PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / PER LIVERANI LA RICERCA DELL’AUTOREVOLEZZA DEL GIOCO E’ IL PANE QUOTIDIANO
(Luca Ampollini) – Diciamo la verità: Liverani non ama “prendere l’avversario”, ovvero studiarlo minuziosamente alla vigilia per colpirlo in gara nei suoi punti deboli. Preferisce far valere la propria autorevolezza col gioco sul contendente di turno, a prescindere da come scende in campo: un atteggiamento comprensibile se la cifra tecnica della squadra che allena è decisamente superiore a quella dell’avversario, meno decifrabile se la squadra in questione è il Parma, una squadra che spesso deve sopperire al gap tecnico, con alcune compagini, con la strategia dell’allenatore volta a far emergere i limiti dell’avversario. Lungi da noi, comunque, dal giudicare il lavoro di Liverani dopo poche giornate, non positive, ma dense di attenuanti per il tecnico romano. Certo, vedere il Parma domenica scorsa lavorare sulla posizione alta e la staticità della difesa dello Spezia, basando il gioco alle spalle della piatta linea della retroguardia ligure forse avrebbe reso la vita meno difficile agli attaccanti Crociati e conseguentemente più ardua ai volenterosi, organizzati e legnosi difensori liguri. Ma Liverani ama imporre la propria autorevolezza di gioco e stasera, giusto ammetterlo, c’è riuscito: la Coppa Italia presentava un avversario morbido, certo, ma la convincente vittoria contribuisce, crediamo, a dare autostima e sicurezze in vista di un calendario decisamente selettivo nelle prossime uscite. C’era l’opportunità di dare minutaggio ad alcuni nuovi e le buone risposte non sono mancate: Sohm e Cyprien hanno permesso a Karamoh di realizzare una bella doppietta, Adorante ha segnato il 3-0 con un apprezzabile parabola a giro che termina imparabilmente la propria corsa sotto la traversa. Indipendentemente dal demoralizzato avversario il Parma gioca la migliore partita di questo inizio di stagione: più velocità nella manovra, più movimenti senza palla, più soluzioni, più imprevedibilità. E Liverani non rinuncia all’amato 4-3-1-2, con Nicolussi Caviglia ad agire come trequartista e il giovane Balogh, molto interessante, a far coppia centralmente in difesa con Gagliolo. Sohm si rivela, per ora, come l’acquisto più talentuoso e pronto del nuovo corso, mostrando, oltre al fisico, un piede molto educato e la personalità di chi si è già inserito adeguatamente in un gruppo nuovo. Nei minuti finali è arrivato anche il gol del Pescara, proprio per non dimenticare che, oltre alle cose positive, rimangono le abituali amnesie difensive. E quindi, ora, spazio all’autorevolezza e alla voglia di arrivare col gioco a risultati positivi e fondamentali anche se gli avversari si chiamano Inter, Fiorentina e Roma. Già, l’autorevolezza che vuole Liverani… Basterà? Luca Ampollini
Che allora Liverani lanci i giovani contro l’Inter. Sicuramente meglio dei relitti Brugman e Hernani a centrocampo.