PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / SEMBRAVA UNA PARTITA ANNI ’70, MA DEGLI ERRORI ARBITRALI NON SE NE PUO’ PIU’!

majo-girato.jpg(Gmajo) – Luglio, estate, tempo di Parole Crociate. Da oggi le riflessioni post-gara di Luca Ampollini – giornalista, opinionista tv e speaker del Tardini – che abitualmente posta sul proprio profilo personale Facebook, vanno ad arricchire il caleidoscopio di pareri pubblicati su StadioTardini.it

A Luca il nostro benvenuto, a tutti voi buona lettura…

luca ampollini(Luca Ampollini) – Sembrava una partita Anni 70: ritmi bassi, attacchi da una parte e dall’altra con poco pressing, occasioni copiose e un risultato finale che, come domenica scorsa, non rispecchia ciò che si è visto in campo. Nella tropicale serata di Verona sarebbe stato più giusto un pareggio, ma tra i soliti strafalcioni arbitrali ed errori incredibili dei Crociati, è arrivata una nuova sconfitta. Sì perché dopo un primo tempo di totale controllo il Verona è stato rimesso in gioco da un rigore regalato a metà dall’ennesimo torto arbitrale (non se ne può più!) e a metà da un Alves che, a 38 anni, ha l’esperienza per sapere che non DEVE nemmeno sfiorare l’attaccante in area pronto a cadere, spalle alla porta, impossibilitato a fare qualsiasi cosa in quella posizione. Nella ripresa il Verona ha beneficiato del regalo del 3° gol, beccato su contropiede, nel quale più che una squadra di D’Aversa sembrava, nella circostanza, una squadra di Zeman (che ci faceva Karamoh a difendere solo con Darmian??? 🤔🤔🤔) . Giusto, però, non drammatizzare: certi gol in situazioni normali, in un campionato normale, dove si dovrebbe giocare una volta alla settimana e non 3 volte in 7 giorni con 35 gradi, non si subirebbero. E ha ragione D’Aversa: sarebbe piacevole ogni tanto avere un episodio a favore che vada ad indirizzare una partita: ergo, con l’Inter col rigore sul fallo di Kulusevski non avresti perso e ieri sera, senza il gesto di protagonismo di Valeri, avresti chiuso il primo tempo in vantaggio e non saresti uscito a mani vuote dal Bentegodi. Ma siamo salvi e questo è il risultato più importante: andare in Europa da settimi, passando dai preliminari è assurdo a parer mio. Chiudere questa stagione il 3 agosto e ricominciare a giocare il 27 i preliminari per l’Europa League della nuova stagione non ha senso. E di cose insensate, quest’anno, in questo pazzo campionato gestito coi piedi dai capi del pallone, ne abbiamo viste anche troppe, accontentiamoci. Luca Ampollini

Luca Ampollini

Luca Ampollini, classe 1973, giornalista pubblicista dal 2005, ha cominciato a Radio Onda Emilia nel 1998, prima con il commento delle azioni più importanti delle partite di campionato sulle radiocronache di Gianluigi Calestani, poi con la conduzione della trasmissione post partita “Diretta Stadio”. Passa successivamente alla Tv, su Teleducato, commentando il posticipo della domenica sera di serie A a Calcio e Calcio, condotto da Fulvio Collovati. Passa, quindi, alla neonata Teleducato Piacenza come telecronista delle partite del Fiorenzuola in serie C2 e nel 2000-01 commenta, sempre per Teleducato Piacenza, le partite del Piacenza Primavera. L’anno successivo torna a Parma e diventa il telecronista del Parma calcio fino al 2008. Partecipa a Calcio e Calcio, prima come opinionista poi come conduttore in 3 edizioni dal 2005 al 2008. Nella stagione 2004-05 conduce Calcio e Calcio Speciale Coppe e i collegamenti esterni nell’edizione di Calcio e Calcio condotto da Fulvio Collovati. Dal 2005 al 2008, è responsabile della redazione sportiva di Teleducato e, oltre a Calcio e Calcio, conduce Calcio d’Estate prima di passare a Tv Parma dove partecipa come opinionista a Pronto chi Parma e come conduttore, con Carlo Chiesa, delle due trasmissioni “A tutta A“ e “A tutta B”. Dopo alcuni anni in cui collabora come opinionista fisso anche a "Bar Sport" torna a Teleducato dove partecipa come opinion leader a Calcio e Calcio fino al 2018. Con la fusione delle due televisioni continua la sua collaborazione, tuttora in corso, con 12 TV Parma e con Calcio e Calcio. Oltre alle centinaia di telecronache e conduzioni ha collaborato, commentando alcune partite del Parma con le emittenti radiofoniche Radio Bruno (Coppe Europee) e Lattemiele (Campionato). E’ lo speaker ufficiale del Parma calcio allo Stadio Tardini dal 2015

15 pensieri riguardo “PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / SEMBRAVA UNA PARTITA ANNI ’70, MA DEGLI ERRORI ARBITRALI NON SE NE PUO’ PIU’!

  • 2 Luglio 2020 in 13:01
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    Concordo su tutto.
    Aggiungo nuovamente che il vero torto è stato fatto al momento del tiro del rigore, Valeri non conosce il regolamento.
    Noi siamo stati molto piti comunque.

  • 2 Luglio 2020 in 14:20
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    Sono rimasto
    BASITO
    SBIGOTTITO
    ESTERREFATTO
    SENZA PAROLE
    SCHIFATO
    INCREDULO
    QUASI RINCOGLIONITO
    INCAZZATO
    IMBESTIALITO
    CON LA VOGLIA DI VOMITARE
    CON LA BAVA ALLA BOCCA
    CON ISTINTI OMICIDI
    INCAZZATO COME UN’ AQUILA REALE
    QUASI FUORI DI TESTA
    quando ho visto l’arbitro di parte Valeri
    PERMETTERE
    ( mai una cosa così è successa neli campionati di tutto il mondo)
    al rigorista scaligero di far finta di tirare un rigore.
    Fermarsi sorridere come a dire
    “Te l’ho messa in culo”
    e poi dopo aver fatto i suoi sporchi comodi. sotto lo sguardo ammaliato e compiaciuto dell’arbitro, che approvava il suo comportamento, tirare UN RIGORE INESISTENTE OLTRE TUTTO un rigore inventato al 100% dall’arbitro senza consultare il VAR che lo avrebbe fatto rientrare nella logica delle cose e questa è palesemente la dimostrazione della sua malafede
    Ma coglioncello di un uomo, fatti furbo anche se non lo sei
    per lo meno AMMONISCILO.
    Poi il rigorista dopo aver capito dove Sepe
    si. sarebbe tuffato ha tirato
    a colpo sicuro.
    NIENE AMMONIZIONE
    NIENTE ESPULSIONE
    NIENTE DI NIENTE.
    Poteva anche fare il rigorista oò
    scaligero prima di tirare il rigoreun pic nic e
    l’arbitro avrebbe acconsentito con un brindisi.
    Arbitro Valori, un consiglio.
    Lascia la professione di arbitro, non sei portato.
    C’e bisogno di raccogliere le ” tomacche”
    Vai a dare una mano a loro.
    Eviterai di far danni e
    far incazzare come belve la gente.
    Vi ricordare del rigore non datoci coin la Lazio?
    Mai un rigore era così netto eppure il palazzo…..
    Questo per dirvi che la MAFIA NEL CALCIO C’E.
    Eccome se c’è.

  • 2 Luglio 2020 in 15:33
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    No, partita del 2020 giocata a luglio, negli anni 70 faceva fatica anche l’ajax contro l’altovicentino, con boscolo papo cruyff non beccava biglia 🤭

  • 2 Luglio 2020 in 15:44
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    Consiglio al Sig. Luca Ampollini di continuare col suo mestiere
    di venditore di mascherine. E’ bravissimo……..
    par al rèst alè mèi cal tèsa….

    • 2 Luglio 2020 in 16:08
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      Semmai di porte blindate. Cmq l’analisi della partita di ieri sera mi pare valida e condivisibile. Se non è d’accordo trovi gli argomenti da confutare e li proponga alla community. SDONG

  • 2 Luglio 2020 in 16:05
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    D’accordo con ampollini, bruno alves e’ stato un pito

  • 2 Luglio 2020 in 16:36
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    Direttore le porte blindate le vende il papà mia lù….
    Argomenti:

    1- errore arbitrali……..(sempre le solite scuse)

    2- giocare ogni 3 giorni…..(ci sono anche le altre squadre)

    3- Europe League……(ma abbiamo la possibilità economica?)

  • 2 Luglio 2020 in 17:33
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    La stagione del Parma credo, opinione personale, sia andata molto meglio di quello che ad inizio campionato i tifosi sperassero, però a questo punto della stagione, continuare a parlare di salvezza sembra una presa per i fondelli, alzare nel corso del campionato il proprio obbiettivo non è una cosa negativa, soprattutto nello sport.
    Mancano 9 partite se non si creano obiettivi nuovi si rischia di assistere a 9 amichevoli e di peggiorare la bella classifica attuale.
    Devo ammettere che quando si parla di Europa League, il primo pensiero va alla stagione dello spareggio di bologna, per cui il fatto di non andarci non mi dispiace più di tanto, però è un pensiero che considero sbagliato, una società per crescere deve affrontare nuove sfide ed una vetrina europea ti dà questa possibilità, il problema sicuramente si sarebbe posto per la società nel creare una rosa adeguata, in quanto affrontando due competizioni avrebbero giocato dal 17 settembre (inizio dei preliminari per l’ultima squadra italiana qualificata) alla pausa di natale, partecipando alla fase a gironi, due volte alla settimana.
    La società del Parma, sebbene sia gestita in modo scrupoloso dagli attuali soci, rimane comunque in vendita ed una vetrina europea può solo far aumentare l’appetibilità del club.

  • 2 Luglio 2020 in 18:11
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    “Siamo salvi”. Ecco, è questo il problema. Una volta salvi, smettiamo di impegnarci e di giocare con grinta.
    Se è vero che non è consigliabile iniziare l’Europa League il 27 agosto, sarebbe però bello porsela come obiettivo per non fare un brutto finale di campionato.

    • 2 Luglio 2020 in 18:47
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      Io non credo assolutamente che il “siamo salvi” sia all’origine di alcun rilassamento. Rilassamento che non c’è assolutamente stato. Come ben descritto da Gianni Barone e Luca Ampollini alcuni errori hanno rovinato gare ben intercettate dal Parma.

  • 2 Luglio 2020 in 20:22
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    La società è il mister dovrebbero
    dare nuovi stimoli visto che abbiamo
    ottenuto la salvezza
    Persa l’Europa, cerchiamo
    di arrivare nella parte sinistra
    della classifica, sarebbe quella
    LA NOSTRA EUROPA.
    Se andavamo in Europa, sarebbe stata invece
    LA NOSTRA TOMBA
    A metà campionato saremmo scoppiati
    come palloncini da sagra paesana
    e saremmo volati in B

  • 3 Luglio 2020 in 12:49
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    Allora meno male che abbiamo perso (specie con l’Inter) due partite dominate in lungo e in largo.
    Per via della prima sono convinto che con Dermaku in campo non avremmo preso due gol di testa.
    Per via della seconda credo che andando al riposo in vantaggio il Mister poteva attuare il suo piano di contenimento con le due frecce pronte a subentrare per i contropiede.
    Il buon Ampollini si é dimenticato della direzione arbitrale nel complesso mettendo in dubbio oltre tutto che il fallo di Alves ci fosse, e che il capitano abbia mancato di esperienza.
    Partiamo dall’inizio.
    Tre ammoniti del Parma nei primi 20 minuti e diversi falli non fischiati agli scaligeri, con il povero Cornelio vittima designata a prender botte.
    Da uno di questi falli non fischiati parte l’azione che produrrà il rigore inesistente, con Alves assolutamente fermo e le mani alzate a contestare la propria innocenza a fronte del tuffo di Di Carmine.
    Il rigore, per regolamento, é stato battuto in modo irregolare, le conseguenze quali dovevano essere ? Ammonizione, ripresa con una punizione a favore del Parma o nulla di fatto, tiriamolo finché non lo segni ?
    Solo in questo pareggio degli Scaligeri ci sono tre episodi interpretati tutti a senso unico, e l’episodio é determinante per indirizzare la partita.
    Come minimo bisogna aggiungere che a fine partita il portiere del Verona e un suo compagno han giocato a pallavolo, che ha altre regole rispetto al Soccer.
    Infine caro commentatore pacato, che non ci qualifichiamo per i preliminari Europei ci sta, ma che da alcune partite ammucchiamo torti arbitrali a raffica ci sta di meno.
    Buon Parma a tuttihttp://www.stadiotardini.it/emoticons/wpml_bye.gif

  • 3 Luglio 2020 in 17:58
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    Il Var andrebbe sempre utilizzato a chiamata di parte, per evitare le conseguenze della mediocrità di tanti arbitri. Questo perché gli ultimi due che abbiamo visto all’opera hanno dimostrato quanto il regolamento sia insulso. Infatti sono riusciti a giudicare male due interventi, pur essendo in buona posizione per vedere. Così il Var è diventato inutilizzabile, proprio per regolamento.
    Quello che è riuscito a combinare Valeri durante la mancata esecuzione del rigore dovrebbe essere sufficiente a fare terminare la sua carriera per manifesta inadeguatezza.

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