IL MINISTRO SPADAFORA SU FACEBOOK: “GLI ALLENAMENTI DELLE SQUADRE DI CALCIO NON PRIMA DEL 18 MAGGIO E DELLA RIPRESA DEL CAMPIONATO PER ORA NON SE NE PARLA PROPRIO”
(dal profilo Facebook di Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport e Politiche Giovanili) – Leggo cose strane in giro ma nulla è cambiato rispetto a quanto ho sempre detto sul Calcio: gli allenamenti delle squadre non riprenderanno prima del 18 maggio e della ripresa del Campionato per ora non se ne parla proprio.
Ora scusate ma torno ad occuparmi di tutti gli altri sport e dei centri sportivi (palestre, centri danza, piscine, ecc) che devono riaprire al più presto!
Perchè non ha le palle di annunciare la chiusura del campionato? Così è una presa in giro.
Io capisco che stiamo vivendo in un’epoca decadente da basso impero, ma chi occupa posizioni istituzionali non dovrebbe fare un utilizzo così inaccettabile dei social, con toni e contenuti davvero deprecabili e offensivi di chiunque lavora nel mondo del pallone, senza guadagnare le cifre (farò il populista come lui) che lui stesso intasca stando nella posizione che (incredibilmente) occupa. Disdicevole.
Tra i tanti commenti negativi che sta incassando con questo inqualificabile post, segnalo questi due particolarmente signficativi:
* Vincenzo Spadafora che a lei non interessi nulla del calcio ce ne siamo accorti in più di un’occasione, non ultima il teatrino di Parma-Spal quando, con i giocatori pronti a scendere in campo, li ha fatti rientrare negli spogliatoi e mezz’ora dopo ha ridato l’ok a giocare, il tutto in diretta televisiva, già lì aveva dato prova di incompetenza e avrebbe dovuto dimettersi. Sta gestendo un’azienda da milioni di fatturato come la squadretta dell’oratorio, non è in grado, lasci perdere.
* Ministro non gliel’ha ancora detto nessuno che senza il Calcio gli altri sport non avrebbero le risorse neanche per aprire le palestre? non faccia tanto lo gnegnegne chr non è nella posizione e nelle condizioni per poterlo fare.
Far allenare degli atleti in centri professionali organizzati, sotto controllo medico, non è meno sicuro del runner che corre per le vie della città.
Il Calcio è un’azienda come tante altre alle cui dipendenze non ha solo calciatori milionari ma anche tanti lavoratori da 1.300/1.500 euro al mese, che non vanno discriminati per i suoi atteggiamenti da bambino dell’asilo.
Spadafora è fermo all’idea calcio=sport per miliardari. E tutte le persone dell’indotto e i dipendenti delle varie società sono dei ricconi? Populismo di bassa lega.
Totalmente d’accordo con majo. Che Spadafora si dimetta!
Spadafora persona completamente incompetente sotto ogni punto di vista
Ciao Gabriele,
ti convincono le ricostruzioni che in caso di stop danno in Europa League Roma, Napoli e una tra Verona e Milan? A me no.
Dopo la ventiquattresima giornata, l’ultima giocata nello stesso weekend da tutte, noi avevamo più punti del Napoli ed eravamo sesti a 35 punti ex aequo con Verona e Milan, col Napoli due punti indietro (https://upload.forumfree.net/i/fc10512025/840BE033-315C-4320-B53F-95221EF63088.jpeg); la venticinquesima giornata è stata disputata solo da alcune squadre e quindi pare che venga conteggiata al massimo per la media punti; se alla classifica ci si aggiunge la ventiseiesima giornata, giocata in due week end distinti, il Napoli ci supera ma noi siamo ancora a 35 con Verona e Milan. Le varie testate ci hanno collocati dietro a rossoneri e scaligeri guardando gli scontri diretti, ma gli scontri diretti non si sono conclusi dato che noi non abbiamo giocato né al Bentegodi né al Meazza, ed in questi casi si deve guardare la differenza reti generale: lo si può leggere per esempio qui (www.superscommesse.it/notizie/regolamento_serie_a_classifica_avulsa__a_parita_di_punti_chi_vince-9634.html), ed è quanto fa la Lega Serie A stilando la classifica a stagione in corso, ma è anche quanto ha appena fatto la Francia per stilare la classica definitiva e quanto la Federazione spagnola ha annunciato che farà se la Liga non si conclude, hanno cioè correttamente evitato di conteggiare quegli scontri diretti che si sono disputati solo in parte ed hanno usato il criterio della differenza reti generale. Vero che il regolamento della Ligue 1 è abbastanza diverso dal nostro, ma è l’interpretazione della regola che mi interessa; inoltre il regolamento della Liga è molto simile a quello della Serie A. Per la differenza reti noi eravamo quindi settimi alla ventiquattresima ed ottavi alla ventiquattresima+ventiseiesima (ordine: Verona, Parma, Milan), mentre se si ricorre agli scontri diretti come varie testate hanno erroneamente fatto perdiamo una posizione in entrambi i casi finendo ottavi dopo ventiquattro giornate o noni dopo ventiquattro+la ventiseiesima (ordine: Milan, Verona, Parma).
Potenzialmente “balla” addirittura una qualificazione europea, ma anche tralasciando questo “dettaglio” c’è da dire che persino una sola posizione in classifica in più o in meno comporta una differenza molto consistente nella distribuzione dei diritti tv!
Non so se il ragionamento è chiaro, se necessario preciso meglio.
Ciao Arcobaleno,
grazie per il Tuo approfondito contributo (a proposito: sarebbe un onore poterTi annoverare tra gli autori di StadioTardini) su questo tema, sul quale non sono altrettanto preparato, per cui lascerei volentieri le Tue indicazioni quale traccia di riflessione per i nostri lettori. Posso solo dire che condivido appieno il concetto per cui gli scontri diretti debbano esser considerati superati dalla differenza reti proprio perché senza il doppio confronto non ha senso ancorarsi a quello, anche se non so quali effettivi criteri possano essere tenuti in considerazione in caso di chiusura anticipata del Campionato. A questo proposito stigmatizzo ancora una volta le irresponsabili parole del Ministro Spadafora di ieri sera sul suo Profilo Facebook e nonostante sia passata la notte continuo a reputare gravissimo il suo modus operandi. Di solito nutro il massimo rispetto per le istituzioni ed invito i lettori a fare altrettanto, ma in questo caso non riesco a riconoscermi assolutamente con chi si permette di scrivere determinate cose, al di là dei contenuti, come forma e come strumento. Non so se il mondo calcio stia valutando dei criteri in caso di interruzione della stagione per sancire i piazzamenti, perché se anche gli obiettivi da centrare sono importanti, in questo momento davanti a tutti loro resta la preoccupazione di cosa significherebbe interrompere tutto in termini di mancate entrate soprattutto da tv, ma anche da sponsor, ticketing e io prospettiva pure player trading. Ecco perché mi piacerebbe che i nostri lettori, al di là della ambizione di poter pensare che il Parma possa andare in Europa, restino con i piedi per terra ragionando quanto sarà dura ripartire se gli scenari voluti dall’irresponsabile Spadafora dovessero concretarsi. Il calcio non è solo il Parma, che per fortuna ha le spalle piuttosto coperte: ma è chiaro che esiste un contesto che potrebbe finire per creare problemi anche a chi sta meglio.
Ciao e grazie per l’intervento (e ricordati la mia proposta di cui sopra…)
Gmajo
Concordo con te: la situazione è già complicata di per sé e sarebbe bene che il ministro non ce ne aggiungesse “del suo”. La mia speranza è che la stagione possa proseguire nella maggior regolarità possibile, sono del parere che vada chiusa anticipatamente soltanto qualora la diffusione del virus non lasciasse davvero altre soluzioni. Il messaggio precedente l’ho scritto pensando che, se disgraziatamente si andasse allo stop definitivo, la società dovrà essere pronta a difendere i propri diritti se nello stilare la classifica dovessero arrivare decisioni penalizzanti. Spero quindi che i ragionamenti che ho fatto io sulla classifica siano stati fatti anche in società.
Ogni Regime che si rispetti ha sempre dalla sua simboli e feticci, oltre a nemici da indicare al popolo per consolidare la propaganda. Dal taglio del grano del pelato forlivese, alla traversata a nuoto dell’Eufrate di Saddam, fino alle esibizioni di judo di Putin o alle danze tribali di Bokassa. Venendo ai nemici la pletora è variegata dai curdi di Erdogan, a tutsi in Rwanda, fino alla Coca Cola per gli Ayatollah duodecimani iraniani. Il Regime dei cateteri che ha preso il potere in Italia a far inizio dalla fine di febbraio ha tra i propri simboli deambulatori, dentiere, pantofole di lana, mascherine e camici con arcobaleni 🌈 disegnati e tra i nemici oltre ovviamente alla libertà c’è il calcio. Il calcio purtroppo è per il politburo della miseria felice quello che la Coca Cola era per Khomeini ovvero un feticcio da bruciare e da consegnare al popolo dei fedayiin della salute pubblica. In sostanza la vedo male a meno che il popolino non butti giù gli Spadafora e gli Speranza come la statua di Saddam.
No ho dementicato “ Zona Strajé “ e il sesto posto…
💪💪💪💪💪💪💪💪
Rocky Marciano
Ovviamente gli organi di informazione upini di Via Mantova, indefessi e immarcescibili nella tetragona adesione allo “stare in casa” continuano a dare conto delle “sanzioni” comminate dalla Stasi del regime ai nemici del popolo sorpresi a zonzo senza “validi e gravi motivi”. Probabilmente la ferrea linea editoriale della rudarola votata in toto al draconiano stare in casa, è dettata dall’età media dei fedeli abbonati (nonché avidi lettori delle ultime due pagine del giornale) che rientra nella fascia sostenitrice e beneficiaria dell’attuale Regime degli apparecchi acustici. Vorrei però suggerire all’editore, come temups fugit, ma anche time is on my side e non è molto avveduto fare informazione solo ad uso e consumo dei pensionati.
sei arrogante nei confronti dei vecchi (noi), cosa non bella, da come ti esprimi non devi essere un granché a livello di sensibilità umana.
Tra non molto tempo (un flash, credimi, anche se fossero 50 anni) avrai anche tu un apparecchio acustico o una dentiera o un pannolone.
Ovvio che anch’io penso che il mondo sia per i giovani e non per i vecchi (mi piace Nietsche) però a ghe un sac ed stupid sia dedchì che dedlà. per un vecchio stupido che muore ce ne sono tre che nascono.