IL COLUMNIST di Luca Russo / DA PIOLI A BONERA, PASSANDO PER MURELLI: LA PANCHINA DEL MILAN PARLA PARMIGIANO

(Luca Russo) – Nemmeno il Covid riesce a tirar via le sfumature gialloblù dalla panchina del Milan. A seguito della positività di Stefano Pioli e quella del suo vice Giacomo Murelli, toccherà a Daniele Bonera, domenica prossima, guidare i rossoneri nella sfida col Napoli. Da parmigiano a parmigiano a chi parmigiano non lo è di nascita, ma lo è stato d’adozione. Dopo tre stagioni nella prima squadra del Brescia, ha infatti vestito la casacca del Parma dal 2002/2003 al 2005/2006, con risultati di tutto rispetto (indimenticabile lo spareggio salvezza vinto ai danni del Bologna nel 2004/2005) e prestazioni così eccellenti da suscitare l’interesse nei suoi riguardi del Milan di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. In rossonero ha vinto praticamente tutto ciò cui ambisce un calciatore che si afferma ad alto livello: la Champions League, la Supercoppa Uefa e il Mondiale per Club del 2007; e lo Scudetto e la Supercoppa Italiana del 2011. In azzurro, invece, il suo curriculum è decisamente più avaro di trionfi. Con l’Under 21 ha vinto l’Europeo di categoria in Germania nel 2004 e il bronzo ai Giochi Olimpici di Atene dello stesso anno, ma in Nazionale maggiore non ha raccolto altrettante soddisfazioni. Ha appeso le scarpette al chiodo nel 2019, a 38 anni e dopo aver trascorso quattro stagioni in Spagna alla corte del Villareal, divenendo il giocatore più “anziano” ad averne indossato la ‘camiseta’. Domenica prossima se la vedrà col Napoli di Rino Gattuso, suo compagno di squadra ai tempi del Milan. E’ azzardato affermare che si tratti dell’incrocio tra due predestinati per il semplice fatto che la carriera del tecnico calabrese è in ascesa, mentre quella di Bonera è appena agli inizi e muoverà i primi passi proprio in terra partenopea. Non si rischia di esagerare invece quando si dice che c’è molto Parma sulla panchina del Milan. Perché se il parmigiano di nascita e di appartenenza calcistica Stefano Pioli non avesse contratto il Covid, al San Paolo sarebbe stato sostituito da Giacomo Murelli. Altro parmigiano di nascita (di San Secondo Parmense, per essere precisi), altro parmigiano di appartenenza calcistica (quattro gli anni che ha vissuto in maglia Crociata). Anche lui, come Bonera, difensore. Peraltro un difensore vecchia maniera, di quelli difficili da superare. Tant’è vero che una volta ceduto dal Parma all’Avellino, club col quale ha disputato ben 5 campionati di Serie A, si guadagnò l’appellativo di anti-Maradona perché quando il calendario proponeva il derby regionale tra gli irpini e il Napoli la marcatura del numero 10 azzurro era affare suo. Nel prossimo turno di campionato non ci sarà il Pibe de Oro da disinnescare, ma un Milan che vuole conservare il primo posto in classifica. Spetterà a Bonera, che il Covid lo ha già preso e superato ad Ottobre, portare a compimento la missione. Buona fortuna Daniele! Luca Russo

One thought on “IL COLUMNIST di Luca Russo / DA PIOLI A BONERA, PASSANDO PER MURELLI: LA PANCHINA DEL MILAN PARLA PARMIGIANO

  • 18 Novembre 2020 in 08:23
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    Sono molto contento che Pioli stia dimostrando tutto il suo valore al Milan. Purtroppo al Parma capitò troppo giovane e nel periodo sbagliato.

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