario piuttosto in forma e in striscia positiva da diverse gare, quanto per il modo in cui si è materializzata e i segnali a corredo che si è portata appresso. Segnali incoraggianti che ci suggeriscono che quello di Reggio Emilia può rivelarsi lo strappo decisivo in ottica europea e questo l’anno giusto per riprendersi i giovedì di coppa. È incoraggiante, per esempio, che nel momento in cui per infortunio viene meno il portiere titolare, il secondo, Colombi, ne prenda il posto senza farci accusare scompensi in termini di prestazioni e di solidità del reparto difensivo. Dei tre punti conquistati a Reggio Emilia, la metà sono merito di Simone, in versione saracinesca contro i neroverdi di De Zerbi, l’altra del numero 27 che aveva voglia di mollarci proprio sul più bello. Ha un che di significativo pure il “rimborso arbitrale” ricevuto al di là dell’Enza dopo gli evidenti – ma poco chiacchierati e discussi sul piano mediatico – torti da cui siamo stati danneggiati nel match casalingo perso contro la Lazio: sulla rete che ci ha consegnato l’intera posta in palio c’è infatti l’ombra di un contatto molto più che dubbio su Berardi ad inizio azione. E se è vero che nel calcio certi parametri, quali gol, assist, parate e via dicendo, non vanno contati, ma pesati, lo stesso discorso è applicabile alle sviste dei “fischietti”: meglio esserne colpiti in partite proibitive già sulla carta, e quella con la truppa di Inzaghi (che ieri sera ha fatto il pieno al cospetto dell’Inter di Conte) lo era senza alcun dubbio, e che quindi in una ipotetica tabella di marcia ai nastri di partenza vengono date per perse o non vinte; e beneficiari negli scontri diretti che determinano e fanno la classifica. In stagioni non floride come quella in corso tendenzialmente uno sfavore tira l’altro. Ma l’aspetto più positivo che emerge dal piacevole pomeriggio trascorso allo
stadio Giglio è che si è vinto proponendo un calcio che qualcuno, semplificando eccessivamente i contorni della questione, definisce catenaccio, mentre sarebbe molto più ragionevole illustrarlo come lucido, pragmatico e ragionato. Nella stagione che ci prometteva una lotta a due tra la spettacolare Juventus di Maurizio Sarri e l’elegante Napoli di Carlo Ancelotti, il campo e la palla stanno premiando l’equilibrio dell’Inter e la concretezza della Lazio. Certo, i bianconeri restano la prima forza del campionato, però non hanno ancora mostrato, se non a sprazzi diversi mesi fa, le belle manovre annunciate dall’avvicendamento tra Allegri e l’ex tecnico azzurro. Segno che questo è l’anno dei risultatisti alla D’Aversa, non dei giochisti alla Fonseca. Ecco perché il successo di Reggio Emilia ci suggerisce che in corsa per l’Europa c’è anche il Parma. Luca Russo
Taaaaac
Il morso dello scorpione….
Credo Io 🤔…. che ci sono piú gente qui che credonno in” La Zona Strajé “ Il sesto posto “ feels good “ ,😉
Anche cé i 50 Punti del la Profeta Mauro
Berardi si è tuffato. Niente fallo e gol regolarissimo.