DIARIO DI UN’ITALIA IN(CORONA)TA, di Luca Savarese (40^ puntata) – TOM HANKS E LA MOGLIE GUARITI DAL COVID 19 DONANO IL PLASMA PER LE RICERCHE SUL VACCINO
(Luca Savarese) – Un vita passata a mettersi idealmente la maschera per interpretare un sacco di personaggi: ieri eri Forrest Gump, oggi sei Walt Disney, domani invece insceni un imprenditore informatico, che costretto a prolungare la sua permanenza lavorativa a Riad lì trova l’amore, come accaduto nel coinvolgente Aspettando il re una delle ultime sue pellicole. Poi lo scorso 11 marzo, ecco che il copione lo scrive e lo impone direttamente la realtà nuda e cruda, senza confrontare prima alcun sceneggiatore. Il popolare attore statunitense Tom Hanks, classe 1956, quel giorno è infatti risultato positivo al coronavirus, mentre si trovava nel Queensland, in Australia, sul set di un film su Elvis Presley assieme alla moglie, attrice e coetanea Rita Wilson, anche lei ammalatasi. Nessuna maschera dunque questa volta, ma un’improvvisa mascherina. Senza alcuna particolare mortificazione, come del resto è costume della star cinematografica, ha vissuto tutto l’iter di cure australiane. Qui, ecco la lettera di un bambino australiano di 8 anni, Corona De Vries. “Ho sentito che tu e tua moglie siete ricoverati per questo virus, state bene? Io a scuola ormai vengo chiamato coronavirus e divento molto triste” Immediata la risposta di Hanks: “Caro amico Corona, la tua lettera ci ha riempito di gioia! Grazie per essere un buon amico! Gli amici fanno stare bene gli amici quando sono un po’ giù”. Si, Hanks non riesce proprio a non essere sé stesso, forse il suo successo sul grande schermo, deriva dal fatto che diventa altri proprio perché non si allontana mai dal fondo di sé. Tre settimane non sono state facili nel Quuensland, lontano dal suo mondo, con mille diversità con cui vivere la realtà del virus contratto. “Sono stati fantastici, ma hanno il vizio di misurarti la temperatura in gradi Celsius e non in Fahrenheit. Quindi quando mi hanno detto che ne avevo 36 mi sono spaventato, ma poi mi hanno spiegato che era invece un’ottima cosa” ha poi rivelato, con ironia, una volta tornato alla sua base americana. Di fronte al male ognuno si difende come può. Chissà, forse avrà pensato che mica ce lo aveva per davvero il virus, che era solo un altro personaggio da incarnare, un malato di covid 19. Sta di fatto che è guarito, che come ha dichiarato nei giorni scorsi, non sta bene ma benissimo. Anche la signora Hanks è guarita, anche se lei ha avuto una febbre molto più alta ed aveva perso il gusto per il cibo come ha raccontato Tom alla radio pubblica americana Npr, dove ha poi raccontato che subito dopo aver appreso di avercela fatta, insieme, si sono detti come fare per dare una mano. “Abbiamo scoperto di avere per esempio sviluppato gli anticorpi contro il virus”. Da qui l’idea di donare il loro sangue, è stata solo una conseguenza: “Non solo ce lo hanno chiesto loro, siamo stati noi stessi a proporci e a c
hiedere se volevano il nostro sangue: “Possiamo donare il nostro plasma?” Ora la scienza farà tutte le debite ricerche e sperimenterà le componenti del loro sangue. Ma se le analisi andassero a buon fine, il sangue di una coppia di attori, preposti alla finzione, darà origine al vaccino per iniziare a porre fine a questo vero kolossal chiamato coronavirus. Intanto, lui, avrebbe trovato già il nome per il vaccino: “Hank-ccine”, scherzando tra il suo cognome e “vaccine” vaccino in americano. Staremo a vedere. Intanto, per la cronaca, Corona, quel bambino che è diventato suo corrispondente durante i giorni australiani, ha ricevuto una macchina da scrivere modello Corona. Il mittente? Il collezionista di macchine da scrivere, Tom Hanks. Chissà se il piccolo Corona da grande farà il regista, una cosa è certa: quando si è grandi persone, il confine tra fiction e vita, è solo un paletto, nella mente degli altri. Luca Savarese
#Quarantesima puntata Domenica 26 Aprile 2020
il plasma di forrest gump il runner le il masim anca par davide
Grande Tom Hanks che dona il plasma e la macchina da scrivere al bimbo…grazie Luca per questo interessante articolo