E COSI’ L’ULTIMA UEFA ITALIANA RIMANE ANCORA DEL PARMA… (SOCIAL REACTION)
(Luca Savarese) – Dunque non si schioda quella data: 12 maggio 1999. Quando il Parma, alzò al cielo di Mosca, il suo ultimo alloro europeo, la sua seconda coppa UEFA. Nemmeno l’Inter di Antonio Conte, finalista di Europa League a Colonia, è riuscito ieri sera a togliere ai Crociati questo duraturo record statistico. Sembrava, per i nerazzurri, che le cose si mettessero bene, con Lukaku subito protagonista e goleador a fare, con lo stesso numero di maglia, il Crespo del 99. Invece la grande reattività unita alla forza dirompente, ha permesso al Siviglia di mister Julen Lopetegui (che litigio con Conte!), di volere fortemente conquistare la sua sesta coppa argentea a forma di V. Insomma, il killer insinct di quella squadra ducale, non è stato lo stesso di questa interista, decisa solo a metà e quindi non decisiva. Così, da 21 anni, nessuna squadra italiana è più riuscita a spodestare il nome del Parma, inciso sul metallo della UEFA. L’ incantesimo, continua, con tanta gioia del sopcial-popolo Crociato che si consola ()vedi sotto) delle turbolenze di questi giorni ricordando quel trofeo che 21 anni fa era un po’ snobbato da tutti coloro che avevano smania di Scudetto. E che sia di buon auspicio, per quello che possa valere una simile consolazione numerica, alla nuova era, appena cominciata, del diesse Marcello Carli e forse pure del nuovo allenatore… Luca Savarese
Il Lecce di Liverami aveva
la peggiore difesa della serie A
e noi l’abbiamo preso.
Ora nel Parma arriverà
mezzo Lecce…..
CHAPEAU MAGNIFICI 7
Basta illazioni, please
Illazioni Majo!?
Vedremo chi avrà ragione
Conto di non vederti allora allo stadio quest’anno
Mi spieghi il nesso del tuo commento con l’articolo?
PS. W il catastrofismo. Non è nemmeno cominciato il campionato, non sappiamo nemmeno chi saranno i giocatori, nemmeno delle altre… e già parlate di serie B addirittura PROGRAMMATA secondo alcuni. Non vedete l’ora che si perda per dire “io lo avevo detto” eh?
Gaio 1974
Vedrai vedrai…..
And STILL again, nessuna Italiana dopo il Parma!!
No one, no one, no one
Can get in the way of what I’m feeling
No one, no one, no one
Can get in the way of what I feel for you, you, you
Can get in the way of what I feel for you
FORZA PARMA
You got it Suplex …..
right on right on …to the break of dawn …..
a ghe scrit in sime PARMALAT ,mighe cla robe chi milanovsenttredoz
Si potrebbe iniziarla a chiamarla “Maledizione Parma” 😀
Finalmente una buona notizia tra le tante funeste trovate sui necrologi dei giornali sportivi KUKO è dei nostri ed è tanta roba.
E poi mi parlano di storia altrui, il Parma ha fatto veramente la storia in Europa ed in Italia rendendoci orgogliosi e fieri, siamo gli ultimi ad aver vinto una coppa europea (da 21 anni) e gli unici ad aver fatto 3 promozioni di fila ed annessa salvezza (e con la Var avremmo vinto probabilmente uno scudetto).
Il Parma è qualcosa di magico e speciale, non siamo secondi a nessuno e chi ne fa parte ne deve essere fiero. È proprio per questo che i tifosi sono rimasti affezzionati a molti giocatori della D (i vari Cacioli, Lauria, Giorgino, Corapi, Melandri…) perché x loro giocare con la crociata era coronare un sogno, il punto più alto della carriera, ed in campo sputavano l’anima.
Voglio giocatori ed allenatori che siano orgogliosi di essere in A con il Parma e non gente che si lamenta.
Il Parma non si discute lo si ama e basta.
A costo di essere impopolare vorrei ricordare che, senza Calisto, la nostra bacheca non si sarebbe riempita di otto coppe tra nazionali ed internazionali, trofei che, non a caso, sono rimasti gli unici nel nostro palmares, a ricordarci ben bene che la reale dimensione della squadra di calcio di questa città è ben diversa dalla grandeur di allora. E penso che ci sia da baciarsi i gomiti se, ad onta di due o tre fallimenti patiti, questo club possa vantare cinque lustri abbondanti in serie A, dopo che per oltre 75 anni si è barcamenato tra C e B con davanti persino la Reggiana. Due parole, poi, su questa Coppa, l’ultima Uefa, alla quale oggi, vent’anni dopo, tutti siamo attaccati come cozze, tanto da dedicare, sui social, celebrazioni come se l’avessimo appena conquistata: ebbene, io ricordo perfettamente come allora, questa coppa, del trittico di Malesani, non se la filò nessuno per la ubriacatura collettiva che c’era per lo Scudetto, che appunto non ha fatto godere una Coppa, ormai diventata un’abitudine da pancia piena, al punto che un giornalista assai noto in città parlava di “coppetta”. Ora, dopo 21 anni dal trionfo di allora, la si riscopre, benedicendola, solo perché è rimasta l’ultima conquistata da una italiana nella seconda manifestazione continentale. Sai che soddisfazione! Intanto il nono posto – eccezionale – dell’anno passato scorre via come se tutto fosse dovuto, esattamente come quella Coppa allora, senza considerare, invece, l’importanza e la fortuna di essere tra le prime 10 squadre della Serie A, quando città a noi confinanti o vicine hanno speso patrimoni, provandoci e riprovandoci. Alle volte bisogna sapersi accontentare di quel che si ha, senza aver la brama di voler puntare sempre più in alto (anche perché poi si cade e ci si faccia parecchio male…)
Se il Genoa non avesse giocato praticamente da solo, non avrebbe vinto gli scudetti. Se il Napoli non avesse avuto Maradona, non avrebbe storia. Il Chelsea senza Abramovich era un’ anonima squadra di Londra. Il Manchester City non ne parliamo. Il Parma è la quarta squadra italiana per trofei europei. La storia non si cancella. Se un giorno, per assurdo, arrivasse l’ uomo più ricco del mondo, qualcuno direbbe di rimpiangere la trasferta di Brescello in bicicletta o i raduni a pane e salame.
Io dico solo che va tenuta a mente la storia nel suo complesso: i paragoni con le società metropolitane non stanno in piedi. Devi guardare le squadre più o meno commensurabili e ringraziare Dio comunque di una continuità (a parte piccole parentesi) sempre in serie A, che non è roba da poco. Se non capisci che un nono posto è quasi uno scudetto, andiamo male…
Io penso che tutto dipenda dalla società che si ha alle spalle . Napoli è la terza metropoli d’ Italia ed ha vinto poco in quasi 100 anni di storia, stando per molti anni in B o nei bassifondi della serie A. Se avesse avuto Al Thani, probabilmente avrebbe più trofei.
De Laurentiis non è certo uno straccione e non mi pare abbia lesinato investimenti (salvo in Campionato, quest’anno, andare maluccio).
Come dico sempre a Davide è sbagliata una visione “denaro-centrica”. E ribadisco: Parma di Nuovo Inizio 49 punti, Fiorentina (Firenze) del tycoon entusiasta e spendaccione – come godete voi tifosi che vi accontentate di un anno di grandeur e poi chissenefrega se falliamo, cit. – punti 49…
Io penso che siamo fortunati a essere in serie A da circa 30 anni, salvo qualche stagione, e che un nono posto sia un risultato da annali. Poi liberissimi di sognare il nuovo Calisto, ma di Calisto in vita tua te ne capita uno e già lo hai avuto… (Salvo non scordarsi gli spiacevoli effetti collaterali)
De Laurentiis ha preso il Napoli a zero , finanziandolo con la Filmauro , che poi ha rimborsato il Napoli. Il fatturato del gruppo Filmauro è rappresentato quasi totalmente dal Napoli. Inoltre lui e la sua famiglia ricevono un lauto stipendio come amministratori. Gli investimenti che fa, non sono frutto di aumenti di capitale. Chi ci mette davvero i soldi, sono Exor e Suning, per esempio. Basta leggere i bilanci. Su Commisso, è vero, il suo primo anno ha fatto 49 punti come noi. Ma lui sta rilanciando per puntare più in alto, perché per lui è il minimo, per i nostri il massimo. La differenza è lì.
Gabriel portiere del Lecce
al posto di SEPE.
E uno….
Il Parma 1913
sarà formata da
mezzo Lecce
retro…..cesso
Retrocedere nel prossimo campionato è fantascienza. Ti preoccupi senza motivo.
Pensi davvero di arrivare dietro Benevento, Crotone e Spezia ?
Il Benevento prenderà Gervinho
e altri pezzi da 90.
Noi avremo in squadra mezzo Lecce
retrocesso che Liverani vorrà
portarseli con se
Magari Crotone e Spezia saranno
dietro di noi ma il Benevento no.
sarà la sorpresa del campionato
quindi arriveremo tetz”ultimi.
Nel prossimo.post vi darò una notizia
clamorosa.
Vi dirò veramente chi sono
Preparatevi perché…. mi conoscete.
Eccome se mi conoscete.
Bisogna sempre nutrire il massimo rispetto per le neo-promosse, alcune delle quali, sulle ali dell’entusiasmo (per certi versi vedi noi stessi due anni fa o il Verona dell’ultima stagione) possono stupire in positivo, al di là delle possibilità economiche (mi sto davidizzando…) di alcuni patron vedi quello del Benevento o dello Spezia che non avranno remore a rinforzare il proprio “bilino”. Aggiungo, altresì, che da qualche stagione a questa parte si inseriscono nella lotta per retrocedere delle insospettabili o delle nobili decadute, di cui taccio il nome… Insomma la guardia va mantenuta sempre alta, tenendo lontana la presunzione…
iL PRESIDENTE DEL bENEVENTO HA UNA DISPONIBILITA’ ECONOMICA ENORME. NON RETROCEDERA’ IL BENEVENTO
Quanti fenomeni da tastiera..
Ancora nn sono arrivati e gia giudicate..
Liverani x me farà bene a parma cosi come carli…
I veri capaci nn comprano gente affermata, ma comprano giovani che poi si affermano sul campo..
Cheapeau..
Sempre forza parma la maglia prima di tt e tutti!!
Figa adesso capisco tutto, tanto di cappella
Guerda… par mi…
….par mi tsi mat Sgaio’ 1974
Guardi, se smettesse di scrivere o addirittura sparisse, riceverebbe encomi e gratifiche a non finire, faccia lei!
IO voto per Il redivivo Enrico BONI… grazie per esserti auto riesumato
Boni dacci qualche bomba di mercato
Mo co vòt c’al sapià là.
S’le lù da bò le còl che a teleducato al sbrajèva c’mè un mat parchè al ghèva gnenta da dir.
E, più grave, quand al fèva al radiocronachi al dzèva miga cò sucedeva in camp, mol cominceva col cojonèdi de “i figli di Collina” e via discorrendo, e la partida… ta bè Rosina.
Memo male chi l’han tirè via.
Almeno qua lo leggi se ne hai voglia.
io voto antonio la trippa ,vota anto’ vota antò vota antò, ITTALIANI !
Io la trippa col parmigiano va mo là
21 anni che una italiana non vince una coppa UEFA, la coppa riservata alle squadre di seconda fascia, che hanno meno mezzi, il Siviglia vincitore sull’Inter non si può dire che è una squadra di top players anzi uno tra loro era addirittura uno scarto recente dell’Inter, ed altri prestiti di squadre più blasonate. Questo a dimostrazione che nel calcio non bastano i soldi ma anche le idee e il coraggio cosa che noi italiani dopo la cura Sacchi degli anni ottanta che ci ha fatto vivere di rendita per un decennio abbiamo perso. Forza PARMA questa è la strada giusta.
Chilù l’è Boni c’me mi a son Ayrton Senna. Capiv o no, ocó