TUTTO PARMA E… CHIESA / AVER SUPERATO TANTI OSTACOLI RENDE IL SAPORE DELLA VITTORIA SUL BRESCIA ANCOR PIU’ DOLCE DI QUELLA SUL NAPOLI

carlo-chiesa-pronto-chi-parma.jpg(Carlo Chiesa) – La luce in fondo al tunnel del deludente campionato Crociato post lockdown illumina un solo brillante risultato finale. Due vittorie consecutive per 2 a 1 hanno contribuito in quattro giorni a non sperperare completamente la più che positiva stagione del Parma. Ma chi alla vigilia pensava che i tre punti contro il Brescia, squadra fresca di retrocessione in Serie B, fossero scontati e meno sudati rispetto a quelli ottenuti contro il Napoli, non teneva in considerazione diversi aspetti da non sottovalutare.

Certo la caratura dell’avversario era decisamente diversa, ma anche i neofiti del mondo del pallone sanno che gli ormai famosi stimoli, tanto invocati recentemente per la loro completa assenza nella testa dei ragazzi di D’Aversa, ti avvolgono in maniera spontanea contro le squadre più blasonate, mentre si fatica a ritrovarli contro una squadra già retrocessa, soprattutto a fine stagione. E poi l’organico del Parma ridotto ormai all’osso tra caldo estivo, infortuni e l’11° match disputato in un solo mese, ha costretto D’Aversa a schierare una formazione completamente priva di due giocatori di ruolo nelle posizioni chiave del proprio schieramento: il centrocampista centrale (Brugman squalificato e Scozzarella infortunato così come Hernani, solitamente il piano C per quel ruolo) e la punta centrale, con Inglese ancora part time e Cornelius al palo. Infine l’ennesimo pareggio subito dopo essere passati in vantaggio, per di più su un ingenuo errore di una sicurezza come Sepe, poteva incidere in maniera letale sulla psiche di una squadra, fin troppo fragile ultimamente sotto questo punto di vista. Aver superato tutti questi ostacoli, rende quindi il sapore di questa vittoria forse ancora più dolce di quella contro i partenopei.

Protagonista dell’incontro, come spesso accaduto sino ad oggi, è un giovane fenomeno, destinato a scrivere presto il proprio nome nella lista dei grandi del calcio. La nona rete e l’ottavo assist di questo campionato hanno consacrato definitivamente, se ancora ce ne fosse bisogno, Dejan Kulusevski eroe Crociato dell’anno. La sua corsa, la sua tecnica, la sua prorompente potenza fisica, la sua freddezza da veterano (vedi l’impeccabile esecuzione del rigore contro il Napoli a fine gara e con il pallone che scottava), la singolare postura che non lascia prevedere le giocate agli avversari, la sua estrema duttilità di ruolo senza alterare le prestazioni (da attaccante di destra, a “falso nueve”, a interno di centrocampo, posizione nella quale ha regalato assist e goal contro il Brescia), ci hanno riempito gli occhi per tutto il campionato. Ed è per questo che al suo inevitabile addio alla fine della stagione, la tristezza dei tifosi dovrà lasciare il posto alla gioia di averlo ammirato almeno per un anno. E’ scontato che i suoi margini di miglioramento siano ancora tanti (il quasi goal fallito nei primi minuti di gara grida ancora vendetta), ma se a vent’anni fosse già perfetto staremmo parlando di un extraterrestre e non di un giocatore dalle enormi qualità alla sua prima stagione da professionista.

brescia parma 1-2 25 07 2020 002Oltre a quelli scontati per l’astro svedese-macedone, gli elogi vanno anche allo specialista del dentro e fuori. No, non si tratta di una giocata straordinaria in mezzo al campo, ma di colui che ormai ci ha abituato a essere messo fuori lista a inizio stagione, per poi rientrarvi puntualmente a campionato in corso. Sempre pronto a far rifiatare qualche titolare, dando il suo immancabile e prezioso contributo, Luca Siligardi ha una percentuale di merito non piccola nella rete vincente di Kulusevski. Il suo assist di tacco è un gesto da incorniciare e guardare e riguardare alla TV, come un quadro al museo. Affidabilità e professionalità fanno di lui, al quale perdoniamo anche di essere nato in terra reggiana, uno dei giocatori meno considerati dalla società e dal tecnico, ma più apprezzati dai tifosi.

Infine un grande applauso va riservato allo staff dei preparatori atletici crociati. Il doppio recupero contro il Bologna nel finale, la caparbia corsa di Kulusevski a guadagnarsi il rigore a fine gara contro il Napoli, la vittoria ottenuta all’81° contro il Brescia e poi difesa con un lucido possesso palla, sono lì a testimoniare che le innumerevoli insidie di questo anomalo torneo estivo in era di pandemia sono state sconfitte con l’efficienza del lavoro atletico svolto nei pochi allenamenti tra una partita e l’altra. Un’arma in più per i Crociati da sfruttare anche nell’ultima faticosa settimana, prima del rompete le righe definitivo. Carlo Chiesa

Stadio Tardini

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One thought on “TUTTO PARMA E… CHIESA / AVER SUPERATO TANTI OSTACOLI RENDE IL SAPORE DELLA VITTORIA SUL BRESCIA ANCOR PIU’ DOLCE DI QUELLA SUL NAPOLI

  • 26 Luglio 2020 in 16:59
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    Curioso di vedere che tipo di preparazione impostano in agosto, dato che si rinizierà quasi subito.

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