DIARIO DI UN’ITALIA IN(CORONA)TA, di Luca Savarese (55^ puntata) – FATIMA IN STREAMING
(Luca Savarese) – Il Covid 19 ha penalizzato anche i pellegrinaggi, quelle ondate di persone che si recavano nei luoghi santi, durante la quarantena e con misure molto ferree per evitare anche il minimo contagio, sono vietati. Fisicamente ma non spiritualmente, non telematicamente. Come a Fatima, diocesi di Leiria – Fatima, Portogallo. Qui, oggi, l’apparizione di Maria ai tre pastorelli, Lucia, Francesco e Giacinta, compie 103 anni. Nel 2017, il centenario, oggi, nessuna bagarre di corpi, ma messaggi, celebrazioni e funzioni via streaming. Infatti, sono online i messaggi preparati dal cardinale Antonio Augusto Dos Santos Marto e dal rettore padre Crlos Cabenhas per questa festa durante il coronavirus. “Non si peregrina solo coi piedi ma anche con la mente e con l’anima”, queste le parole di sua eccellenza portoghese. Mentre il rettore, commentando un unicum come quello di vivere una giornata al solito brulicante di persone, così inusualmente silenziosa, oltre al dispiacere aggiunge che “E’ stata una decisione presa con forte responsabilità pastorale in virtù dell’emergenza che il Portogallo ed il mondo stanno attraversando”. Ma diversamente dal calcio, dove per giocare servono campi, palloni e scarpini, e possibilmente pubblico, la partita della fede si può disputare anche a porte chiuse, anche nel silenzio della propria stanza. “La disgrazia dell’uomo è dovuta al fatto di non sapere rimanere tranquillo nella propria stanza” diceva Blaise Pascal. In fondo, la mamma di Gesù, è lei stessa, che senza dirlo, com’è nel suo costume discreto ma nello stesso tempo acceso, propone, appare, spiazza, precede. In questi giorni, l’icona della Madonna di Fatima, è in Cile, Santiago e poi Valparaiso, aspettando di rientrare, dopo l’emergenza, a settembre, in Portogallo. La onorano, la pregano, la guardano, anche senza toccarla da vicino.” In comunione con Papa Francesco, che il 27 marzo durante la sua straordinaria benedizione Urbi et Orbi ha ricordato al mondo che “la preghiera è la nostra arma vincente”, la Chiesa di Santiago invita ad unirsi a questa celebrazione, solo tramite streaming”. Questo invece il pensiero di Cristian Roncagliolo, vescovo ausiliare della capitale cilena. Fatima, per la prima volta, non vivrà la fiumana del 13 maggio, eppure scorre forte il fiume di uno sguardo che continua ad invocare, a dialogare o semplicemente a ringraziare la stella del mattino. Anche se i pellegrini, in questi tempi, devono cambiare la forma del loro viaggio, e sostituire ai sandali i tasti di una buona connessione, Lei continua il suo pellegrinaggio di cure, regalando sorprese. Quindi se da un lato è essenziale mantenere alta la guardia, dall’altro è auspicabile innalzare il livello della semplicità. Come ci insegnano proprio Lucia ed i suoi cuginetti Giacinta e Francesco, tridente inseparabile e presente in quel primo gol delle apparizioni. Per dire il rosario, dicevano semplicemente e velocemente, perché poi dovevano andare a giocare “Padre nostro” ed erano tranquilli. Senza aggiungere formule, senza l’assillo della ripetitività.
Ecco la forza, via le forzature. Sullo stile di quel saltimbanco immortalato da un racconto di Anatole France, che entrando da solo nella chiesetta, non sentendosi né abile nelle lodi né esperto nel canto, davanti alla statua della Vergine, faceva quello che più sapeva: lanciava su e giù i suoi attrezzi circensi. Suscitando il sorriso di Nostra Signora, che gli asciugò la fronte sudata dopo la performance e la riammissione dal convento dal quale era stato allontanato, da qualche padre troppo precipitoso. Le forme possono accecare, sono i contenuti che fanno, sempre, la differenza. Allora ben venga questa Fatima 2.0, in tempo di virus, Fatima in streaming. Luca Savarese
#Cinquantacinqyesima puntata Mercoledì 13 Maggio 2020
Accendiamo un cero alla madonna per uscire da questo incubo?
Grazie Luca Savarese.. sì, la” partita della fede si può disputare anche a porte chiuse..”!..In particolare in questa giornata, dedicata alla Madonna di Fatima…
I nostri buslottari sono devoti alla madonna di fontanellato, cito… fonare davide, che non vuol dire siugare i capelli a un simmio
bocalò d’un copiò
Bocalon al zugheva nei grigi alessandrini, un dallevedove dei nostri tempi
Joe i buslotari e cartonari hanno il braccio corto non riescono a citofonare. Però hanno le linee per il “bottling end canning” e le macchine per lavare le bottiglie (altissima tecnologia, tanto che mio nonno quando imbottigliava dopo aver preso le damigiane dal villano lavava prima le bottiglie vuote con i pallini della cartucce da caccia per togliere la feccia).
a no mighe dit “bocalon”, io dit bocalò
Par forsa dalle vedove ant tle vist gnà in cartolenne,
Mi gheva le Panini veh.