PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / UNA SCONFITTA DAVVERO DIFFICILE DA DIGERIRE. ANCHE PER ORONZO CANA’

luca ampollini(Luca Ampollini) – Stasera, uscendo dall’Ennio, mi sentivo un po’ come quando a Oronzo Canà venivano comunicati, dal presidente della Longobarda Borlotti, i reali motivi per cui era stato ingaggiato: ecco, più o meno mi sentivo così… Eh sì, perché perdere in questo modo lascia un “brucio” impressionante: primo tempo di alto livello, giocato a gran velocità, nonostante il caldo tropicale, con un’Atalanta disorientata, incapace di tessere l’abituale fitta e ubriacante rete di passaggi sulla 3/4 per gli spazi coperti collegialmente in modo perfetto dai ragazzi di D’Aversa. Gasperini inizia con Gomez alle spalle di Pasalic e Gomez, ma ben presto dirotta il Papu in posizione più defilata con il croato a fare il trequartista. Questo perché il funambolico giocatore argentino, chiuso nella morsa dei due centrali Crociati e di Kurtic, non riesce mai a mettersi in luce. La mossa del Gasp non cambia le cose: il Parma continua ad essere perfetto, non lascia spazi, costruisce e riparte. Nel primo tempo si contano 5 nitide occasioni, compreso il gol del grande Kulu. Nella ripresa gli ingressi di Muriel e Malinovskyi danno più soluzioni agli ospiti, ma il Parma non subisce oltremodo le iniziative della Dea. Kulusevski ha la grande opportunità di chiudere il match, ma dimostra, nonostante qualche dubbio serpeggiato in tribuna, che anche lui è un essere umano. Gomez, sulla destra, è sempre controllato in modo attento, a turno, da Gagliolo e da Barillà pronto a ripiegare, perciò per gli ospiti ci vuole un episodio per ristabilire la parità, e l’episodio puntualmente arriva: la punizione di Malinovskyi s’infila nella barriera che ingenuamente si apre ed arriva un pareggio quanto mai beffardo. Il gol di Gomez, fino a quel momento anestetizzato a dovere, dà agli ospiti un vantaggio oggettivamente difficile da pronosticare alla fine del primo tempo. Alla fine Dermaku, propiziato da un lampo del geniale Kulu, ha l’opportunità di pareggiare, ma viene fermato ad un metro dalla porta. E’ l’ultimo sussulto del match ed è un vero peccato, perché il Parma avrebbe meritato oggettivamente di più. Nel secondo tempo chi è entrato non ha inciso (la differenza con gli ospiti è tutta qui), ma i gol sono arrivati più per ingenuità che per una reale spinta degli avversari; a parte il monumentale Kulu, che coniuga magicamente il fisico nordico a puro talento slavo (più completo non si può!), va segnalata la bella prova generale di tutti, soprattutto nella prima frazione, con una speciale menzione per Caprari, davvero interessante nei movimenti nel ruolo di prima punta, ruolo che occupava abitualmente nelle giovanili della Roma dove segnava caterve di gol. Ma si è persa la partita e sta sconfitta è davvero difficile da digerire, proprio come quella cosa che gli pareva aver mangiato il buon Oronzo Canà… Luca Ampollini

Luca Ampollini

Luca Ampollini, classe 1973, giornalista pubblicista dal 2005, ha cominciato a Radio Onda Emilia nel 1998, prima con il commento delle azioni più importanti delle partite di campionato sulle radiocronache di Gianluigi Calestani, poi con la conduzione della trasmissione post partita “Diretta Stadio”. Passa successivamente alla Tv, su Teleducato, commentando il posticipo della domenica sera di serie A a Calcio e Calcio, condotto da Fulvio Collovati. Passa, quindi, alla neonata Teleducato Piacenza come telecronista delle partite del Fiorenzuola in serie C2 e nel 2000-01 commenta, sempre per Teleducato Piacenza, le partite del Piacenza Primavera. L’anno successivo torna a Parma e diventa il telecronista del Parma calcio fino al 2008. Partecipa a Calcio e Calcio, prima come opinionista poi come conduttore in 3 edizioni dal 2005 al 2008. Nella stagione 2004-05 conduce Calcio e Calcio Speciale Coppe e i collegamenti esterni nell’edizione di Calcio e Calcio condotto da Fulvio Collovati. Dal 2005 al 2008, è responsabile della redazione sportiva di Teleducato e, oltre a Calcio e Calcio, conduce Calcio d’Estate prima di passare a Tv Parma dove partecipa come opinionista a Pronto chi Parma e come conduttore, con Carlo Chiesa, delle due trasmissioni “A tutta A“ e “A tutta B”. Dopo alcuni anni in cui collabora come opinionista fisso anche a "Bar Sport" torna a Teleducato dove partecipa come opinion leader a Calcio e Calcio fino al 2018. Con la fusione delle due televisioni continua la sua collaborazione, tuttora in corso, con 12 TV Parma e con Calcio e Calcio. Oltre alle centinaia di telecronache e conduzioni ha collaborato, commentando alcune partite del Parma con le emittenti radiofoniche Radio Bruno (Coppe Europee) e Lattemiele (Campionato). E’ lo speaker ufficiale del Parma calcio allo Stadio Tardini dal 2015

7 pensieri riguardo “PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / UNA SCONFITTA DAVVERO DIFFICILE DA DIGERIRE. ANCHE PER ORONZO CANA’

  • 29 Luglio 2020 in 01:29
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    Già mi immagino Kulu al Barca tra qualche anno. Il ragazzo è semplicemente di un’altra categoria.

  • 29 Luglio 2020 in 07:34
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    Non condivido. Ma sul serio pensava di portare a casa dei punti stasera? Ma sul serio dopo un buonissimo primo temo (innegabile) pensava che l’Atalanta non ci avrebbe fatto almeno 2 gol? Io ne ero certo, ma non sono un indovino: 2 gol a partita li becchiamo sempre! Tutto qui.
    E chi si illude dopo i nostri primi tempi “discreti” pecca di grossa ingenuità.
    Il fatto che i gol sono due bei regali, è un altro discorso. Si capiva dall’inizio del secondo tempo che non si reggeva, COME AL SOLITO arroccati davanti all’area, COME AL SOLITO cambi sbagliati, anzi, dannosi. Mette su la difesa a 5 e trac, 30 secondi e 2-1, da ridor.
    Noi siamo salvi, come non lo so, ma siamo salvi, quindi la stagione va vista positivamente.
    Ma sul tecnico, a cui dobbiamo comunque dei grandi risultati, sappiamo ormai tutto.
    E’ come tra marito e moglie, dopo tanti anni i difetti reciproci si conoscono e… si sopportano. A fatica ma si sopportano.

  • 29 Luglio 2020 in 12:18
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    Volevo chiedere al Sig. AMPOLLINI cosa ne pensa della decima (10) sconfitta interna al tardini… se non avessimo ricevuto in regalo il ragazzo vent’enne saremmo alla pari di brescia e spal…
    Quindi i meriti sono del Mister per queste due promozioni e questi due anni in serie A, ma i demeriti di queste partite che ormai sono una costante di chi sono???
    Lei è cos’i convinto come detto ieri sera a TV PARMA (forse da gente che non ha mai giocato al pallone) che questo tecnico sia per noi il migliore sulla piazza???
    Sinceramente in questi 4 anni e mezzo quante volte è uscito dall’ennio divertito??? Quante volte ha visto il parma giocare a pallone con le squadre del suo livello??? Saluti e buona giornata

    • 29 Luglio 2020 in 16:09
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      Detto che 10 sconfitte interne in periodo di post lockdown senza pubblico non hanno grande attendibilita’ , credo che questo allenatore abbia grandi meriti : nel corso degli anni e’ cresciuto , ma e’ inattaccabile (tutti gli anni ha sempre migliorato l’obiettivo ottenuto l’anno precedente) . Sono uscito dall’Ennio parecchie volte contento della prestazione del Parma , il discorso della squadra che “non gioca a pallone” e’ da accantonare perche non e’ cosi’, a parer mio. L’anno scorso la squadra basava molto del suo gioco sulle ripartenze perche’ era l’unico modo concreto , coi giocatori che si aveva a disposizione ,per le loro caratteristiche, per potersi salvare e per evitare di subire caterve di gol. Quest’anno si e’ giocato in un modo decisamente diverso , e’ migliorata la qualita’ della rosa , si e’ costruito piu’ dal basso e il gioco e’ cambiato decisamente . D’Aversa puo’ piacere o no , ma e’ straordinariamente preparato , studia gli avversari come pochi altri e, grazie alla sua concretezza , ottiene tutti gli anni gli obiettivi prefissati. Per avere una squadra molto piu’ brillante ci vuole una qualita’ di prima fascia , altrimenti si fa la fine di Andreazzoli al Genoa che gioca bene , gioca bene e finisce in serie b se non viene esonerato per lasciare spazio ad un tecnico piu’ concreto. D’Aversa puo’ non piacere , ma non vorrei che quando non ci sara’ piu’ verra’ rimpianto come Allegri alla Juventus…

  • 29 Luglio 2020 in 14:13
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    Io invece al, Signor ampollini volevo chiedere quali siano le caratteristiche di gioco dell’Atalanta. E quali quelle utilizzate dal Parma nel primo tempo giocato così bene. Vorrwi un commento tecnico. Grazie

    • 29 Luglio 2020 in 16:24
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      Nel Primo tempo , come ho scritto nell’articolo , l’Atalanta ha cambiato quasi subito la posizione di Gomez da trequartista centrale ad una posizione piu’ defilata , lasciando il ruolo di rifinitore a Pasalic. Questo perche’ l’argentino non riusciva ad entrare nel vivo del gioco , chiuso nella morsa dei due difensori centrali e di Kurtic , schierato un po’ alla Desailly , bravo ad alzare un muro quasi invalicabile in posizione centrale . Uno dei segreti dell’Atalanta e’ muovere il pallone a super velocita’ su tutta la 3/4 dando ampiezza al suo gioco , creando superiorita’. Il Parma e’ stato bravo a muoversi in modo collegiale nella propria metacampo , ripiegando spesso anche coi due interni . Ad esempio , spesso, quando sulla sx usciva Gagliolo sul portatore di palla Barilla’ era bravo a ripiegare nella posizione di esterno basso. Cosi’ facendo gli spazi per l’Atalanta si sono notevolmente ridotti e con essi la possibilita’ di creare pericoli , non ricordo infatti una sola parata di Sepe. Peccato che questa determinazione ed efficacia nell’organizzazione difensiva siano state vanificate da 2 ingenuita’ difensive che hanno pregiudicato un risultato positivo che il Parma avrebbe ampiamente meritato.

  • 29 Luglio 2020 in 15:38
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    Beh Kulu non è stato affatto un regalo: il buon Gasp non lo vedeva proprio e il ns DS l’ha preso. Direi che il regalo l’abbiamo fatto noi a loro visto che hanno preso 45 milioncini dai ladri strisciati….per il resto cosa possiamo imputare a questa squadra? se oggi avessimo 50 o 52 punti non ci sarebbe nulla da eccepire per come abbiamo giocato. E poi chi gioca bene per tutto il campionato? oppure chi gioca veramente bene in Italia? solo la dea gioca bene e non sempre…. D’Aversa non mi fa impazzire ma ognuno cerca di fare con il materiale che ha. Ieri Gasp si è girato e aveva Muriel, Marinosky, Gimsiti, ecc. Noi? Sprocati, Karamoh, Siligardi e un paio di ragazzini per fare numero. Purtroppo non un centrocampista e i pericoli sono arrivati da sinistra dove Barillà dopo 60 minuti era cotto e non faceva più i raddoppi sulla fascia. Magari le partite bisognerebbe cercare di vederle con un occhio un pò più obiettivo e non solo per cercare la critica. Passare a 3 dietro in quel momento era giusto: loro con 4 punte, noi stanchi e senza cambi nei ruoli chiave (punte e centocampo), ha provato è andata male, peccato. Se poi il mister vorrà lasciare pazienza, personalmente gli auguro ogni fortuna. Al di là di qualche uscita caratteriale non sempre perfetta, per il resto si è dimostrato uno che le partite le studia, sempre. In giro dei gran fenomeni non ce ne sono, neppure il buon Sarri: con quella squadra lì vincerebbe anche il buon Oronzo Canà…..

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