
(Gmajo) – C’era una volta il
Superblog Pramzan, una fortunata
joint-venture che vedeva assieme soprattutto il
PramzanBlog di Achille Mezzadri e il nostro
StadioTardini.it: resuscitiamo, oggi, quella felice collaborazione
riprendendo l’inchiesta che il bravo giornalista, già inviato di Gente, ha realizzato sentendo appunto la
gente pramzàna facendosi raccontare come passano il tempo bloccati in casa per evitare il contagio Covid 19.

Non avrei mai immaginato di tornare a fare un’inchiesta, dopo tanti anni, su Pramzanblog. Ma il coronavirus, o meglio il covid-19, aguzza l’ingegno e chiedere ai miei tanti amici della mia città come passano il tempo in queste settimane (o mesi?) di arresti domiciliari, mi è parsa una buona idea per riaprire il mio filo diretto con gli amici e nello stesso tempo per tornare a fare il giornalista. Telefonata dopo telefonata non soltanto ho appreso come stanno ma ho anche scoperto, o riscoperto, i loro “vizi e virtù” che non conoscevo prima, quando li frequentavo. Non sto qui a fare la lista di chi ho contattato, perché sarebbe troppo lunga. Ecco i loro racconti, uno per uno….
Scopando.
Mai avuto pavimenti più puliti!
Personalmente, io lo passo 15 ore su 24 al PC. Altri due mesi così e sono costretto ad operarmi agli occhi perchè mi parte la cornea.
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I nuovi nemici degli ayatollah dello stèr à cà a cui si è aggiunto anche Sua Eccelenza il Prefetto (sosia per altro dell’omino della Bialetti e da cui sarebbe auspicabile il medesimo zelo mostrato ora nel combattere contro runner, gente a fare la spese e assembramenti nel lungo Parma anche contro spacciatori, rapinatori e ladri che normalmente agivano indisturbati ma capisco la tutela dei nonni), in questo weend sono i parmigiani a fèr la spesa. Soggetti pericolosissimi, spesso infidi, armati di borse di plastica e qualcuno addirittura di cartellino con le ruote. In fila in troppi davanti ai negozi, potenzialmente armi batteriologiche viventi con le sporte in realtà piene di provette venefiche dì unguenti demoniaci. Nella giornata di ieri da Bologna a Piacenza, passando ovviamente per Pèrma gli hezbollah dei domiciliari di massa ad libitum si sono scagliati con strali komeyniane degne dei discorsi anti Usa del chierico sciita duodecimiano contro la gente che fa la spesa. Il popolino però freme…come un fiume in piena è pronto a rompere gli argini…le privazioni e la non soddisfazione dei bisogni popolari sta diventando irrefrenabile e nessun Pol Pot delle restrizioni potrà frenarlo a lungo..
Se le Forze dell’Ordine e le varie autorità preposte dai Prefetti ai Questori, passando per i GOS, sindaci, Presidenti di Regione, Dottoroni vari, Avvocatoni e Funzionari dello Stato avessero lo stesso impegno e dedizione che oggi mostrano nella caccia al cittadino fuori casa col can a pisèr o a fèr la spesa nella lotta al crimine avremmo un tasso di deliquenza pari a quello del Lichtenstein. Spero che il Prefetto quando a dicembre potremo uscire di casa manterrà lo stesso rigore in Via San Leonardo o ai Voltoni della Pilotta. Ma come diceva mia nonna è comoda menare uno che caga…. (comoda fare i duri con normali cittadini fate i Maduro coi delinquenti quando anche loro torneranno in giro dal iorestoacasa).