ORDINANZA DI BONACCINI: IL PARMA E LE ALTRE EMILIANE POTREBBERO TORNARE AD ALLENARSI IN STRUTTURE A PORTE CHIUSE GIA’ DA LUNEDI’ MA IL CLUB CROCIATO ATTENDE UN PROTOCOLLO SANITARIO CONDIVISO

carlino 30 04 2020(ST) – Il quotidiano Il Resto del Carlino, nella sua edizione di ieri, Giovedì 30 Aprile 2020, aveva anticipato: “Spal, Bologna, Parma e e Sassuolo chiedono a Bonaccini di allenarsi”. E il Governatore dell’Emilia Romagna ha detto sì. Nella nuova ordinanza, infatti, quella che regola sul territorio regionale Emilia Romagna la cosiddetta “Fase 2”, sarebbe consentita – secondo l’interpretazione di Sky –  la possibilità di potersi allenare anche nei Centri Sportivi, almeno interpretando in questo senso questo passaggio saliente: “È consentito l’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali”. Il Parma Calcio, secondo una indiscrezione raccolta dall’ANSA, “si farà trovare pronto sia col suo centro sportivo sia per i test, ma convocherà i suoi giocatori solo quando ci sarà un protocollo sanitario condiviso da tutti. Fino a quel momento non potranno esserci allenamenti”.
sky ordinanzaNella complessa e un po’ decadente democrazia italiana non è la prima volta che le Regioni viaggiano a una diversa velocità rispetto allo Stato Centrale, facendo leva su principi costituzionali che glielo consentono: durante l’informativa urgente alla Camera dei Deputati il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva bollato come “illegittime eventuali misure degli enti locali meno restrittive” di quanto previsto dai suoi DPCM, ma crediamo che facesse riferimento più alla decisione della Calabria di riaprire gli open space degli esercizi pubblici che non a quanto deciso del Presidente della Giunta emiliano-romagnola, anche se pure in questo caso si tratta di misura meno restrittiva rispetto a quanto sancito dal Premier (a parte che a inizio mese il Consiglio di Stato aveva espresso favorevole all’annullamento di una ordinanza del sindaco di Messina Cateno De Luca, che era maggiormente restrittiva di quanto previsto dal Governo centrale, pur essendo stato lo stesso Premier ad autorizzare eventuali misure più restrittive). Grazie alla decisione di Stefano Bonacini, dunque, da Lunedì 4 Maggio sarà scongiuratoordinanza bonacini 30 04 2020 il paradosso rimarcato sulla sua pagina Facebook (e ripreso da diversi organi di stampa) dal Presidente di Nuovo Inizio Marco Ferrari secondo cui Bruno Alves e compagni avrebbero potuto allenarsi in Cittadella, ma non nella protetta struttura di Collecchio. Vedremo se l’esempio emilia-romagnolo avrà seguaci sulla Penisola, o se questa sottintesa autorizzazione ai quattro club di serie A interessati sarà oggetto di ulteriore polemiche nel delicato percorso finora a binari paralleli tra il Ministero dello Sport e la FIGC,

Stadio Tardini

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8 pensieri riguardo “ORDINANZA DI BONACCINI: IL PARMA E LE ALTRE EMILIANE POTREBBERO TORNARE AD ALLENARSI IN STRUTTURE A PORTE CHIUSE GIA’ DA LUNEDI’ MA IL CLUB CROCIATO ATTENDE UN PROTOCOLLO SANITARIO CONDIVISO

  • 1 Maggio 2020 in 13:51
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    Finalmente una buona notizia

  • 1 Maggio 2020 in 14:11
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    per coprire il naso di majo ci vuole un apposito protocollo ,arrivera’ il giorno che vedremo scendere bonaccini dal treno nella stazione sull’alta velocita’ di parma ,con tanto di peritino in fassia tricolore ad accoglierlo per l’inaugurazione del mall e del rendering del tardini,probabilita’ che cio’ accada ? le stesse dell’equazione di drake ,spariamo nel mucchio e che dio ce la mandi buona

  • 1 Maggio 2020 in 15:10
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    chi ha parlato? chi cazzo ha parlato!? (cit. full bali Joe)

    • 1 Maggio 2020 in 17:15
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      ti meriteresti due platoon (cit palla di lardo cassano)

  • 1 Maggio 2020 in 16:31
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    Se il Parma aspetta un protocollo sanitario condiviso, nel mentre la società riceverà anche la tessera onoraria del club “finamola qui che con 500 morti non si può parlare di calcio” di Cellino e Cairo (e Ferrero). Con la gioia di Via Mantova che non passa Tg delle 12.30 o delle 19.30 (tanto sono copia e incolla) in cui non stracciano i maroni dicendo (augurandosi) che il calcio non riprenda.

  • 1 Maggio 2020 in 16:32
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    Adelante Pedro…con giudizio… (i barbieri tanto riaprono a giugno e gli argini del fiume chiediamolo a Topo Gigio).

  • 1 Maggio 2020 in 17:16
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    Era ora! Se aspettiamo Gonde e gli ayatollah della medicina non riapriamo più.

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